L’amore coniugale vince i regimi

L’amore che riesce ad affrontare l’odio e a trasformarsi in resistenza pacifica. Sette storie diverse fra loro, ma che hanno in comune una cosa: non aver ceduto alle persecuzioni di epoca sovietica e, in più di un caso, aver tenuto ben presente, nonostante la caduta in disgrazia, il valore della solidarietà e dell’aiuto, gratuito e disinteressato al prossimo. Il tutto, spesso, accompagnato da una fede incrollabile, che nemmeno le aberrazioni dell’epoca bolscevica o stalinista sono riuscite a cancellare.

Questo l’argomento del libro Insieme, storie d’amore nel Comunismo, a cura di Russia Cristiana. Nei sette ritratti, redatti da Angelo Bonaguro, Marta Dell’Asta e Giovanna Parravicini, si individua un coraggio e una fede, non solo in Dio, ma anche nei propri valori che oggi, alla luce della drammatica congiuntura internazionale sembrano segnare la strada da seguire a partire dal rifiuto della violenza. Si parte con la storia d’amore di Georgij Osorgin e sua moglie, Alexandra detta Lina, un ufficiale e una principessa, destinati alla più luminosa delle esistenze e travolti dalla rivoluzione d’Ottobre.

Quello che doveva essere un matrimonio da sogno si è trasformato in una vita da separati, con Georgij sempre prigioniero di qualche gulag fino al martirio finale, ma dove la fede in Dio e un amore coniugale fortissimo ha permesso di superare i momenti di distacco e anche la morte. Non meno emozionante la storia di Michail e Natalija Sik. Un matrimonio benedetto dalla nascita di quattro figli e con lei che rifiuta l’aborto del primogenito, mettendo a rischio la sua stessa vita. Un’unione concentrata sulla ricerca della vera fede, che rifiuta i dettami della Chiesa ortodossa filogovernativa, detta ‘degli Innovatori’ e che porta Michail, anche dopo essere diventato sacerdote, a venire perseguitato e incarcerato più volte e a finire la sua esistenza nelle fosse comuni di Butovo. La vicenda di Osip e Nadežda Mandel’stam, solo apparentemente meno spirituale delle altre, sposta il fuoco sulla fede nell’eterno valore della poesia, con lui, uno dei più grandi poeti russi, vittima delle purghe staliniane ad appena 47 anni e la sua sposa che passa la vita a sfuggire alle persecuzioni e a imparare i versi del marito perché non vadano distrutti dalla censura.

Vera e Sergeij Fudel’, Elena e Anatolij, Mariija e Il’ja Smain che non hanno ceduto agli orrori degli anni ’50 e ’60 e sono riusciti a trascorrere la loro vita insieme, pur in mezzo a difficoltà e umiliazioni di ogni tipo, sorretti dall’amore coniugale e per il prossimo e da una fede più potente di qualsiasi persecuzione. Non solo Russia, ma anche Cecoslovacchia, con la ventata di libertà portata dalla Primavera di Praga e la ventennale repressione che ne è seguita. Anche qui, storie di fede, dignità e resistenza pacifica, come quella di Kamila e Vaclav Benda, coppia di matematici visionari, che spinti dalla fede sono state le maggiori anime del movimento cecoslovacco per chiedere libertà di espressione e di potersi chiamare cristiani, con la firma di “Charta 77”. Fra tante coppie, anche un single, padre Zverina, che con la sua intensa attività pastorale in spregio del pericolo e delle persecuzioni ha contribuito a tenere vivo l’amore per Dio nella sua comunità, sconfiggendo il regime che lo voleva fare dimenticare per sempre.

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A. Bonaguro, M. Dell’Asta, G. Parravicini

Insieme

Storie d’amore nel comunismo La Casa di Matriona – Itaca Pagine 240. Euro 12 ,00