Schianto in Madagascar, morti 5 membri della missione reggiana

Hanno perso la vita il direttore dell’ospedale, la moglie, uno dei Fratelli della carità e due suore che operavano nella Casa della Carità. Feriti altri quattro religiosi

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REGGIO EMILIA – Cinque persone della missione reggiana di Ampasimanjeva (nella foto) sono morte in un incidente stradale che e’ avvenuto oggi, in Madagascar, nella diocesi di Manakara dove si trova una Casa della Carità della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla.

A perdere la vita sono stati il medico Martin Randriatiana, nato nel 1953, dal 1986 in servizio nell’ospedale dell’ospedale Fondation Médicale d’Ampasimanjeva di cui era direttore, e la moglie, la dottoressa Nivo. Randriatiana era a Reggio in visita una ventina di giorni fa. Morti anche Don Didier Razafinzatovo, 62 anni, Fratello della Carità e due suore della stessa struttura, le Carmelitane Minori della Carità suor Justine Lalao e suor Marie Louise.

Morti in Madagascar 5 missionari della Diocesi di Reggio Emilia

Altre due suore sono riuscite a salvarsi. Don Didier avrebbe dovuto fare ritorno a Reggio il 23 gennaio. Viaggiavano tutti e nove sullo stesso mezzo e stavano andando fuori città per una gita. Nell’incidente sono rimasti feriti gravemente suor Marie Odette, Carmelitana Minore della Carità e i novizi dei Fratelli della Carità Fidson ed Herschel. Suor Hary Berthine, Carmelitana Minore della Carità, è rimasta ferita in modo meno grave.

Tutti e nove viaggiavano sullo stesso veicolo, un fuoristrada, che è uscito di strada al rientro da un pellegrinaggio a Vohipeno.

Il cordoglio del vescovo
“Ringrazio il Signore per i dono di Padre Didier che ho avuto occasione di conoscere personalmente nel mio viaggio pastorale nella missione in Albania lo scorso settembre. La sua è stata una presenza discreta e vivace e mi ha aiutato a conoscere il cuore malgascio della famiglia delle Case della Carità. Ringrazio inoltre il Signore per averci donato il dott. Martin e sua moglie, la dott.ssa Nivo, perché attraverso la loro premura e attenzione hanno aiutato l’ospedale di Ampasimanjeva a crescere nella cura delle persone e nell’aiuto concreto e generoso a tanti bisognosi. Ho conosciuto il dott. Martin nel mese di novembre per la presentazione del progetto “Ero Malato” e ho intravisto in lui il grande desiderio di incrementare e sviluppare la sanità malgascia per il bene di tutto il paese”.

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