Torniamo sul caso dell’arresto, avvenuto ieri, dell’educatore di 51 anni, Andrea Davoli, per violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazzina di 14 anni

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REGGIO EMILIA – Torniamo sul caso dell’arresto, avvenuto ieri, dell’educatore di 51 anni, Andrea Davoli, per violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazzina di 14 anni con la quale ha avuto una relazione. “Sono malato devo farmi curare”, sarebbero le parole che l’uomo ha detto al padre della vittima della violenza, quando il genitore ha scoperto quanto accaduto e lo ha chiamato.

L’educatore, hanno spiegato ieri da Comunione e Liberazione, è già stato sospeso da alcune settimana dal ruolo e non era già più nella casa comunità dove era stato accolto dopo avere fatto voto come laico di povertà castità e obbedienza.

Secondo quando ricostruito avrebbe avuto più incontri con la ragazzina approfittando della stessa in un momento di debolezza durante un incontro spirituale a Rimini

A scoprire quanto c’era tra i due è stata la sorella della 14enne insospettitasi dai comportamenti della ragazzina ha guardato nel suo cellulare trovando gli scambi sospetti con l’educatore.

Andrea Davoli aveva anche insegnato religione in alcune scuole della provincia.

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