Sanremo 2024, minidress di Sportmax ricoperto di 17 mila cristalli per Rose Villain

La cantante in gara alla 74^ edizione del Festival di Sanremo ha scelto il brand reggiano. Per lei un abito in jersey scuba bianco completamente ricoperto di circa 17 mila cristalli iridescenti.

Rose Villain sul palco di Sanremo 2024 (IPA Agency)

Rose Villain, in gara alla 74^ edizione del Festival di Sanremo con il brano “CLICK BOOM!”, ha scelto di indossare un minidress couture di Sportmax drappeggiato con scollo sul retro e maxi nodo che diventa strascico. L’abito è stato realizzato in jersey scuba bianco completamente ricoperto di circa 17 mila cristalli iridescenti.

ll custom-made look di Rose Villain nasce dal concept della collezione Spring Summer 2024 di Sportmax, a sua volta ispirato dall’influenza giapponese nell’Art Nouveau e nella Belle Epoque, passando dagli anni ’20 fino al ritorno degli anni ’90, evocata nella poetica futuristica del periodo. Un’ispirazione che torna nella ricerca della purezza e dei contrasti, nell’esplorazione di silhouette geometriche, in equilibrio tra controllo e astrazione. Divisa tra la simmetria architettonica degli abiti giapponesi e le asimmetrie presenti in natura.

Per il look di Rose Villain il concept di sfilata sfocia in una sartorialità sfumata di minimalismo glam, in cui le forme avvolgenti e il contrasto delle texture trovano una sinergia che asseconda lo stile glam rock di Rose, reinterpretato per un grande palcoscenico.

stampareggiana.it

L’evento. A Sanremo il Festival è biblico

Il vescovo Suetta assieme a don Toffetti Lucini e a Parise durante la presentazione del Festival Dei Verbum
Un evento che si offre come occasione di scambio con la città che lo ospita, Sanremo, e con il territorio: così, durante una conferenza stampa, il vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Antonio Suetta, ha presentato il «Festival Dei Verbum» che si terrà dal 28 agosto al 2 settembre prossimi nella città dei fiori. Un evento che si colloca nell’ambito del 60° anniversario del Concilio Vaticano II.
L’appuntamento, che, come sottolineato dal presule ligure, rappresenta per la diocesi un “ardimento”, visti il grosso impegno organizzativo e il livello dei relatori coinvolti, è promosso dall’Istituto Teologico Pio XI, con il patrocinio dell’Associazione Biblica Italiana e del Comune di Sanremo. A presentarlo, assieme al vescovo Suetta, c’erano anche don Thomas Toffetti Lucini, docente di Sacra Scrittura e direttore dell’Istituto, e Giovanni Parise, docente di Diritto Canonico, segretario dello stesso Istituto Pio XI.
Molto ricco il programma del Festival, il cui titolo fa riferimento alla costituzione dogmatica emanata dal Concilio Vaticano II riguardante la «Divina Rivelazione» e la Sacra Scrittura. L’apertura, il 28 agosto, si terrà presso il Teatro del Casinò di Sanremo e vedrà, dopo i saluti del vescovo Antonio Suetta, l’intervento del cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, su «Dei Verbum: continuità e nuovi approfondimenti». Il porporato presiederà poi la Messa nella concattedrale di San Siro, cui seguirà, in serata, un concerto d’organo con il benedettino Christian Gabrieli e una meditazione su «Cristo pienezza della rivelazione in san Giovanni della Croce», tenuta da Karol W. Kraj.

I lavori, poi, proseguiranno presso la Curia diocesana di Sanremo. Il secondo giorno, 29 agosto, sarà dedicato a «La divina rivelazione e la sua trasmissione». Il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, si soffermerà sui primi due capitoli della «Dei Verbum». Seguirà la riflessione di Carlos Jodar-Estrella su «Il Cristo: parola unica della Sacra Scrittura». Nel pomeriggio la relazione di Maurizio Girolami, su «Sacra Scrittura e tradizione apostolica nei Padri della Chiesa». A seguire la Messa presieduta da Tremolada nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. In serata l’inaugurazione della mostra dei maestri orafi «Caliendo» de L’Aquila e la catechesi con l’arte tenuta da suor Rebecca Nazzaro presso le Opere parrocchiali di San Siro.

«Ispirazione e interpretazione della Sacra Scrittura» sarà il tema della terza giornata il 30 agosto, con l’intervento del vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, sul terzo capitolo della «Dei Verbum». Paolo Costa, poi, rifletterà su «Prospettive sull’ispirazione e il canone biblico», mentre monsignor Mauro M. Morfino, parlerà di «Esegesi, ermeneutica e lectio divina». Sanguineti presiederà poi la Messa in Santa Maria degli Angeli e in serata Morfino presiederà l’adorazione eucaristica con le meditazioni di suor Maria Gloria Riva.

La voce guida della quarta giornata, dedicata ad Antico e Nuovo Testamento, sarà il vescovo emerito di Chioggia, Adriano Tessarollo, che si soffermerà sui capitoli IV e V della «Dei Verbum». «Il Deuteronomio: l’annuncio mosaico della Parola» sarà il tema, poi, dell’intervento di Michelangelo Priotto, mentre Claudio Doglio, rifletterà su «Il carattere storico e l’origine apostolica dei Vangeli». La Messa sarà presieduta da Tessarollo e, in serata, è previsto l’incontro presso il Forte Santa Tecla, con l’intervento di monsignor Andrea Lonardo, sul tema «Dalla Dei Verbum alla catechesi e all’evangelizzazione», cui seguirà il concetto del quartetto «Note Libere» e la presentazione della rivista «Studia Sancti Romuli».

Il 1° settembre, quinta giornata, interverrà il biblista don Antonio Pitta, su «La Parola di Dio nella vita della Chiesa». Mentre il domenicano Lukasz Popko, rifletterà su «Che cosa può imparare il traduttore moderno della Bibbia dai traduttori ispirati dell’antichità?». Interverrà poi l’arcivescovo Rino Fisichella su «L’importanza della Sacra Scrittura per la teologia». «La parola di Dio fatta canto» darà il tema della riflessione del maestro Sergio Militello. In San Siro, poi, la Messa presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, già presidente della Cei. Nella stessa concattedrale, in serata, si terrà il concerto corale delle Scholae cantorum del Santuario della Madonna della Guardia e della Cattedrale di Tortona.

Infine il 2 settembre, la giornata conclusiva si aprirà presso il Salone del Centro Don Orione con l’intervento di don Gianandrea Di Donna su «Parola di Dio e liturgia». Al Santuario Nostra Signora della Costa, infine, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Fortunato Frezza.
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LA RASSEGNA Musica cristiana, a Sanremo torna l’altro Festival

Sanremo Festival della canzone Cristiana - Sanremo Festival della Canzone  Cristiana

La seconda edizione del Sanremo Cristian Music Festival, Festival della Canzone Cristiana 2023, si svolgerà a Sanremo dal 9 all’11 febbraio 2023, nello storico Teatro dell’ex Antico Ospedale della Carità di Sanremo, in concomitanza con la settantatreesima edizione del Festival della Canzone Italiana. Il Festival della Canzone Cristiana ha ottenuto il Patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Imperia e della Siae. La kermesse sarà trasmessa in diretta mondiale su Cristian Music TV Channel, in home page sul sito www.sanremofestivaldellacanzonecristiana. it e in diretta radiofonica su Radio Mater.

Sarà una staffetta musicale tra la musica leggera del Festival della Canzone Italiana, diretto da Amadeus al via martedì 7 febbraio, e la Christian Music del Festival della Canzone Cristiana, ideato dal cantautore Fabrizio Venturi, direttore artistico dello stesso. Il quale ha reso noto il nome della conduttrice Daniela Fazzolari che, insieme a lui e alla iena DJ Mitch di Radio 105, salirà sul palco per presentare questa a seconda edizione. Il cantautore Aleandro Baldi parteciperà, in qualità di ospite, al Festival della Canzone Cristiana. Oltre a lui ospiti l’artista londinese Noel Robinson, Mago Heldin, il cantante Gospel Jnr Robinson, Cinzia Leone, il musicista Simone Ferro e don Pasqualino Di Dio, Padre Luca Arzenton con Shout! Koinonia, il tenore Luigi Corrias, il soprano Mariana Altamira, la cover band ABBA The Best. Monsignor Giovanni D’Ercole, Vescovo emerito di Ascoli Piceno, è stato nominato Presidente onorario della giuria, composta da professionisti del settore.

«Sarà un grande festival, all’insegna della nuova evangelizzazione, condotta attraverso la forma espressiva più potente che Dio ci ha donato, ossia la musica, che non conosce né barriere, né limiti. Il nostro sarà un autentico messaggio cristiano, una lode a Dio, una preghiera profondamente vissuta. Il messaggio Cristiano è il messaggio del dialogo» ha dichiarato Venturi che annuncia che il 6 maggio si terrà a Leopoli la manifestazione “Hope Christian Music Festival Leopoli 2023”. Si tratta di una collaborazione con la Fondazione Hope Ukraine ETS presieduta da Marco Toson: la manifestazione sarà organizzata dall’Associazione Galleria San Babila di Francesco Colucci insieme a Fabrizio Venturi.

Saranno 22 invece i concorrenti che si contenderanno a Sanremo i trofei creati dal maestro orafo Michele Affidato. Sarà inoltre assegnato, quale premio speciale, il Premio Papaboys Sanremo Cristian Music Festival 2023: si tratta di un dipinto dell’artista ucraina Natali Ferrary che verrà consegnato dal critico d’arte Giuseppe Ussani d’Escobar, in rappresentanza dell’Associazione Internazionale Papaboys.

Di seguito gli artisti in gara: Anima di San Donato Milanese (Mi) col brano Ti verrò a cercare; Giuseppe M Bita’ di Spoltore (Pe) Sono solo un uomo; Donato Boschi di Agnani (Fr) Ripeti con me; Piero Chiappano di Caggiano (Mi) Una carezza leggera; Irene Coco di Barberino Tavarnelle (Fi) Luce gentile; Piernicola Dallazeta di Orta Nova (Fg)

Alla ricerca del mio Dio; Silvia Dottori di Rosora (An) Lontano da qui; Don Rossano Eutizi di Tuscania (Vt) Nel mio silenzio; Carla Gelmini di Bellagio (Co) Ave…Ave Maria; Gruppo Nova di Alvignano (Ce) Passio; Stefano Mascheroni di Bolzano, Padre nostro del Natale; Tamara Medici di Verucchio (Rn) Gridalo; Naelia di Roma, Tu che sei la luce; Nothingless di Siena, L’amore di Gesù; Federica Paradiso di Trani (Ba) Credere (dammi un’ala di riserva); Fra Massimo Poppiti di Giffoni Vallepiana (Sa) Rinascere in un abbraccio; Angela Ruggiero di Monteforte Irpino (Av) A te che sei; Carlotta Santandrea di Bologna, Sei qui nell’anima; Giuseppe Santilli di Roma, Verbum Day; Lucio Grieco di Napoli, Tienimi con te; Nico di Fiorano Modenese (Mo), Papa Francesco, uno di noi; Saul city di Varese, Cosa posso darti.

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Sanremo. Checco Zalone all’Ariston le canta alla pandemia

Il comico ironizza contro l’omofobia e sui virologi, ma non brilla. Toccante l’appello contro il razzismo dell’attrice Lorena Cesarini. Elisa prima nella classifica generale della Sala Stampa

Avvenire

Lacrime e risate al festival nella seconda serata del Festival che ha visto Elisa prima sul podio della classifica generale della Sala Stampa.

Standing ovation all’Ariston per Monica Vitti: la seconda serata del festival ieri si è aperta con l’omaggio all’attrice scomparsa, «una grande donna, una delle più grandi attrici della storia del cinema», dice Amadeus. Le lacrime però arrivano col toccante intervento della condutrice del Festival, l’attrice Lorena Cesarini nata a Dakar da mamma senegalese e papà italiano, laureata, che lancia il suo appello contro il razzismo dopo essere stata attaccata sui social per la sua presenza all’Ariston. «A 34 anni scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante, io resto nera. Per alcuni il colore della pelle è un problema» dice l’attrice commuovendosi profondamente leggendo un estratto da “Il razzismo spiegato a mia figlia” dello scrittore Tahar Ben Jelloun. «La cosa più importante – dice – è chiedersi perché, per andare verso la libertà da frasi fatte, giudizi precostituiti, insulti, giudizi sul tram».

La comicità arriva poi con l’irriverente Checco Zalone che ne ha per tutti, virologi compresi, con le sue canzoni e battute consapevolmente grevi. «Ti sei commosso?» chiede Ama guardandolo negli occhi appena sale sul palco dell’Ariston. «No, visto che piangono tutti qui. Io faccio lo stupido però sono un ragazzo di provincia, qui mi sento un Maneskin». Poi recita una favola surreale su una Cenerentola trans. «I pregiudizi non possono essere scrostati via. A un’altra generazione insegniamo l’amore universale. Racconto una storia Lgbqt» dice. Nelle intenzioni una denuncia dell’ipocrisia contro l’omofobia, che però scivola nel trash e non fa ridere. Poi ironizza, nei panni del rapper Ragadi, sulle canzoni dei rapper che inneggiano alla ricchezza, con la sua nuova canzone Poco ricco. Più simpatico il siparietto in cui impersona il virologo Oronzo Carrisi, strampalato medico cugino di Al Bano contento della pandemia, prendendo in giro i virologi presenzialisti. «Prima il virologo era sotto il podologo e poco sopra l’estetista e a Natale anche sotto l’estetista. Poi, il primo tampone positivo mi ha salvato l’esistenza». Quanto al rapporto con gli altri virologi, «il Patto di Ippocrate è che un virologo deve stare in disaccordo con l’altro. Una cosa su cui siamo d’accordo, che non si è capito ’nu c..» e intona il brano Pandemia ora che vai via.

La performance di Luca Medici però, nonostante le risate in sala, appare butatta un po’ lì, come se l’attore fosse stato chiamato in qualche modo a “salvare” il Festival controvoglia, mentre ormai da tempo la sua strada più convincente è il cinema. Specie il suo primo film da regista Tolo Tolo dove è riuscito ad affrontare con provocatoria intelligenza i pregiudizi sulle migrazioni.

Un momento delicato è invece il duetto fra Laura Pausini e Mika che, insieme a Alessandro Cattelan, condurranno L’Eurovision Song Contest 2022 a Torino dal 10 al 14 maggio e lanciano il conto alla rovescia a 100 giorni dall’evento. Applausi anche alle due bravissime Arisa e Malika Ayane che lanciano la gara per la scelta dell’inno ufficiale dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.

Gli ospiti di stasera, invece, terza serata del festival saranno Roberto Saviano, con un’orazione civile dedicata a Falcone e Borsellino nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, e Cesare Cremonini, con una performance che celebrerà vent’anni di carriera. La serata si preannuncia per nottambuli: sul palco tutti i 25 i Big proporranno le canzoni in gara.

 

 

​La classifica generale della Sala Stampa

 

La seconda serata del Festival ieri sera ha visto in gara gli ultimi 13 Big. Apre il “tenero” Sangiovanni con il sicuro tormentone Farfalle che potrebbe puntare al podio grazie al televoto. Come pure le primedonne, la delicatissima Elisa che commuove con la sua “stupida voglia di vivere” in E forse se tu e l’energica Emma con il suo inno alle donne Ogni volta è così, rispettivamente prima e seconda nella classifica parziale della serata. Anche se la classe della signora della musica italiana Iva Zanicchi non si discute e si merita una standing ovation. Non altrettanto Donatella Rettore che, nel duetto con Ditonellapiaga, critica in modo poco signorile la morale insegnatale dalle suore. Bella l’energia de Le Vibrazioni che ricordano il batterista dei Pooh Stefano d’Orazio, il resto scivola via tranne l’originale performance di Highsnob e Hu.

Ed ecco la prima classifica generale delle votazioni della Sala Sampa

1) Elisa O forse sei tu

2) Mahmood & Blanco Brividi

3) La Rappresentate di Lista Ciao Ciao

4) Dargen D’Amico Dove si balla

5) Gianni Morandi Apri tutte le porte

6) Emma Ogni volta è cosi

7) Ditonellapiaga e Rettore Chimica

8) Massimo Ranieri Lettera di là dal mare

9) Irama Ovunque sarai

10) Fabrizio Moro Sei tu

11) Giovanni Truppi Tuo padre, mia madre e Lucia

12) Noemi Ti amo non lo so dire

13) Sangiovanni Farfalle

14) Michele Bravi Inverno dei fiori

15) Rkomi Insuperabile

16) Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir Domenica

17) Matteo Romano Virale

18) Highsnob e Hu Abbi cura di te

19) Giusy Ferreri Miele

20) Iva Zanicchi Voglio amarti

21) Aka 7even Perfetta cosi

22) Le Vibrazioni Tantissimo

23) Yuman Ora e qui

24) Tananai Sesso occasionale

25) Ana Mena Duecentomila ore

Amadeus e Checco Zalone nei panni del virologo Oronzo Carrisi sul palco dell'Ariston

Amadeus e Checco Zalone nei panni del virologo Oronzo Carrisi sul palco dell’Ariston

Sanremo Giovani, i 20 semifinalisti di AmaSanremo

 © ANSA

Sono cinque gli appuntamenti con la trasmissione “AmaSanremo”, condotta da Amadeus, alle 22.45 su Rai1 e Radio2, da giovedì 29 ottobre a giovedì 26 novembre. Per 20 giovani artisti sarà il momento di sfoderare le armi migliori, voce, parole e musica, e tentare il grande salto verso Sanremo: dapprima nella finalissima di Sanremo Giovani del 17 dicembre dal Teatro del Casinò, in prima serata e sempre in diretta su Rai1, e poi al Teatro Ariston, nella categoria “Nuove proposte” del Festival 2021 (2-6 marzo).
Il percorso a tappe dell’edizione 2020 del contest di Rai1 – spiega la Rai in una nota – porterà solo 10 di loro, nella finale del 17 dicembre, ad aggiudicarsi i 6 posti in palio per la sezione Nuove Proposte del Festival 2021 e a loro si aggiungeranno i 2 artisti provenienti dalla selezione di Area Sanremo. Saranno questi 8 giovani artisti a calcare il palcoscenico del Teatro Ariston, per arrivare fino a venerdì 5 marzo, penultima puntata del Festival di Sanremo, quando si conoscerà la canzone vincitrice della categoria Nuove Proposte.
I nomi dei 20 semifinalisti, protagonisti di AmaSanremo, sono stati comunicati dal direttore artistico Amadeus (con lui nella Commissione musicale Claudio Fasulo, Gianmarco Mazzi, Massimo Martelli e Leonardo De Amicis) dopo le audizioni dal vivo dei 60 selezionati tra i 961 iscritti a Sanremo Giovani (a cui si è aggiunto di diritto il vincitore del Festival di Castrocaro), il 19 e 20 ottobre. Sono ALIOTH – “Titani”; AVINCOLA – “Goal!”; THOMAS CHEVAL – “Acqua minerale”; CHICO – “Figli di Milano”; DAVIDE SHORTY – “Regina”; FOLCAST – “Scopriti”; GALEA – “I nostri 20”; GAUDIANO – “Polvere da sparo”; GAVIO – “La mia generazione”; GINEVRA – “Vortice”; HU – “Occhi Niagara”; I DESIDERI – “Lo stesso cielo”; LE LARVE – “Musicaeroplano”; M.E.R.L.O.T – “Ssette volte”; MURPHY – “Equilibrio”; NOVA – “Giovani noi”; SCRIMA – “Se ridi”; SISSI – “Per farti paura”; WRONGONYOU – “Lezioni di volo”; GRETA ZUCCOLI – “Ogni cosa sai di te”. (ANSA).

Sanremo: giovedì Canzone d’autore e stop sfida a 2 Giovani Online regolamento Festival 2021, in programma dal 2 al 6 marzo

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La serata del giovedì dedicata alla “Canzone d’autore”, il ritorno del Televoto nelle prime 2 serate, stop alla “sfida diretta” nella gara tra le “Nuove Proposte”. Sono le prime novità del Festival di Sanremo 2021, targato per il secondo anno consecutivo Amadeus. Inoltre, il parterre dei 20 Campioni in gara sarà svelato nel corso di Sanremo Giovani, in prima serata il 17 dicembre.
Durante la trasmissione saranno anche selezionati i 6 giovani che, insieme ai 2 vincitori del concorso Area Sanremo 2020, parteciperanno al Festival 2021 nella categoria Nuove Proposte.
Il regolamento della manifestazione, in programma dal 2 al 6 marzo del prossimo anno, è stato pubblicato sul sito della Rai.
Nello specifico le “canzoni d’autore” che i Big saranno chiamati ad interpretare, da soli i con ospiti, potranno essere scelte all’interno dello sterminato repertorio della canzone italiana e non saranno quindi legate necessariamente alla storia del Festival. (ANSA).

SPERIAMO CHE L’EDIZIONE DEL 2021 SIA LA PRIMA POST-COVID “Non c’è nessun piano B per il festival di Sanremo. Deve essere nella totale normalità. O si fa con il pubblico o nulla”. Lo ha detto Amadeus al Festival della tv e dei nuovi media, a Dogliani (Cuneo). “È impensabile l’Ariston vuoto, o con il pubblico distanziato e poi l’orchestra. E chi lo dice a Fiorello che non può sputarmi l’acqua sul collo?”, ha aggiunto. “Vogliamo essere positivi e pensare che a marzo si possa tornare alla normalità e che l’edizione 2021 sarà la prima post Covid”, ha concluso. (ANSA).

Musica. Diodato vince il 70° Festival di Sanremo

Secondo posto per Francesco Gabbani, terzo per i Pinguini Tattici Nucleari
Diodato vince il 70° Festival di Sanremo: dedico la vittoria alla mia Taranto

Diodato vince il settantesimo Festival della Canzone Italiana con il brano Fai rumore secondo Francesco Gabbani con Viceversa, terzi i Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr.

E’ il Festival degli outsider e delle riconferme che ha premiato uno straordinario cantautore, Antonio Diodato, sinora considerato nonostante la lunga gavetta un raffinato musicista di nicchia. Il 38enne artista tarantino, di cui il 14 febbraio uscirà il bell’album Che vita meravigliosa, ha fatto filotto vincendo anche il Premio della Critica “Mia Martini” e quello della Sala Stampa “Lucio Dalla”. Secondo Francesco Gabbani, vicino al triplete dopo aver già vinto Sanremo Giovani nel 2017 e la gara dei Campioni l’anno dopo con Occidentali’s Karma. Terzi gli outsider del Festival, i giovanissimi Pinguini Tattici Nucleari, che sono stati la sorpresa di questa edizione. Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo a Rancore per Eden, premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale a Tosca per Ho amato tutto, mentre il Premio Tim Musica assegnato al brano più ascoltato sulla app musicale di Tim a Francesco Gabbani.Una serata dove la gara è stata serrata, intervallata dalla simpatia della rodata, affettuosa coppia Amadeus-Fiorello, e dalla splendida interpretazione del ballerino Ivan Cottini, che lotta contro la sclerosi multipla.

“Siamo un po’ Ringo Starr, abbiamo rispettato la filosofia del gruppo. Il pubblico di Sanremo è diverso dal nostro, non ce lo aspettavamo” dicono i Pinguini Tattici Nucleari ancora frastornati, mentre Francesco Gabbani si dice soddisfatto del suo secondo posto, “sono positivamente meravigliato dalla risposta del pubblico. E, da cantautore, sono contento della vittoria di Diodato. Se la merita”. Gabbani inoltre, si augura “che si torni ad avere la consapevolezza della forza della condivisione. Dedico questo premio alle persone deboli e indifese in un modo dove regna ‘individualismo che ti mette i piedi in testa”.

“Ci sto capendo poco, sono felice, non mi spettavo tutti questi premi” dice in conferenza stampa dopo la vittoria Diodato, ancora in confusione per il riconoscimento a una canzone delicata e potente sul superare i muri dell’incomunicabilità. “Questa vittoria la dedico alla mia famiglia e ci tengo a dedicarlo alla mia città, Taranto, in cui bisogna fare tanto rumore. Io tutto quello che potrò fare per coloro che lottano ogni giorno per migliorare questa situazione insostenibile, lo farò” aggiunge il cantautore che ha fondato insieme all’attore Davide Riondino il Primo Maggio a Taranto. Dopo anni di gavetta e di “batoste” aggiunge, finalmente vede arrivare i riconoscimenti meritati: “Penso che la canzone sia arrivata, sono andato a pescar nella mia intimità, nel mio vissuto, e quando cerchi di dire la verità, mettendoti a nudo, ti connetti umanamente a qualcun altro. Quello è il momento in cui ci assomigliamo tutti, quando andiamo in profondità, anche nelle scelte di tutti i giorni”. Intanto Diodato conferma che andrà a rappresentare l’Italia all’Eurovision song contest a Maggio. “La musica italiana ha uno spessore importante, va fatta squadra per esportarla ancora di più”.

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