Grazia Passeri, presidente dell’associazione Salvamamme, chiede al campione di dare l’esempio alle "seconde generazioni". Anche fuori dal campo
Una delle iniziative dell’associazione Salvamamme.
Caro Mario,
non mi conosci, sono Grazia Passeri, presidente di Salvamamme, un’associazione che con estrema semplicità, trasparenza e concretezza cerca di essere vicina alle famiglie in difficoltà, italiane e straniere, molte provenienti dall’Africa. Tutte persone che spesso, con coraggio, hanno lottato e stanno lottando per conquistare, per i loro figli, il diritto di vivere con dignità.
Cosa cerco da te, che sei appena uscito dall’adolescenza e che ha diritto di vivere come vuoi la tua vita? Non sono tua madre, ma sono mamma di due figlie, una di loro è la più bella, dolce e intelligente tra le ragazze dell’Angola, fonte di un mio profondo orgoglio. So per esperienza che la giovinezza è un momento splendidamente esplosivo e ricco di eccessi, poi se si è fortunati, gli anni ti aiutano a conquistare una maturità, a trovare un equilibrio.
Il punto è che ogni giorno parlo, incontro, ascolto bimbi e ragazzi di origine africana e il tuo nome ricorre. Sei un mito perché sei un giovane nero, venuto da lontano, portatore di un grande e incredibile talento. Ti sentono uno di loro anche se sei cresciuto in Italia nell’amore di una famiglia italiana. Questo talento ti porta a essere al centro dell’attenzione di tutti e i bambini "ti guardano". Ti vedono come un esempio e il tuo successo è la loro speranza di successo.
I tuoi gesti vengono attentamente osservati e imitati da tutti quei ragazzi che in questo momento vivono le difficoltà economiche delle loro famiglie e che pur amati, non possono accedere a quell’innato consumismo che caratterizza luoghi come le scuole, le feste e luoghi di aggregazione in generale. Loro ti osservano non solo in campo ma anche nella vita, anche negli atteggiamenti a volte provocatori. A un ragazzo di talento come te molto verrà perdonato, mentre a molti di loro verrà tutto messo in conto. In alcuni ambienti superati i 12, 13 anni, se sei fortunato i 18, diventi facilmente carne da macello. Non tutti saranno bellissimi, talentuosi o dotati di abilità straordinarie come te. Crescere è a volte difficile.
Credimi, si tratta di ragazzi normali che hanno diritto a una vita normale. Quindi da me non una critica ma una richiesta di aiuto. Diventa per loro un esempio, il loro Superboy dentro e fuori dal campo, negli atteggiamenti di ogni giorno. Se sei arrivato dove sei ora, probabilmente lo devi al sacrificio e a un duro allenamento del corpo, il talento aiuta, ma non ci si improvvisa atleti professionisti. Non ci s’improvvisa in nessun campo, anche questo è un messaggio importante che devi trasmettere.
Rispondi così, "in modo virtuoso", anche agli invidiosi, intolleranti e odiosi di cui ogni metro del mondo è pieno. So di chiederti molto, ma tu puoi fare molto, in un’Italia che si avvia a un confronto con le seconde generazioni. Medici, giudici, avvocati, capi del personale, dirigenti di azienda di domani, saranno i figli degli immigrati di oggi, e questo, pur non vivendo in un Paese razzista, sarà difficile da digerire per molti. C’è bisogno di armonia, amore e di buoni esempi.
Tu puoi davvero fare qualcosa. Pensa alla mia richiesta. Ti auguro tutto il bene del mondo.
Grazia Passeri
(presidente di Salvamamme)
famigliacristiana.it