Nuovo Vescovo a Reggio Emilia, Mons. Morandi: “… ricordando l’impegno che lo attende ha citato Etty Hillesum, la scrittrice olandese vittima dell’Olocausto ad Auschwitz “Si vorrebbe essere un balsamo per tante ferite”

Mons. Giacomo Morandi con Papa Francesco (foto di archivio)

Giacomo Morandi è il nuovo vescovo di Reggio Emilia

Monsignor Giacomo Morandi, finora arcivescovo titolare di Cerveteri e segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato nominato oggi da Papa Francesco vescovo di Reggio Emilia-Guastalla. Manterrà ad personam il titolo di arcivescovo-

Il nuovo pastore di Reggio Emilia è nato a Modena il 24 agosto 1965 ed è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Modena-Nonantola nell’aprile 1990. Dopo aver ottenuto, nel 1992, la Licenza in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma, nel 2008 ha conseguito la Licenza ed il Dottorato in Teologia dell’evangelizzazione (Missiologia) alla Pontificia Università Gregoriana.

Dopo aver svolto alcuni incarichi pastorali, è stato nominato vicario episcopale per la catechesi, evangelizzazione, cultura e, successivamente, arciprete del Capitolo della cattedrale e vicario generale della sua diocesi.

È stato docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Modena e lo Studio Teologico Inter-diocesano di Reggio Emilia, Modena, Carpi e Parma.

Nel 2015 Papa Francesco lo ha chiama a Roma nominandolo sotto-segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Meno di due anni dopo, nel luglio 2017, Morandi viene promosso segretario e arcivescovo. È consultore della Congregazione per i Vescovi e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Nella settimana di esercizi spirituali del Papa e della Curia Romana del 2021, Vatican News ha pubblicato, in collaborazione con Telepace, un ciclo di cinque meditazioni preparate per l’occasione da monsignor Morandi dal titolo “Redenti dal peccato, annunciatori del Vangelo”. Meditazioni che qui riproponiamo.

Tempo di conversione: meditazione sul battesimo e la tentazione di Gesù
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/giacomo-morandi-meditazioni-esercizi-spirituali-quaresima-marco.html

Tempo di conversione: meditazione sulla chiamata dei discepoli
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/tempo-di-conversione-meditazione-sulla-chiamata-dei-discepoli.html

Tempo di conversione: guarire dal protagonismo
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/meditazioni-quaresimali.html

Tempo di conversione: la paralisi del peccato e il potere del perdono https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/meditazione-quaresimale.html

Tempo di conversione: diciamo qualche “no” per dire un grande “sì” a Cristo
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/meditazione-quaresimale0.html

(Vatican News)

Il primo messaggio del nuovo vescovo. “In queste prime parole che rivolgo a voi desidero dirvi la mia gioia unita a una certa trepidazione per questa missione. La gioia nasce dalla consapevolezza che ogni servizio e ministero è per il bene di confratelli e consorelle per cui si è inviati. La gioia è il primo sentimento profondo impresso nel mio cuore quando mi è stata nominata la nomina, anche perché la Diocesi di Reggio e Guastalla non mi è estranea. Durante gli anni di studio al presbiterato e con l’insegnamento nello Studio teologico ho potuto conoscere presbiteri, cui assicuro che non farò supplementi di esami. Ma anche laici, religiosi. Una frequentazione fatta di volti e ricordi cui sono grato per la loro testimonianza di fede. Desidero esprimere la mia gratitudine al vescovo Massimo mio predecessore cha ha guidato con sapienza e generosità e al vescovo emerito Caprioli”.

“Il secondo sentimento  – ha proseguito Morandi – è quello di trepidazione, consapevole come sono dei miei limiti, certo che la vostra preghiera e pazienza saranno un dono prezioso per essere un buon pastore”.

Quindi il nuovo vescovo Morandi con le sue parole ha parlato di speranza. “Evangelizzare la speranza è il dono più grande che possiamo fare. Esprimo quindi un saluto alle autorità per collabora assieme e il saluto a poveri e persone in povertà e precarietà e che vedono il futuro compromesso”. Infine ricordando l’impregno che lo attende ha citato Etty Hillesum, la scrittrice olandese vittima dell’Olocausto ad Auschwitz “Si vorrebbe essere un balsamo per tante ferite”.