Vangelo, non favole

«Denunciare per comunicare il Vangelo». Non ha dubbi don Stefano Giaquinto, diretto, schietto, appassionato, un prete, un parroco che tutti i giorni vive la sua fede accanto alla gente. Una vicinanza che gli è costata cara, nella sua terra, la Campania, a Caserta, nel suo quartiere stare dalla parte di chi è più emarginato, denunciare i soprusi, significa vivere pericolosamente. Lui non si abbatte, nonostante le botte che lo hanno portato in ospedale, nonostante le minacce a lui e alla sua famiglia, nonostante l’auto distrutta. Don Censi, don Giaquinto, un partecipante, don Mazzi, Valter Benenti, 
Pirovano (foto Web).

Perché è convinto che non si può testimoniare il Vangelo senza denunciare cosa accade, ogni giorno, nel Mezzogiorno. Rammaricato, ricorda che sono passati 16 anni dall’uccisione di don Giuseppe Diana e in troppi lo hanno dimenticato.

Don Censi, don Giaquinto, un partecipante, don Mazzi, Valter Benenti, Pirovano.

Don Stefano ha aperto l’originale e ben organizzato convegno dedicato «a tutti i sacerdoti che vogliono arrivare al cuore della gente» il 4 giugno al Castello di Govone (Cn). Un interessante appuntamento sulla comunicazione promosso dall’associazione Ondalunga (nella persona di Valter Benenti) e dalla nostra rivista Vita Pastorale, che il mese prossimo pubblicherà qualche stralcio delle relazioni. Un’iniziativa giunta con successo alla sua sesta edizione e che coinvolge un pubblico sempre più vasto tra preti, religiose e laici convinti che si può imparare a comunicare meglio.

Monsignor Luciano Pacomio, il vescovo di Mondovì delegato per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale piemontese, ha sottolineato il valore di comunicare la gioia: «Vogliamo donare la speranza», ha detto; citando san Paolo e vari brani della Bibbia ha brevemente introdotto al tema della giornata. Monsignor Sebastiano Dho, vescovo di Alba, ha rivolto a tutti il benvenuto nella «sua diocesi». E poi il via alle testimonianze, particolarità di questo convegno che si sviluppa non sulla teoria, ma sulla pratica, offrendo l’opportunità di incontrare uomini e donne "carismatici".

Don Stefano è stato il primo a intervenire. Ha subito esordito, affermando che la «nostra vera parrocchia è la strada, è lì che si gioca la salvezza. Il Cristo lo vedo negli occhi di Ciro», ha puntualizzato, «morto per overdose, da solo, in campagna. All’obitorio, davanti al suo cadavere, mi sono chiesto: ma che prete sono io?». Raccontando la sua giornata, ha esortato a non stare accanto a chi vuole essere sempre al centro, ha chiesto meno parole e più fatti. A Pasqua ha scritto una lettera ai camorristi; in poco tempo gli sono arrivate tantissime risposte. E poi ha invitato ad avere coraggio, a spalancare le porte delle chiese, tutti i giorni, anche la sera.

Il Mago Sales, mons. Dho e mons. Pacomio.
Il Mago Sales, mons. Dho e mons. Pacomio (foto Web).

Don Mazzi e il Mago Sales

Come diventa realtà la Parola? A chiederselo è stato un altro prete, don Antonio Mazzi, che ha portato la sua personale esperienza di fede: «Io non voglio salvare gli altri e perdere me stesso». Con l’ausilio di tre parabole (Figliol prodigo, buon samaritano e discepoli di Emmaus) ha riletto la sua storia, il suo desiderio di essere "relazione incarnata", perché le «persone si salvano a vicenda attraverso la relazione».

E poi sul palco è scesa la magia, attraverso la sempre straordinaria interpretazione di Mago Sales, alias don Silvio Mantelli, salesiano: «Non dobbiamo mai rinunciare a vivere ogni giorno come un giorno nuovo. Essere prete non è una professione, ma una vocazione», e lui la vive attraverso la gioia che dona (e insegna) ai tanti bambini che accorrono per vedere i suoi giochi di prestigio. Una missione che aiuta chi lo guarda a non avere paura, e a non prendersi troppo sul serio.

La mattinata si è conclusa con una precisa relazione di Fabrizio Pirovano, esperto in comunicazione che, con l’ausilio di filmati e fotografie ha aiutato il pubblico a riflettere su che cos’è il carisma e chi è la persona carismatica: «Colui che ha il coraggio di uscire allo scoperto».

Ulteriori informazioni sul sito, dove ogni mese potete vedere alcune anticipazioni di Vita Pastorale.

Chiara Genisio

vita pastorale luglio 2010

 

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