Bomba atomica: un olocausto nel 1945, una terribile minaccia oggi

Nel 1945 l'aviazione militare statunitense sgancia due ordigni nucleari sulle città di Hiroshima e Nagasaki.

Il 6 e il 9 agosto di 77 anni fa le due città giapponesi vengono distrutte da un’arma devastante: la bomba atomica. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: “l’umanità sta giocando con una pistola carica”. Maurizio Simoncelli vicepresidente dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo: oggi il conflitto in Ucraina ci ricorda che quella atomica è una minaccia reale
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Verona in Italia, Popayán in Colombia, Kehancha in Kenya, Tambov in Russia, Cherson in Ucraina. Queste città, così lontane e diverse tra loro, hanno in comune una cifra: il loro numero di abitanti è più o meno quello della popolazione di Hiroshima nel 1945. Erano circa 255 mila le persone che vivevano nel capoluogo portuale giapponese quando il 6 agosto di quell’anno una tempesta rovente seguiva il lancio, da parte dell’aeronautica militare statunitense, di una bomba atomica all’uranio. Una tragedia incisa nella memoria mondiale che resta una testimonianza anche in questo nostro tempo non immune al rischio di una nuova catastrofe, di un altro olocausto. Hiroshima e Nagasaki, l’altra metropoli nipponica che ha sperimentato l’orrore della potenza militare atomica, non sono drammatici capitoli confinati nel passato. Sono un monito permanente, affinché altre città non siano colpite da una delle oltre 12 mila 700 testate nucleari sparse in varie regioni del mondo. Gran parte delle bombe atomiche attualmente disponibili sono molto più potenti di quelle sganciate durante la Seconda Guerra Mondiale: possono seminare morte e distruzione in pochi istanti con bilanci potenzialmente di gran lunga più impressionanti. E possono innescare conseguenze drammatiche lungo l’arco di decenni, compromettendo la vita di diverse generazioni.
L’Onu: “l’umanità sta giocando con una pistola carica”
Intervenendo alla cerimonia di commemorazione per il 77.mo anniversario della bomba su Hiroshima, il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha invocato uno stop all’aumento delle scorte di armi nucleari, avvertendo che diverse crisi con “pericolose sfumature nucleari” si stanno diffondendo rapidamente. “Le armi nucleari non hanno senso. Tre quarti di secolo dopo, dobbiamo chiederci cosa abbiamo imparato dal fungo atomico elevatosi su questa città nel 1945”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite al Peace Memorial Park di Hiroshima. “Le crisi con gravi sfumature nucleari si stanno diffondendo rapidamente, dal Medio Oriente alla penisola coreana, all’invasione russa dell’Ucraina. L’umanità sta giocando con una pistola carica”.