Centro storico di Reggio Emilia, un bando e piani d’azione per favorire l’apertura di attività commerciali

Il bando del valore di 150mila euro, con ulteriori 56mila euro di finanziamento regionale per il biennio 24/25, intende sostenere l’apertura di nuove attività commerciali di vicinato, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizi alle persone, soprattutto in alcune aree del centro storico di Reggio Emilia. Riorganizzato anche il mercato cittadino: già dal 2 febbraio i veicoli utilizzati dai commercianti e dagli ambulanti possono restare sul plateatico della piazza, liberando in circonvallazione quegli stalli utilizzati dagli operatori del mercato. Attesa per fine marzo l’approvazione del regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico -dehors annesso agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande

Bando attrattività centro storico, nuove aperture Sidoli, Vecchi e Belli

REGGIO EMILIA – Un bando del valore di 150mila euro a sostegno di nuove attività commerciali in centro storico, con un’attenzione particolare alle aree di criticità, all’artigianato e ai prodotti tipici; nuove risorse regionali per la prosecuzione del progetto affidato al Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, e alla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali. Nella conferenza stampa tenutasi stamane si è parlato anche di riorganizzazione del mercato cittadino e nuovi regolamenti per le attività commerciali, tra cui quello per le distese estive.

Sono queste le principali leve delle linee d’azione programmate dall’Amministrazione comunale per il centro storico di Reggio Emilia, che saranno attivate da qui ai prossimi mesi e consegneranno alla prossima amministrazione strumenti e linee guida necessari per sostenere la complessa e prolungata fase di transizione e trasformazione che stanno vivendo i centri storici delle città medie italiane.

Si tratta di una serie di misure individuate nel contesto della crisi post pandemia, che portano con sé il lascito di quell’esperienza, in uno scenario di profonda trasformazione socioeconomica dei centri urbani, degli stili e delle abitudini di consumo delle persone.

L’obiettivo è di introdurre azioni innovative in grado di contrastare fenomeni di abbandono del centro storico, prestando una maggiore attenzione ad alcune zone che ad oggi appaiono in sofferenza, andando di pari passo con quegli interventi di rigenerazione urbana – tra cui l’organizzazione di eventi, animazione e promozione – che in questi mesi sono andati nella direzione di rendere il centro uno spazio accogliente e fruibile.

In quest’ottica, già a partire dal 2022, si è scelto di affidare il progetto per la rilevazione di indirizzi per il rilancio delle attività economiche urbane del centro storico al Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, volendo attuare una sperimentazione di procedimento di rilievo, mappatura ed analisi interpretativa del contesto di offerta del centro storico di Reggio Emilia, definendo inoltre una modalità per il monitoraggio periodico che ha consentito di individuare le peculiarità dell’offerta, nonché le criticità e le dinamiche evolutive di breve periodo.

Nei prossimi giorni sul sito del Comune sarà pubblicato un bando che prevede 150mila euro a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali di vicinato, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizi alle persone nel centro storico di Reggio Emilia.

Il contributo massimo erogabile per una singola attività sarà di 20mila euro: le richieste saranno valutate da un’apposita commissione e inserite in una graduatoria. Al momento è inoltre in corso un’interlocuzione per il coinvolgimento della Camera di Commercio dell’Emilia e di altri soggetti ed enti, al fine di aggiungere – tramite cofinanziamenti – ulteriori risorse e finanziare così un maggior numero di soggetti, anche tra quelli che non hanno partecipato al bando.

Al fine di rafforzare il sistema della qualità dell’offerta delle attività in centro storico, il bando prevede un meccanismo di premialità per tutte quelle proposte che soddisfino alcuni importanti requisiti tra cui:

  • la promozione dell’artigianato artistico e tradizionale;
  • la promozione dell’enogastronomia tipica della Regione con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali;
  • l’utilizzo di strumenti innovativi anche digitali (e-commerce, app o piattaforme per la prenotazione degli acquisti o dei servizi, social media, nuovi servizi alla clientela) di commercializzazione e promozione,
  • la prevalente partecipazione femminile e giovanile;
  • lo sviluppo di start up innovative;
  • accessibilità con persone con disabilità.

Un ulteriore e importante elemento di valutazione sarà costituito dalla scelta di collocare delle nuove attività, con particolare attenzione alle aree più critiche individuate nello studio del Politecnico di Milano, tra cui vicolo Trivelli, Galleria Cavour, via Emilia San Pietro e Santo Stefano, asse Nord della via Emilia.

Le voci ammissibili a contributo saranno:

  • canone di locazione;
  • spese per utenze, comprese quelle di attivazione;
  • acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, comprese quelle informatiche, e arredi.

Grazie a un finanziamento regionale sono stati assegnati al Comune di Reggio Emilia 56.000 euro per il biennio 2024/2025 da investire in parte nel progetto di valorizzazione del centro storico, iniziato nel 2022 in collaborazione con il Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, per garantirne la prosecuzione. Il progetto ha infatti segnato l’avvio di un approccio di lavoro innovativo nella lettura interpretativa dello stato dell’arte del centro storico.

Grazie a risorse ottenute tramite la legge regionale e risorse proprie dell’amministrazione, inoltre, il Comune intende promuovere iniziative diffuse, da marzo a ottobre 2024, connesse in modo forte alle eccellenze del territorio, ai percorsi di promozione e tutela dei prodotti tipici messi in campo, come la Deco (Denominazione comunale d’origine) o il percorso di promozione e tutela dell’erbazzone (Igp).

IL MERCATO

È al momento in fase di ultimazione la riorganizzazione di parte del mercato cittadino, in particolare dell’area di piazza della Vittoria, anche a seguito delle modificazioni intervenute a causa della pandemia.

In particolare, in questi mesi si è lavorato per rendere permanente e definitiva la collocazione degli esercenti presenti sulla stessa piazza della Vittoria e in piazza Martiri del 7 luglio, a seguito del loro spostamento temporaneo da piazza San Prospero per consentire l’avvio dei lavori di riqualificazione della piazza del patrono. Su proposta di Confesercenti, inviata all’Amministrazione e alle altre associazioni di categoria, il Comune ha lavorato per definire e valutare il nuovo assetto, che ha nel frattempo ottenuto anche il parere favorevole delle associazioni del Tavolo unico del commercio e dei rappresentanti degli operatori mercatali riuniti in assemblea plenaria.

Allo stato attuale, su piazza della Vittoria sono previsti 52 posteggi da 7 per 5 metri e 8 per 5 metri nelle corsie centrali, più grandi rispetto ai 4 per 4 precedenti concessi in piazza San Prospero: questa misura permette l’accoglimento e la permanenza del mezzo sul plateatico e genera di conseguenza una riduzione degli spostamenti di carico e scarico, liberando al contempo in circonvallazione quegli stalli che normalmente venivano utilizzati dagli operatori del mercato. Se da un lato, pertanto, si riducono gli impatti dei mezzi, dall’altro la sperimentazione permette di valutare e intervenire sugli aspetti che attengono al decoro e alla protezione dello spazio pubblico.

L’ultimo intervento ha infine riguardato i ‘posteggi’ di piazza Fontanesi, oggetto di trasferimento temporaneo su piazza della Vittoria, i quali sono stati ricollocati nelle originarie posizioni pre-pandemia.

DEHORS

È prevista per il prossimo marzo la conclusione dell’iter di approvazione del regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico annesso agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di definire linee e criteri per le distese e i dehors condivisi con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in continuità con quanto previsto dal Piano comunale di valorizzazione del centro storico. In particolare la normativa in tema di dehors sarà oggetto di un’apposita Commissione consiliare prevista per marzo, che anticiperà il passaggio in Consiglio comunale. La Sovrintendenza ha fissato i criteri per i dehors e definito un prototipo specifico già utilizzabile dagli interessati.

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Reggio Emilia, incontro pubblico al Catomes Tot con la Consulta del Centro Storico

Un’occasione, aperta alla cittadinanza, per parlare del futuro del centro storico reggiano. Si affronteranno i temi del degrado e dell’insicurezza di vivere in centro, di sostenibilità di accessi e mobilità, di un nuovo abitare in Centro città, tra residenza e commercio

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REGGIO EMILIA – Un anno di lavoro alle spalle, altri quattro davanti a sé. La Consulta del Centro Storico, coi suoi 16 membri volontari attivi (9 eletti direttamente, 7 rappresentanti di importanti associazioni), presenta il 29 febbraio alle ore 21, al Catomes Tot, le sue proposte di medio e di lungo periodo. Per affrontare le questioni più “calde” della nostra città storica. Per mettere a disposizione dello stesso imminente confronto elettorale le idee maturate nell’ascolto approfondito dei concittadini che in essa risiedono e l’hanno a cuore

Sono proposte, tra le più strategiche e le più immediate, che innervano il cosiddetto Patto d’Ambito, documento ufficiale fatto proprio a dicembre 2023 dal Consiglio comunale di Reggio. Progetti e riflessioni derivati dalla voce di 439 persone che a metà 2023 hanno compilato un questionario.

Nella serata del 29 febbraio i presenti avranno certo modo di fornire spunti e approfondimenti ulteriori, così da consentire alla Consulta di raffinare ancor di più le azioni sui temi cardine. Temi in parte già nitidi: ambienti e spazi verdi per ben vivere il Centro Storico; degrado e insicurezza da vincere; sostenibilità di accessi e mobilità; turismo e attrattività; un nuovo abitare in Centro, tra residenza e commercio. “Ma i provvedimenti per attuarli necessitano di atti e impegni concreti, da questa e dalla prossima Amministrazione. Coi cittadini e i vari soggetti professionali a fare la loro parte. Al di là e al di sopra delle enunciazioni da campagna elettorale: il nostro impegno di lavoro, neutrale tra gli schieramenti ma tutto meno che disinteressato, andrà tenacemente a continuare” dichiarano i membri della Consulta

La parrocchia di San Pietro abbraccia don Alessandro

A lungo attesa dalla comunità parrocchiale è diventata ufficiale la nomina di don Alessandro Ravazzini alla guida delle parrocchie cittadine dei Santi Pietro e Prospero, Giacomo e Filippo, dell’Immacolata Concezione, San Francesco d’Assisi e San Nicolò. Una conoscenza con i fedeli che si era già instaurata durante i mesi scorsi in cui quando, anche se in maniera non ufficiale, il sacerdote aveva preso in custodia la parrocchia di San Pietro, dopo la nomina di monsignor Tiziano Ghirelli come Canonico della Basilica Vaticana. Una celebrazione che domenica scorsa ha visto la chiesa di San Pietro gremita con la presenza anche di diversi preti, amici del neo-parroco, e una delegazione di seminaristi, perché don Ravazzini ha mantenuto il ruolo di rettore del Seminario. Durante il rito (nella foto) l’arcivescovo Giacomo Morandi ha consegnato a don Ravazzini la chiave del tabernacolo e ha aggiunto scherzosamente: “Tu e don Luca Grassi, che siete giovani e pieni di energia avrete molto da fare e, siccome le vostre parrocchie sono nel cuore della città e vicine alla Curia, sarete dei sorvegliati speciali”.

Il parroco nella sua omelia poi ha esortato i presenti e, soprattutto i giovani “a non essere una generazione da divano, di non rischiare di sedersi, ma di camminare, chiedendo al Signore di indicarci i tesori da curare e le zavorre a cui rinunciare”.

Il Resto del Carlino

 

Preghiera e liturgia nella chiesa di S. Stefano

Lunedì  ore 19 S. Messa

Martedì dalle 18 alle 19 laboratorio di clownerie.

Venerdì
Dalle ore 15 alle ore 19 Adorazione Eucaristica
ore 18,30 S. Rosario Ore 19 S. Messa

Sabato ore 19 S. Messa festiva anticipata
Domenica ore 10 S. Messa

Mensa Caritas in S. Stefano: 

ogni giorno dalle 10:30 alle 12:30.

 

Parrocchie, cosa cambia in centro a Reggio

fonte: laliberta.info

Pubblichiamo l’intervento del vescovo Massimo Camisasca al termine del Pontificale celebrato nella Basilica della Ghiara martedì 8 settembre 2020

Concludendo la celebrazione dello scorso anno, come già accennavo nell’omelia odierna, annunciavo che si sarebbe avviato un percorso per studiare «la possibilità di sopprimere, dal punto di vista canonico, alcune […] parrocchie della nostra Chiesa, e di incorporare le stesse in altre parrocchie più grandi». Aggiungevo che di trattava di un passaggio formale cui eravamo costretti, in modo da evitare un aggravio di incombenze di tipo amministrativo sui parroci. Precisavo «molto chiaramente e con forza […] che soppressione canonica di una parrocchia non significa in alcun modo cessazione della sua vita o estinzione della comunità cristiana in un determinato luogo».

Alla luce di quanto comunicato lo scorso anno e dei successivi approfondimenti compiuti dai diversi organismi della diocesi, dopo aver sentito i parroci coinvolti e aver incontrato le parrocchie interessate, oggi vi annuncio che le dieci parrocchie presenti nel centro storico della nostra città, si costituiranno in due nuove parrocchie, accorpando i territori e i fedeli secondo le seguenti modalità:

  1. Sant’Agostino, Santo Stefano, Santa Teresa, Cattedrale, San Prospero e San Zenone
  2. San Pietro, San Giacomo, San Francesco e San Nicolò

Le due parrocchie avranno una nuova denominazione indicata dai Sacerdoti e dai fedeli delle stesse, che saranno comunicati nel momento della loro istituzione canonica.

Sostegno a famiglie e persone in difficoltà economica a causa dell’emergenza in atto

Unità Pastorale Santi Crisanto e Daria
Comunità parrocchiale S. Stefano e S. Zenone

CONDIVISIONE

Accogliendo l’invito del Vescovo a sostenere le famiglie
e le persone in difficoltà economica a causa dell’emergenza in atto,  la nostra parrocchia donerà 1000 euro al Fondo “S. Carlo Borromeo”,  istituito dal Vescovo per l’emergenza Covid-19,  che sarà messo a disposizione della Caritas.
E 1000 euro al Centro di Ascolto delle Povertà del Centro Storico  per continuare ad accompagnare le famiglie del nostro territorio.
Tutti coloro che desiderano prendere parte a questo gesto di condivisione comunitario possono versare il loro contributo sul conto corrente della parrocchia

IBAN IT78Y0503412898000000004385

intestato a Parrocchia S. Giovanni Evangelista in Santo Stefano

Grazie a tutti e buon cammino in questo Tempo Pasquale.