Perugia-Assisi. Mattarella: da questa catena umana un forte messaggio popolare di pace

Avvenire

Al posto della tradizionale marcia, manifestazione nelle due città simbolo. Il messaggio del Papa: costruite la pace con il prossimo e con il Creato. Videolettera del presidente Ue David Sassoli
La catena umana Assisi-Perugia

La catena umana Assisi-Perugia – Fotogramma

Né la pandemia, né il vento gelido hanno impedito l’organizzazione della tradizionale manifestazione per la pace e la fraternità. Niente marcia, ma due lunghi tratti di catena umana, uno a Perugia e un altro che da Santa Maria degli Angeli si è snodato per chilometri fino ad Assisi, con oltre 2.000 partecipanti legati fra loro da corde intrecciate coi colori dell’arcobaleno. “Time for peace, time to care”: tempo di fare la pace e di prendersi cura gli uni degli altri, il tema di quest’anno. Tutti con la mascherina e ben distanziati. Davanti al Sacro Convento francescano la conclusione di una manifestazione dal forte significato simbolico: il popolo della pace – associazioni, volontari, movimenti – non ha rinunciato all’appuntamento biennale della Perugia Assisi per riannodare, ricucire, ritessere i rapporti di un mondo diviso e di un tessuto sociale lacerato. “Questa è la gente che si prende cura degli altri. La cura che può cambiare la vita delle persone, le istituzioni, l’economia”, ha detto il coordinatore della manifestazione Flavio Lotti

Parole forti di plauso e incoraggiamento sono arrivate da Papa Francesco, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. A leggere il messaggio del Papa è stato il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti. Papa Francesco ha auspicato che “la manifestazione susciti l’impegno nella promozione dell’autentica pace, che è pace con Dio, nel vivere la sua volontà e i valori morali; è pace interiore con se stessi; è pace con il prossimo e con il Creato”. E ha assicurato la sua preghiera “affinché ciascuno si adoperi per la costruzione di una convivenza fraterna fondata sulla verità, sulla giustizia e sulla carità che rifiuta ogni estremismo”. Invocando sui partecipanti la protezione della Vergine Maria, di San Francesco e del giovane Carlo Acutis, beatificato ieri qui ad Assisi.

Il presidente Mattarella nel messaggio letto dalla Loggia del Sacro Convento ha affermato che “dalla Marcia Perugia-Assisi proviene ogni volta un messaggio popolare molto forte che scaturisce dalla consapevolezza del carattere integrale della pace e della stretta connessione tra i grandi temi globali, a cominciare dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze, dal contrasto al cambiamento climatico, dalla cooperazione necessaria per assicurare ai popoli quel diritto a uno sviluppo sostenibile che è parte del diritto stesso alla vita e al futuro”. Per il capo dello Stato dunque è stato “importante che anche quest’anno la marcia sia stata confermata, nel rispetto delle condizioni di sicurezza imposte dalla pandemia, e che possa dare a tante persone e a tanti giovani la possibilità di esprimere la volontà di un domani migliore e l’impegno a farsi generatori di pace, a partire dalla realtà quotidiana”.

Dal presidente dell’europarlamento David Sassoli un forte incoraggiamento al popolo della pace. Assieme alla sottolineatura del ruolo dell’Europa per il superamento delle diseguaglianze sociali e per affrontare i nodi dello sviluppo sostenibile e di un’economia per i popoli e non per la finanza: “Senza Europa – ha detto Sassoli – saremmo più poveri: nessuna grande sfida può essere affrontata dai nostri piccoli stati in questo mondo globalizzato”.

Poi dalla loggia il ricordo di un grande operatore di pace, don Roberto Malgesini, il prete comasco ucciso da uno dei poveri che aiutava ogni giorno. Don Giusto Della Valle, un amico parroco, ha ricordato che “Don Roberto è stato strumento della tenerezza di Dio e ha cercato nell’altro la presenza di Dio”.

A chiudere la manifestazione l’intervento del segretario della Fnsi Giuseppe Giulietti che ha chiesto libertà di stampa e tutela dei giornalisti minacciati, ma anche un uso responsabile della comunicazione sui social, perché le parole non diventino pietre. Mentre in cielo volava un aquilone col volto di Patrick Zaki, lo studente detenuto in Egitto.

“Questa catena umana per la pace e la fraternità è stata la conclusione migliore delle giornate storiche che abbiamo vissuto ad Assisi – ha commentato il portavoce del Sacro Convento padre Enzo Fortunato – con la firma il 3 ottobre dell’enciclica del Papa, la visita del premier Giuseppe Conte il 4 per San Francesco, la beatificazione di Carlo Acutis il 10. E questo messaggio “Fratelli tutti, felici tutti”, mostrato dai ragazzi qui davanti al Sacro Convento, idealmente annuncia l’incontro dal 19 al 21 novembre sull’Economia di Francesco, che vedrà confrontarsi duemila giovani economisti e imprenditori per il superamento di un modello economico fallimentare”.

Maltempo: Mattarella chiama Cirio, sono vicino al Piemonte

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(ANSA) – TORINO, 03 OTT – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare la sua “vicinanza al territorio”, duramente colpito dal maltempo delle scorse ore. Il governatore Cirio, si apprende dalla Regione, ha informato il Capo dello Stato della situazione che, seppur più contenuta nell’estensione, mostra danni alle aree colpite maggiori e più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994

CONTE DA MATTARELLA AL COLLE, ‘IL GOVERNO ORA È PIÙ FORTE’

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DI MAIO, ‘UE È CAMBIATA’ SALVINI PARLA DI ‘GROSSA FREGATURA’ ‘Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo’, dice il premier Conte che, tornato in Italia dopo l’intesa sul Recovery Fund al vertice di Bruxelles, è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Mattarella, che ha espresso ‘apprezzamento e soddisfazione’ per l’intesa, che crea ‘condizioni proficue’ per un ‘efficace programma di interventi’. Conte incassa il successo e ringrazia la sua squadra e ‘le forze di opposizione, soprattutto alcuni esponenti che, pur tra legittime critiche, hanno ben compreso l’importanza storica della posta in gioco’. Tra queste non c’è la Lega che, con Salvini, parla di ‘una fregatura grossa come una casa’. ‘L’Europa ha dimostrato di essere cambiata’, dice Di Maio.

Il Ricordo di Paolo Borsellino del Presidente Mattarella

VENTOTTO ANNI FA LA STRAGE DI MAFIA IN VIA D’AMELIO

MATTARELLA RICORDA BORSELLINO E ‘LA SUA VIA DEL CORAGGIO’ “La limpida figura del giudice Borsellino – che affermava che chi muore per la legalità, la giustizia, la liberazione dal giogo della criminalità, non muore invano – continuerà a indicare ai magistrati, ai cittadini, ai giovani la via del coraggio, dell’intransigenza morale, della fedeltà autentica ai valori della Repubblica”. Il presidente Mattarella ricorda così Paolo Borsellino. Ventotto anni fa la strage di mafia di via D’Amelio a Palermo, in cui furono uccisi il magistrato e cinque agenti di scorta. L’omaggio del mondo politico ed istituzionale.

FOIBE, OGGI A TRIESTE STORICO INCONTRO TRA MATTARELLA E PAOHR

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OMAGGIO A VITTIME ITALIANE E RESTITUZIONE CASA POPOLO SLOVENA Oggi nella frazione triestina di Basovizza storico incontro tra Mattarella e il presidente sloveno Pahor per un omaggio alle vittime italiane delle foibe e per la restituzione del Narodni dom, la Casa del popolo slovena bruciata dai fascisti. Il capo dello Stato incontrerà anche gli esuli italiani. Il Quirinale smentisce un ammainamento del Tricolore alla foiba di Basovizza.

Mattarella, rafforzare tutela rifugiati, più impegno Ue

“Il fenomeno delle migrazioni conta su un approccio italiano basato su strumenti importanti quali il programma nazionale di reinsediamento e i corridoi umanitari per rifugiati particolarmente vulnerabili. La nostra azione di protezione e assistenza non può deflettere o indebolirsi ma deve, anzi, rafforzarsi, con l’elaborazione di un nuovo corso dell’Unione europea in materia di migrazioni e asilo, nel segno di un più incisivo e condiviso impegno comune”. Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. (ANSA).

2 giugno: Mattarella, momento particolarmente difficile

“Nella prima fase dell’emergenza, voi Prefetti siete stati fortemente impegnati a garantire da un lato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, dall’altro la continuità delle filiere produttive e dei servizi essenziali nonché, più in generale, la tenuta sociale ed economica dei territori. Affiancando e sostenendo, con generosità e abnegazione, l’azione dei Sindaci, delle Autorità sanitarie e di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, siete stati un sicuro punto di riferimento per le Istituzioni locali e i singoli Cittadini”. Lo scrive il presidente Sergio Mattarella in un messaggio ai prefetti d’Italia sottolineando che “la ricorrenza del 2 giugno coincide quest’anno con un momento particolarmente difficile per il Paese, che si avvia alla ripresa dopo la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.

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AZIONE DISCIPLINARE PER 4 TOGHE DEL CSM, MORLINI SI DIMETTE

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IL QUIRINALE, ‘MATTARELLA NON È MAI INTERVENUTO SULLE NOMINE’ Si dimette il consigliere del Csm Morlini, lascia la Sezione Disciplinare Criscuoli, dopo l’azione disciplinare nei confronti di tutti e quattro i consiglieri togati del Csm autosospesi per la vicenda degli incontri con l’ex presidente dell’Anm Palamara e i deputati del Pd Ferri e Lotti sulla nomina del nuovo procuratore di Roma, il cui iter ora potrebbe ricominciare da zero. Oggi si riunisce il plenum straordinario per sostituire i dimissionari. Il Quirinale sottolinea intanto che il presidente Mattarella non ha mai parlato con nessuno di nomine di magistrati né è mai intervenuto sulla questione.