2 Agosto 2023 Marola, Perdono di Assisi

La festa del Perdono di Assisi verrà celebrata presso l’antica Abbazia di Marola (via del Seminario 12, Carpineti).
L’appuntamento è il 2 agosto. Alle ore 17.30 inizieranno le confessioni. Alle ore 18.30 verrà celebrata la Santa Messa, con al termine le preghiere per ottenere l’indulgenza.

Al termine della celebrazione, alle ore 19.30, per chi lo desidera, è possibile fermarsi a cenare insieme presso il Centro di spiritualità di Marola.

Per la CENA è necessario PRENOTARE inviando una mail a prenotazioni@pievesanvalentino.it indicando nome e cognome delle persone che partecipano.

laliberta.info

Il Perdono di Assisi, festa della misericordia e della riconciliazione

La Porziuncola a Santa Maria degli Angeli ad Assisi

Avvenire

«Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso». Così diceva il 2 agosto 1216 san Francesco a quanti erano convenuti alla Porziuncola per il Perdono di Assisi. A distanza di otto secoli da quel giorno la tradizione dell’indulgenza che dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli si estende a tutte le chiese parrocchiali e francescane si ripete. Sono migliaia i pellegrini che arriveranno per la solennità di lunedì 1 e martedì 2 agosto, pronti a varcare la porta della Porziuncola in occasione della grande festa della misericordia.

I frati minori si sono preparati per le Confessioni (dalle 7 alle 19) anche all’aperto, in appositi gazebo allestiti nel giardino del convento stesso, mentre sono tante le iniziative liturgiche per vivere in pienezza questa occasione di riconciliazione. Un momento che, grazie all’innovazione tecnologica, passa anche attraverso il web con la pubblicazione online, sul sito www.perdonodiassisi.org, delle preghiere di migliaia di fedeli che chiedono sostegno per i familiari ammalati, lavoro per i figli, attenzione agli amici lontani, ma anche invocano la pace nel mondo. L’aggiornamento è continuo: nel giro di pochi minuti il contatore sale e nel pomeriggio di ieri il numero di preghiere e richieste era arrivato a 3.841.

La solennità del Perdono di Assisi prenderà il via ufficialmente lunedì 1 agosto. Alle 11 il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli, presiederà la Messa solenne che terminerà con la processione di “Apertura del Perdono”: così detta perché da questo momento – cioè dalle 12 del 1° agosto fino alla mezzanotte del 2 – l’indulgenza plenaria concessa quotidianamente alla Porziuncola si estenderà a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo, e anche a tutte le chiese francescane. Nel pomeriggio, alle 18.30, ci saranno i Primi Vespri. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale Veglia di preghiera serale alle 20.45 sarà guidata da padre Luciano De Giusti, ministro provinciale dei frati minori di Abruzzo-Lazio.

Martedì 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche delle 7, 8.30,10, 11.30, 16.30, 18. Quella solenne delle 11.30 sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova. A partire dalle 14.30 i giovani e le famiglie della 40ª Marcia francescana dal tema “Infinitamente buono”, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni estere, dopo una settimana di cammino varcheranno la porta della Porziuncola. Il ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni, presiederà alle 19 i Vespri solenni del Perdono.

Durante i due giorni del Perdono di Assisi sono previsti anche eventi nella piazza della Basilica che faranno da cornice alle celebrazioni liturgiche. In particolare lunedì 1 agosto alle 21.30 ci sarà l’esibizione della banda della Polizia di Stato e il 3 agosto alle 21 il concerto “A te grido Signore infinitamente buono” organizzato dalla pastorale giovanile diocesana e dall’associazione di volontariato “Laudato si’” con il patrocinio del Comune di Assisi. Non sarà solo uno spettacolo ma un momento di preghiera e di testimonianze in musica. In occasione della solennità dell’indulgenza della Porziuncola, inoltre, la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino organizza il “Perdono degli assisani”, antica tradizione che prevede per domani in mattinata il pellegrinaggio a piedi dal centro della città umbra fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli dove alle 7 verrà celebrata l’Eucaristia.

IL PERDONO D’ASSISI, COS’È E COME FUNZIONA

Si tratta di un’indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 e tutti i giorni dell’anno visitando la Chiesa della Porziuncola di Assisi dove morì San Francesco. Il Poverello ottenne l’indulgenza da papa Onorio III il 2 agosto 1216 dopo aver avuto un’apparizione presso la chiesetta

Famiglia Cristiana

La maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita su interessamento di S. Pio V a partire dal 1569 e che sorge a circa quattro chilometri da Assisi, racchiude tra le sue mura l’antica cappella della Porziuncola, legata alla memoria di San Francesco d’Assisi. Oggi sulla sua facciata c’è un affresco raffigurante l’istituzione del Perdono di Assisi, opera di G. F. Overbek di Lubecca (1829-1830), il quale ha così voluto decorare quell’insigne luogo.

COME NASCE IL “PERDONO D’ASSISI”?

Proprio alla Porziuncola il Santo d’Assisi ebbe la divina ispirazione di chiedere al papa l’indulgenza che fu poi detta, appunto, “della Porziuncola o Grande Perdono”, la cui festa si celebra il 2 agosto.

È il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno dei documenti più diffusi, a riferirlo. S. Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’umile chiesa. Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria. Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini. S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.

Giotto, San Francesco davanti a Onorio III, Basilica Superiore di Assisi

Giotto, San Francesco davanti a Onorio III, Basilica Superiore di Assisi

LA RICHIESTA A PAPA ONORIO III

Alle prime luci dell’alba, quindi, Francesco, prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove allora si trovava il Papa. Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che aveva dato ciò che aveva ai poveri. Il Pontefice, ascoltato il racconto della visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse quest’indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”. Si trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati.

Il Papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non è usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile”. Francesco ribatté: “Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”. Nonostante, quindi, l’opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu l’abbia”). Sul punto di accomiatarsi, il Pontefice chiese a Francesco – felice per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse quanto ottenuto. “Santo Padre, – rispose il Santo – a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. L’indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”.

La chiesa della Porziuncola

La chiesa della Porziuncola

QUANDO VENNE ISTITUITA UFFICIALMENTE?

Il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, S. Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria con l’animo colmo di gioia, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano. Nel 1279, il frate Pietro di Giovanni Olivi scriveva che “essa indulgenza è di grande utilità al popolo che è spinto così alla confessione, contrizione ed emendazione dei peccati, proprio nel luogo dove, attraverso san Francesco e Santa Chiara, fu rivelato lo stato di vita evangelica adatto a questi tempi”.

A QUALI CONDIZIONI SI PUÒ OTTENERE L’INDULGENZA?

Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio; partecipare alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione; visitare la chiesa della Porziuncola dove si deve rinnovare la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana, e recitare il Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo; recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.

Normalmente si recita un Pater, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il Papa.

IN QUALI GIORNI SI PUÒ OTTENERE IL “PERDONO D’ASSISI”?

Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, grazie anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio 1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare l’indulgenza, per sé o per i propri defunti,alle medesime condizioni, durante tutto l’anno, una sola volta al giorno.
Mentre in tutte le chiese parrocchiali e le chiese francescane sparse nel mondo si può lucrare dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno.

COS’È L’INDULGENZA?

Nel Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 1478-9) si legge: «L’indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità [Cfr. Paolo VI, Cost. ap. Indulgentiarum doctrina, 8; Concilio di Trento: DS 1835].

Poiché i fedeli defunti in via di purificazione sono anch’essi membri della medesima comunione dei santi, noi possiamo aiutarli, tra l’altro, ottenendo per loro delle indulgenze, in modo tale che siano sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati. Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del Purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati. (CCC 1498)»

 

Assisi, il custode della Porziuncola: il Perdono, desiderio di Paradiso

Iniziato il triduo che precede le 24 ore – da mezzogiorno dell’1 agosto alla mezzanotte del giorno dopo – durante le quali l’indulgenza plenaria chiesta da San Francesco a Papa Onorio III, che nella Porziuncola è possibile ottenere tutto l’anno, viene estesa a tutte le chiese parrocchiali e francescane. Il custode dell’antica chiesetta francescana: in questi giorni, nel silenzio della preghiera, impariamo a guardare gli altri come li guarda Dio

Un'immagine di San Francesco raffigurato davanti alla Porziuncola

Tiziana Campisi – Città del Vaticano – Vatican News

Tre giorni per prepararsi al Perdono di Assisi. Da venerdì 29 luglio e fino a domenica, ogni sera, alle 21.15, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, sono le meditazioni di padre Mauro Galesini che introdurranno alla celebrazione della misericordia lucrata da San Francesco. Oggi appuntamento alle 16.30 con una catechesi penitenziale per tutti, per una “Guida all’esame di coscienza” in preparazione al sacramento della riconciliazione. L’1 agosto, alle 11, sarà padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica che terminerà a mezzogiorno con la processione di “Apertura del Perdono”. Da quel momento fino alle ore 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali e francescane dei cinque continenti.

La storia del Perdono di Assisi

Il Perdono di Assisi ha origine nel XIII secolo. Si narra che una notte dell’anno 1216 San Francesco è immerso nella preghiera presso la Porziuncola, quando improvvisamente dilaga nella piccola chiesa una vivissima luce e sopra l’altare l’umile frate vede il Cristo e sua Madre circondati da una moltitudine di angeli. Gli viene chiesto cosa desideri per la salvezza delle anime e Francesco risponde: “Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli dice il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. Il poverello di Assisi si presenta, così a Papa Onorio III che lo ascolta con attenzione, dà la sua approvazione e gli domanda: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?”.  E Francesco: “Padre Santo, non domando anni, ma anime. Voglio, Padre santo, se piace alla Vostra Santità, che quanti confessati e contriti, e, com’è dovere, assolti dal sacerdote, entreranno in quella chiesa, siano liberati dalla pena e dalla colpa, in cielo e in terra, dal giorno del battesimo fino al giorno e all’ora dell’ingresso nella detta chiesa”. Il Pontefice risponde: “Ecco, da ora concediamo che chiunque verrà ed entrerà nella predetta chiesa, opportunamente confessato e pentito, sia assolto dalla pena e dalla colpa; e vogliamo che questo valga ogni anno in perpetuo, ma solo per una giornata, dai primi vespri compresa la notte, sino ai vespri del giorno seguente”. Fu così che il 2 agosto 1216, insieme ai vescovi dell’Umbria, che Francesco, al popolo radunatosi alla Porziuncola annunciò: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. Nel corso dei secoli la concessione ha subito molte variazioni, fino a quando è stata estesa a tutti i giorni per la chiesa della Porziuncola, mentre per tutte le chiese parrocchiali e francescane solo al 2 agosto. La disciplina attuale è stata fissata da Paolo VI nella Lettera Apostolica Sacrosancta Porziuncolae Ecclesia del 14 luglio 1966, inviata al vicario generale dell’Ordine dei Frati Minori fr Costantino Koser in occasione del 750° anno della concessione dell’Indulgenzia della Porziuncola.

Il programma delle celebrazioni

L’1 agosto, dopo la celebrazione dell’“Apertura del Perdono”, alle 18.30 presiede i Primi Vespri monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno. Segue l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi Stefania Proietti. La sera, poi alle 20.45 si svolge la tradizionale veglia di preghiera serale: a guidarla fr Luciano De Giusti, ministro provinciale dei frati minori di Abruzzo-Lazio. Il 2 agosto numerose le celebrazioni eucaristiche in programma, quella solenne, alle 11.30 sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco.

 

Il fatto. Ad Assisi la festa del Perdono. Con san Francesco in paradiso

Domenica 1 agosto e lunedì 2 agosto la solennità voluta dal santo che permetterà di ottenere l’indulgenza plenaria in tutte le chiese parrocchiali e francescane del mondo
La chiesetta della Porziuncola nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi negli anni prima del Covid

La chiesetta della Porziuncola nella Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi negli anni prima del Covid – Avvenire

«Io vi voglio mandare tutti in Paradiso». Era il 2 agosto 1216 quando san Francesco esclamò questa frase che ancora oggi, alla vigilia della solennità del Perdono di Assisi, sembra riecheggiare nella chiesetta della Porziuncola “custodita” all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Una solennità con tante liturgie e iniziative organizzate per vivere in pienezza questo tempo di grazia. Per l’occasione quest’anno la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino ha deciso di ripristinare l’antica tradizione del “Perdono degli assisani” che prevede il pellegrinaggio a piedi dal centro della città fino a Santa Maria degli Angeli.

Per l’occasione l’arcivescovo Domenico Sorrentino ha scritto e distribuito una Lettera pastorale dal titolo Ripartire dalla Porziuncola, ripartire dal Vangelo. Verso il nuovo anno pastorale e l’VIII centenario della morte di Francesco. In uno dei passaggi della Lettera il presule spiega che «questo metterci anche fisicamente in cammino ci offrirà uno stimolo e un incoraggiamento, mentre viviamo, con tutta la società, un bisogno di “ripartenza” che ci viene spontaneo legare soprattutto alla dura esperienza della pandemia, ma che in realtà ci chiede di guardare oltre, per uscire da una crisi globale dalle molte dimensioni».

 

L'interno della chiesetta della Porziuncola

L’interno della chiesetta della Porziuncola – Avvenire

 

La festa del Perdono quest’anno coincide con l’VIII centenario del Capitolo della “Regola non bollata” «che – scrive ancora l’arcivescovo – vide gli assisani particolarmente attivi intorno a Francesco e ai suoi frati. Quel Capitolo segnava l’inizio dell’ultimo quinquennio della vita del santo. Ricordarlo, mentre stiamo per iniziare il nuovo anno pastorale, ci immette nel percorso di avvicinamento al centenario della sua morte (2026), verso il quale cammineremo con scansioni annuali condivise con altre diocesi e fraternità francescane. Prendendo il nostro posto in questo cammino testimoniamo tutta la grazia e la responsabilità di essere la città in cui otto secoli fa – per dirla con Dante – nacque un “sole”, il nostro Francesco, che fu, e continua ad essere, riflesso puro di Cristo».

Tra le celebrazioni della solennità del Perdono, vanno ricordate la Messa di domenica 1 agosto alle 7 che sarà presieduta da Sorrentino nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Alle 11 il neo-eletto ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli, presiederà la solenne celebrazione eucaristica che terminerà con la processione di “apertura del Perdono”: chiamato così perché da quel momento, cioè dalle 12 del 1° agosto, fino alle 24 del 2 agosto, l’indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane. Alle 19 i primi Vespri saranno presieduti sempre dall’arcivescovo Sorrentino. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. La tradizionale veglia di preghiera serale alle 21.30 sarà guidata da padre Filippo Betzu, ministro provinciale dei frati minori cappuccini della Sardegna.

 

La festa del Perdono di Assisi in un'immagine d'archivio negli anni prima del Covid

La festa del Perdono di Assisi in un’immagine d’archivio negli anni prima del Covid – Avvenire

 

Lunedì 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose celebrazioni eucaristiche previste per le ore 7-8.30-10-11.30-16.30-18. Il penitenziere maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, presiederà la solenne celebrazione delle 11.30. Il ministro provinciale dei frati minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni, presiederà alle 19 i secondi Vespri della solennità del Perdono. Sempre domani, alle 14.30, ci sarà l’ingresso in Porziuncola dei giovani “Rahamim. Nel segno della misericordia” e alle 20, in diretta dalla Porziuncola, la veglia dei giovani.

Avvenire

Perdono di Assisi: un dono chiesto al Signore per ogni uomo

Assisi, Porziuncola:il 1 e il 2 agosto viene celebrata la Solennità del Perdono

Il primo e il due agosto viene celebrata ad Assisi la Solennità del Perdono. I fedeli che si recheranno alla Porziuncola a Santa Maria Degli Angeli, o in ogni chiesa francescana nel mondo, potranno ottenere l’Indulgenza Plenaria. Tutte le celebrazioni potranno essere seguite anche via streaming. “Il perdono è l’abbraccio del Padre ad ogni figlio”, spiega padre Francesco Piloni Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna

Marina Tomarro – Città del Vaticano

“Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. Fu una richiesta quasi audace quella fatta da San Francesco direttamente al Signore che gli era apparso in una notte del 1216 mentre era immerso nella preghiera nella Porziuncola. Si trovò, raccontano le fonti, improvvisamente circondato da un fascio di luce. Il Signore glielo concesse e Francesco, si recò subito da Papa Onorio III per ottenere l’indulgenza e il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, alla presenza dei vescovi dell’Umbria promulgò il Grande Perdono. Francesco, in quella giornata di agosto, alle genti riparate all’ombra delle querce disse: “Fratelli, io vi voglio mandare tutti in Paradiso e vi annuncio una grazia che ho ottenuto dalla bocca del Sommo Pontefice”.

L’indulgenza del Perdono

Quel lontano giorno d’estate segna così la nascita del tesoro della Porziuncola: l’Indulgenza del Perdono che può essere chiesta per sé o per i propri defunti. Per ottenerla è necessaria la confessione, la partecipazione alla Messa e l’Eucaristia, il rinnovo durante la visita della propria professione di fede recitando il Credo e il Padre Nostro, infine la preghiera secondo le intenzioni del Papa e per il Pontefice. Dalle 12 del primo agosto, fino alle 24 del 2 agosto, l’indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane.

Il programma delle celebrazioni

Al termine di un Triduo in preparazione, domenica primo agosto alle ore 11 si aprirà la Solennità del Perdono. Il neo-eletto Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori presiederà la Solenne Celebrazione Eucaristica che terminerà con la Processione di “Apertura del Perdono”: da quel momento, fino alle ore 24 di lunedì 2 agosto, l’Indulgenza plenaria concessa quotidianamente alla Porziuncola si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo e anche a tutte le chiese francescane. Lunedì alle 11.30 il cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore presso il Tribunale della Penitenzieria Apostolica, presiederà una solenne celebrazione. Mentre alle ore 19 i Secondi Vespri della Solennità del Perdono, saranno presieduti da padre Francesco Piloni Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. Alle ore 20.00 infine, in diretta dalla Porziuncola, è in programma la Veglia dei giovani. Sarà possibile seguire tutti i principali eventi in diretta mediante la WebTV della Porziuncola, e i Canali social dei Frati.

“Il perdono di Assisi è un “super” dono che Francesco ha voluto offrire ad ogni persona di ogni tempo e di ogni luogo. Un ritorno ad una relazione con Dio, spiega padre Francesco Piloni Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. In una notte travagliata, il Santo ha sentito che ogni uomo è atteso e voluto da Dio, che si prende cura della persona, lasciandogli proprio una nostalgia di casa: la relazione con Lui. Il perdono è ritornare a casa, sentire l’abbraccio di un Padre che da sempre ci accompagna”.

In un anno così particolare, che significato acquisisce la parola perdono?
Il perdono è partire dal perdonarsi la velocità con cui abbiamo inteso la vita. Noi tutti abbiamo capito che c’è bisogno di fermarci ed incontrarci di nuovo. Il perdono è soprattutto quello da dare a noi stessi, per il tempo giocato male, per la fretta e le occasioni mancate. Noi spesso ci accorgiamo di una bontà di una cosa quando l’abbiamo perduta, e non c’è più. Ed è tristissimo vivere di occasioni mancate. Perdonarci ciò che abbiamo trascurato o vissuto in maniera superficiale e perdonare anche il modo in cui trattiamo il Creato, parlando dell’Ecologia integrale. O la non accoglienza con cui abbiamo trattato chi è diverso da noi, mettendo in conto che se le differenze possono generare conflitti, ma l’uniformità genera l’asfissia, quindi è più bello confrontarsi e cercare insieme il valore di un incontro.

Ma in che modo vi siete preparati a vivere questa grande e solenne festa del Perdono?
Oltre alle tradizionali iniziative che proponiamo ogni anno, abbiamo messo in rete un nuovo sito www.perdonodiassisi.org che permette non solo di seguire tutte le celebrazioni in diretta, ma anche di inviare richieste di preghiere. In questo periodo così difficile abbiamo notato che tante persone ci hanno chiesto di essere sostenute con la preghiera di intercessione. Quindi si possono inviare richieste di preghiere e ricevere o regalare un santino personalizzato con il proprio nome. Si possono fare anche delle donazioni per sostenere le iniziative della basilica. È quindi uno strumento in più per offrire a tante persone in tutto il mondo questo luogo di grazia che noi custodiamo, ma che è di ogni uomo che desidera il perdono: quel ritorno a casa tra le braccia del Padre in una riconciliazione che racconta la bellezza di essere figli e fratelli.

vaticannews

Il perdono di Assisi 2019

Il perdono di Assisi 2019
http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/religione/il-perdono-di-assisi-2019-46114#.XTPYr9SLT0O

Una notte dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore!

Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: “Santissimo Padre, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”.

“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.

E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?”. Francesco scattando rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo chiamò: “Come, non vuoi nessun documento?”. E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.

(Da “Il Diploma di Teobaldo”, FF 3391-3397)

Il pellegrino che varca la soglia della grande basilica di Santa Maria degli Angeli, si sente subito attratto dalla piccola chiesa romanica, centro fisico ma soprattutto cuore spirituale dell’intero santuario. È la Porziuncola, un luogo dell’anima, che viene da molto lontano, dove Francesco ha risvegliato la nostalgia del Paradiso, quello vero, che comincia in terra con una straordinaria tensione, cioè la santità. (…) Chi si inginocchia sulla soglia della Porziuncola vi può leggere parole straordinarie per una “piccola porzione di mondo” quale essa è: “hic locus sanctus est”, questo luogo è santo, perché Dio vi è sceso e vi si è intrattenuto in colloquio con Francesco … Ma se l’emozione vi prende e vi fa alzare lo sguardo, allora potrete leggere parole altrettanto gravi sul colmo della porta: “haec est porta vitae aeternae”,  per qui si accede alla  vita  eterna. (…) Francesco proprio di questa sua chiesina ha fatto l’eco al perdono di Dio per i pentiti di tutti i tempi.

Francesco ha proclamato quel giorno di agosto alle genti riparate all’ombra delle querce: “Fratelli, io vi voglio mandare tutti in Paradiso e vi annuncio una grazia che ho ottenuto dalla bocca del Sommo Pontefice”. È l’Indulgenza della Porziuncola, il Perdono di Assisi, il tesoro della Porziuncola. Qui Francesco ci dice che non si può vivere della vana superficie delle cose ma che solo i significati nuovi, scritti nel cuore di Dio e nel Vangelo, orientano l’uomo. E ci dice ancora che il male è mistero duro e ha bisogno di pentimento e di perdono per essere vinto. (…) Che se tu preghi con fede e con cuore puro, allora dal Cielo c’è risposta. (…) È forse già Paradiso, questo? Sì, la Porziuncola ne è un lampeggiamento, un anticipo, perché essa è la “Porta Santa sempre aperta” in perenne Giubileo di perdono e di grazia, che ci conduce “ad Jesum per Mariam”, come narra il retablo dell’altare in alto nell’apertura a mandorla della trascendenza.


Fr. Giancarlo Rosati ofm Estratto da “Speciale Porziuncola”, maggio 2003

Condizioni per ricevere l’Indulgenza della Porziuncola  (per sé o per i defunti) 

•  Confessione sacramentale per essere in grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti);
•  Partecipazione alla Messa e Comunione eucaristica;
•  Visita alla chiesa della Porziuncola, dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana;
•  La recita del PADRE NOSTRO, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo;
•  Una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
•  Una preghiera per il Papa.

La Porziuncola è una “porta sempre aperta” per tutti quelli – pellegrini e gente del luogo – che vogliono attingere alla grazia di Dio attraverso l’esperienza della riconciliazione.

Nei giorni del Perdono, tale grazia è vissuta assieme alle migliaia di pellegrini, giovani e meno giovani, ma tutti desiderosi di percorrere il proprio pellegrinaggio, anche solo di pochi metri, per varcare la “porta della vita eterna” e ricevere il dono dell’Indulgenza plenaria. Anche quest’anno sono tanti gli eventi che aiuteranno ad entrare e vivere in pienezza questo tempo di grazia che segna, per tantissimi fedeli, l’inizio di una vita nuova.

Il 29 luglio alle ore 19 inizierà il Triduo in preparazione al Perdono: saranno le meditazioni di p. Giuseppe Renda, Custode della Porziuncola, ad introdurre i pellegrini alla celebrazione della misericordia lucrata da san Francesco nella chiesetta di Santa Maria degli Angeli.

Giovedì 1 agosto sarà il giorno dell’apertura della Solennità del Perdono. Alle ore 11, come di consueto, il M. R. P. Michael Perry, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, presiederà la Solenne Celebrazione Eucaristica che terminerà con la Processione di “Apertura del Perdono”: così detta perché da quel momento, cioè dalle ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 del 2 agosto l’Indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola quotidianamente si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo, e anche a tutte le chiese francescane.

Alle ore 19, i Primi Vespri saranno presieduti da S. E. Mons. Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Seguirà l’offerta dell’incenso da parte del Sindaco di Assisi Stefania Proietti.

La tradizionale Veglia di preghiera serale alle 21.15, con processione aux flambeaux, sarà guidata da p. Simone Ceccobao.

Il 2 agosto sarà possibile partecipare alle numerose Celebrazioni Eucaristiche (ore 7-8-9-11-17-18), quella solenne delle ore 11 sarà presieduta da S. E. Mons. Domenico Sorrentino.

A partire dalle ore 14.30 del 2 agosto i giovani della XXXIX Marcia Francescana, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da alcune nazioni estere, varcheranno la porta della Porziuncola dopo aver camminato, per oltre una settimana, guidati dal tema “Al posto tuo”.

Il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna p. Claudio Durighetto, presiederà alle ore 19 i Vespri Solenni del Perdono.

Durante i due giorni di festa la Basilica rimarrà aperta l’intera giornata per permettere ai pellegrini di accostarsi al Sacramento della riconciliazione. La Piazza della Basilica, invece, sarà la location di alcuni eventi/spettacoli che faranno da cornice alle Celebrazioni liturgiche della Basilica.

Sarà possibile seguire tutti i principali eventi in diretta mediante la WebTV della Porziuncola, dalla nuova App gratuita “Frati Assisi” e dai Canali social Facebook Youtube “Frati Assisi”

Segue il programma dettagliato:

Triduo di preparazione
29-31 luglio 2019, alle ore 19
Presiede: p. Giuseppe Renda, Custode della Porziuncola

Apertura della Solennità del Perdono
Giovedì 1 agosto 2019
ore 7 – 8 – 9 – 11 – 17 – 18: Celebrazione Eucaristica

ore 11.00: Solenne Celebrazione Eucaristica
Presiede il M. R. P. Michael Perry, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori
Al termine: Processione di “Apertura del Perdono”

ore 14.30: Liturgia Penitenziale dei Pellegrini d’Abruzzo
Presiede P. Alfonso di Francesco, OFM Conv  Assistente Regionale OFS Abruzzo

ore 15.30: Celebrazione Eucaristica
Presiede il M. R. P. Franco Rapacchiale, OFM Conv Ministro Provinciale OFM Conventuali d’Abruzzo

ore 19.00: Primi Vespri della Solennità
Presiede S. E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino
Offerta dell’incenso da parte del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti

ore 21.30: Veglia di preghiera e Processione aux flambeaux
Presiede P. Simone Ceccobao

Dedicazione della Porziuncola e Solennità del Perdono
Venerdì 2 agosto 2019
ore 7 – 8 – 9 – 11 – 17 – 18: Celebrazione Eucaristica

ore 11.00: Solenne Celebrazione Eucaristica
Presiede S. E. Mons. Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino

ore 19.00: Secondi Vespri della Solennità
Presiede il M. R. P. Claudio Durighetto, Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria

BASILICA APERTA fino alle ore 23.00

Oltre alle celebrazioni in Basilica, sono previste anche le seguenti iniziative:

  • Martedì 30 luglio 2019 – piazza Porziuncola – ore 21.00
    IO, CATERINA, VI SCRIVO Con Paola Lambardi e “Ensemble Orientis Partibus”
  • Mercoledì 31 luglio 2019 – piazza Porziuncola – ore 21.00
    SAN FRANCESCO E IL SULTANO – “DIALOGOS” Con Rodolfo Mantovani e l’Ensemble “Assisi suono sacro”
  • Mercoledì 31 ore 16.40 su Radio Maria
    ORA DI SPIRITUALITÀ in diretta dal Santuario della Porziuncola
  • Venerdì 2 agosto 2019 – ore 14.30
    ARRIVO DELLA XXXVIII MARCIA FRANCESCANA “Al posto tuo”
  • Venerdì 2 agosto 2019 – ore 21.00 piazza Porziuncola
    “IL SEME” – Concerto del “Kantiere Kairos” – Tour 2019
  • Domenica 4 agosto 2019 – ore 21.00 piazza Porziuncola
    CONCERTO DEL PERDONO. Quartetto Pro Art
    a cura del “Festival internazionale Green music” (musiche di Pachelbel e Mozart)

Sarà possibile seguire tutti i principali eventi in diretta mediante la WebTV della Porziuncola, dalla nuova App gratuita “Frati Assisi” e dai Canali social Facebook Youtube “Frati Assisi”

Info e contatti: SEGRETERIA DELLA BASILICA
Tel. 075.8051430 – www.porziuncola.org

Perdono di Assisi (Indulgenza della Porziuncola) 2 agosto

La maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita su interessamento di S. Pio V a partire dal 1569 e che sorge a circa 4 chilometri da Assisi, racchiude tra le sue mura l’antica cappella della Porziuncola, legata alla memoria di S. Francesco d’Assisi, essendo la stessa culla degli ordini francescani.
Oggi, essa sulla sua facciata ha un affresco raffigurante l’istituzione del Perdono di Assisi, opera di G. F. Overbek di Lubecca (1829-1830), il quale ha così voluto decorare quell’insigne luogo. Le volte annerite, le pareti sobrie con tracce di affreschi del XIV sec., all’interno, creano un ambiente suggestivo che invita alla preghiera. Dietro l’altare vi è uno splendido polittico, con fondo in oro del prete Ilario da Viterbo (1393), nel cui centro è raffigurata “L’Annunciazione” e nei riquadri circostanti episodi della vita di S. Francesco in relazione sempre alla concessione dell’indulgenza del Perdono.
Il santo pontefice Pio X ha elevato la Chiesa di S. Maria degli Angeli alla dignità di Basilica Patriarcale, con Cappella Papale e le ha confermato il titolo di “Capo e Madre di tutto l’Ordine dei Frati Minori”.
E non poteva essere diversamente, visto il grande affetto che Francesco nutriva per questo posto. Il Santo fissò “qui la sua dimora – dice S. Bonaventura nella “Legenda Major” – per la riverenza che aveva verso gli Angeli e per il grande amore alla Madre di Cristo”, cui la chiesina era dedicata (Leg Maj III, 1).
Lo stesso Poverello – racconta il suo biografo Tommaso da Celano – raccomandava ai suoi frati: “Guardatevi dal non abbandonare mai questo luogo. Se ne foste scacciati da una parte, rientratevi dall’altra, perché questo è luogo santo e abitazione di Dio. Qui, quando eravamo pochi, l’Altissimo ci ha moltiplicato; qui ha illuminato con la sua sapienza i cuori dei suoi poverelli; qui ha acceso il fuoco del suo amore nelle nostre volontà. Qui, chi pregherà con devozione, otterrà ciò che ha chiesto, e chi lo profanerà sarà maggiormente punito. Perciò, figli miei, stimate degno di ogni onore questo luogo, dimora di Dio, e con tutto il vostro cuore, con voce esultante, qui, inneggiate al Signore” (1 Cel. 106:503).
In questa umile chiesa, già appartenuta ai monaci benedettini di Subasio e restaurata dallo stesso Poverello, fu fondato l’Ordine dei Frati Minori (nel 1209). Qui, nella notte tra il 27 e 28 marzo 1211, Chiara di Favarone di Offreduccio ricevette dal Santo l’abito religioso, dando origine all’ordine della Clarisse. Nella Porziuncola, nell’anno 1221, si riunì il famoso “Capitolo delle stuoie”, al quale presero parte ben cinquemila frati, provenienti da ogni parte d’Europa, per pregare, ragionare della salute dell’anima e per discutere la nuova Regola francescana. Sempre qui Francesco piamente spirò, steso sulla nuda terra, al tramonto del 3 ottobre 1226.
Ancora in tale santo luogo, il Santo d’Assisi ebbe la divina ispirazione di chiedere al papa l’indulgenza che fu poi detta, appunto, della Porziuncola o Grande Perdono, la cui festa si celebra il 2 agosto.
È il Diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno dei documenti più diffusi, a riferirlo.
S. Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’umile chiesa.
Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria. Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini.
S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.
Era l’Indulgenza del Perdono.
Alle prime luci dell’alba, quindi, il Santo d’Assisi, prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove allora si trovava il Papa. Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che aveva dato ciò che aveva ai poveri.
Il Pontefice, ascoltato il racconto della visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse quest’indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”.
Si trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati.
Il papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non è usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile”. Francesco ribatté: “Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”.
Nonostante, quindi, l’opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu l’abbia”).
Sul punto di accomiatarsi, il pontefice chiese a Francesco – felice per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse quanto ottenuto. “Santo Padre, – rispose il Santo – a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
L’indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”.
Il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, S. Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria (Assisi, Perugina, Todi, Spoleto, Nocera, Gubbio e Foligno), con l’animo colmo di gioia, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano.
Tale indulgenza è lucrabile, per sé o per le anime del Purgatorio, da tutti i fedeli quotidianamente, per una sola volta al giorno, per tutto l’anno in quel santo luogo e, per una volta sola, dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno seguente, oppure, con il consenso dell’Ordinario del luogo, nella domenica precedente o successiva (a decorrere dal mezzogiorno del sabato sino alla mezzanotte della domenica), visitando una qualsiasi altra chiesa francescana o basilica minore o chiesa cattedrale o parrocchiale.
Nel 1279, il frate Pietro di Giovanni Olivi scriveva che “essa indulgenza è di grande utilità al popolo che è spinto così alla confessione, contrizione ed emendazione dei peccati, proprio nel luogo dove, attraverso san Francesco e Santa Chiara, fu rivelato lo stato di vita evangelica adatto a questi tempi”.
Nel 1303, Perugia, città che aveva avuto l’onore di ospitare in più occasioni la curia papale, ricevette dal pontefice Benedetto XI (1302-1304), ancora solo “vivae vocis oracolo”, un’indulgenza “ad instar Portiuncule”, cioè plenaria come quella della Porziuncola.
La diffusione del movimento francescano contribuì anche all’espansione dell’indulgenza legata al Perdono di Assisi, tanto che divenne una pratica consolidata in tutta la cristianità.
Paolo VI, nel riordinare le indulgenze, nella Costituzione Apostolica “Indulgentiarum doctrina” del 1° gennaio 1967, chiariva che “l’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi” (Norme n. 1). Prescriveva, ancora, che “l’indulgenza plenaria può essere acquistata una sola volta al giorno … Per acquistare l’indulgenza plenaria è necessario eseguire l’opera indulgenziata ed adempiere tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del sommo pontefice (almeno un Padre nostro, un Ave ed un Gloria al Padre, ndr). Si richiede inoltre che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale” (Norme nn. 6 e 7).
Ed, infine, stabiliva che “nelle chiese parrocchiali si può lucrare inoltre l’indulgenza plenaria due volte all’anno, cioè nella festa del santo titolare e il 2 agosto, in cui ricorre l’indulgenza della Porziuncola, oppure in altro giorno opportunamente stabilito dall’ordinario. Le predette indulgenze si possono acquistare o nei giorni sopra stabiliti, oppure, col consenso dell’ordinario, la domenica antecedente o successiva” (Norme n. 15) e che “l’opera prescritta per lucrare l’indulgenza plenaria annessa a una chiesa o a un oratorio consiste nella devota visita di questi luoghi sacri, recitando in essi un Pater e un Credo” (Norme n. 16).
La Sacra Penitenzieria Apostolica il 29 giugno 1968 pubblicava l’“Enchiridion indulgentiarum” o “Manuale delle indulgenze” il cui par. 65, intitolato “Visitatio ecclesiae paroecialis”, statuiva che l’indulgenza plenaria al fedele che piamente visita la chiesa parrocchiale nella festa del Titolare od il giorno 2 agosto, in cui ricorre l’indulgenza della “Porziuncola”, può essere acquistata “o nel giorno sopra indicato, oppure in un altro giorno da stabilirsi dall’Ordinario secondo l’utilità dei fedeli. La chiesa cattedrale e, eventualmente, la chiesa concattedrale, anche se non sono parrocchiali, ed inoltre le chiese quasi-parrocchiali, godono delle medesime indulgenze. Nella pia visita, in conformità alla Norma 16 della Costituzione Apostolica (Indulgentiarum doctrina, ndr), il fedele deve recitare un Padre Nostro e un Credo”.
Tale disposizione è stata sostanzialmente mantenuta inalterata anche nell’attuale edizione (la quarta) dell’“Enchiridion indulgentiarum – Normae et concessiones” pubblicato il 16 luglio 1999 dalla Paenitentiaria Apostolica (conc. 33, par. 1, nn. 2°, 3°, 5°).
Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, invece, grazie anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio 1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare, alle medesime condizioni, durante tutto l‚anno, una sola volta al giorno.

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Autore:
Francesco Patruno – santiebeati.it