PROCESSIONE CORPUS DOMINI Giovedì 26 maggio 2016

Giovedì 26 maggio sarà celebrata in Cattedrale la solennità del “Corpo e Sangue del Signore” nella data tradizionale del secondo giovedì dopo Pentecoste (mentre nelle parrocchie rimane alla domenica successiva, il 29 maggio).

Alle ore 20.30, il vescovo Massimo Camisasca presiederà la solenne concelebrazione dei parroci e dei diaconi permanenti, a cui farà seguito la processione cittadina del “Corpus Domini”, animata con canti, letture e preghiere dai cori parrocchiali del Vicariato urbano, mentre il servizio liturgico sarà svolto dai Seminaristi. Quando la processione uscirà dal tempio, i Campanari Reggiani suoneranno le campane del Duomo a festa e i fedeli accenderanno ciascuno una candela, segno della fede con cui compiono questo gesto. I bambini che hanno celebrato la prima Eucaristia in Cattedrale la domenica 17 aprile precederanno il Santissimo Sacramento con il lancio dei petali di rosa e i giovani della comunità dello Sri Lanka (che celebrano mensilmente in lingua tamil nella chiesa di Santa Teresa) porteranno le lampade e il baldacchino processionale.

Sarà percorso il seguente itinerario: piazza Duomo, via Carducci, piazza del Monte, via Emilia S. Pietro, via Boiardi, via Toschi (con sosta per la benedizione agli ospiti del Parisetti e al personale in servizio) e ritorno in piazza Duomo, dove il vescovo Massimo impartirà ai fedeli la benedizione eucaristica.

Un invito particolare è rivolto ai residenti nelle vie attraversate dalla processione perché espongano alle finestre o ai balconi dei drappi bianchi e dei lumini accesi.

Sarà per le parrocchie della Città la conclusione insieme dell’Anno pastorale 2015-2016, inaugurato in Ghiara nella festa dell’8 settembre.

 

Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla: Documento di lavoro sulle Unità pastorali

unità-pastorale

Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla

Documento di lavoro sulle Unità pastorali

autunno 2014

Introduzione

Oltre 20 anni fa, la nascita delle prime Unità pastorali rispondeva con una sperimentazione a necessità contingenti; oggi, le Unità pastorali nella nostra diocesi costituiscono la scelta fondamentale che orienta la struttura di base della vita ecclesiale nel territorio.

La forma Unità pastorale sarà quindi la nuova «cellula» della diocesi, assumendo le principali valenze teologico-pastorali che il concetto di «parrocchia» porta con sé. Questo «Documento di lavoro», mentre impone di pensare la diocesi come insieme di Unità pastorali, vuole aiutare la trasformazione dalla situazione pastorale attuale verso un nuovo modello pastorale, da costruire, con il contributo responsabile di ministri ordinati e laici.

1. Motivazioni

Due ordini di motivazioni sostengono questa scelta progettuale diocesana. Il primo riguarda l’impiego adeguato delle risorse umane che costituiscono la Chiesa: da unlato, dobbiamo far fronte a una crescente sproporzione tra il numero delle parrocchie e il numero dei preti; dall’altro, questa situazione può diventare l’occasione per far crescere l’auspicatacorresponsabilità laicale e la ministerialità, insiemea un ripensamento della vita pastorale e della sua conduzione (ripensamento necessario anche per incentivare l‘impulso missionario).

Il secondo ordine di motivazioni riguarda ilcambiamento del contesto sociale. Il fitto reticolo geografico parrocchiale risponde a un tipo di società in cui il luogo della dimora costituiva il perno della propria identità personale e comunitaria, a motivo del fatto che l’intero arco della vita si svolgeva inevitabilmente in un ambito assai ristretto; nella società odierna la vita quotidiana si muove in spazi geografici e culturali vasti e assai differenti, provocando un rapporto complesso delle persone col territorio e una non immediata identificazione con le istituzioni a carattere territoriale soprattutto se eccessivamente ristrette e isolate dal più ampio contesto vitale.

  • In che misura le nostre comunità cristiane sono

consapevoli delle due questioni sopra accennate

e delle sfide che ci pongono? Si è mai parlato

con un certo approfondimento di questi temi?

  • Il calo numerico del clero genera rassegnazione

o ha suscitato nuove energie? Quali?

  • Ci sono difficoltà che la comunità vive per motivi

legati alla attuale configurazione dell’istituzione

parrocchiale? Quali?

2. Identità dell’Unità pastorale

L’Unità pastorale nasce da un gruppo di parrocchie vicine che gradualmente si mettono in comunione per formare una comunità evangelizzante più ampia che diventi il riferimento ordinario di tutta la pastorale. L’obiettivo principale è dunque una presenza ecclesiale feconda in relazione al concreto contesto ambientale in cui si vive e si testimonia la fede cristiana; tale obiettivo è ciò che può creare la comunione anche fra parrocchie con storie e tradizioni diverse: ciascuna parrocchia porta il proprio peculiare contributo alla comune missione e lascia che il proprio “respiro” si allarghi alla più ampia comunità ecclesiale.

Anche con le comunità religiose e le diverse associazioni e esperienze di vita cristiana presenti nel territorio è necessario intessere relazioni feconde per una efficace evangelizzazione.

Perché questo possa realizzarsi, in sede di progettazione delle nuove Unità pastorali dovranno contestualmente verificarsi, per quanto è possibile, tre condizioni:

– la comunità dell’Unità pastorale abbia al suo interno i carismi e le potenzialità per operare un discernimento della realtà, fare proposte di evangelizzazione nei vari settori pastorali, celebrare dignitosamente la fede cristiana nella liturgia;

– l’insieme delle parrocchie di una Unità pastorale raccolga le persone che vivono in un’area geografica antropologicamente significativa (per relazioni sociali, istituzioni civili, proposte culturali, comune senso di appartenenza…);

– la cura pastorale sia unitaria, affidata a uno o più presbiteri.

  • Quali guadagni e potenzialità lascia intravedere,

in ordine alla missione ecclesiale, la prospettiva

di Unità pastorale?

  • Quali paure e resistenze suscita, in ordine alla missione

ecclesiale, la prospettiva di Unità pastorale?

  • Quale desiderio per la futura Unità pastorale?

3. Tipologie diverse Per discernere e individuare le Unità pastorali nella nostra diocesi occorre considerare attentamente i diversi tipi di contesto geograficoculturale;

le forme concrete che rinnovano la Chiesa nella storia fioriscono, infatti, nell’incontro tra la grande Tradizione ecclesiale e le caratteristiche delle concrete comunità umane.

Nelle nostra diocesi possiamo individuare tre  tipologie di contesto geografico-culturale:

– il contesto urbano e suburbano, ad alta densità abitativa, dove la peculiare esperienza storica di ciascuna parrocchia si trova immersa in un’unica grande città, in cui i confini geografici interni sono ormai privi di reale consistenza antropologica;

– il contesto delle aree della pianura e della collina, in cui centri abitati di media grandezza sono circondati da nuclei minori che, pur avendo alcune manifestazioni di una propria identità, per diversi motivi gravitano anche sui centri maggiori;

– il contesto montano, dove accanto ad alcuni centri più grossi, molte borgate distanti tra loro e poco popolate custodiscono spesso una propria identità, storica e attuale, anche nelle crescenti necessarie interazioni in tutti gli ambiti della vita.

Per questi tre differenti contesti dovranno necessariamente costruirsi tre differenti modelli di Unità pastorale, in grado di orientare concretamente il cammino di ciascuna comunità.

  • C’è una tipologia, delle tre brevemente

accennate, che rappresenta maggiormente la

situazione della comunità?

  • Quali risorse locali sono presenti e da

valorizzare nell’Unità pastorale?

  • Quali attenzioni ed esperienze possono facilitare

la missione ecclesiale in questo contesto?

4. Strumenti e sussidi

Quali strumenti concreti possiamo costruire e condividere per rendere possibile questo cammino?

Non si potrà tralasciare di studiare e definire:

– le caratteristiche del Consiglio di Unità pastorale e degli altri organismi comunitari (a servizio dell’Unità pastorale e/o di una singola parrocchia);

– le figure ministeriali opportune (per l’Unità pastorale e/o per una singola parrocchia);

– strumenti/sussidi di progettazione, di accompagnamento e di verifica del cammino di Unità pastorale;

– strumento di coordinamento diocesano o per macrozone

  • Che cosa consigli per la formazione del

presbiterio e delle comunità nel tuo vicariato?

  • Quali strumenti si chiede alla diocesi di

preparare per accompagnare il cammino

dell’Unità pastorale?

  • Quali figure ministeriali si sono sperimentate e/o

si ritengono opportune, e in relazione a quali

esigenze della propria specifica situazione?

Reggio Emilia, 10 ottobre 2014

Parrocchie del centro storico. Corsi per fidanzati in preparazione al matrimonio 2014-2015

Parrocchie del centro storico

Corsi per fidanzati in preparazione al matrimonio

 

GIovani-fidanzati 

PARROCCHIA SANTO STEFANO 2014

Lunedì  29 Settembre “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì  6 Ottobre. “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 13 Ott. “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 20 Ott. “La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 27 Ott. “I corrosivi del matrimonio, ovvero essere buoni osservatori”- rel. Coniugi Cavalca

Lunedì 3  Novembre. “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 10 Nov. “I figli dono di Dio” –  rel. diac. Grassi

PARROCCHIA SANT’AGOSTINO 2015

Lunedì  12 Gennaio “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì  19 Gen. “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 26 Gen. “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 2 Febbraio. “La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 9 Feb. “I corrosivi del matrimonio, ovvero essere buoni osservatori”- rel. Coniugi Cavalca

Lunedì 16  Feb. “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 23 Feb. “I figli dono di Dio” –  rel. diac. Grassi

PARROCCHIA SANTO STEFANO 2015

Lunedì  13 Aprile “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì  20 Apr. “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 27 Apr. “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 4 Maggio “La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 11 Mag. “I corrosivi del matrimonio, ovvero essere buoni osservatori”- rel. Coniugi Cavalca

Lunedì 18 Mag. “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 25 Mag. “I figli dono di Dio” –  rel. diac. Grassi

–         Tutti i corsi si terranno  alle ore 21 presso le Parrocchia di Santo Stefano e di San’Agostino. Al termine di ogni corso si terrà un momento di festa e condivisione in cui verrà anche rilasciato l’attestato di partecipazione.

–         le prenotazioni si fanno presso la parrocchia  in cui si tengono i corsi o presso il responsabile degli stessi diacono Enrico Grassi cell. 3389805145

–         il corso è gratuito ma si può collaborare “volontariamente” con offerta al fine dello stesso!

Parrocchie del centro storico Reggio Emilia: Corsi per fidanzati in preparazione al matrimonio

GIovani-fidanzati

Parrocchie del centro storico

Corsi per fidanzati in preparazione al matrimonio

2013

Lunedì 30 Settembre “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì 07  Ottobre “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 14 Ottobre “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 21 Ottobre “La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 28 Ottobre “I figli dono di Dio” – rel. coniugi Cavalca

Lunedì 04 Novembre “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 11 Novembre “I corrosivi del matrimonio, ovvero:essere buoni osservatori” – Diac. Grassi

2014

Lunedì 13 Gennaio “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì 20 Gennaio “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 27 Gennaio “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 03 Febbraio “La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 10 Febbraio “I figli dono di Dio” – rel. coniugi Cavalca

Lunedì 17 Febbraio “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 24 Febbraio “I corrosivi del matrimonio, ovvero:essere buoni osservatori” diac. Grassi

2014

Lunedì 14 Aprile “Il sacramento del matrimonio” – rel. Diacono Enrico Grassi

Lunedì 28 Aprile  “La parola di Dio fondamento del matrimonio” –  rel. Coniugi Fortelli

Lunedì 05  Maggio “La relazione e le sue difficoltà”-  rel. Dott. Soliani

Lunedì 12 Maggio“La conoscenza della fertilità” –  rel. Dott. Soliani

Lunedì 19 Maggio “I figli dono di Dio” – rel. coniugi Cavalca

Lunedì 26 Maggio “Il dialogo nella coppia” – rel. coniugi Bedogni

Lunedì 03 Giugno “I corrosivi del matrimonio, ovvero:essere buoni osservatori” diac. Grassi

–         Tutti i corsi si terranno  alle ore 21 presso la Parrocchia di Santo Stefano. Al termine di ogni corso si terrà un momento di festa e condivisione in cui verrà anche rilasciato l’attestato di partecipazione.

–         le prenotazioni si fanno presso la parrocchia  in cui si tengono i corsi o presso il responsabile degli stessi diacono Enrico Grassi cell. 3389805145

–         il corso è gratuito ma si può collaborare “volontariamente” con offerta al fine dello stesso!