Educatore Cl arrestato per violenza sessuale: “Era una relazione consenziente”

Nel riquadro Andrea Davoli, arrestato per violenza sessuale

Parla l’avvocato difensore di Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, che si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 14enne reggiana

Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Era un rapporto affettivosentimentale consenziente. È questa, in sintesi, la difesa del prof di religione ed educatore di Comunione e Liberazione Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, che si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 14enne reggiana che gli era stata affidata dai genitori durante alcuni ritiri spirituali.

“Secondo il mio assistito si tratta di una relazione affettiva consenziente che lui non smentisce, ma non carpita né con l’inganno, né abusando della sua posizione, né con costrizione”, precisa il suo avvocato difensore Liborio Cataliotti.

In attesa che venga fissato l’interrogatorio di garanzia (l’uomo si trova nel carcere di Pordenone, dopo essere stato arrestato in una casa di famiglia a Caorle, in Veneto), il legale precisa: “La prima cosa è che contesteremo in sede di interrogatorio di garanzia è che ci fosse un pericolo di reiterazione del reato. È stata infatti l’unica occasione in cui può aver avuto ‘una sbandata’. Poi io stesso avevo consigliato al mio cliente, non appena mi aveva raccontato la vicenda, di interrompere ogni rapporto con lei, sia in presenza sia telematico. E così ha fatto. Proprio in questa prospettiva si era allontanato da Reggio andando dai suoi familiari a Caorle“.

Infine, precisa Cataliotti: “L’altro motivo che esclude il rischio di reiterazione è il fatto che Cl, con la consueta serietà, lo aveva già sospeso prima dell’ordinanza“.

Riguardo il tipo di reato, il legale spiega: “In sede di interrogatorio non porremo la questione del reato, che è sottile. Sopra i 14 anni infatti si può liberamente disporre della propria libertà sessuale. Ci sono delle eccezioni rappresentati dal rapporto che intercorre fra i due. Ad esempio se si è il professore o il precettore del minorenne: in questo caso il limite si alza a 16 anni. A mio avviso qui ci troviamo in una situazione di limbo: il precettore spirituale è a cavallo fra lecito e illecito. Ma di sicuro non ci si trova in una condizione di violenza sessuale in senso stretto, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”.
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