Ufficio Liturgico di Reggio Emilia-Guastalla Calendario liturgico dall’8 all’11 agosto 2017

Ufficio Liturgico di Reggio Emilia-Guastalla

Calendario liturgico

dall’8 all’11 agosto 2017

Martedì 8 agosto – Memoria di San Domenico

È obbligatoria la memoria di San Domenico di Guzmán (Castiglia 1170 – Bologna, 6 agosto 1221), sacerdote spagnolo, fondatore dell’Ordine dei Predicatori (i Domenicani). Solo nella Chiesa di Bologna, città in cui San Domenico fondò le comunità più grandi e in cui morì, è già stato festeggiato il 4 agosto, secondo il Martirologio tradizionale (e oggi fa memoria del Santo Curato d’Ars). Nel programma annunciato della visita a Bologna, la prossima domenica 1° ottobre, Papa Francesco si recherà in preghiera sulla tomba di san Domenico, nella Basilica a lui intitolata.

Oggi si ricorda anche Santa Maria Elena MacKillop (Sidney +1909), religiosa e fondatrice. È la prima Santa australiana, canonizzata nel 2010 da Benedetto XVI, ed è la Santa scelta dai giovani di Oceania e Australia nella loro presentazione a Papa Francesco, durante la cerimonia di accoglienza a Cracovia, nella Giornata Mondiale della Gioventù, lo scorso anno.

Mercoledì 9 agosto – Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), vergine carmelitana, nel 75° del martirio e nel 30° della beatificazione, patrona d’Europa

Nata da famiglia ebrea, Edith Stein fu battezzata a Bratislava (allora città tedesca, ora in Polonia) il 1° gennaio 1922, a trent’anni. Nel 1933 entrò nel Carmelo di Colonia, assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Il 31 dicembre 1938 fu trasferita al Carmelo di Echt (Olanda), a causa delle violenze naziste contro gli ebrei. Nel 1940 la situazione divenne critica anche nei Paesi Bassi. Il 7 agosto 1942, insieme alla sorella Rosa, pure lei divenuta cattolica, e ad altri deportati, rinchiusa in un vagone ferroviario, Suor Teresa fu avviata al campo di sterminio di Auschwitz, con un viaggio di due giorni. Fu uccisa in una camera a gas lo stesso giorno dell’arrivo al campo di Auschwitz II (o Birkenau), ossia domenica 9 agosto di settantacinque anni fa, e poi bruciata in uno dei forni crematori. È stata beatificata il 1° maggio 1987 e canonizzata l’11 ottobre 1998 da San Giovanni Paolo II, il quale, l’anno successivo, l’ha proclamata “Patrona d’Europa” insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida di Svezia.

Oggi è anche il giorno glorioso del martirio del Beato Franz (Francesco) Jägerstätter, laico. Era nato nel maggio 1907 a St. Radegund, cittadina austriaca dove trascorse una giovinezza piuttosto dissipata. Poi, un giorno, una malattia lo indusse a ricordarsi delle sue radici cattoliche. Ne seguì una conversione religiosa intensa che lo portò a darsi una severa regolata e, nel 1936, a sposarsi con Franziska Schwaninger. Dal matrimonio nacquero tre bambine. Nel frattempo lo Jägerstätter si era fatto terziario francescano e aveva anche prestato servizio militare. Quando la Germania nazista mise le mani sull’Austria, Jägerstätter fu l’unico a St. Radegund a votare «no» nel referendum con cui il popolo austriaco doveva approvare l’unione con la Germania. Egli, profondamente cattolico, detestava il nazismo pagano e riteneva del tutto ingiustificata la guerra che esso aveva scatenato. Ma nel febbraio del 1943 arrivò la chiamata alle armi. Lo Jägerstätter, coerentemente, rifiutò di presentarsi. Venne arrestato ai primi di marzo e portato nel carcere di Linz. Su di lui fu esercitato ogni tipo di pressione, dalle lusinghe alle minacce. Gli permisero persino di consultarsi con un paio di sacerdoti cattolici, i quali gli consigliarono di cedere, almeno per amore delle figliolette. Ma Franz Jägerstätter si sarebbe fatto tagliare la testa piuttosto che giurare fedeltà al Reich. Venne preso in parola il 9 agosto 1943, a Berlino. Franz Jagerstatter, vittima del nazismo in odio alla sua fede, è stato beatificato da Benedetto XVI il 26 ottobre 2007.

Oggi inoltre ricorre il martirio dei Beati Michael Tomaszek (31 anni) e Zbigniew Strzalkowski (33 anni), francescani conventuali polacchi, uccisi il 9 agosto 1991 da terroristi di Sendero Luminoso a Pariacoto (Chimbote, Perù). Questi due giovani frati sono molto amati in Polonia, come abbiamo potuto constatare nella cerimonia di accoglienza di Papa Francesco a Cracovia nella GMG 2016.

* L’ONU dal 1995 ci invita a celebrare oggi la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni.

 

Giovedì 10 agosto – Festa di San Lorenzo

Nella nostra Diocesi, sono nove le parrocchie intitolate a San Lorenzo, diacono e martire (+ 258), servitore dei poveri della Chiesa di Roma: Baiso, Cerredolo di Toano, Febbio e Morsiano di Villa Minozzo, Gavasseto, Montalto di Vezzano, Prignano sulla Secchia, Rosano di Vetto, Vetto. A queste se ne aggiunge una decima, la parrocchia di Sant’Agostino in città, costituita in una parrocchia precedentemente intitolata a S. Lorenzo.

Inoltre, a Reggio, è intitolata a San Lorenzo la chiesa presso il villaggio educativo-assistenziale OSEA. La cappellina dell’adorazione è stata per tanti anni, per volere del vescovo Gilberto Baroni, centro vivo di fermento e spiritualità diaconale, affidata alla fraternità dei primi diaconi permanenti ordinati in Diocesi, appartenenti alla parrocchia del Preziosissimo Sangue (nel cui territorio si trova l’OSEA) e a quella di Baragalla. Mentre nell’ampia chiesa di San Lorenzo, da oltre dieci anni, ogni domenica vi celebra la Messa la comunità dei cattolici ghanesi, con il loro cappellano, Don Felix Baffour Gyawu.

* Si ricorda nella preghiera l’onomastico del “nostro” mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia; come pure ricordiamo i nostri centoquattordici diaconi permanenti, di cui San Lorenzo è il principale patrono. Come anche cominciamo già a pregare per i candidati che saranno ordinati diaconi il prossimo sabato 14 ottobre in Cattedrale.

 

Venerdì 11 agosto – Memoria di Santa Chiara d’Assisi, proclamata 60 anni fa patrona della TV

Memoria obbligatoria di Santa Chiara di Assisi (+ 1253), fondatrice, insieme a Francesco, dell’Ordine femminile delle «povere recluse» (chiamate in seguito Clarisse). Si festeggia solennemente nella chiesa del monastero delle Clarisse a Correggio e nelle comunità francescane.

Ricordiamo che Santa Chiara è stata proclamata nel 1957, dal Venerabile pontefice Pio XII, quale patrona della televisione.

L’11 agosto è il 127° anniversario della nascita al cielo del Beato John Henry Newman (1801-1890), teologo e filosofo inglese, professore e pastore anglicano, che, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre 1845, si confessò dal passionista Domenico Barberi — l’Apostolo dell’Inghilterra, beatificato da Paolo VI nel 1963 — e chiese di essere accolto tra le braccia della Chiesa; trovò la sua giusta dimensione religiosa nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Eletto cardinale nel 1879, scelse come motto «Cor ad cor loquitur, il cuore parla al cuore», tratto da un altro santo amabile come Francesco di Sales. È stato beatificato dal Papa teologo Benedetto XVI nel suo viaggio apostolico in Inghilterra nel 2010. La sua memoria, però, è stata fissata al 9 ottobre, nel ricordo della sua accoglienza nella Chiesa cattolica.

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

Martedì 1° agosto – Memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

La memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (Napoli, 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno, 1 agosto 1787), vescovo e dottore della Chiesa, patrono di Napoli, dei Teologi, dei Moralisti e dei Confessori, è obbligatoria. Sant’Alfonso ha fondato la Congregazione del SS. Salvatore (i religiosi detti Redentoristi), per l’evangelizzazione dei semplici, promuovendo le missioni popolari.

Le comunità di San Pellegrino citttà e di Ceredolo de’ Coppi, che festeggiano in questo giorno il proprio titolare, San Pellegrino — figura leggendaria di pellegrino nei Santuari d’Europa che avrebbe finito i suoi giorni in un romitorio nell’Appennino tosco-emiliano, e la cui opera di accoglienza sarebbe stata continuata dal suo discepolo San Bianco —, possono anticipare la solennità alla domenica precedente, ma non trasferirla alla seguente, perché quest’anno coincide con la Trasfigurazione.

Tra i Santi di oggi si segnala inoltre San Pietro Favre, il primo sacerdote della Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola (ricordato ieri): la sua canonizzazione e la (ri)scoperta della sua straordinaria figura sono state volute da Papa Francesco nel dicembre del 2013, pochi mesi dopo la sua elezione.

Il 1° agosto è pure il giorno della commemorazione della passione dell’anziano scriba Eleazaro e dei Sette giovani fratelli Maccabei, martirizzati durante la terribile persecuzione (avvenuta nel II sec. a. Cristo) per mano di Antioco Epifane IV, come narrato nel secondo libro dei Maccabei.

Infine, ricordiamo oggi Mons. Pierre Claverie, domenicano, vescovo di Orano (Algeria), ucciso, assieme al suo autista, in un attentato da terroristi islamici (+ 1996).

* Per prepararsi a ricevere il “Perdono di Assisi”, nella mattinata (dalle 10 alle 12) in Cattedrale sarà disponibile un sacerdote per le Confessioni.

Mercoledì 2 agosto: Giorno del Perdono di Assisi

Secondo una pratica diffusa in tutta la cristianità dai seguaci di san Francesco, si può ricevere a partire dal mezzogiorno del 1° agosto e in questo giorno l’indulgenza della «Porziuncola» (il cosiddetto Perdono di Assisi). La riforma del beato Paolo VI ha confermato che il 2 agosto è l’unico giorno (insieme alla festa del patrono parrocchiale) in cui si può ricevere l’indulgenza plenaria, semplicemente visitando la propria chiesa parrocchiale, osservando le solite condizioni (pentimento per i propri peccati e sacramento della Confessione, partecipazione piena all’Eucaristia con la Comunione, Credo, Padre nostro, preghiera secondo le intenzioni del Papa).

Ad Assisi, oggi si chiude l’anno giubilare per l’ottavo centenario dall’istituzione dell’Indulgenza per la Porziuncola (1216-2016), richiesta da san Francesco a Papa Onorio III. Iniziato il 2 agosto 2016, in pieno Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, il Santo Padre stesso si è recato in pellegrinaggio alla Porziuncola, due giorni dopo l’inaugurazione, il 4 agosto.

In questo giorno sono possibili due memorie (facoltative): quella di Sant’Eusebio di Vercelli, primo vescovo e patrono del Piemonte, insigne padre della Chiesa nel IV secolo o quella di San Pier Giuliano Eymard (Francia, 1811-1868), apostolo dell’Eucaristia.

Grazie ai Servi della Chiesa impegnati nella pastorale dei Sinti e dei Rom, in questo giorno ci è diventata cara la memoria del Beato Zefirino (Ceferino) Giménez Malla (1860-1936), laico spagnolo di etnia rom, promotore di buoni rapporti fra la sua gente e i vicini, martire nella persecuzione durante la sanguinosa guerra civile spagnola dell’estate 1936. È il primo “zingaro” beato nella storia della Chiesa, proclamato il 4 maggio di vent’anni fa da san Giovanni Paolo II a Roma (il nostro servo di Dio Don Dino Torreggiani e i Servi della Chiesa seguirono con particolare attenzione la causa di beatificazione).

* Ricordiamo, nella preghiera il Convegno nazionale dei diaconi permanenti (il cui numero in Italia ha superato i 4000!), che inizia oggi e si terrà fino a sabato 5 agosto, a Cefalù in Sicilia, per interrogarsi sul loro servizio diocesano e parrocchiale nell’accoglienza e nel servizio dei malati; il Convegno è organizzato dalla Comunità del Diaconato in Italia (fondata da Don Alberto Altana a Reggio Emilia!) insieme all’Ufficio CEI della Pastorale della Salute.

* Il nostro Paese oggi ravviva, nel 37° anniversario, la dolorosa memoria della più grave strage terroristica compiuta dopo la II Guerra mondiale, quella alla Stazione ferroviaria di Bologna, dove persero la vita 85 persone e ne rimasero ferite 200.

Venerdì 4 agosto – Memoria di San Giovanni Maria Vianney

Memoria obbligatoria di San Giovanni Maria Vianney (Francia, 1786-1859), il Santo Curato d’Ars, evangelizzatore, confessore e catechista, promotore di missioni popolari; canonizzato da Pio XI nel 1925, tre anni dopo dallo stesso pontefice è stato proclamato patrono del clero parrocchiale, in particolare dei parroci. Nell’anno giubilare per il 150° della morte, l’Annoi sacerdotale 2009-2010, Benedetto XVI lo ha proclamato “Patrono di tutti i sacerdoti del mondo”.

Oggi è il giorno della nascita al cielo anche del beato Federico Janssoone [Ghyvelde (Francia), 19 novembre 1838 – Montreal (Canada), 4 agosto 1916], sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che per il progresso della fede diffuse notevolmente i pellegrinaggi in Terra Santa, ricordato indistintamente da cristiani e musulmani come protettore per tutta la sua vita dei poveri di Palestina.

* Preghiamo per i Servi e le Serve della Chiesa, con il loro nuovo responsabile generale Don Stefano Torelli (che per questo è rientrato da poco dalla missione diocesana in Albania), che oggi a Marola concludono gli Esercizi spirituali con il rinnovo del proposito di consacrazione nella celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Marmiroli, vicario episcopale per la vita consacrata.

* Preghiamo anche per i giovani e le ragazze che oggi concludono il Cammino vocazionale a Molfetta, sulle orme di Don Tonino Bello. Il cammino, promosso dalla Congregazione Mariana delle Case della Carità era iniziato lunedì 31 luglio con la Veglia di preghiera a Barletta, nella parrocchia di origine di Sr. Maria Angelica, che il prossimo 15 ottobre emetterà la professione solenne nelle Carmelitane Minori della Carità.

Sabato 5 agosto – Beata Vergine della Neve

La memoria della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, è divenuta popolarmente per tutta la Chiesa la festa della Beata Vergine della Neve. Con questo titolo, Maria è patrona di Gualtieri, Tagliata di Guastalla e Castellazzo, ed è venerata in altre parrocchie (Caprile di Ligonchio, Sant’Antonino, Vezzano…) come in diverse borgate della nostra montagna: Braglia di Carù, Cà Ferrari, Castagneto, Cavola, Cerreto Lago, Crògnolo, Temporia, Terrasanta, Valbona…

Tre Santuari festeggiano come titolare la Madonna della Neve: Fellegara (Scandiano), Madonna di Campiano (Castellarano) e Pietravolta (nella parrocchia di Fontanaluccia e sede della Casa di preghiera delle Carmelitane minori della Carità, dove alle 11 si celebra la Messa con la tradizionale processione).

Nonostante la popolarità, la memoria non è obbligatoria ma solo facoltativa, ed essendo sabato quest’anno si può celebrare limitatamente alle Messe e alla Liturgia delle Ore del mattino. Inoltre, essendo domani festa della Trasfigurazione del Signore, anche le parrocchie e i santuari suddetti non possono fare celebrazioni della Madonna della Neve il sabato sera o la domenica 6 agosto. È bene dunque che le celebrazioni della Madonna della Neve siano anticipate al venerdì sera, mentre le manifestazioni della sagra (cene, concerti…) si possono fare sia di sabato che di domenica. Eventuali processioni mariane tradizionalmente collocate alla prima domenica di agosto, si possono fare sabato sera o di domenica, ma i Vespri o la Messa devono essere comunque della Trasfigurazione.

Alla Madonna della Neve, è intitolata anche la prima unità pastorale nella nostra Diocesi, formatasi negli anni Novanta, che con le sei parrocchie — Castellazzo, Masone, Marmirolo, Roncadella, Gavasseto e Sabbione, nel comune di Reggio — e con un solo parroco, ha anticipato di vent’anni gli orientamenti pastorali che si stanno attuando su tutto il territorio. Nelle ultime nomine di giugno, l’Unità Pastorale è stata ulteriormente allargata ad altre due parrocchie del Comune capoluogo — Bagno e Corticella — e alla piccola comunità di San Donnino nel comune di Casalgrande. Unico parroco delle nove parrocchie è Don Roberto Bertoldi, e collaborano con lui due sacerdoti Servi della Chiesa, che a Masone, dove è nato e sepolto il loro fondatore don Dino Torreggiani, hanno la loro “casa madre”.

Alla Casa di Preghiera di Pietravolta, dopo i Vespri, cominceranno gli Esercizi spirituali i Secolari, ramo dei consacrati nel mondo, appartenenti alla Congregazione mariana delle Case della Carità. Gli Esercizi, che si concluderanno venerdì 11 agosto, sono guidati da Don Luigi Gibellini, fratello di Carità, fino allo scorso anno missionario “fidei donum” in Brasile.

Domenica 6 agosto Solennità della Trasfigurazione

Quest’anno, cadendo di domenica, la festa della Trasfigurazione del Signore diventa solennità (colore bianco o oro dei paramenti) e si omette la celebrazione della XVIII domenica del Tempo Ordinario. Il sabato sera si celebrano i Primi Vespri (omessi quando il 6 agosto cade in giorno feriale) e le Messe vespertine sono già della Solennità.  La Trasfigurazione, mistero di luce, insieme alla successiva e più popolare solennità dell’Assunta, il 15 agosto, è un richiamo fortissimo alla Pasqua e al nostro destino glorioso, cui siamo chiamati in Cristo. Nelle Chiese orientali e ortodosse, dove la festa è equiparata proprio alla Pasqua, tutta la liturgia è intesa come trasfigurazione che Dio opera in noi.

* Due tra le parrocchie più piccole, Vedriano (Canossa), esistente dal 1230, e Vaglie (Ligonchio), divisa da Caprile nel 1635, intitolate al Santissimo Salvatore, sono le uniche comunità della nostra Diocesi dove si festeggia la sagra nel giorno della Trasfigurazione.

* Il 6 agosto sarà il 39° anniversario del beato Paolo VI, morto al tramonto della festa della Trasfigurazione del 1978 (era domenica, come quest’anno!). Beatificato a Roma il 19 ottobre 2014, la sua memoria, non potendosi celebrare in questa festa del Signore, è stata fissata per il 26 settembre, giorno della nascita, nell’anno 1897 a Concesio (BS), di Giovanni Battista Montini (la diocesi di Milano, di rito ambrosiano, ha ottenuto di poterla celebrare il 30 maggio, giorno in cui nel 1920 Don Montini celebrò la sua “prima Messa” a Brescia).

* Si ricorda in questo giorno anche la nascita al cielo della Beata Anna M. Rubatto (1844-1904), suora italiana, missionaria in America Latina e fondatrice, deceduta a Montevideo. È la prima beata dell’Uruguay.

* Il 6 agosto sarà il 72° anniversario della terribile esplosione della bomba atomica su Hiroshima; il 9 agosto successivo, venne sganciata anche su Nagasaki, sempre dall’esercito nordamericano. È uno degli eventi più luttuosi e tragici della storia umana, di cui non si può e non si deve perdere la memoria, se si vuole costruire un futuro senza più guerre.

Lunedì 7 agosto

È possibile fare memoria di San Sisto II, papa martirizzato assieme a quattro diaconi della Chiesa di Roma il 6 agosto 258 mentre stava celebrando l’Eucaristia. Altri tre diaconi, tra cui Lorenzo, furono martirizzati il successivo 10 agosto.

Nello stesso giorno ricorre la memoria di San Gaetano (1480-1547), sacerdote fondatore dei Teatini, religiosi che egli volle vivessero sul modello della prima comunità cristiana, descritta negli Atti degli Apostoli. Nella nostra Diocesi, ricordiamo che i sacerdoti più anziani si sono formati nel glorioso Seminario di Albinea, intitolato a San Gaetano.

In questo giorno sono in festa le comunità di San Sisto (Poviglio) e di Albinea (San Gaetano è il titolare della “chiesa nuova”). San Gaetano è compatrono a San Giovanni di Querciola, dove quest’anno si celebra il 70° dell’apertura della Casa della Carità, la seconda dopo l’Ospizio di Fontanaluccia.

* L’Ordine Carmelitano festeggia in questo giorno Sant’Alberto di Trapani (+ 1307), che si distinse per la dedizione alla predicazione mendicante e per la fama dei miracoli. È il primo santo ad avere culto nell’Ordine, e pertanto ne fu considerato patrono e protettore o “padre”, titolo condiviso con l’altro santo del suo tempo, Angelo di Sicilia. Nel sec. XVI fu stabilito che ogni chiesa carmelitana avesse un altare a lui dedicato. Furono anche molto devote di questo santo Teresa d’Avila e Maria Maddalena de’ Pazzi.

UFFICIO LITURGICO DIOCESANO Calendario liturgico dal 20 al 23 luglio 2017

Ufficio Liturgico Diocesano

Calendario liturgico dal 20 al 23 luglio 2017

Giovedì 20 luglio – Festa (anticipata) di S. Brigida, compatrona d’Europa

Nel calendario proprio delle Chiese dell’Emilia – Romagna, dopo gli aggiornamenti al Messale Romano del 2003, alla data del 20 luglio si anticipa in tutte le parrocchie la festa di Santa Brigida di Svezia (vissuta nel XIV sec.), proclamata nel 1999 da san Giovanni Paolo II patrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein). Di questa straordinaria donna — diventata religiosa dopo aver vissuto santamente per oltre 25 anni il matrimonio e rimasta vedova —, la Chiesa universale celebra la festa alla data del 23 luglio, giorno della sua nascita al cielo (1373, a Roma). Quest’anno il 23 luglio cade di domenica, e le Chiese in Europa (tranne le nostre dell’Emilia Romagna) omettono la festa di Santa Brigida.

L’Ufficio Liturgico mette a disposizione sul sito diocesano i testi e le letture bibliche della festa.

* Il 20 luglio è anche il giorno di Sant’Elia, il grande profeta della storia ebraica. Le comunità religiose che seguono il calendario Carmelitano, lo celebrano col grado di festa (o di solennità). Per loro, la festa di Santa Brigida slitta al giorno successivo, il 21 luglio.

* Fanno eccezione anche le comunità di Calerno, Costa de’ Grassi, Gova, Montecagno, che oggi celebrano la solennità della loro titolare, Santa Margherita, vergine e martire. Se la patrona, però, viene festeggiata la domenica precedente o successiva, il 20 celebrano la festa di Santa Brigida, come le altre comunità della Diocesi.

Oggi dunque si festeggiano gli onomastici di Elia e di Margherita.

Nel calendario liturgico anche due beati sono ricordati al 20 luglio: il beato Giuseppe Barsabba il Giusto (negli Atti proposto insieme a Mattia per sostituire il posto lasciato da Giuda) e il beato Luigi Novarese (1914-1984), fondatore settant’anni fa dei Volontari della Sofferenza, e le cui stampelle utilizzate durante la sua malattia giovanile, prima di essere guarito e di diventare sacerdote dedicato ai malati, sono state portate il giugno scorso in alcuni luoghi della sofferenza della nostra Diocesi, in una sorta di “staffetta della speranza” che si è conclusa in Cattedrale, la domenica 11 giugno, con la Messa dei malati presieduta dal nostro Vescovo .

Venerdì 21 luglio

Si può fare memoria di San Lorenzo da Brindisi (Brindisi, 22 luglio 1559 – Lisbona, 22 luglio 1619), sacerdote francescano dei Minori Cappuccini, che percorse molte regioni d’Europa predicando il Vangelo e realizzando missioni di riconciliazione. È dottore della Chiesa.

* Nel calendario, si fa memoria di uno dei quattro profeti scrittori maggiori della Bibbia ebraica, San Daniele [l’onomastico però è solitamente festeggiato il 10 ottobre].

Sabato 22 luglio: Festa di Santa Maria Maddalena

Come noto, nell’estate 2016, su indicazione del Santo Padre Francesco, la memoria di Santa Maria Maddalena (22 luglio) è stata elevata al grado di festa.

Le orazioni sono rimaste quelle del Messale al 22 luglio; mentre sono diventati obbligatori l’Inno di Lode (il Gloria) e il Prefazio proprio della Preghiera Eucaristica dal titolo suggestivo “Apostola degli apostoli”.

L’Ufficio Liturgico mette a disposizione sul sito diocesano la traduzione approvata per la lingua italiana del nuovo prefazio della festa e le modifiche da inserire nella Liturgia delle Ore. Infine, vengono messi a disposizione i testi completi per la Messa, le Lodi. Essendo sabato, i Vespri sono omessi.

In Diocesi a Reggio, sono due i centri della tradizionale devozione: l’oratorio sul Monte Ventasso, da cui la protezione di Santa Maria Maddalena si estende a tutto il Vicariato 10 di Cervarezza. L’altro oratorio a lei intitolato, è quello a Cerezzola, nel comune di Canossa, dove alla sera, alle 20.30, prima della Santa Messa, si fa una suggestiva processione con la benedizione al fiume Enza.

A Santa Maria Maddalena è stata intitolata la Unità Pastorale cittadina formata dalle parrocchie di San Pellegrino e del Buon Pastore. Ricordiamo oggi nella preghiera anche la Caritas con il progetto “Maria di Magdala” per l’accoglienza al femminile, per la liberazione dalle nuove schiavitù…

Naturalmente si festeggia l’onomastico di chi porta il nome Maddalena.

* Il 22 luglio si ricorda anche la Beata Maria Inés Teresa Arias Espinosa (1904-1981), messicana, fondatrice delle Missionarie Clarisse del SS.mo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa universale, istituti per l’evangelizzazione ad gentes. Una comunità di Missionarie Clarisse messicane è accolta da diversi anni a Poviglio, dove si dedicano alla pastorale parrocchiale e missionaria; da quest’anno sono presenti anche nella parrocchia cittadina di Sant’Anselmo.

Domenica 23 luglio: XVI Domenica del Tempo Ordinario

Quest’anno le Chiese dell’Emilia – Romagna, eccetto quella di Ravenna-Cervia, omettono domenica 23 luglio la festa di Sant’Apollinare, nonostante sia venerato quale patrono massimo della nostra Regione, in quanto primo vescovo di Ravenna, evangelizzatore nelle terre di Flaminia (attuale Romagna) verso la fine del secondo secolo, e avendo sigillato il suo episcopato con il martirio, da sempre ricordato appunto al 23 luglio.

Tuttavia, l’occasione della ricorrenza in domenica, va colta per far conoscere (ad es. nell’omelia o nella introduzione alla preghiera dei fedeli) questa peculiarità della nostra Regione di avere la grazia di invocare un Patrono comune come Sant’Apollinare (molti non sanno neanche chi sia e, tantomeno, che sia nostro protettore e maestro nella fede). Si consiglia pertanto, nella preghiera dei fedeli della domenica, di pregare per le nostre Chiese, per i nostri Pastori, in particolare per il nostro Lorenzo Ghizzoni, che dal 2013 siede sulla cattedra di sant’Apollinare, quale arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia. Si consiglia poi di concludere con l’orazione propria di Sant’Apollinare.

È sempre possibile, ad es. già il giorno successivo, il lunedì 24 luglio, giorno libero da memorie obbligatorie o feste, celebrare la Messa votiva di Sant’Apollinare, con le letture della feria o con le letture proprie, a scelta di chi presiede l’Eucaristia.

* Tre sono le comunità della nostra Diocesi intitolate a Sant’Apollinare e che lo celebrano dunque come solennità domenica 23 luglio: Cadiroggio, Casteldaldo e Ginepreto. Per curiosità: una bellissima e imponente pala raffigurante Sant’Apollinare si trova nella chiesa cittadina di Sant’Agostino, nel transetto di sinistra guardando l’altare.

Con la Cappella Musicale della Cattedrale domenica 19 giugno alle ore 18 presso la chiesa di Santa Teresa a Reggio

Da La Libertà del 18 giugno

Iniziata il 17 settembre con un’elevazione spirituale presso la chiesa di Regnano, l’attività della Cappella Musicale della Cattedrale si è conclusa con una Messa nella cappella del vescovado il 9 giugno scorso.
L’attività dell’anno appena trascorso ha visto rafforzare e crescere le competenze musicali ed il repertorio della Cappella, giunta al suo secondo anno di servizio. Presenziando alle liturgie in Cattedrale nelle domeniche di Avvento e di Quaresima, queste ultime caratterizzate dai pellegrinaggi giubilari dei vari vicariati della diocesi, la Cappella, sotto la guida del maestro Primo Iotti, ha dato il proprio apporto musicale alle varie liturgie diocesane culminate con le veglie di Natale e Pasqua. volantino-a5
L’anno appena trascorso è stato anche l’occasione per riscoprire ed incentivare la diffusione e la conoscenza del patrimonio culturale e storico della nostra Diocesi, riscoprendo la “Missa Sine Nomine” ed il “Magnificat” di Aurelio Signoretti, compositore e maestro di cappella del Duomo di Reggio Emilia vissuto tra il XVI ed il XVII secolo.

Una prima occasione per riscoprire e condividere questo prezioso tesoro musicale si è avuta domenica 6 dicembre 2015 con un’elevazione spirituale nel coro della Cattedrale, replicata domenica 10 aprile 2016 nella chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, dove il coro della Cappella Musicale si è alternato alle magistrali esecuzioni all’organo del maestro Paradell, organista titolare della Cappella Sistina di San Pietro.
Presente in tutti gli importanti momenti che stanno caratterizzando questo Giubileo straordinario della Misericordia, quali il Giubileo degli insegnanti e quello dei ministri straordinari dell’Eucarestia, la Cappella della Cattedrale ha avuto anche la possibilità di condividere il proprio servizio liturgico con il Coro diocesano e con i vari cori vicariali.

Nonostante il servizio annuale sia terminato, la Cappella proporrà ancora un’elevazione spirituale con le opere di Signoretti domenica 19 giugno alle ore 18 presso la chiesa di Santa Teresa a Reggio ed animerà la liturgia della solennità dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo, il 15 agosto.
In più di un’occasione il vescovo Massimo ha ringraziato di cuore il servizio svolto dalla Cappella che, assieme alla preziosa presenza delle altre realtà di animazione liturgica quali il Coro diocesano, concorre ad avvicinare i fedeli, anche attraverso il canto, al mistero divino che si celebra nell’Eucarestia.

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Nella prima puntata di Misericordiando Emanuele Borghi intervista don Daniele Casini, parroco dell’unità pastorale dei “Santi Crisanto e Daria”

Nella prima puntata di Misericordiando Emanuele Borghi, che cura anche la regia di Misericordiando, intervista don Daniele Casini, parroco dell’unità pastorale dei “Santi Crisanto e Daria” (Cattedrale, San Propero, Santa Teresa, Santo Stefano e San Zenone) e direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano. Don Casini spiega il senso del Giubileo e il significato della Porta Santa. I servizi sono dedicati alle prime due opere di Misericordia corporale: “Dar da mangiare agli affamati” e “Dar da bere agli assetati” con una panoramica sulla Mensa del Vescovo (uno dei luoghi giubilari scelti dalla nostra Chiesa) e una riflessione di don Emanuele Benatti sull’acqua.

Misericordiando è il nuovo format in dieci puntate diocesano realizzato dal Centro diocesano Comunicazioni sociali in collaborazione con il Centro Missionario.

L’appuntamento è ogni sabato alle 20.45 su Telereggio, canale 14, e la domenica in replica alle 15 sempre su Telereggio.

laliberta.info

Domenica 13 Dicembre 2015 Apertura della Porta della Misericordia

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LE INDICAZIONI PER LA CHIESA UNIVERSALE

Il Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, su mandato del Papa, ha pubblicato nelle scorse settimane il Rito di apertura della Porta della Misericordia nelle Chiese particolari. Ecco in sintesi le indicazioni affinché i parroci possano avvisare adeguatamente i fedeli nelle Messe di domenica 6 e martedì 8 dicembre — nonché tramite i bollettini e i siti parrocchiali — e invitando i fedeli a partecipare alla inaugurazione diocesana del Giubileo.

1. Il giorno dell’apertura: 13 dicembre 2015, terza Domenica di Avvento

Il Santo Padre Francesco nella Bolla Misericordiæ Vultus (= MV) ha stabilito che l’Anno Santo si aprirà per tutta la Chiesa l’8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e 50° della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. In Vaticano, quel giorno il Papa aprirà la Porta Santa della Basilica di San Pietro. La domenica successiva, 13 dicembre, terza domenica di Avvento (o domenica Gaudete), si aprirà la Porta Santa nella Cattedrale di Roma, la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il Santo Padre ha stabilito che «nella stessa domenica in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa madre per tutti i fedeli… si apra per tutto l’Anno Santo una uguale Porta della Misericordia» (MV 3).

2. Il luogo: la Cattedrale

L’Eucaristia che inaugura il Giubileo nelle Chiese locali con l’apertura della Porta della Misericordia sarà unica e verrà dunque celebrata nella Cattedrale. Il Papa nella MV ha indicato la possibilità di aprire una Porta della Misericordia anche nella concattedrale o in una chiesa di speciale significato (tipo i Santuari).

Come spiegato al nostro clero a settembre, l’indicazione della Commissione diocesana del Giubileo riunitasi quest’estate e fatta propria dal Vescovo con il suo Consiglio episcopale, è stata quella di aprire in Diocesi la Porta della Misericordia solo nella Cattedrale, valorizzando i pellegrinaggi giubilari presieduti dal Vescovo alla chiesa madre. Se l’indulgenza giubilare, oltre che a Roma nelle Basiliche papali, si potrà dunque ricevere attraversando la Porta della Misericordia della nostra Cattedrale, sarebbe impensabile che tutte le Confessioni richieste come condizione per l’indulgenza avvengano in Cattedrale! La Commissione ha perciò proposto di individuare per ogni Vicariato una o più chiese dette “della riconciliazione” (non sarebbe corretto chiamarle “chiese giubilari”), dove i sacerdoti di quella zona si impegnano a dedicare tempo ed energie durante tutto l’anno o in alcuni periodi specifici per mettersi al servizio delle Confessioni dei fedeli — è infatti il confessionale la Porta Santa dell’anima, secondo un’espressione efficace di Papa Francesco — e per prepararsi, meglio se comunitariamente, ai pellegrinaggi in Cattedrale.

3. Una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo

Un’indicazione che pare ovvia, ma che viene motivata sia per l’indole del giorno del Signore che per la tradizione ecclesiale e per la circostanza straordinaria dell’Anno Giubilare, è che il Vescovo diocesano presieda l’intera celebrazione. La Messa del 13 dicembre 2015 si configurerà come una Messa stazionale (vale a dire che si parte in processione da una statio, da una chiesa vicina alla Cattedrale). Come tale, i presbiteri (si sottintende il presbiterio nella sua unità e completezza) concelebrano con il Vescovo; i diaconi, gli accoliti e i lettori svolgono ciascuno il proprio ministero, e i fedeli sono convocati perché accorrano numerosi alla celebrazione.

4. Il segno specifico della celebrazione di apertura

«Nell’ambito della celebrazione eucaristica, il segno specifico dell’inaugurazione dell’Anno Santo straordinario à l’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso processionale della Chiesa locale — Vescovo, clero, popolo — nella Cattedrale, chiesa madre per tutti i fedeli, dove il Pastore della Diocesi svolge il suo magistero, celebra i divini misteri, compie la liturgia di lode e di supplica, guida la comunità ecclesiale».

Lo svolgimento della celebrazione si articola in cinque momenti:

  • la statio in una chiesa significativa e ampia;

  • il cammino processionale, che sarà il primo pellegrinaggio dell’Anno Santo (il pellegrinaggio è segno peculiare del Giubileo, perché, scrive il Papa, «icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza»);

  • l’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso in Cattedrale;

  • la memoria del Battesimo;

  • la celebrazione dell’Eucaristia.

5. L’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso in Cattedrale

«L’ingresso nella Cattedrale avviene attraverso la porta principale che, come eminente simbolo cristologico (cfr. Gv 10,7.9), costituisce la Porta della Misericordia, costante richiamo dell’indole di questo Giubileo straordinario». Verrà valorizzata la sosta sulla soglia della porta: «prima di varcarla, il Vescovo si fermerà e con lui si arresta tutta la processione; la sosta inoltre implica l’apertura della porta e l’ostensione solenne del Libro dei Vangeli, parola di misericordia, prima verso l’esterno e poi verso l’interno della Cattedrale. Terminata la sosta sulla soglia della porta, il Vescovo, recando il libro dei Vangeli, con i concelebranti e i ministri si dirige processionalmente verso l’altare; i fedeli si recano ai posti loro assegnati».

A partire dal giorno successivo fino al 13 novembre 2016, per passare attraverso la Porta della Misericordia, appositamente preparata per questo Giubileo e caratterizzata dall’iconografia di Gesù Buon Pastore che carica sulle sue spalle la pecorella smarrita (il riferimento è alla parabola che verrà proclamata all’inizio della celebrazione del 13 dicembre), l’accesso sarà dal portone di sinistra della nostra Cattedrale (quello, per intenderci, dalla parte del Battistero del Duomo).

6. Memoria del Battesimo e celebrazione dell’Eucaristia

Porta d’ingresso nella Chiesa comunità è il sacramento del Battesimo. Il rito di benedizione e di aspersione con l’acqua — il primo rito che verrà compiuto entrati in Cattedrale — ne costituisce memoria viva.

La celebrazione dell’Eucaristia — viene ricordato con un’ampia citazione del Messale Romano — è centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale e per i singoli fedeli. Per questo «essa costituisce il vertice della celebrazione di apertura del Giubileo».

* * *

LE INDICAZIONI PER LA NOSTRA DIOCESI

1. La convocazione in Ghiara e inizio alle 15.30

Domenica 13 dicembre il clero, i diaconi, i religiosi, le religiose, le persone consacrate, i fedeli laici sono convocati nella Basilica della Ghiara. La Basilica sarà aperta dalle ore 15; i presbiteri si preparano in sacrestia, portando con sé solo il camice; ad ogni concelebrante verrà donata infatti la stola violacea del Giubileo. Anche i diaconi si preparano in sacristia, portando con sé sia il camice che la stola diaconale violacea. Tutti gli effetti personali verranno trasportati +nelle sacrestie della Cattedrale dal Gruppo Diocesano di Servizio, durante la processione.

Alle 15.30, nella Basilica della Ghiara, inizia la celebrazione di apertura del Giubileo con i riti di introduzione: canto dell’Inno del Giubileo, segno della croce e saluto, invito a benedire e lodare Dio, esortazione del Vescovo e orazione, proclamazione del Vangelo (Lc 15,1-7), lettura dell’inizio della Bolla di indizione del Giubileo straordinario.

Alle 15.45 partirà la processione che esce dalla Ghiara e, percorrendo la via Emilia, si raggiungerà la piazza del Duomo.

Alle 16.15 avverrà dunque il rito dell’apertura della Porta della Misericordia e, dopo l’ingresso in Cattedrale, si celebrerà la memoria del Battesimo, poi la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica della III domenica di Avvento.

2. Il gesto della carità nella Giornata diocesana della Caritas

All’inizio della Liturgia eucaristica, insieme al pane e al vino per il rendimento di grazie verranno portate all’altare le offerte raccolte per la Caritas diocesana nelle Messe del mattino in ciascuna chiesa parrocchiale, secondo la tradizione ormai consolidata nella terza domenica di Avvento. Come annunciato, le offerte di questa domenica che inaugura il Giubileo saranno destinate per realizzare una nuova opera-segno (analogamente alle due opere segno realizzate nel Giubileo del 2000, la Mensa Caritas e l’Hospice di Montericco): un dormitorio per coloro che ne necessitano, adiacente alla sede della Caritas Diocesana, in via Adua.

Il pane e il vino per la celebrazione saranno recati in processione da persone consacrate e da alcune famiglie, non dimenticando la grazia dell’Anno della vita consacrata e del Sinodo sulla famiglia. Saranno i diaconi permanenti o i referenti Caritas di ogni parrocchia / unità pastorale a consegnare nelle mani del Vescovo l’offerta per la carità.

3. Un crocifisso per ogni chiesa della riconciliazione e una stola per ogni presbitero

Al termine dell’Eucaristia, prima della benedizione, verranno annunciate le chiese della riconciliazione in Diocesi e ai parroci o rettori di queste chiese il Vescovo consegnerà il crocifisso del Giubileo da porgere al bacio dei penitenti.

La stola violacea del Giubileo che ogni presbitero indosserà fin dalla Ghiara sarà anch’essa un dono del Vescovo non solo per un ricordo di questa concelebrazione straordinaria, ma soprattutto per rammentare ad ogni sacerdote la grazia e il compito in questo Anno Santo di dedicare più preparazione e più tempo, con calma e distensione, per una dignitosa e fruttuosa celebrazione della Confessione secondo il Rito della Penitenza, affinché sia veramente una celebrazione della misericordia di Dio e della conversione dell’uomo. Si ricorda inoltre che il Papa ha concesso per questo anno a tutti i sacerdoti «la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono».

Ai sacerdoti, impediti di partecipare alla celebrazione di domenica 13 per anzianità o malattia o altra difficoltà, il Vescovo stesso (o tramite i Vicari foranei), consegnerà la stola giubilare preparata anche per loro, affinché si mettano a disposizione, per quanto possibile, per le Confessioni nelle parrocchie.

4. La sospensione delle Messe vespertine

Data la circostanza straordinaria dell’inaugurazione dell’Anno giubilare, si dispone che domenica 13 dicembre vengano sospese tutte le Messe vespertine nelle chiese del Centro storico. Per favorire la partecipazione di tutto il clero, diocesano e religioso, a questa concelebrazione unica, analoga determinazione può essere presa dai singoli parroci di tutte le altre parrocchie o unità pastorali della Diocesi, spiegando per tempo ai fedeli il motivo straordinario di questa decisione.

a cura di don *Daniele Casini

*Direttore Ufficio Liturgico Diocesi Reggio Emilia – Guastalla

Lettera ai Parrocchiani di don Daniele per eventi 22 Novembre e 8 Dicembre

Cari Parrocchiani,

vi ricordo e vi chiedo di diffondere che domenica 22 novembre come Unità Pastorale festeggiamo con due giorni di anticipo la sagra di San Prospero con la Messa alle 11.15 nella Basilica del Patrono (nelle nostre parrocchie vengono sospese quella delle 11.15 in Cattedrale e quella delle 12 in Basilica).

Mi sembra oltremodo significativa questa Messa unica, alla quale sono invitate caldamente le famiglie del catechismo dell’Unità Pastorale.

INFATTI:

* Domenica 22 novembre sarà la solennità di Cristo Re dell’Universo, cioè l’ultima domenica dell’anno liturgico: sotto lo sguardo del Patrono di Reggio, renderemo grazie per le celebrazioni che di domenica in domenica ci hanno fatto camminare di più insieme, di più avvicinarci al Signore.

* Nella Messa, verranno raccolte le offerte a favore della Mensa del Vescovo, nel 50° dell’apertura (8 settembre 1965) e nell’anniversario della morte della prima presidente, Sig.ra Alma Visconti (21 novembre 1989). Si possono portare anche degli alimenti che verranno presentati alla processione dei doni.

* Inoltre, non dimentichiamo che è pure il giorno del martirio di Santa Cecilia, patrona del canto e della musica nella liturgia. Pertanto, al termine, verrà dato il mandato agli animatori musicali e del canto della nostra Unità Pastorale: benedicendo cantori, suonatori e strumenti!

La prossima Messa dell’Unità Pastorale sarà nella solennità dell’Immacolata, martedì 8 dicembre alle 11, in Santo Stefano (sono sospese rispettivamente le Messe delle 10 in S. Stefano e quella delle 11 in Cattedrale, peraltro quest’anno già occupata dal pomeriggio precedente da tutta l’orchestra del Teatro di Parma, in vista dell’esecuzione della suggestiva Messa dell’Incoronazione di Mozart alle ore 18 nel 50° della Mensa e nel 40° dell’Ordinazione presbiterale del Vescovo Massimo). Sono invitate le coppie che quest’anno celebrano o hanno celebrato il 10°, il 20°, il 25°, il 30°, il 40°, il 50°, il 55°, il 60°… di Matrimonio. Cominciate a diffondere la voce per farci sapere chi festeggia i suddetti anniversari. Come già detto nella serata degli operatori pastorali, la sagra di Santo Stefano di fatto diventa questa.

A domenica, d. Daniele Casini.

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Messaggio del Parroco don Daniele Casini alle famiglie del Catechismo della comunità Santo Stefano – San Zenone

Unità Pastorale  Cattedrale – San Prospero – Santa Teresa – Santo Stefano – San Zenone

Alle famiglie del Catechismo della comunità

Santo Stefano – San Zenone

Il cammino di Unità pastorale, iniziato con le celebrazioni del 10-11 ottobre scorso, per crescere e consolidarsi avrà bisogno lungo l’anno di alcuni momenti che coinvolgano tutte e cinque le parrocchie. PER CAMMINARE INSIEME, BISOGNA STARE INSIEME.

Il primo momento sarà la prossima domenica, che per felice coincidenza cade il 25 ottobre, giorno tradizionale dei Santi martiri Crisanto e Daria, sepolti nell’altare della cripta del Duomo, e patroni di Reggio insieme alla Madonna della Ghiara e a San Prospero (c’è da secoli a Reggio questa festa del 25 ottobre, ma forse non tutti lo sanno!). È dunque domenica di sagra in Cattedrale: sono invitate tutte le famiglie del catechismo con i catechisti, i quali riceveranno il mandato e la benedizione per il compito di educatori alla fede che si impegnano a portare avanti stabilmente in questo anno.

Pertanto, domenica 25 ottobre, tutte le famiglie del catechismo delle cinque parrocchie — dalla 2ª elementare alla 2ª media — sono invitate a trovarsi direttamente in Cattedrale, alle ore 11 per preparare insieme la Messa delle 11.15. Nella Messa ci sarà, oltre al mandato dei catechisti, una sorpresa per le nostre parrocchie, legata a questi due giovani martiri — che facevano i catechisti “di nascosto” ed erano promessi sposi, quando sono stati scoperti e uccisi insieme a Roma nell’anno 283 dai soldati dell’imperatore.

Terminata la Messa, ci trasferiamo nel cortile del Vescovo (o nella Mensa, in caso di pioggia) per mangiare e bere insieme qualcosa come aperitivo, ospiti della Mensa e delle famiglie della Cattedrale.

Cogliamo l’occasione, per confermare che la successiva domenica, 1° novembre e solennità di Tutti i Santi, per le famiglie del catechismo di Santo Stefano e San Zenone, ci si troverà come di consueto alle 10 in chiesa a Santo Stefano per l’Eucaristia e, a seguire, il catechismo. Mentre quelli delle medie si troveranno il sabato 31 ottobre, alle 15. Vale a dire che quest’anno, per il fine settimana dei Santi, non vengono sospesi gli incontri di catechismo.

Infine, i genitori dei bambini dalla 2ª alla 5ª elementare, domenica 15 novembre, sono tutti convocati in chiesa a Santo Stefano, dopo la Messa — dalle 11 alle 12, mentre i figli fanno il catechismo — per l’incontro con il Parroco Don Daniele, di programmazione delle tappe di iniziazione cristiana dall’Avvento fino a maggio 2016.

Il Signore ci benedica e ci doni la sua pace.

Don Daniele Casini, parroco

Reggio Emilia, 16 ottobre 2015

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