Pari al Rigamonti di Brescia. Finisce 0-0 la partita di oggi 24 febbraio tra Brescia e Reggiana

Primo tempo con poco ritmo da parte di entrambe le formazioni. Le squadre non pungono e vanno a riposo sullo 0-0. Più intenso il secondo tempo nonostante il forte temporale che si abbatte su Brescia dove la reggiana ha almeno tre occaisoni nitide per passare in vantaggio.

Alla fine i granata ottengono un buon punto in trasferta su un campo non facile come quello bresciano. La Reggiana riparte ma contiunua l’astinenza dal gol.

Prossima sfida quella casalinga con il Südtirol nel turno infrasettimanale in programma martedì 27 febbraio alle ore 18:15, valida come ventisettesimo turno del campionato di Serie BKT.

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Cremonese-Reggiana, la sfida finisce in pareggio 1-1

Ac Reggiana in trasferta Cremona

Ac Reggiana, immagine pagina Fb Ac Reggiana

La 24° giornata di serie B si è conclusa per la Reggiana con un pareggio 1-1 contro la Cremonese in trasferta allo stadio Zini di Cremona. Dopo un primo tempo concluso 0-0, la partita si è sbloccata grazie ad un gol del granata Alessandro Marcandalli al 12′ del secondo tempo (suo primo goal in campionato). I lombardi però inseguono la Reggiana e segnano un punto grazie al talento di Coda al 70′.

Oltre 1000 i tifosi granata che in trasferta dalle tribune dello stadio Zini hanno dato supporto alla squadra.

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La Reggiana vince 2-0 al San Nicola di Bari

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Prestazione di livello della Reggiana nel pomeriggio di oggi al San Nicola di Bari che si aggiudica il match per 2-0. Al 23′ del primo tempo Riccardo Fiamozzi sblocca il risultato siglando il vantaggio dei granata col suo primo gol dell’anno.

Ottima la partita della squadra di Mister Nesta che gioca un primo tempo di spessore davanti a 16mila persone, di cui 400 tifosi granata arrivati da Reggio, con Alessandro Bianco sugli scudi, ormai considerato uno dei migliori giovani del campionato cadetto, che al 38′ del secondo tempo sigla il gol del 2-0. Il Bari accorcia il rusultato pochi secondi dopo ma il Var annulla per un fallo di mano e la partita finsice con la vittoria della squadra reggiana.

Prossima gara Sabato 3 febbraio al Città del Tricolore con la Feralpisalò.

Reggiana sconfitta al Braglia: il Derby del Secchia ai modenesi

Una discreta Reggiana esce sconfitta per 2-1 nella sfida del 2 dicembre a Modena

Record stagionale allo stadio Braglia di Modena con oltre 14mila tifosi a testimoniare quanto il Derby del Secchia sia sentito da entrambe le tifoserie.

Pronti via. Modena in gol dopo 38 secondi con una rete di Manconi.

Nel primo tempo i canarini legittimano il vantaggio con tre nitide occasioni non sfruttate da Falcinelli e Manconi. La Reggiana tiene palla ma è un palleggio piuttosto sterile. Squadre a riposo con i modenesi in vantaggio per 1-0.

Derby del Secchia, Modena vs Ac Reggiana. Immagine pagina Fb AC Reggiana

La Reggiana rientrata con un piglio diverso nel secondo tempo. Dopo avere mancato il pareggio pochi minuti prima con un colpo di testa da calcio d’angolo che ha colpito la traversa, Antiste firma il pari con un perentorio stacco di testa su assist di Pieragnolo al 49′ del secondo tempo. Il Modena torna in vantaggio al 69′ del secondo tempo con un eurogol di Bozhanaj. Dopo alcuni minuti parata miracolosa di Seculin su botta a colpo sicuro di Sanpirisi con palla in angolo.

Un’ultima occasione in contropiede per il Modena costa l’espulsione a Pieragnolo. La partita finisce con la vittoria dei modenesi. I granata si posizionano quindicesimi nella classifica generale.

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E’ tutto vero: la Reggiana vince il campionato e torna in serie B!

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Il cielo sopra Olbia si tinge di granata: la Reggiana  espugna il Nespoli e alle 19.28, quando termina la partita di Chiavari, inizia la festa dei giocatori, dello staff tecnico e dei dirigenti assieme agli oltre 700 tifosi giunti in Sardegna per sostenere la squadra.

La Reggiana torna in serie B con un turno di anticipo e lo fa grazie alla vittoria per 2 a 1 e al pareggio interno dell’Entella contro la Recanatese, i liguri hanno sbagliato anche un rigore. Dopo la cocente delusione dello scorso anno, dovuta ad un gol del portiere del Modena e agli sciagurati play-off persi contro il FeralpiSalò (compagine che ritroveremo il prossimo anno in serie B), ora siamo noi a festeggiare.

La partite di Olbia si era messa subito bene grazie al gol di Cauz dopo 2 minuti (anche l’Entella ha segnato nei minuti iniziali), ma come è spesso accaduto nelle ultime partite, i ragazzi di Diana hanno concesso campo ai padroni di casa che hanno raggiunto il pareggio grazie ad una magia di Ragatzu su punizione calciata alla Baggio. Con  il contemporaneo vantaggio dell’Entella, per tre lunghi minuti, i tifosi hanno rivissuto l’incubo delle ultime partite, infatti i liguri appaiando in classifica i nostri sarebbero stati primi grazie agli scontri diretti a favore. Ma il gol di Guiebre ha permesso alla Reggiana di tornare in testa alla classifica.

Nel secondo tempo Rozzio, che nel primo tempo ha salvato sulla linea un tiro di Ragatzu, e compagni hanno amministrato la partita aspettando notizie dal Comunale di Chiavari. Il vero gol promozione è firmato dal difensore della Recanatese Vona che al 6° minuto e l’altro eroe di giornata è il portiere marchigiano Meli che devia sulla traversa il rigore calciato da Merkaj.

E così la festa può iniziare al “Bruno Nespoli” dove tutto la Reggiana si riversa sotto la curva a cantare, ballare e saltare ebbri di gioia, mentre a Reggio i tifosi si ritrovano al Mirabello dove inizia il corteo lungo la via Emilia per raggiungere Piazza della Vittoria e Piazza Prampolini.

Dopo 34 anni la Reggiana vince di nuovo il campionato di serie C, nel 2019-2020 aveva vinto i play-off, allora fu il preludio per un altro trionfo avvenuto dopo 4 anni.

Questo risultato arriva, come detto, dopo la cocente delusione dello scorso anno quando fu il Modena a vincere l’interminabile testa a testa con i ragazzi di Diana. La scorsa estate il direttore sportivo Tosi è stato sostituito da Goretti, questi ha cambiato alcune pedine della rosa, tra cui Zamparo capocannoniere della Reggiana. Probabilmente il d.s. voleva cambiare anche l’allenatore, ma la volontà della proprietà era quella di continuare con Diana e così è stato. I giocatori acquistati sono tutti di qualità, alcuni con esperienza in serie B. I colpi di mercato sono stati: la riconferma di Lanini, gli arrivi di Nardi, Guiebre e soprattutto Montalto, il bomber che ha il compito di fare compiere il salto di qualità alla squadra. A gennaio arriveranno i rinforzi Vallocchia, che si è rivelato molto importante, Fiamozzi e Capone, grossa delusione.

Ma l’inizio è tutt’altro che semplice. La squadra vince ma non convince e sembra che non ci sia armonia tra l’allenatore e la società. La sconfitta di Fiorenzuola del 2 ottobre (5 a 0 per i piacentini) sembra far deflagrare l’ambiente. La squadra reagisce, ma Diana continua a lamentarsi pubblicamente. L’impressione è che prima o poi debba succedere qualcosa. Le sconfitta interne con il Cesena e in Coppa Italia con il Pontedera sembrano lasciare strascichi importanti; la società interviene e lascia libertà di scelta a Diana e da quel momento la stagione svolta in modo positivo. Dopo due pareggi consecutivi (Entella e Pontedera) grazie alla vittoria a Sassari i granata si isseranno in testa alla classifica e non la abbandoneranno più, tranne che per una sola partita nel girone di ritorno. Da quel momento Rozzio e c. vincono 11 partite e ne pareggiano solo 1. E’ l’Ancona a mettere fine alla striscia positiva dei nostri. Ma anche in questo caso la reazione c’è, le due vittorie con Gubbio e, soprattutto, il trionfo di  Cesena sembrano lanciare la Reggiana verso la promozione. Ma inspiegabilmente, sul più bello, la squadra si blocca. Nelle successive 7 partite, i ragazzi di Diana ottengono 10 punti, perdendo anche lo scontro diretto con  la Virtus Entella, che gioca in 10 buona parte della partita. In questo periodo succede di tutto: a Pontedera (anche loro in 10 per buona parte dell’incontro) e a Rimini i nostri sbagliano due rigori con Montalto e Rosafio. Sempre in Romagna andiamo sotto 2 a 0 e, quando sembra tutto perso, di rabbia e orgoglio i granata raggiungono il pareggio e sfiorano anche la vittoria. Ma il vero dramma si compie il 1° aprile, purtroppo non è stato il classico pesce d’aprile, quando la Recanatese blocca sull’ 1 a 1 la Reggiana e i granata vengono raggiunti in testa alla classifica dall’Entella e sono virtualmente secondi. Questa è proprio una giornata infausta: i granata vanno in vantaggio ma poi smettono di giocare e gli ospiti ottengono il pareggio con un gol da 30 metri. Nel forcing finale Capone si mangia il gol solo davanti al portiere. Al fischio finale la squadra viene pesantemente fischiata e all’esterno contestata duramente. C’è molta rabbia e frustrazione per quanto accaduto quel giorno.

Ma anche in questo caso la Reggiana reagisce e sconfigge, sempre in casa, la Fermana per 4 a 2 non senza qualche rischio. E contemporaneamente la Lucchese blocca sullo 0 a 0 i liguri e così i nostri tornano in testa alla classifica. Come lo scorso anno la Lucchese si è rivelata importante per le sorti del campionato: infatti l’anno passato i granata vennero sconfitti e persero buona parte del campionato, mentre quest’anno è toccato ai liguri.

Il resto è storia di questi giorni.

Questo è il trionfo di un gruppo che si è cementato e si è unito nei momenti di difficoltà. Tra i giocatori che voglio citare c’è capitan Rozzio che era presente quando si è ripartiti dalla serie D, Rossi che si è ricostruito la carriera, Pellegrini il ragazzo reggiano che si è rivelato decisivo quando Montalto era infortunato, Venturi che finalmente non ha avuto infortuni e ha potuto dimostrare il suo valore e Libutti che solamente un grave infortunio lo ha tolto dal campo. E poi tutti gli altri che hanno dimostrato serietà e qualità in campo e ci hanno regalato questa splendida soddisfazione.

Ovviamente non si può non citare la proprietà che ha voluto questa vittoria a tutti i costi mettendoci passione e, ovviamente, soldi. Ora il loro compito si fa più arduo perché non devono essere commessi gli errori di due anni fa e hanno il dovere di fare di tutto per il mantenimento della categoria.

Infine Aimo Diana e lo staff tecnico. Il mister bresciano è un sanguigno e non le manda a dire, ma si è dimostrato, soprattutto, un allenatore preparato e capace. Ha capito gli errori commessi lo scorso anno e non li ha ripetuti in questo campionato. È un personaggio che divide, la piazza non lo ha mai veramente amato, probabilmente per l’epilogo dello scorso campionato quando il Modena ha recuperato il distacco di 13 punti e ha vinto il torneo al fotofinish. E poi l’inopinata eliminazione con il FeralpiSalò ai play-off. Anche quest’anno abbiamo rivissuto l’incubo quando l’Entella ha colmato il disavanzo di 8 punti ed ha raggiunto i granata in testa alla classifica. Ma questa volta l’epilogo è stato diverso. Diana alla fine si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, non sarà simpatico ma quello che conta è che sia bravo, non dobbiamo andare fuori a cena con lui.

Ora appuntamento a domenica 23 aprile allo stadio “Città del Tricolore” per la grande festa. Si giocherà il derby con l’Imolese, in attesa dei veri derbies che ci aspettano il prossimo anno.

SERIE B!!!

Forza Reggiana!

Calcio: la Reggiana torna in Serie B

 © ANSA

– Dopo due stagioni la Reggiana torna in Serie B.

La squadra di Aimo Diana, battendo l’Olbia in trasferta, ha infatti vinto matematicamente il girone B della Serie C.

Ai granata vanno le congratulazioni del presidente di Lega Pro Matteo Marani: “Mi complimento con tutta la Reggiana, che festeggia con merito dopo una stagione sempre al vertice, e in particolare con il presidente Carmelo Salerno, nostro consigliere ed esempio di passione e competenza”.
Decisivo il successo 2-1 ottenuto in trasferta sull’Olbia, da parte della squadra allenata da Aimo Diana, così come il contemporaneo pareggio in casa dell’Entella, bloccata sull’1-1 a Chiavari dalla Recanatese. I liguri, che pure erano in vantaggio negli scontri diretti con i granata e che solo due settimane fa erano balzati al primo posto scavalcando proprio una Reggiana fino a quel punto dominatrice del campionato. Ma la classifica è tornata a sorridere ai granata già una settimana fa, con il controsorpasso sull’Entella, e ora il discorso è stato chiuso con la vittoria in Sardegna che vale la promozione diretta.
Vantaggio di Cauz, pareggio sardo con Ragatzu e gol decisivo di Guiebre. Ininfluente, dunque, l’ultima giornata, per la Reggiana che può iniziare la festa, dopo esserci andata vicino un anno fa, quando sempre con Diana in panchina arrivò seconda e poi venne eliminata ai playoff promozione. La Reggiana era tornata in Serie B dopo 21 anni nel 2020, con Massimiliano Alvini in panchina, ma era subito retrocessa. Due anni dopo, ecco una nuova occasione per riprovare con maggiore fortuna. Dopo Catanzaro e Feralpi Salò, la terza promozione diretta dalla C alla B è quella della Reggiana. (ANSA).

 

Reggiana-Monza 3-0. Gara da incorniciare per i Granata

Il successo della Reggiana

Reggio Emilia, 6 dicembre 2020 – Maturità, compattezza ed un’aggressività emersa tutta nel secondo tempo, segno di una sfida preparata nel dettaglio tatticamente.
La Reggiana, con una gara intelligente ed equilibrata, attendista nel primo tempo e aggressiva nella ripresa, stende la corazzata Monza con le reti di Radrezza, autentico jolly, e due gemme di Kargbo e Mazzocchi, conquistando tre punti fondamentali per la classifica (la gara col Cittadella è ancora da recuperare).

PRIMO TEMPO
A partire forte era stato il Monza, che dopo un solo minuto aveva impegnato Cerofolini con Mota, mentre i granata risultavano attendisti e venivano spediti sulle fasce dagli uomini di Brocchi bravi, soltanto in avvio, a mettere in difficoltà la mediana locale. Infatti, al 11′, Kargbo, imbeccato da Rossi, dribbla Bellusci e trova la respinta di Lamanna.
Al 26′  è invece Maric a sciupare un interessante uno-due con Frattesi, trovando, all’altezza del dischetto, sulla sua conclusione la respinta di Ajeti.
Sul finire del primo tempo, quindi, un’incertezza fra Sampirisi e Bellusci su un lancio di Rossi, manda tu per tu con Lamanna Kargbo, che incredibilmente calcia a lato.

SECONDO TEMPO
Al rientro dagli spogliatoi, appare una Reggiana più spavalda, aggressiva nel pressing e capace di occupare tutta l’ampiezza del campo, che si vede anche negare un rigore quando Carlos Augusto impatta sulla caviglia di Lunetta che lo aveva saltato di prima intenzione.
Al 55′, grazie al pressing ritrovato, Radrezza ruba palla al limite a Mota e lascia partire un tiro che si incunea nel mucchio davanti a Lamanna trovando il fondo della rete.
Il Monza prova a reagire, ma prima Mota, a tu per tu con Cerofolini, spara a lato, poi Sampirisi, da distanza ravvicinata, trova le mani sicure del portiere aretino. Sono gli ultimi tentativi dei brianzoli, divenuti poco compatti fra le linee e poco fluidi in fase offensiva, a differenza dei padroni di casa.
Al 71′, così, la Regia trova il raddoppio con Kargbo, lanciato in profondità da Radrezza, che salta Bellusci ed infila Lamanna, che non riesce a trattenere la sfera.
Gli uomini di Alvini, sulle ali dell’entusiasmo, non smettono di attaccare e trovano pure il 3-0, con una potente conclusione dal limite di Mazzocchi a suggellare una gara di grande caparbietà da parte reggiana.