Natale 2020: LA FESTA PIÙ UMANA DELLA FEDE TORNA ORA SENZA FRASTUONO

Da decenni l’avvicinarsi del Natale suscitava in alcuni, come ci ha rivelato Karl Rahner, «più un segreto moto di stizza che una gioia al pensiero del fastidioso frastuono della festa e delle convenzioni sociali», che mettevano di malumore. In piazze, vie, negozi con merce di ogni genere, sempre più pieni di folla, per tutto il giorno venivano diffuse musiche natalizie, diventate stucchevoli, alternate a musiche che portavano in tempi e in luoghi lontani da quelli in cui si era. Tutto distoglieva dal soffermarsi sul dono che il Natale offre a coloro che sanno accoglierlo. Né a soffermarsi su questo contribuiva l’allestire in casa un albero, illuminato da luci multicolori o, ma raramente e in fretta, un piccolo presepe.

Per lo più ciò avveniva per rispettare usanze che nulla di sacro e di vivo arrecavano alla mente e all’animo. Erano lontani i tempi nei quali, nelle case, si incominciavano a preparare presepi già nel mese di novembre e, nelle chiese, molti partecipavano alle liturgie della Novena, durante la quale, sia nelle case sia nelle vie, zampognari venuti da lontano suonavano antiche e sempre nuove melodie natalizie.

Come si sa, fu san Francesco d’Assisi ad iniziare il presepe, facendo rappresentare nella Grotta di Greccio, nel Natale del 1223, la scena della nascita di Gesù a Betlemme descritta nel Vangelo di San Luca, con l’annuncio degli angeli ai pastori, e il loro andare ad adorare il Bambino, portando in dono prodotti, che potessero alimentare i suoi genitori. A continuare ad allestire presepi nelle chiese furono i francescani, poi l’uso si estese anche alle case. Il presepe incominciò a divenire popolare nella Seconda metà del Quattrocento, dapprima in Toscana e poi nell’Italia Settentrionale e nel Napoletano. Raggiunse la massima diffusione nel Settecento con caratteristici presepi a Bologna, a Genova, in Sicilia, e specialmente a Napoli dove si elaboravano vere e proprie scenografie, con al centro la scena della Natività (capanna, la Madonna, san Giuseppe, il Bambino nella mangiatoia, il bue, l’asinello). In alto, nel cielo stellato, gli angeli. E poi I tre Magi che avendo come guida la cometa posta sull’alto della capanna, venivano dall’Oriente, portando in dono incenso, mirra ed oro che sarebbe stato molto utile a Giuseppe ed a Maria nell’imminente fuga in Egitto. E la rappresentazione di ambienti reali (talvolta anche fiabeschi) con coloro che lì vivevano e sul come vivevano. Tutto tendeva a congiungere il tempo e l’eternità.

Questo particolare e imprevisto 2020 ha allontanato alquanto «il fastidioso frastuono della festa», anche se non ha fermato le continue pubblicità, specialmente televisive, che identificano nelle merci il dono di Natale. E ha concesso, a chi lo voglia, di poter ritrovare, almeno in parte, quell’incanto del Natale che sembrava irrimediabilmente perduto, e di potersi preparare nel silenzio a ricevere l’autentico dono del Natale. Questo non consiste solo nel ritrovarsi, specialmente nella sera della Vigilia, nell’intimità familiare, nell’augurarsi, a voce o per iscritto, ‘Buon Natale’, nel dare o ricevere doni, nell’aiutare qualcuno che ha bisogno. Sono cose bellissime, che possono donare una certa letizia e una certa gioia, e che sono in sintonia con quella che, come scriveva nel 1982 il gran teologo e allora cardinale Joseph Ratzinger, «è la festa più umana della fede, perché ci fa percepire nella maniera più profonda l’umanità di Dio». Ma il Natale è soprattutto il ricordo della nascita di Colui che con essa, la predicazione, la morte, la resurrezione ha annunciato e testimoniato che ogni uomo viene da Dio e e va verso Dio, e lo ha reso partecipe della natura divina, come disse, in un suo famoso discorso per il Natale, san Leone Magno, che fu Papa dal 440 al 461 d.C.

Karl Rahner, che era a sua volta un gran teologo tedesco, invitava ad assumere un adeguato atteggiamento interiore, e a prepararsi a ricevere il dono del Natale con la riflessione, la meditazione, la preghiera, quantunque si fosse tra frastuoni e conversazioni sociali. È il compito che, nel 2020, si ripropone a tutti noi, tra le inquietudini, le paure, le angosce, le ansie suscitate e alimentate dall’epidemia globale.

Avvenire

Natale solo con i tuoi

IL FATTO Conte: «Scelta sofferta». Zona arancione nei giorni feriali. Chiese aperte fino alle 22. Ristori per 645 milioni a bar e ristoranti

Avvenire

Il decreto: zona rossa dal 24 al 6 gennaio in festivi e prefestivi. Sì alle visite di due persone e di minori Rt e tasso di positività sono ancora in salita. Il 27 dicembre le prime 10mila fiale di vaccino in Italia

Un lungo vertice tra i capidelegazione. Poi in Cdm un testo in cui prevale l’ala dura. Conte media sulle deroghe per il pranzo festivo, i piccoli Comuni e i giorni feriali. Un giallo anche lo slittamento della conferenza stampa a tarda sera. Ma dinanzi ai cronisti il premier si difende: non interveniamo in ritardo, tutta l’Europa in affanno, vediamo la fine dell’incubo. Iv si smarca: commessi errori, ora ristori al 100%. Insieme alle restrizioni varato un fondo con 645 milioni per bar e ristoranti penalizzati dalla stretta festiva. Intanto arrivano cattive notizie sul fronte epidemiologico: per la prima volta dopo settimane l’indice di trasmissibilità Rt è tornato a crescere (anche se impercettibilmente, dallo 0,82 allo 0,86). «È il segno che potrebbero tornare ad aumentare anche contagi e decessi », avverte il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Altri 18mila casi in 24 ore, con 674 vittime.

COVID: ITALIA ROSSA FESTIVI-PREFESTIVI

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CONTE: ‘DECISIONE SOFFERTA. MA NON ENTRIAMO IN CASE ITALIANI’ E’ in vigore da oggi il decreto anti-Covid di Natale: l’Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, arancione nei feriali dello stesso periodo con deroghe per i piccoli comuni. E due commensali non conviventi o i minori di 14 anni potranno spostarsi sempre per raggiungere i familiari. Conte parla di decisioni “sofferte” ma necessarie, che pongono limiti ma “non entrano nelle case degli italiani” a controllare. Scattata l’ordinanza restrittiva in Veneto. Il Governo impugna quella della Val d’Aosta sulle aperture. Il rapporto nazionale tamponi-positività risale intanto al 10%, l’rt allo 0,86%.

Hit parade, Ligabue resta in vetta alla classifica

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Per la seconda settimana di seguito è “7” di Ligabue a dominare la classifica degli album più venduti in Italia, dall’11 al 17 dicembre, secondo i dati Fimi/Jfk. Al nuovo album del Liga (con sette inediti, usciti dai cassetti e rilavorati) segue, mantenendo il posto della scorsa settimana, il nuovo album di Claudio Baglioni, arrivato dopo sette anni di lavorazione, dal titolo “In questa storia che é la mia”.

Si mantiene ben saldo sul terzo gradino anche Sfera Ebbasta con “Famoso”. Sale di una posizione fino alla quarta, “Ahia!” dei Pinguini Tattici Nucleari, stesso titolo del romanzo pubblicato dal frontman del gruppo Riccardo Zanotti. Perde invece una posizione Renato Zero con Zerosettanta Vol. 1 (terzo capitolo della trilogia). Rimane nella top ten all’ottavo posto Zerosettanta Vol.2. Al numero sei troviamo invece l’unica new entry dei primi dieci: D.O.C. quattordicesimo album in studio di Zucchero Fornaciari, pubblicato l’8 novembre dalla Universal Music Group.
Infine, primo tra i singoli più scaricati è Baby di Sfera Ebbasta & J. Balvin. Tra i vinili più venduti Ahia! dei Pinguini Tattici Nucleari, seguito da D.O.C. di Zucchero Fornaciari. (ANSA).

Bankitalia: aumento costo conto corrente, più forte per online

Nel 2019 la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 1,6 euro rispetto all’anno precedente, attestandosi a 88,5 euro ma con un aumento più forte per quelli online (5,9 euro, 0,2 nel 2018). E’ quanto afferma l’indagine svolta dalla Banca d’Italia su 12.705 conti correnti bancari e 900 conti correnti postali e 698 conti on line non riferibili a sportelli.

“Si tratta – rileva Via Nazionale di una crescita modesta se confrontata con quella dell’anno precedente, allorché la spesa crebbe di 7,5 euro”. L’aumento della spesa dei conti correnti nel 2019 è dovuto all”aumento del possesso “delle carte di pagamento e al maggior numero di operazioni, soprattutto bonifici.”. “La variazione delle commissioni ha invece lasciato sostanzialmente invariata la spesa: a parità di operazioni e servizi fruiti, la spesa complessiva di gestione di un conto corrente sarebbe diminuita di poco meno di 0,2 euro” (ANSA).

Nasce un network di otto università cattoliche nel mondo

Dall’Australia al Giappone passando attraverso gli Stati Uniti, il Sud America e l’Europa. La Sacru,  Strategic Alliance of Catholic Research Universities, cioè l’alleanza strategica tra le università cattoliche impegnate nella ricerca, nasce con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione a livello globale tra le università cattoliche per un’educazione universitaria di eccellenza e per una formazione integrale degli studenti. Ne fanno parte l’Australian Catholic University ; il Boston College; la Pontificia Universidad Católica de Chile; la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro; la Sophia University in Giappone ; la Universidade Católica Portuguesa e l’Universitat Ramon Llull  in Spagna e l’università Cattolica  in Italia.

“L’idea nasce dalla necessità che le università cattoliche hanno di condividere le sfide, che ci sono poste in questo millennio”: spiega Pier Sandro Cocconcelli,  docente all’università Cattolica, segretario generale Sacru. Sulla base di questo, otto università cattoliche attive nel settore della ricerca e nella educazione universitaria di eccellenza hanno deciso di condividere una strategia a livello di ricerca a livello di istruzione superiore e di trasmissione sui rapporti, tra le università e la società. Questo è il filo comune che ha condotto il lavoro che è stato fatto in questo anno e mezzo, e che ha portato lo scorso luglio, alla costituzione di questo network.

vaticannews

Idee Film, lettura, concerti: ecco cosa fare nel settimo fine settimana di lockdown

Con l’Italia in lockdown, parziale o totale a seconda se si viva in una regione rossa, arancione, gialla, si ripropone la questione di come trascorrere il tempo libero in casa. Qui di seguito alcuni consigli per tutta la famiglia, dalla serie Tv al libro, da uno spettacolo teatrale a una mostra (tutto virtuale, ovviamente).

Venerdì 18 dicembre

Tv dei ragazzi: Cartoons on the bay 2020 (RaiPlay)

Da venerdì 18 al 20 dicembre RaiPlay sarà la casa di Cartoons on the bay, il festival di animazione crossmediale e della Tv dei ragazzi promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com. Un’occasione per conoscere le nuove tedenze e i nuovi prodotti dedicati ai più piccini. La cerimonia di premiazione dei migliori lungometraggi, mediometraggi e corti sarà sabato 19 dicembre alle 17.

Un podcast: Sette giorni per paesaggi (storielibere.fm)

Sono disponibili a partire da oggi sulla piattaforma Storie Libere gli incontri del festival Sette giorni per paesaggii, che quest’anno si svolge in versione podcast. Un’edizione speciale tutta dedicata al tema Immaginari del limite, reso ancor più attuale dalle vicende degli ultimi mesi, che ci stanno obbligando a riconsiderare il rapporto fra l’essere umano e l’ambiente naturale. Protagonisti della prima conversazione, dedicata al concetto di Relazione, sono lo psicologo Ugo Morelli e il filosofo Diego Assael, fra i relatori dei prossimi appuntamenti figurano l’architetto Antonio De Rossi, il fotografo Luca Andreoni e il fisico Ugo Locatelli. La manifestazione è organizzata da EN Laboratorio Collettivo.

Ore 21 – Un concerto: Matteo Macchionni – Christmas Recital (www.facebook.com/matteomacchionnitenore)

Il tenore Matteo Macchionni si esibià in diretta streaming sul suo canale Faceboo e su quello del Comune di Sassuolo (Modena), in un coinvolgente concerto natalizio dal Duomo di San Giorgio a Sassuolo. Dall’Ave Maria di Gounod a Silent Night, un’occasione di musica e riflessione

Ore 21 – Un film: Un mondo perfetto (Iris)

Commovente film del 1993 con la regia di Clint Eastwood, con Kevin Costner e lo stesso Eastwood. Un evaso nella sua fuga sulle strade degli Stati Uniti rapisce un bambino con cui però instaura una grande amicizia. Le conseguenze però saranno drammatiche.

Sabato 19 dicembre

Un libro – L’Ickabog di J.K. Rowling (Salani, traduzione di Valentina Daniele)

C’è una storia dietro questa storia: primo libro per ragazzi pubblicato da J.K. Rowling dopo la conclusione della saga di Harry Potter, L’Ickabog è apparso originariamente online durante il lockdown della scorsa primavera. Un dono per i lettori, certo, ma anche un invito a impadronirsi del racconto inviando le proprie illustrazioni. Il risultato è un’edizione diversa da Paese a Paese, ogni volta accompagnata dai disegni selezionati da un’apposita giuria. E poi c’è la fiaba, si capisce: il regno di Cornucopia, l’avventura di due ragazzi, la leggenda di un mostro che, alla fine, potrebbe anche arrivare e dimostrarsi molto meno mostruoso di quanto si temesse. Un inno al coraggio, alla libertà interiore e al valore universale della fraternità

Ore 21.10 – Un film: Qualcosa è cambiato (Rai Movie)

Commedia del 1997 con uno strepitoso Jack Nicholson, scrittore ipocondriaco e misogino, e del suo braccio di ferro con la cameriera Helen Hunt. Un duello di bravura: la scoperta dell’amore può donare la possibilità di una nuova vita?

Domenica 20 dicembre

Un museo: Uffizi sotto l’albero (www.uffizi.it)

Uno dei più importanti musei del mondo apre le sue sale sul web per guidare i più giovani alla scoperta del Natale attraverso una selezione di capolavori della collezione fiorentina. L’inziativa prevede l’attivazione di una “sala virtuale” alla quale possono accedere fino a dieci bambini (il costo complessivo è di 40 euro), che entreranno in dialogo con un narratore. Insieme, si sceglieranno due opere da ammirare e commentare, in una conversazione di circa 40 minuti. Per prenotazioni e informazioni: ga-uff.scuolagiovani@beniculturali.it

Un classico: I colloqui e altre poesie di Guido Gozzano (Interno Poesia)

Un Gozzano tascabile o quasi, proposto dall’intraprendente casa editrice Interno Poesia in un’elegante collana che ripropone da prospettive inconsuete i classici del Novecento. In questo caso l’introduzione e la cura del volume sono affidate a un altro poeta (e latinista eccellente), Alessandro Fo, che con appassionata competenza ci aiuta ad apprezzare i motivi per cui, ancora oggi, possiamo nutrire ammirazione e riconoscenza verso «guidogozzano», come scherzosamente si definiva l’autore. Il testo di partenza è quello stabilito da Andrea Rocca. E l’entusiasmo di Fo è decisamente contagioso.

Ore 21.00 – Un film: Quo vadis? (Iris)

Colossal diretto nel 1951 da Mervyn LeRoy tratto dal romanzo storico di Henryk Sienkiewicz, Nobel per la Letteratura. Ambientato nella Roma imperiale, racconta l’amore tra il comandante romano Marco Vinicio (Robert Taylor) e la cristiana Licia sullo sfondo della predicazione di Pietro. Uno strepitoso Peter Ustinov dà vita al folle Nerone che brucia Roma accusando del misfatto i cristiani, inziando una rerribile persecuzione.

Ore 21.00 – Un festival: Musica contro le mafie (www.musicacontrolemafie.it)

Le finali “Live from everywhere dell’11ma edizione del Premio Musica contro le mafie saranno in diretta streaming dal Teatro Rendano di Cosenza, condotta da Ismaele La Vardera de Le Iene, sul sito della manifestazione, sul caale youtube e la pagina Facebook. La manifestazione, di cui è presidente onorario don Luigi Ciotti, vedrà esibirsi i 10 finalisti del pr emio che unisce qualità musicale e impegno.

Avvenire

La Madonna è la radice di carne del Vangelo. IV Domenica di Avvento Anno B

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. […]

In apertura, un elenco di sette nomi affolla la pagina: Gabriele, Dio, Galilea, Nazaret, Giuseppe, Davide, Maria. Sette, il numero appunto della totalità, perché ciò che sta per accadere coinvolgerà tutta la storia, le profondità del cielo e tutto il brulichio perenne della vita. Un Vangelo controcorrente: per la prima volta nella Bibbia un angelo si rivolge a una donna; in una casa qualunque e non nel santuario; nella sua cucina e non fra i candelabri d’oro del tempio. In un giorno ordinario, segnato però sul calendario della vita (nel sesto mese…). Gioia è la prima parola: rallegrati! Vangelo nel Vangelo! E subito ecco il perché: Maria, sei piena di grazia. Sei riempita di cielo, non perché hai risposto “sì” a Dio, ma perché Dio per primo ha detto “sì” a te. E dice “sì” a ciascuno di noi, prima di ogni nostra risposta. Perché la grazia sia grazia e non merito o calcolo. Dio non si merita, si accoglie. L’Altissimo si è innamorato di te e ora il tuo nome è: amata per sempre; come lei anch’io amato per sempre. Tutti, teneramente, gratuitamente amati per sempre. Amore è passione di unirsi: il Signore è con te. Espressione che avrebbe dovuto mettere in guardia la ragazza, perché quando si esprime così Dio sta affidando un compito bellissimo ma arduo (R. Virgili): chiama Maria a una storia di brividi e di coraggio. Maria, avrai un figlio, tuo e di Dio, un figlio di terra e di cielo. Gli darai nome Gesù (prima volta: solo il padre aveva il potere di dare il nome). E la ragazza, pronta, intelligente e matura, dopo il primo turbamento non ha paura, dialoga, obietta, argomenta. Sta davanti a Dio con tutta la dignità di donna, con maturità e consapevolezza, pone domande: spiegami, dimmi come avverrà. Zaccaria ha chiesto un segno, Maria chiede il senso e il come. E l’angelo: viene l’infinito nel tuo sangue, l’immenso diventa piccolo in te, che importa il come? La luce che ha generato gli universi si aggrappa al buio del tuo grembo. Che importa come avverrà? E tuttavia Gabriele si ferma a spiegare l’inspiegabile, a rassicurarla: parla di Spirito sulle acque come all’origine, di ombra sulla tenda come al Sinai, la invita a pensare in grande, più in grande che può: fìdati, sarà Lui a trovare il come. L’ha trovato anche per Elisabetta. Lo sentirai nel tuo corpo, come lei. Lo Spirito poteva scegliere altre strade, certo, ma senza il corpo di Maria il Vangelo perde corpo, diventa ideologia o etica. Adesso ancora Dio cerca madri. Sta a noi, come madri amorevoli, aiutare il Signore a incarnarsi in questo mondo, in queste case e strade, prendendoci cura della sua parola, dei suoi sogni, del suo vangelo. Dio vivrà per il nostro amore.
(Letture: 2 Samuele 7,1-5.8-12.14.16; Salmo 88; Romani 16,25-27; Luca 1,26-38)