Mattarella accoglierà la salma di Parini a Ciampino

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AGI – Sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad accogliere questo pomeriggio all’aeroporto militare di Ciampino, la salma di Alessandro Parini, l’avvocato romano morto nell’attentato di venerdì scorso a Tel Aviv.
Il 35enne è stato ucciso dall’auto piombata sulla folla mentre camminava sul lungomare della città israeliana. La conferma era arrivata nelle scorse ore sia dalla polizia israeliana e sia dall’Istituto legale di Tel Aviv che non ha rilevato alcun proiettile nel corpo del giovane sottolineando invece le gravi ferite alla testa e alla schiena subite dal ragazzo in seguito dell’urto con il veicolo.

Intanto anche la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Parini ipotizzando i reati di omicidio, attentato con finalità di terrorismo e lesioni.

Il 35enne era arrivato a Tel Aviv proprio venerdì per una breve vacanza con gli amici. Nell’attacco sono rimasti feriti, non in modo grave, altri due connazionali, uno dei quali già rientrato in Italia.
genitori di Alessandro Parini che attendono da giorni  l’arrivo della salma del figlio, lo hanno descritto come un ragazzo d’oro. Un avvocato all’inizio della carriera che, emerge da chi lo aveva conosciuto,  si stava già facendo notare nell’ambiente lavorativo per competenza e professionalità.

L’appello. Migranti, Mattarella: è l’ora di scelte concrete, dell’Italia e della Ue

Servio Mattarella

Il naufragio dei migranti a Cutro «ha coinvolto la commozione intera del nostro Paese» ma ora «il cordoglio deve tradursi in scelte concrete e operative da parte di tutti: dell’Italia per la sua parte, dell’Unione Europea e di tutti i Paesi che ne fanno parte».

Sergio Mattarella nei giorni scorsi aveva reso omaggio alle vittime della tragedia avvenuta sulle coste della Calabria e oggi ha lanciato il suo appello intervenendo all’inaugurazione dell’Anno Accademico all’Università degli studi della Basilicata.

«Questa è la risposta vera da dare a quello che è avvenuto», ha insistito – tra gli applausi dei docenti e degli studenti – nelle ore in cui il governo annunciava che giovedì prossimo il Consiglio dei ministri si terrà proprio a Cutro. Il presidente della Repubblica ha anche riportato alla mente le immagini degli afghani che due anni fa, dopo il ritorno al potere dei taleban, presero d’assalto l’aeroporto di Kabul implorando un passaggio aereo per mettersi in salvo e «quanto il nostro Paese ha fatto per portare in Italia tutti i cittadini afghani che avevano collaborato con la nostra missione. Non abbiamo lasciato nessuno – ha sottolineato – li abbiamo accolti tutti».

Quelle scene di disperazione, ha aggiunto, «ci fanno comprendere perché intere famiglie, persone che non vedono un futuro, cercano di lasciare – con sofferenza come sempre avviene – la propria terra per cercare un avvenire altrove, una possibilità di un futuro altrove».

E rispondendo all’attivista Pega Moshir Pour, il capo dello Stato ha poi scandito parole di condanna nei confronti del regime che governa l’Iran, «che soffoca i propri figli», ha ricordato come «in qualunque comunità, la libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti» e che «il mondo intero è sempre più una comunità raccolta, senza distanza effettiva, interconnessa, dentro la quale la mancanza di libertà in un luogo colpisce tutti ovunque».

Mattarella ha quindi preso spunto dalle parole pronunciate dal rappresentante degli studenti, che ha chiesto alle istituzioni tutte di intervenire con celerità per risolvere i problemi degli universitari e degli atenei, per evidenziare che «fare presto è un elemento essenziale in qualunque dimensione nel nostro Paese. Fare presto oggi è un elemento essenziale di richiamo – ha spiegato – perché i ritmi della vita cambiano velocemente, sempre più velocemente, e le risposte devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo inutilmente».

L’inaugurazione del 40esimo anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata, per il presidente è stata infine l’occasione per ribadire che «gli Atenei hanno un ruolo decisivo e fondamentale educando al sapere, alla ricerca, alla libertà di pensiero, esortando gli studenti a essere protagonisti del proprio futuro». Gli atenei, ha concluso, «sono parte di un sistema prezioso e sono tutti raccordati in una rete che fa crescere il nostro Paese».

avvenire.it

Mattarella, compito Istituzioni garantire stampa indipendente

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“Creare e garantire le condizioni per una stampa indipendente è compito che interpella le istituzioni, la società civile nelle sue diverse articolazioni, l’industria dei media, la coscienza professionale di ciascun giornalista.
Una società economicamente sana propone una industria editoriale capace di affermare con forza la propria funzione, non orientata a interessi di parte, ma diretta a inverare la previsione della Carta costituzionale che ribadisce il diritto dei cittadini a una informazione libera”.
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al 29/o Congresso FNSI. (ANSA).

Mattarella, nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte – falsano la storia

 © ANSA

(ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Nessuno deve avere paura della verità.

La verità rende liberi.

Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Quirinale per la cerimonia di commemorazione del ‘Giorno del ricordo’.