L’IDML tra musica e progetti

L’IDML (Istituto diocesano musica e liturgia) don Luigi Guglielmi presenta i nuovi corsi musicali.

Sono innumerevoli e di grande qualità le proposte dei corsi musicali a Reggio Emilia e provincia, da quelle più professionalizzanti a quelle più legate alla formazione di base e in tutti i generi: classica, pop, jazz, folk, blues, eccetera.

Ma allora perché iscriversi all’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia (IDML) “Don Luigi Guglielmi”?
La nostra proposta è complessa, chiede ai ragazzi un impegno notevole, per sua natura non si può basare solo sulla formazione musicale ma, ovviamente, anche su quella liturgica.

Impegna gli studenti anche oltre la lezione frontale di strumento.

MUSICA COME ESPERIENZA FORMATIVA

Noi crediamo che ciò che si vive in IDML, fin da piccoli, dai 6 anni per arrivare agli adulti senza limiti d’età, sia un’esperienza che aiuta a crescere, che forma e cambia la vita non solo in ambito musicale ma più generalmente come persona.

Sono i ragazzi che lo testimoniano; ci siamo resi conto che percorrere con loro la strada della formazione musicale significa, oltre al dato tecnico la cui validità è assicurata dalle ottime competenze dei docenti, costruire memoria.
Significa renderli partecipi di esperienze di cultura, di arte, di servizio, di preghiera… che diventano pietre miliari della loro formazione complessiva e non solo tecnico musicale.

L’OFFERTA FORMATIVA

Quest’anno l’offerta formativa dell’IDML oltre agli strumenti già presenti (pianoforte, organo, chitarra, violino, violoncello, flauto, sax, percussioni e canto) si completa con l’arpa. La liturgia, le attività d’insieme per i diversi livelli, “Let’s play” per il ciclo delle elementari, “Young Musicianchip” ed Ensemble vocale e strumentale per le medie e Musica d’insieme dalle superiori in avanti, Armonia, Direzione, le altre materie teoriche, le celebrazioni comuni completano la proposta in grado di formare buoni musicisti per la liturgia e dare anche una preparazione musicale ottima a chi intende poi approfondire gli studi musicali accademici in Conservatorio o anche soltanto potersi divertire nel fare musica.

Per quest’anno poi, proseguendo nella tradizione che nel tempo ci ha portato a realizzare numerosi eventi pubblici, in collaborazione con Hospice Casa Madonna dell’Uliveto di Montericco, i ragazzi grandi e piccoli saranno impegnati nella realizzazione di un interessante lavoro di grande qualità che presenteremo tra qualche giorno. Il progetto consiste nella composizione, strumentazione, realizzazione strumentale e vocale, allestimento e drammaturgia di un importante testo per bambini; tutto composto e prodotto interamente dagli studenti.

Ci saranno ancora i tradizionali momenti residenziali invernali ed estivi con Winter e Summer Camp di ComeUnOrchestra in cui la musica viene fatta dialogare con le altre arti e la scienza e viene vissuta con un approccio olistico esecutivo dando ai ragazzi la capacità di appropriarsi pienamente, secondo le proprie competenze, di questo linguaggio.

RELAZIONE CONTINUA

E per ultimo ma certamente non meno importante c’è un dato oggettivo: in IDML si sta bene! Ci si diverte, c’è un ambiente bello, tutt’altro che bigotto, effervescente! Nei locali della scuola, come dice il nostro motto, “passione e bellezza sono in relazione continua”.
E questo si respira.

In questo anno di grandi cambiamenti, ciò che assicuriamo è che non verrà mai meno lo spirito che fin dall’inizio (su progetto di don Gigi Guglielmi) ha animato quest’attività di servizio alla Diocesi: amore per la Chiesa, amore per la Liturgia, amore per le persone (giovani in particolare) e per la loro crescita e amore per l’arte, la musica e la bellezza.

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Don Dino Torreggiani, chiude l’Inchiesta diocesana circa la fama di santità

Mercoledì 27 settembre, alle ore 19, l’Arcivescovo Giacomo Morandi presiederà l’Eucarestia nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Reggio Emilia in occasione del 40esimo anniversario della morte di don Dino Torreggiani. Durante la S. Messa avverrà la solenne chiusura dell’Inchiesta Diocesana circa la vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio don Dino Torreggiani. Tutta la documentazione verrà inviata successivamente a Roma per la fase di conoscenza e verifica da parte della Congregazione delle cause dei Santi.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming (link qui sotto) e Tv su Teletricolore (canali 97 e 99)

I campionati organizzati dal Csi di Reggio Emilia sono alle porte

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I campionati organizzati dal Csi di Reggio Emilia sono alle porte, e il primo step per affrontare al meglio la stagione, soprattutto nel rapporto tra il nostro comitato e le società sportive, sono le riunioni di inizio campionato, che andranno da lunedì 11 settembre a metà ottobre.

La prima riunione riguarda il calcio, e con precisione le categorie Open A e Open B, ovvero i nostri amatori 11 vs 11. Salvo comunicazioni specifiche che nel caso arriveranno in seguito, tutte le riunioni avranno luogo presso la sede del Csi in via Agosti 6 a Reggio, e, ovviamente, in presenza.

Si prosegue il 22 settembre, dalle ore 18 alle 19.15, con tutte le riunioni sulle categorie giovanili, dagli Under 12 a 9 agli Juniores. Le iscrizioni per Open A e Open B chiuderanno oggi, mentre per le altre annate chiuderanno mercoledì 20 settembre.

Nelle riunioni si parlerà dei campionati: ad esempio della definizione delle regole dei fuori quota. Tra il 25 e il 28 settembre ecco le riunioni per il calcio a 7 (chiusura iscrizioni sempre 20 settembre). Tra il 5 e il 6 ottobre riunioni per il calcio a 5 (chiusura iscrizioni il 24 settembre).

Tra il 9 e il 10 ottobre sarà il turno del basket, mentre le riunioni della pallavolo sono ancora da definire. Nel sito del Csi di Reggio, in “media” e poi “documenti”, è possibile trovare la voce “riunioni inizio campionato”, per tutte le informazioni precise. La stagione è alle porte.

 

Reggio Emilia Disponibili i corsi per allenatori di calcio, pallavolo e pallacanestro

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Il Csi non lascia nulla al caso e anche quest’anno, in questo inizio del mese di settembre, ha fatto partire tre corsi di approfondimento per allenatori: uno per coach di pallacanestro, l’altro per tecnici di pallavolo e il terzo per trainer di calcio.

Questa nuova tipologia di corsi, però, rispetto a varie iniziative formative tradizionali, con lezioni teoriche in classe e pratiche sul campo, saranno dei veri e propri e-learning, quindi perfettamente al passo coi tempi, tant’è che sfrutteranno una formula interamente digitale, con uno studio autonomo, lezioni registrate e materiale didattico digitale ricavato dalla piattaforma CSI Academy.

Insomma, chiunque volesse aggiornare i propri metodi di insegnamento dello sport che più ama, optando per questo tipo di percorso formativo, non dovrà più uscire di casa per andare in aula, sul campo o in palestra; basterà ritagliarsi un po’ di tempo, avere un computer collegato a internet, per poi far partire un supporto digitale attraverso il quale lo studente potrà seguire le lezioni previste, comodamente seduto a casa propria.

Malgrado tale situazione, al termine del percorso formativo, lo studente dovrà sottoporsi ad un esame che, se superato, consentirà al Csi di rilasciare allo studente una certificazione regolarmente riconosciuta dal Coni.

Questo tipo di corso è consigliato per tutti coloro che vantino già importanti esperienze sul campo, ma che abbiano magari il desiderio di approfondire l’una o l’altra tematica, mentre tutti coloro che dovessero acquisire la prima abilitazione, quella che consente ad ogni neo allenatore di potersi sedere in panchina nei campionati Csi, resta valida la frequenza in presenza ai tradizionali corsi di formazione, con parti pratiche e teoriche e il relativo esame finale che il Csi ogni anno propone. Il corso e-learning servirà anche a tutti coloro ai quali è scaduta l’abilitazione all’insegna mento del calcio, della pallacanestro o del la pallavolo, che, attraverso l’e-learning potranno recuperare la qualifica scaduta.

Il corso è aperto a chiunque, basta aver compiuto 16 anni di età. Per iscriversi basta visitare il sito www.csire.it, per poi cliccare nel menù “formazione” e a quel punto “formazione tecnica” nel sottomenù; basterà poi scegliere lo sport desiderato e comparirà nella pagine scelta “Corso di 1° Livello calcio in e-learning”, oppure “pallavolo” oppure “pallacanestro”, per poi iscriversi nel link che compare al termine del programma didattico per poi iniziare ad imparare quando e dove si vuole.

Reggio Ricama, borse di studio per donne straniere

Mentre si accinge a spegnere le simboliche 33 candeline di vita, il Circolo Culturale Reggio Ricama continua a perseguire nella propria mission promuovendo la conoscenza dell’arte del ricamo.

A tal fine semestralmente sono attivati corsi di formazione per quante desiderano apprendere i “segreti del mestiere” per diletto o per possibili sbocchi lavorativi.

In risposta alle richieste di allieve della provincia di Parma, Reggio Ricama propone anche quest’anno un corso di formazione per la “pittura ad ago”.

La sede per le lezioni è generosamente offerta dalle Suore della Congregazione delle Ancelle dell’Immacolata dell’Istituto Buon Pastore di via Sidoli 63 a Parma.

I corsi inizieranno il prossimo 26 settembre e si terranno tutti i martedì pomeriggio.

Grazie all’istituzione di alcune “Borse di Studio” intitolate a Papa Francesco, sono previsti corsi gratuiti per donne non italiane desiderose di imparare tecniche di ricamo.

Molteplici le attività promosse dal Circolo Culturale Reggio Ricama nel corso degli oltre tre decenni della sua storia. Azioni svolte nel silenzio delle mura della “scuola di ricamo”, allo scopo di insegnare, tramandare e quindi conservare un patrimonio di cultura materiale quale quello della pittura con ago.

Accanto alla della formazione “carsica”, scarsamente percepita, Reggio Ricama ha proposto negli anni attività di grande impatto, quali le mostre biennali, le esposizioni tematiche, compresa quella al Museo Glauco Lombardi dell’autunno 2021 in occasione di Parma Capitale della Cultura; le realizzazioni per i Presidenti della Repubblica e per i Papi, come nel caso della “Tovaglia del Pescatore” per la Basilica di S. Pietro, consegnata alle Autorità Vaticane 24 giugno 2022 e la confezione di un nuovo tovagliato per l’altare della Cattedra del Bernini sempre nella Basilica Vaticana che sarà consegnato il 22 febbraio 2024.

Negli anni hanno frequentato i corsi di Reggio Ricama oltre 6500 allieve provenienti dalle Province di Reggio, Modena, Parma. Si tratta spesso di donne che desiderano apprendere un’arte per diletto personale, per il piacere di realizzare oggetti per la propria casa e per le persone care. Ma l’attività spesso può rivelarsi “terapeutica” come modalità per combattere stress fisico e psichico.

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Cappuccini, padre Lorenzo Volpe saluta gli amici reggiani

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Dopo numerosi anni di attiva a propositiva presenza nel convento dei cappuccini di Reggio Emilia, padre Lorenzo Volpe lascia Reggio Emilia, chiamato dal padre provinciale, come indicato nelle “Tavole delle Fraternità”, a svolgere il suo ministero nella comunità di Castel San Pietro (Bologna).
Padre Lorenzo, valdostano, è stato “di famiglia” in via Ferrari Bonini per oltre venti anni: dal 1991 al 2001 e dal 2011 al settembre di quest’anno, ricoprendo numerosi incarichi e inserito nella vita pastorale della Chiesa reggiano-guastallese.

Nato ad Aosta il 7 gennaio 1961, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Pré Saint Didier; ultimate le scuole superiori, è entrato a Torino nell’Ordine dei Cappuccini nel 1979. Tre anni dopo ha emesso la professione temporanea a Pinerolo e ha iniziato gli studi filosofici a Torino. Ha poi proseguito la formazione teologica nello Studio teologico interdiocesano di Reggio Emilia, dove è stato compagno di corsi del futuro arcivescovo Giacomo Morandi, conseguendo il baccellierato con una tesi sulle soppressione dei conventi cappuccini nella provincia parmense nel 1866. Ha emesso i voti perpetui nel convento di Scandiano nel 1987. Ordinato sacerdote a Modena il 22 ottobre 1988 dal vescovo cappuccino mons. Sergio Adolfo Govi, è stato per tre anni viceparroco nella parrocchia di Sant’Antonio a Salsomaggiore.

Dal 1991 al 2001 è stato nel convento di via Ferrari Bonini a Reggio, dedicandosi alla predicazione, come discepolo e poi come collaboratore di padre Guglielmo Sghedoni, celebre oratore, vicario generale dell’Ordine dei Cappuccini e vicario episcopale per la vita consacrata in diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.
In questi due lustri fra Lorenzo ha avuto modo di prestare il suo ministero di predicatore in tantissime parrocchie della nostra diocesi animando tridui, novene, quarantore, ritiri di avvento e quaresima e missioni parrocchiali. Per un sessennio ha ricoperto il ruolo di segretario della predicazione e delle missioni al popolo della Provincia parmense dei Cappuccini.
Ricordiamo in particolare le Missioni nei Vicariati di Correggio e Novellara, a, Montecchio, Albinea, Bagno, Gavasseto, Roteglia, Toano, Tressano ed altre parrocchie.

Successivamente per tre trienni ha ricoperto l’incarico di superiore del convento di Pavullo nel Frignano. In tale ruolo ha organizzato le Missioni in tutto il comune di Pavullo, a Serramazzoni, Fiumalbo e Lama Mocogno.
Durante l’episcopato di mons. Benito Cocchi ha fatto parte del Consiglio presbiterale dell’Arcidiocesi di Modena–Nonantola. Ritornato nel 2011 “di famiglia” nel convento reggiano di via Ferrari Bonini, si è distinto come apprezzato conferenziere e relatore in interessanti cicli di incontri; ha guidato le missioni nelle parrocchie di Leguigno e Migliara, Rio Saliceto e Rolo.. E’ stato per un sessennio componente del consiglio presbiterale diocesano. Dal 2011 al 2017 si è dedicato alla predicazione in varie diocesi italiane, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Puglia e alla Sardegna.

Dal Capitolo provinciale viene nominato nel 2017 superiore del Convento reggiano, incarico svolto per due triennio; notevole è stato il suo sforzo per rivitalizzare la presenza nella città della chiesa dei Padri Cappuccini ed è stato sempre in prima linea per dare nuovo slancio alle feste devozionali e popolari: san Francesco, Novena dell’Immacolata, santa Rita, sant’Antonio di Padova, Perdono di Assisi, padre Pio con grande concorso di fedeli.
In questi anni presso la Sala di studio di piazza Vallisneri è stato relatore particolarmente apprezzato di cicli di incontro sul francescanesimo, sulla vita di Santi, sui Vangeli sinottici, coinvolgendo associazioni e qualificati studiosi; la partecipazione di un folto pubblico ha contrassegnato queste iniziative.
Il 10 febbraio 2016 ha ricevuto da Papa Francesco, assieme ad un migliaio di religiosi e sacerdoti il “mandato” di Missionario della Misericordia nell’ambito del Giubileo.

Altra peculiarità che va riconosciuta a padre Volpe è quella di capace organizzatore di intensi pellegrinaggi spirituali. Mete sono state: Lourdes, Roma, San Giovanni Rotondo, Assisi, Cascia, Medgjugorje, Oropa, Camaldoli. Ne ha promossi anche uno in Germania sulle orme di Ildegarda di Bingen e di Elisabetta di Ungheria e un altro in Polonia sulle orme di San Massimiliano Kolbe, Giovanni Paolo II e Santa Faustina. In Francia ha guidato i pellegrini alla scoperta della Parigi cristiana. Ha inoltre organizzato soggiorni estivi per giovani e famiglie.
Con tanta generosità ha gestito la mensa dei Poveri di via Ferrari Bonini, ottenendo il prezioso sostegno di tanti amici.
Fra Lorenzo ha animato ritiri spirituali nei tempi “forti” dell’anno liturgico e ha guidato incontri nella parrocchia cittadina di Sant’Agostino e per diverso tempo è stato di valido aiuto a don Guido Mortari per la catechesi degli adulti e le settimane in preparazione alla festa della Madonna di Lourdes e della Beata Vergine della Cintura.

Capacità di ascolto, disponibilità a svolgere nella Chiesa reggiano-guastallese vari servizi pastorali, profonda cultura, intense omelie pronunciate dal pulpito con voce spesso “tonante”, presenza nel confessionale per il sacramento della riconciliazione contrassegnano il ministero di padre Lorenzo. La barba fluente, il saio, la corona del rosario e i sandali sono la sua divisa d’ordinanza.
Padre Volpe saluterà la comunità reggiana domenica 17 settembre nel corso della santa Messa che presiederà alle 18 nella chiesa dei Cappuccini in via Ferrari Bonini.

 

Reggio Emilia Taglio del nastro per la Giarèda: «Una festa della comunità»

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Reggio Emilia La parola chiave della 44esima edizione della Giareda è “comunità”. Una commistione tra laico e religioso, tra sacro e profano e tra tradizione e innovazione, per quella che è a tutti gli effetti la festa di fine estate dei reggiani.

Una festa che durerà sino a domenica per la felicità, tra gli altri, dei commercianti del centro storico sul piede di guerra nelle ultime settimane a causa di alcuni provvedimenti introdotti per ridurre il traffico – su tutti, la Ztl – e da loro giudicati penalizzanti.

Ieri pomeriggio in corso Garibaldi ha preso ufficialmente il via la manifestazione dedicata alla Madonna della Ghiara. «Come ogni anno la Giareda si rinnova – è stata l’introduzione del sindaco di Reggio, Luca Vecchi – ed è sempre una grande festa, caratterizzata da momenti culturali e da tante iniziative. Il programma, quest’anno, è forse ancora più ricco rispetto al passato. Questa festa trasmette un forte senso di comunità, che è poi la primordiale forma di organizzazione tra le persone. Si tratta di un grande appuntamento di appartenenza». Poi Vecchi ha fatto riferimento alla collocazione geografica della Giareda: «Recentemente sia piazza Gioberti che piazza Roversi sono state oggetto di opere di riqualificazione urbana, così come via Guasco. La chiave sta proprio nella capacità di dialogo tra la tradizione che questa manifestazione si porta dietro e il cambiamento che stiamo attraversando».

Il presidente della Provincia Giorgio Zanni ha invece allargato simbolicamente i confini: «Una volta da queste parti transitava il fiume Crostolo, poi spostato più in là, e proprio da lì deriva il nome che rimanda alla ghiaia. La Giareda da sempre è un ponte tra laicità e religiosità, ma è anche una festa dell’intera provincia, che può così mettere in mostra le sue eccellenze sia enogastronomiche che culturali, come gli sbandieratori e la Pro Loco».

Sul palco c’erano anche il prefetto Maria Rita Cocciufa e l’assessore alla valorizzazione del centro storico Mariafrancesca Sidoli. È poi toccato al vescovo Giacomo Morandi, alla sua seconda Giareda da quando è a Reggio, prendere la parola prima della benedizione. «Oggi – ha precisato – abbiamo bisogno di investire sull’ambito delle relazioni, oltre ad avere necessità di un supplemento di creatività. Questa festa mette insieme le persone e le prospettive che possono lavorare insieme per formare una comunità di relazioni».

Dopo il taglio del nastro, i presenti hanno fatto il loro ingresso in Basilica per la mostra degli altari fioriti in collaborazione con alcune unità pastorali del tessuto cittadino: un abbellimento che arricchisce una chiesa già di per sé mozzafiato.

Gazzetta di Reggio

Ordine degli Architetti, 10 passeggiate per scoprire gli edifici di Reggio e provincia

L’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, in occasione del centenario dall’istituzione dell’Albo Nazionale degli Architetti, ha organizzato dieci passeggiate urbane gratuite e aperte a tutta la cittadinanza. Distribuite tra il centro storico del Capoluogo e altri Comuni della provincia, gli itinerari varieranno dagli spazi rigenerati e dalle strutture storiche restaurate fino ai più recenti edifici contemporanei. A guidare le escursioni saranno in ogni occasione diversi professionisti della progettazione, che faranno da ciceroni in queste visite immerse nell’architettura e nella storia.

L’iniziativa, intitolata “100 edifici per 100 anni”, partirà il 9 settembre con la passeggiata di Castelnovo ne’ Monti, proseguendo poi con gli itinerari di Quattro Castella (23/09) e Sant’Ilario d’Enza (30/09). L’Ospedale Maggiore Santa Maria Nuova e il suo circondario sarà invece la prima meta del capoluogo reggiano il 28 settembre. Il resto del calendario è consultabile nella locandina e sul sito dell’Ordine.

A Castelnovo la passeggiata sarà sabato 9 settembre, dalle ore 15.30, con ritrovo in via Dante Alighieri 6 (parcheggio consigliato: piazzale Matteotti). Nel corso della passeggiata saranno visitate e illustrate due architetture progettate per diverse finalità formative: la Scuola Papa Giovanni XXIII in via Dante appunto (realizzata tra il 1960 e il 1964, Architetto Antonio Pastorini) e il Centro Pastorale Interparrocchiale S. Giovanni Bosco (realizzata tra il 2012 e il 2016, Architetto Gabriele Ferri). Sarà anche un’occasione per passeggiare in una parte del centro di Castelnovo e riscoprire la storia del suo sviluppo urbanistico.

“Siamo felici di riproporre nel nostro territorio la formula delle Passeggiate Urbane – spiega Andrea Rinaldi, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C di Reggio Emilia – che già durante i Festival dell’Architettura Rigenera hanno avuto un riscontro molto positivo tra la cittadinanza. L’occasione del centenario del nostro Ordine Nazionale ci ha permesso di pensare a questi itinerari, per dimostrare ancora una volta il ruolo imprescindibile degli Architetti nella buona progettazione dei nostri spazi, soprattutto alla luce delle sempre più evidenti trasformazioni ambientali e sociali.”

Ogni itinerario è infatti pensato come esperienza formativa per gli architetti, ma è declinato per essere anche un’occasione di riflessione e scoperta per tutta la cittadinanza: l’opportunità di guardare con occhi diversi il nostro panorama quotidiano.

Per partecipare alle passeggiate, a numero chiuso così da garantire una piacevole esperienza a tutti, è obbligatorio iscriversi nella sezione dedicata sul sito dell’Ordine.

stampareggiana.it

Iscrizioni aperte al cammino per fidanzati che partirà l’8 ottobre

Costruire il proprio rapporto di coppia richiede molto impegno e spesso spaventa quelli che decidono che sia una cosa importante per la propria vita. Fondamentale, fondante. Perché non si sa bene a quali punti fare riferimento, cosa sia imprescindibile e cosa trascurabile.

La mia felicità? Il benessere di entrambi? La sicurezza economica? La realizzazione lavorativa? L’intesa sessuale? Le capacità educative? Cosa dire poi della maternità? Siamo tutti pronti e capaci di diventare genitori?

Durante questo ultimo anno di cammino, le coppie che hanno vissuto con noi le Giare, hanno condiviso senza paura, la fatica, i timori, le resistenze ad impegnarsi per tutta la vita in un cammino esigente, impervio, a tratti sconosciuto, come è percepito il matrimonio. Un po’ come gli apostoli con Gesù, quando ha negato ai farisei la possibilità del ripudio nei confronti della moglie: “se sono queste le condizioni, non conviene sposarsi!”

Siamo consapevoli che il nostro mondo ha tante alternative da offrire a due innamorati. Non è un male in sé cercare di provare, capire e capirsi, sperimentarsi dentro la vita, le relazioni, la società!
Quello che viviamo alle Giare è soprattutto una compagnia, una fraternità, nella quale scopriamo, addentrandoci nella vita gli uni degli altri, che siamo destinatari di una chiamata irrinunciabile.

È Gesù che vi invita alle Giare, nel senso più profondo di attingere alla sua Vita per riempire il vuoto di senso e l’abisso di desideri che portate dentro di voi. Da soli, senza la sua presenza, senza invitarlo a fare parte della vostra storia, due abissi, che sono i vostri cuori, si avvicineranno e saranno da risalire a mani nude, con tanta buona volontà e sacrificio, cercando di prendersi cura uno dell’altra, ma con fatiche a volte insormontabili.

Un momento particolare, tra tanti, nel cammino di quest’anno, che ha segnato una svolta nella consapevolezza di noi come fratelli in cammino, verso la pienezza, verso la gioia, è stata la mattina della condivisione in San Damiano, ad Assisi, seduti in un orto assolato, tra gli ulivi, abbiamo raccolto a piene mani le grazie seminate nella storia di ciascuno di noi, grazie scaturite dal dolore, dalla fatica, da incontri provvidenziali, da una ricerca sincera e dalla compagnia di chi ci ha preceduto nel Regno dei cieli e da lì continua a vivere con noi. Grazie vissute e riconosciute di Amore divino.

Siamo grati di ricominciare ogni volta con nuovi volti a camminare, perché la nostra strada verso il Cielo si arricchisce di testimonianze sempre nuove, di miracoli compiuti dalla multiforme Grazia dello Spirito Santo, che agisce in modi sorprendenti a partire da cose ingnificanti, povere, banali, dalla nostra mediocrità, per trasformare la piccolezza e la paura che ci portiamo dentro, in un capolavoro di bellezza, che è il matrimonio cristiano con Lui, per Lui, a testimoniare Lui, Gesù risorto, nel mondo.

L’équipe delle Giare

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Giareda, è festa per la Madonna di Reggio Emilia

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Dal 6 al 10 settembre torna la Giareda, la amata festa in onore della Beata Vergine della Ghiara promossa da Fabbriceria della Ghiara e Comune di Reggio Emilia (scarica il programma completo).
La 44esima edizione propone un programma ricco di eventi culturali e momenti di preghiera sotto il titolo “Ave, Vergine Madre”.
“La celebrazione della Natività di Maria ci orienta al Natale di Gesù, scrive padre Anacleto Tommasi nell’articolo di presentazione della manifestazione.  In ogni festa mariana c’è sempre Gesù al primo posto, perché tutto in Maria dice relazione a Gesù: ci insegna a credere in lui, ad amarlo, a mettere in pratica la sua parola, a chiedergli perdono”.

La festa inizia mercoledì 6 settembre, alle ore 17, con la tradizionale cerimonia di inaugurazione in piazza Gioberti a cui prenderanno parte le autorità cittadine civili e religiose della città. All’apertura della sagra seguirà l’inaugurazione della manifestazione “Altari fioriti” (alle ore 17.30), composizioni floreali realizzate da alcune unità pastorali della Diocesi.
In serata, alle ore 20.30, gli sbandieratori della Maestà della Battaglia di Quattro Castella partiranno da piazza Prampolini e, accompagnati dai musici, percorreranno tutta via Emilia fino a piazza Gioberti, attraverseranno la Giareda per poi tornare nella piazza del Municipio e concludere l’esibizione con spettacolari coreografie composte dai
movimenti dei drappi e lanci tra gli sbandieratori.

Nei giorni feriali le Messe in Basilica sono alle ore 7.30, 9 e 18.30 e il Rosario alle 17.45. Alla domenica Messe alle ore 7.30, 9.30, 11.30, 18.30, 20.30.

Giovedì 7 settembre
  • ore 18.30, S. Messa presieduta da monsignor Giovanni Rossi, Vicario Generale della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla.
  • ore 21, nel chiostro minore del convento (ingresso da Corso Garibaldi, 44): “Nativitas Tua”, concerto diretto dal maestro Primo Iotti proposto dalla Cappella Musicale della Cattedrale. Un viaggio nella tradizione mariana dal gregoriano ai giorni nostri. Opere di Lasso, Caccini, Mozart, Bartolucci, Bonicelli, Guglielmi, Mattioli, Mamoli, Orlandini.
Venerdì 8 settembre
Festa della Natività della Beata Vergine Maria
  • ore 6 canto dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine a cura della Congregazione Mariana delle Case della Carità.
  • ore 7.15 S. Messa
  • ore 11 Solenne Concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia – Guastalla.
  • ore 18.30 Concelebrazione eucaristica della Comunità dei frati Servi di Maria
  • ore 21, nel chiostro minore del convento (ingresso da Corso Garibaldi, 44): “Anime in cammino“, concerto con Edoardo Tincani e LOOKin4 (band formata da Paolo Battistelli, Stefano Boggi, Gabriele Chiodo e Andrea Zavaroni).
  • dalle ore 21 alle ore 23, apertura straordinaria della chiesa di S. Giovanni Evangelista (nota anche come S. Giovannino) in piazza S. Giovanni. Accesso libero, per gentile concessione della Venerabile Confraternita dell’Immacolata Concezione e di San Francesco d’Assisi.

Nei giorni centrali della Giareda – venerdì 8 e sabato 9 – alle 15 e alle 15.30 saranno proposte visite guidate alla Basilica previa prenotazione all’Ufficio Accoglienza e Informazione Turistica del Comune (IAT) Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 settembre, dalle ore 16 alle ore 19 sarà aperto il Museo della Ghiara ad ingresso gratuito.

Dentro e fuori la Basilica

Fra le proposte che animeranno la festa: il mercato, con prodotti dell’artigianato ed enogastronomici tipici e il ritorno, a grande richiesta, del Pan de Re. Il mercatino delle bancarelle, in collaborazione con Cat Confcommercio, si snoderà tutti i giorni da via Emilia Santo Stefano, lungo corso Garibaldi e fino a piazza Roversi. Nelle giornate di
sabato 9 e domenica 10, in collaborazione con l’Associazione Ati Santo Stefano 2.0, il mercatino, inoltre, si estenderà su via Emilia Santo Stefano fino a piazzale Duca d’Aosta dove, per la gioia dei più piccoli, torneranno in piazza “i grilli”, i mitici tricicli a pedale.

Giovedì 7 settembre alle ore 18.30, nella Sala del Tricolore del palazzo Municipale, premiazioni del 44esimo Concorso poesia dialettale “La Giarèda”, accesso libero. I premi per l’anno 2023 saranno i seguenti:
primo premio Trofeo “La Giarèda”, secondo e terzo premio messi a disposizione dalla Fabbriceria laica del tempio della Beata vergine della Ghiara per le più significative poesie dedicate ai temi religiosi legati alla Sagra. Saranno inoltre assegnati un premio alla miglior poesia, il cui argomento tratti, descriva e valorizzi il dialetto reggiano, messo a disposizione dal Centro studi sul dialetto reggiano, e un premio per la miglior poesia che tratti e valorizzi il cappelletto tradizionale reggiano, messo a disposizione dall’associazione del Cappelletto reggiano.
Di grande suggestione anche la presenza del Comitato Turistico Novellara – C.T.9 – che nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 darà vita alla preparazione e cottura del pane nei forni a legna.

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA GIAREDA

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Resta in carcere l’educatore di CL accusato di stupro su una 14enne

Andrea Davoli

Confermata la misura del carcere per Andrea Davoli, 52 anni, educatore reggiano di Comunione e liberazione accusato di violenza sessuale ai danni di una 14enne. A deciderlo è stato il gip Silvia Guareschi. Secondo la tesi dell’accusa e degli investigatori, l’uomo avrebbe approfittato del proprio ruolo per sviluppare una relazione con la ragazzina durante attività spirituali coordinate dall’educatore.

Dunque non vi è stata nessuna attenuazione della misura cautelare, come invece aveva chiesto il legale Liborio Cataliotti presentando la richiesta dei domiciliari nell’abitazione dei genitori a Caorle, provincia di Venezia.

Il giudice per indagini preliminari questa mattina di lunedì 28 di agosto ha invece confermato il provvedimento preso dal collega gip di Rimini al momento dell’arresto, avvenuto il 20 agosto scorso, giorno in cui Andrea Davoli è stato ristretto nel carcere di Pordenone. Il fascicolo dell’indagine è stato trasferito alla Procura di Reggio Emilia da quella di Rimini, visto che il primo rapporto sessuale sarebbe avvenuto durante un ritiro spirituale a Viserbella in prossimità della Pasqua.

Andrea Davoli, che era insegnante di religione e Memorès Domini, un gruppo i cui aderenti vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza, rispondendo al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha respinto le accuse di violenza, sostenendo di essere stato sedotto.

Secondo l’accusa, invece, Davoli aveva invitato la giovane in camera e, approfittando di un momento in cui lei stava piangendo a causa di una discussione con un ragazzo, facendo leva sulle debolezze della 14enne l’avrebbe indotta a consumare il rapporto sessuale. E dopo quel giorno, anche tornati a Reggio, sarebbero proseguiti gli incontri.
24emilia.com 

Sesso con una 14enne, Andrea Davoli resta in carcere

Lo ha deciso il Gip di Reggio Emilia Silvia Guareschi su richiesta della procura. L’educatore di Cl è accusato di violenza sessuale

Davoli resta in carcere: rigettata la richiesta di arresti domiciliari

Reggio Emilia, 28 agosto 2023 – Resta in carcere Andrea Davoli, l’educatore reggiano di Comunione e Liberazione accusato di violenza sessuale su una 14enne reggiana che gli era stata affidata.

Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Silvia Guareschi, su richiesta della procura di Reggio Emilia, rinnovando così la decisione presa in prima istanza durante l’arresto dal Gip di Rimini. E’ stata quindi rigettata la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal suo avvocato difensore Liborio Cataliotti 
Il Resto del Carlino

Oggi l’interrogatorio di garanzia per il 52enne arrestato lo scorso 19 agosto. Il legale: «Davoli ha confermato di aver avuto una relazione con la ragazza e di aver avuto con lei rapporti intimi»

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«Andrea Davoli ha confermato durante l’interrogatorio di garanzia di aver avuto una relazione con la ragazza quattordicenne con cui era stata a Rimini, per un raduno spirituale. E ha confermato anche di aver avuto con lei rapporti intimi. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere». A parlare è Liborio Cataliotti, legale difensore dell’educatore cinquantaduenne di Reggio Emilia arrestato lo scorso 19 agosto per atti sessuali con minorenni dopo la denuncia dei genitori di una ragazzina che faceva parte del gruppo Gioventù Studentesca “Don Giussani”, legato a Comunione e Liberazione, di cui lui era responsabile provinciale.

L’arresto avvenuto a Caorle
Le dichiarazioni del legale sono state rilasciate pochi minuti dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice tenutosi a Pordenone, nel cui carcere l’educatore e professore di religione è detenuto dopo l’arresto avvenuto a Caorle, dove il cinquantaduenne si trovava il 19 agosto, ospite dei genitori nel piccolo paese del Veneziano. «Ho presentato un’istanza di scarcerazione – ha spiegato Cataliotti – e richiesta di trasferimento ai domiciliari. Davoli ha ribadito che la ragazzina era consenziente». L’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Rimini – pm Davide Ercolani – parla chiaro ed è quella di atti sessuali con minori, che di fatto esclude la violenza sessuale. «Per la legge italiana – aveva già spiegato l’avvocato – a 14 anni si può disporre consapevolmente della propria libertà sessuale». Il perno della linea difensiva sarebbe dunque questo con una premessa. «Quando entra in scena un tutore, una persona a cui il minore in qualche modo è stata affidata per la legge italiana non si può disporre consapevolmente della propria libertà sessuale fino all’età di 16 anni. Per la Procura Davoli è colpevole ma io dico che in questo caso siamo in una zona grigia, il mio assistito era un educatore della ragazzina non un vero e proprio tutore».

La denuncia dei familiari della ragazza
Eppure nella denuncia presentata ai carabinieri dai genitori della quattordicenne il racconto risulta, secondo gli inquirenti, affidabile ed inequivocabile. Riscontri risultano dalle analisi delle chat tra l’educatore e la ragazzina, oltre che dai racconti di altri familiari, come la sorella che aveva scoperto le conversazioni virtuali tra i due. L’episodio cardine era avvenuto a Rimini tra il sei e l’otto aprile scorso durante un ritiro spirituale del gruppo “Don Giussani” a Rimini: un rapporto sessuale completo e non protetto nella stanza di un hotel. E la stessa ragazzina aveva confidato ai familiari che il cinquantaduenne l’aveva convinta ad avere quel rapporto in un suo momento di debolezza, dopo una discussione che lei aveva avuto con un altro ragazzo, che l’aveva scossa. La stessa giovane aveva raccontato che il rapporto tra lei e il suo educatore era iniziato durante una vacanza con il gruppo Gioventù Studentesca alla fine dello scorso anno.  

Fonte: Corriere Bologna

L’educatore di CL dal carcere: i rapporti sessuali con la 14enne erano consenzienti

corriereromagna.it

Non ha negato la relazione anche di natura sessuale avuta con una 14enne. Ha sostenuto che si è trattato di rapporti consensuali. Tanto che il suo legale ha presentato istanza di scarcerazione. E’ durato circa un’ora l’interrogatorio dell’insegnante di religione ed educatore accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina durante un incontro spirituale avvenuto a Rimini. L’accusato, che è di Reggio Emilia, è rinchiuso nel carcere di Pordenone. Il suo avvocato, Liborio Cataliotti, ha riferito che si sarebbe trattato unicamente di rapporti consenzienti. Mentre, secondo la magistratura, si sarebbe trattato di atti causati da una “personalità – viene spiegato nell’ordinanza – incapace di autocontrollo della libido”. Al magistrato l’educatore reggiano di 52 anni ha confermato rapporti sessuali ma sostenendo che si sarebbe trattato di una relazione consensuale. A suo giudizio non ci sarebbe stato inganno né abuso della sua posizione, né costrizione. L’educatore è stato sospeso dalle attività in Cl e gli è stata revocata l’idoneità all’insegnamento.

Andrea Davoli, l’educatore di CL accusato di violenza su una 14enne ammette le frequentazioni con la ragazzina

Secondo il legale dell’insegnate di religione “Sopra i 14 anni si può liberamente disporre della propria libertà sessuale, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”

E’durato circa un’ora l’interrogatorio di Andrea Davoli, il 52enne educatore di Comunione e Liberazione e insegnante di religione arrestato sabato dai carabinieri, finito in carcere per dei presunti rapporti sessuali con una ragazzina di appena 14 anni. L’uomo, insegnate di religione e responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, è difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti che ha spiegato come il suo assistito abbia “risposto alle domande del gip ammettendo le frequentazioni con la ragazzina. Sulle altre dichiarazioni rese al magistrato dovranno esserci gli accertamenti della Procura. Al termine dell’interrogatorio ho chiesto per lui gli arresti domiciliari ma, su questo punto, il gip si è riservato”. Davoli, in seguito all’arresto, è ristretto nella sezione speciale del carcere di Pordenone mentre per quanto riguarda la competenza del procedimento il fascicolo sul 51enne verrà trasferito a Reggio Emilia nonostante l’episodio che ha aperto l’inchiesta sia avvenuto a Rimini.

Il 51enne non aveva mai negato i rapporti con la 14enne sostenendo che era consenziente e, allo stesso tempo, di non aver mai usato inganni o costrizioni ne tanto meno di averla violentata abusando della sua posizione di precettore spirituale. Secondo le ricostruzioni la relazione tra la ragazzina e il responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia sarebbe partita nel dicembre 2022 con un bacio fino a quando, l’aprile successivo a Rimini durante un ritiro spirituale in vista della Pasqua, avrebbero consumato un rapporto completo. Per l’accusa, il 52enne avrebbe approfittato di un momento di debolezza della ragazzina, in lacrime per una incomprensione con un coetaneo. Il rapporto tra i due era stato scoperto dai famigliari della 14enne che avevano trovato le chat sul cellulare della ragazzina facendo così partire la denuncia nei confronti dell’educatore che era anche membro dei Memores Domini, associazione laicale cattolica nata nel 1968 a Milano, sotto la guida di don Luigi Giussani, per iniziativa di alcuni laici provenienti dall’esperienza di Gioventù studentesca. I Memores Domini vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro.

Secondo l’avvocato Liborio Cataliotti, tuttavia, “Sopra i 14 anni si può liberamente disporre della propria libertà sessuale. Ci sono delle eccezioni rappresentati dal rapporto che intercorre fra i due. Ad esempio se si è il professore o il precettore del minorenne: in questo caso il limite si alza a 16 anni. A mio avviso qui ci troviamo in una situazione di limbo: il precettore spirituale è a cavallo fra lecito e illecito. Ma di sicuro non ci si trova in una condizione di violenza sessuale in senso stretto, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”.
riminitoday.it

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