Al via i centri estivi… L’esperienza qualificante dell’Oratorio

Centri estivi, Cres, Grest, campi giochi… già nella babele dei nomi si intuisce che parliamo di un’esperienza viariopinta, dinamica, eterogenea. Eppure sempre più diffusa nelle nostre parrocchie al punto da ritenere che forse nasconda il modello più autentico e interessante di Oratorio. Dal Po, dove collezionano cifre da capogiro, al crinale, dove l’eroismo vince sui numeri che scarseggiano e  le distanze che scoraggiano, nelle prossime settimane vedremo e sentiremo animarsi i cortili degli oratori con grida, canti, colori e giochi.

Nel centro estivo (o comunque lo si chiami) si nasconde un’esperienza educativa straordinaria. Proviamo a superare la cornice dei facili entusiasmi e a esplorare un po’ più da vicino cosa succede.

Durante il centro estivo sono gli adolescenti che prendono il controllo, dalla prima alla quarta superiore (14 17enni) soprattutto. Sono quelli che finita la scuola si trovano una montagna di tempo libero da gestire e le settimane di centro estivo glie lo prosciugano benissimo. Da una parte sono giorni di grande vita di gruppo: ore e ore passate con i coetanei senza la “rottura” dei banchi di scuola, di campanelle, insegnanti, interrogazioni e scadenze. Dall’altra è tempo speso per qualcun altro: i bambini. Ed è proprio di fronte allo sguardo dei bambini che gli adolescenti si ritrovano diversi, improvvisamente cresciuti, responsabili, grandi. Sono quegli occhi spalancati come carte assorbenti – dal basso verso l’alto – quegli sguardi pieni di meraviglia e di attrazione, a smuovere gli atteggiamenti degli adolescenti verso una ricerca di impegno e maturità.

Insieme ai giovanissimi ma spesso dietro le quinte c’è una comunità adulta, che di tempo ne ha poco e lo deve strappare con i denti agli altri doveri, ma si sente impegnata e coinvolta. Sono gli  universitari che si sottraggono alla pressione degli esami, le mamme e le nonne che si concedono per le merende e gli laboratori  manuali, i papà e i pensionati che le sere precedenti costruiscono, trasformano, puliscono, rendendo l’oratorio accogliente e pieno di magia. Prima che i servizi che compie, questa variegata comunità adulta sta dicendo ai più giovani: “facciamo qualcosa insieme: abbiamo bisogno di te!”. Le parole più belle che possiamo rivolgere a un ragazzo.

Tra gli adulti non vanno dimenticati i genitori dei bambini, talvolta poco più che tassisti dei loro figli, altre volte invece preziosi collaboratori, soprattutto quando non sarebbero naturalmente coinvolti nelle attività parrocchiali, ma un po’ il bisogno, un po’ l’entusiasmo, un po’ la riconoscenza per quello che stiamo facendo per i loro figli, li rendono più aperti e disponibili.

E poi ci sono loro, i preti. A volte giovani e dinamici, più spesso con tanti capelli bianchi e anni di fatiche sulle spalle. Eppure sono lì, sotto il sole, con il cappellino colorato in testa e la maglietta del campo, con il megafono in una mano e il fischietto nell’altra a chiamare, mettere in fila, incoraggiare; a guidare la preghiera e i giochi, a distribuire il ghiacciolo e ricordare di prendere il foglio della gita. Forse a qualcuno parrà irriverente che i sacerdoti, magari giunti a una certa età debbano piegarsi a mansioni tanto umili e faticose. Se sia giusto non lo so, ma sono certo che a loro fa bene.

Probabilmente ho dimenticato tante figure importanti e sbirciando nei cortili delle parrocchie le potrete facilmente individuare. Quello che importa è che in queste settimane i nostri oratori sembrano trovare tutta la vitalità e la bellezza che dovrebbe animarli tutto l’anno. E allora viene da chiedersi: perché soltanto d’estate è possibile tutto questo? Perché non farlo tutto l’anno?

La risposta è molto semplice: perché in estate c’è più tempo. È lui il grande tiranno della nostra vita e anche delle nostre parrocchie. E forse soltanto donandoci del tempo, come in queste settimane, possiamo sperare di diventare educatori autentici. Grazie, estate, che ancora ci regali una riserva di tempo per stare con i più piccoli.

fonte: http://www.pastoralegiovani.re.it/

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Grande avvio per il Grest all’Oratorio Santo Stefano di Reggio Emilia. Ecco APP Grest

Ottimo avvio per il Grest che si è inaugurato ieri Lunedì 9 Giugno presso l’Oratorio Santo Stefano in Via Emilia Santo Stefano 3o.

Circa 60 ragazzi, seguiti da una ventina di educatori, frequentano le attività del Grest

CREGREST APP
Porta con te tutta la carica ed il divertimento dei balli per l’animazione. Canta con i video Karaoke. Suona con gli spartiti digitali le canzoni più belle. Naviga nel mondo colorato del CreGrest.

L’App Mobile Grest è gratis e semplice da utilizzare.
Non lasciare che l’estate voli via, il Cregrest ora dura tutto l’anno!

Disponibile su App Store!
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Fantastic-GREST 2014 – PIANOTERRA IL PATTO E IL MANDATO patto e mandato agli animatori Domenica 1 giugno ore 11

IL MANDATO AGLI ANIMATORI

cregrest2014

Essere animatori del Grest è per i nostri adolescenti un’esperienza bella e affascinante e, al contempo, una grande occasione per assumersi responsabilità educative. È un’opportunità che nasce dalla fiducia espressa dalla propria comunità parrocchiale in modo visibile e chiaro.

 Il momento nel quale diamo loro il mandato è stato fissato per Domenica 1 Giugno 2014 ore 11 per esprimere in modo gioioso la reciproca riconoscenza della comunità per l’impegno dei propri adolescenti e degli adolescenti per la fiducia e la bellezza di quanto la propria comunità permette loro di vivere

LA DOMENICA DEL MANDATO

Durante la Messa domenicale  viene dato il mandato a tutti gli animatori che parteciperanno e che si prenderanno cura dei bambini della comunità.

Questo momento è anche un atto di affidamento al Signore per tutta l’esperienza estiva: la “casa” del nostro Grest è costruita su Gesù, la nostra roccia.

Dopo la lettura del mandato, gli animatori verranno presentati uno per uno, si alzeranno e firmeranno il patto educativo. In questo modo la comunità imparerà a conoscere anche per nome quegli adolescenti che hanno scelto di fare un servizio e un punto di riferimento affidabile per bambini e ragazzi.

Rivolto alla comunità

“Questi sono gli animatori che hanno scelto di mettersi a servizio della nostra comunità; hanno scelto di impiegare parte del loro tempo libero prendendosi cura dei nostri bambini, hanno preferito mettersi in gioco per gli altri piuttosto che dedicarsi solo a se stessi.

Con il loro impegno hanno intrapreso un cammino iniziato qualche mese fa che li ha visti coinvolti in prima persona nella formazione, nella progettazione e nella organizzazione del Grest.

Hanno scoperto con gratitudine che qualcuno in oratorio li stava aspettando, si sono stupiti delle proprie capacità, hanno messo in gioco la propria intraprendenza, hanno gustato la gioia di donare gratuitamente.

Oggi sono pronti ad abitare con spirito di servizio il nostro oratorio, oggi sono pronti a condividere questa esperienza con i bambini che affideremo loro!”

Rivolto agli animatori

“Ragazzi, non capita spesso che il mondo adulto riponga tanta fiducia in voi; invece questa comunità si fida. Per un mese non sarete semplici baby-sitter che intrattengono i bambini, ma veri e propri educatori, punto di riferimento per i più piccoli!

Siete pronti ad affrontare questa sfida?”

IL PATTO EDUCATIVO

 

Io …………………… …………………… dell’oratorio ……………………………..

voglio assumermi la responsabilità di essere un buon animatore.

L’esperienza di “Pianoterra” sarà una grande occasione per me, per scoprire le mie doti e per metterle in gioco al servizio dei più piccoli.

So che il mio impegno da solo non basta: chiedo al Signore di aiutare me e miei amici.

Di fronte alla mia comunità che mi affida questo compito mi impegno a:

  1. APPASSIONARMI all’esperienza che vivrò: perché so che se vivrò il Grest con passione, il mio entusiasmo sarà trascinante.

  2. AGIRE sempre PER IL BENE dei bambini che mi sono affidati, mettendo il loro bene prima dei miei interessi personali.

  3. Essere PUNTUALE, PRESENTE e ATTIVO sia agli incontri tra animatori che alle attività del Grest.

  4. Sentirmi COINVOLTO appieno in tutte le attività che proporremo durante il Grest.

  5. COLLABORARE con pazienza con gli altri animatori ed educatori, rispettando e ascoltando i responsabili e mettendo in discussione le mie idee per trovare un punto di sintesi comune.

  6. Creare BUONE RELAZIONI, attraverso un linguaggio pulito, l’attenzione e la disponibilità agli altri.

  7. 7.      METTERE A FRUTTO per la buona riuscita del Grest I TALENTI che il Signore mi ha donato!

 

Il Parroco e i Catechisti

Santo Stefano: A.A.A. CERCASI ANIMATORI ORATORIO

A.A.A. CERCASI ANIMATORI ORATORIO ESTIVO!

Hai compiuto 18 anni?

Sprizzi energia e fantasia da tutti i pori?

Vuoi vivere e far vivere un’esperienza , ALLEGRA e SPENSIERATA

ai ragazzi della parrocchia?

OK!!! Sei il tipo giusto per DIVERTIRCI INSIEME!

Vieni in Parrocchia

progetteremo insieme l’oratorio…

Per contatti: segreteria Giuseppe 3207505116

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Riapre l’Oratorio Santo Stefano dal 9 Ottobre 2013 a Maggio 2014. Ecco i giorni e gli orari

“L‘Oratorio è una comunità che educa all’integrazione fede-vita, grazie al servizio di una comunità di educatori, in comunione di responsabilità e di collaborazione con tutti gli adulti. Il metodo dell’oratorio (o il suo stile) è quello dell’animazione che consiste nel chiamare i ragazzi a partecipare a proposte educative che partono dai loro interessi e dai loro bisogni” (C.M. Martini, Itinerari educativi, n. 68)

L’Oratorio è aperto il Mercoledì dalle ore 16 alle 18 e il  sabato dalle 16 alle 17.00 e vede la presenza di un responsabile, che garantisce l’animazione e la sorveglianza dei bambini e dei ragazzi nel momento del gioco.

Grazie alla collaborazione di altri animatori, l’oratorio potrebbe  rimane aperto anche in altri momenti e orari  proponendo momenti di gioco organizzato e altre attività di aggregazione.

per informazioni: Giuseppe

 

LOGO ORATORIO

 

Grest in Santo Stefano… a metà percorso ottimi risultati e il 27 Giugno Festa di chiusura

Grande entusiasmo in Santo Stefano per il Grest 2013 in parrocchia…. “Una esperienza da ripetere anche a Settembre” sembra essere tra le righe il suggerimento di alcuni genitori dei ragazzi che hanno partecipato alle prime due settimane del campo estivo in Santo Stefano….

Ogni giorno i ragazzi (dai 15 ai 20) partecipano alle varie attività della giornata dalle ore 9 alle 12…

Il Parroco don Fabrizio Crotti guida ogni mattina il partecipatissimo momento della preghiera con la Lettura e il Commento del Vangelo del giorno e una preghiera recitata da tutti….

Seguitissimi anche i laboratori di lavori creativi animata da Suor AnnaLucia e Albana….

Giovedi sera 27 giugno tutti i ragazzi e le loro famiglie sono inviatati alla Festa di chiusura del FantastiGrest in SAnto Stefano con il seguente programma:

– ore 19 Santa Messa

a seguire Festa e Rinfresco

Confermare la partecipazione e il numero dei partecipanti entro Martedì sera al numero cell. 3207505116

Il laboratorio dei talenti: l’episcopato rilancia gli oratori

Ragazzini di un oratorio durante una domenica all'aperto

Ragazzini di un oratorio durante una domenica all’aperto (foto SILVIA MORARA).

Altro che luoghi “antichi”, ormai da rottamare: «Dietro la ripresa dell’interesse per gli oratori non c’è semplicemente un’emergenza, ma la sfida di sempre: offrire un contesto che sia promettente per la relazione interpersonale, in una stagione a forte impatto digitale e quindi debilitata sotto il profilo della fisicità ». A sostenere il ruolo formativo degli oltre 6 mila oratori d’Italia è monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei, che ad aprile ha presentato Il laboratorio dei talenti, un documento pastorale sul valore e la missione degli oratori curato da due Commissioni episcopali: quella per la cultura e le comunicazioni sociali e quella per la famiglia e la vita. Occorre superare l’immagine nostalgica e adolescenziale di «polverosi campi di calcio, teatro e musica, amicizie ed escursioni al mare o in montagna»: l’oratorio, per Pompili, si rivela come «luogo di radicamento, a partire dal quale proiettarsi in un mondo più ampio senza perdere il senso del legame, delle radici, della gratitudine e senza dissolvere l’identità coltivandola grazie alle nuove aperture tecnologiche». E bisogna tener conto dell’aspetto economico: «Ammonta a circa 210 milioni di euro il contributo che gli oratori, in termini di servizi e di opportunità, offrono alla società civile », ha ricordato il sottosegretario della Cei. Grazie alla presenza di «volontari silenziosi », ha sottolineato il vescovo Enrico Solmi, presidente della Commissione per la famiglia e la vita: «Un luogo libero di accoglienza e gratuità, dove i ragazzi possono andare senza spendere, dove trovano mamme e insegnanti disponibili, dove possono giocare in modo libero».

Pur non trascurando le sue radici, l’oratorio garantisce di rinnovarsi per rispondere a esigenze educative sempre più impellenti, che mettono in campo l’impegno di animatori, catechisti e genitori. Per valorizzare i «talenti» delle nuove generazioni e sperimentare quella «pastorale integrata» che dalla parrocchia si apre verso il territorio, con un’ottica sempre più ampia di annuncio evangelico e missione. Capace di includere le nuove tecnologie e i linguaggi usati dai giovani per comunicare. «Se l’oratorio funziona, ci vuole la rete, ma funziona anche se manca la rete», ha osservato Solmi, facendo riferimento sia alla rete del campo di calcio che alla Rete massmediale, comunque da intercettare per non perdere contatto con i «nativi digitali». Rimane comunque cruciale, perché le energie investite portino frutto in maniera strutturale, l’alleanza educativa: «Gli oratori sono i luoghi dove sono accolti i figli di tutti, anche quelli che hanno un disagio magari proprio in famiglia », ha riferito il presule. Su un campetto o intorno a un biliardino, al tavolo di ping-pong o durante una partita di pallavolo, educatori e allenatori sono chiamati a intercettare difficoltà relazionali e potenzialità dei ragazzi. Per affiancarli nel difficile e affascinante percorso della crescita.

Laura Badaracchi

jesus Maggio 2013