L’omelia del Vescovo Giacomo Morandi in memoria della mamma Adriana

Fonte: laliberta.info

La mattina del 18 gennaio è improvvisamente deceduta Adriana Malatesta, madre dell’Arcivescovo Morandi.

Pubblichiamo l’omelia tenuta dal vescovo Giacomo nella Messa esequiale, celebrata venerdì 20 gennaio nella Cattedrale di Modena.

Il libro dei Proverbi è un testo sapienziale che desidera trasmettere alle nuove generazioni quella sapienza che scaturisce dall’ascolto della Parola, dalla meditazione della Legge ma soprattutto e prima di ogni altra cosa, dall’esperienza della vita e dalla testimonianza di chi ci ha preceduto.

Al termine di questa raccolta di detti sapienziali e riflessioni, l’autore vuole riassumere il suo insegnamento, offrendo un affresco, in cui poter contemplare con un colpo d’occhio quell’ideale di vita piena e feconda a cui i giovani possano ispirarsi per le loro scelte e i loro progetti.

Il testo che abbiamo ascoltato è una parte di questo affresco, l’autore vede realizzato il suo ideale in questa donna di cui tesse l’elogio- come moglie e madre premurosa – che ha orientato e speso tutte le sue doti e le sue risorse per il bene della sua famiglia.

Tante volte ho letto e commentato questo testo, avendo ben presente nella mia mente e soprattutto nel mio cuore la testimonianza della mamma Adriana.

Carissima Mamma, hai avuto una vita intensa che si apriva presto alla mattina e si concludeva a sera tardi, con quella laboriosità infaticabile tipicamente veneta e una grande capacità di sacrificio, per provvedere alla tua numerosa famiglia, insieme al caro Papà Adolfo che condivideva con te la gioia, la responsabilità e i sacrifici.

I cibi preparati con cura, meticolosità e abbondanza, la tua felicità nel provvedere ai vestiti di tutti, specie per l’inverno, con gli immancabili passamontagna, il rincalzare le coperte del letto alla sera che sembrava di essere dentro a uno scafandro. I tuoi detti proverbiali che ormai sono diventati una tradizione di famiglia…

L’unica cosa che non si adattava a te e che nel testo dei Proverbi invece viene sottolineato è che queste donna dà ordini alle sue domestiche. Non avevi domestiche, d’altra parte dato il tuo temperamento e anche grazie a una sana gelosia della tua famiglia, dei tuoi figli e dei tuoi spazi, l’eventuale domestica sarebbe stata più una martire che un aiuto. Le cose andavano fatte bene secondo i tuoi tempi e le tue modalità.

Una fede semplice e solida la tua, oserei dire granitica, cresciuta tanto anche grazie al Papà Adolfo, una fede alimentata dalla tua preghiera e dalla comunione quotidiana.

Ricordo bene quante volte mi hai salvato, durante qualche cena, dalle domande precise e pressanti del Papà su argomenti difficili e spinosi della Sacra Scrittura, dicendo che ero stanco; oppure quando il Papà faceva osservazioni sulle mie prediche, soprattutto sulla lunghezza, mi dicevi di non ascoltarlo.

La mamma scusa sempre! Solo quando sono partito per Roma hai protestato e quando ti ho detto che bisogna obbedire al Papa, mi hai risposto con la tua semplicità disarmante: e alla mamma no? E infine quando sono rientrato in Emilia, e soprattutto a Reggio Emilia, eri contenta: in fondo le tue preghiere erano state esaudite, e anche le mie.

Ringrazio il Signore che in questi anni sei stata custodita con amore e premura da Filippo e Gabriella e dai tuoi amati nipoti.

La vita non ti ha risparmiato prove e difficoltà e soprattutto il dolore più grande per una mamma: la perdita di un figlio, il caro Emmanuele. Un dolore tenuto nascosto con riserbo nel tuo cuore.

E in questi ultimi mesi alla cara Gabriella confidavi: “Sono stata fortunata, ho avuto la famiglia che volevo, anche nelle disgrazie. Quando penso ad Emmanuele, penso di essere stata troppo orgogliosa, forse il Signore mi voleva far capire che i figli sono suoi. Ma è un dolore che nessuno dovrebbe sentire, non ci penso perché si impazzisce… ma il Signore sa”.

Certo il Signore sa e conosce il nostro cuore e, come dice l’Apocalisse, asciuga ogni lacrima dai nostri occhi (cf. Ap, 21,4). E oggi il Signore consola noi con queste parole: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Vado a preparavi un posto. Non abbiate timore, se mi amaste vi rallegrereste che io vado al Padre” (Gv 14,1-5.27-29).

In questi giorni un amico mi ha scritto ricordando che, in occasione della morte della sua mamma, un missionario gli aveva rammentato un detto che presso le popolazioni in cui svolgeva il suo ministero viene ripetuto in queste circostanze a chi fa loro le condoglianze: “Non dovete rattristarvi. Noi siamo il sorriso di chi ci ha preceduto”.

Da allora, continuava questo amico, quando penso alla mamma cerco di sorridere e di sorriderle, rinsaldando così il legame che ci unisce.

Signore, ti chiediamo la grazia di potere essere questo sorriso grato e colmo di riconoscenza per la Mamma che ci hai donato; preghiamo per lei, perché su quella soglia della Gerusalemme celeste i primi a sorriderle siano il caro Papà Adolfo e l’amato figlio e nostro fratello Emmanuele.

+ Giacomo Morandi

L’Arcivescovo Morandi nel giorno dell’Assunta: “La Chiesa in cammino canti le grandi opere del Signore”

stampareggiana.it

Per la solenne celebrazione in Duomo, il vescovo sull’altare aveva al suo fianco don Luca Grassi e don Alessandro Ravazzini, parroci del Centro storico: “Di ciascuno, dopo la morte, resta solo ciò che è stato vissuto nell’amore; il resto viene travolto”

Nella vita non mancano certo problemi, difficoltà, chi mette i bastoni fra le ruote, ma il Signore è presente, non abbandona chi gli è fedele.

La vita cristiana – ha sottolineato il vescovo che sull’altare aveva al suo fianco don Luca Grassi e don Alessandro Ravazzini, parroci del Centro storico – , genera in ognuno il Cristo e il cristiano deve portarlo a sua volta a chi è in attesa del Salvatore.

Mons. Morandi ha altresì osservato che in un tempo di riposo – quale è il mese agostano – la Chiesa provvidamente con la festa dell’Assunta propone una meditazione sulle realtà ultime: la vita eterna. La Santa Messa dell’Assunta celebrata in Cattedrale è partecipazione alla liturgia eterna celebrata dei cieli; è uno squarcio di Paradiso.

E’ difficile parlare – ha continuato il presule – di questa realtà: spesso si è Chiesa depressa, incapace di contemplare la meta ultima e non è fuori posto riflettere sulla Resurrezione durante la festività ferragostana. Infatti di ciascuno, dopo la morte, resta solo ciò che è stato vissuto nell’amore; il resto viene travolto. Ecco perché è affascinante la vita cristiana; chi prima chi dopo, ognuno sarà “ al piano superiore”, come ha definito il cielo il vescovo, e lì incontreremo chi abbiamo amato.

L’arcivescovo Giacomo ha riservato un’ultima riflessione alla fretta, che contraddistingue l’uomo d’oggi e può essere definita un peccato, mentre l’urgenza con cui Maria si reca dalla cugina Elisabetta per aiutarla è un atteggiamento necessario.

Sant’Agostino diceva ai suoi fedeli: canta e cammina. Questo l’atteggiamento che deve contrassegnare anche oggi la Chiesa.

REGGIO EMILIA – Una Chiesa che canta le meraviglie del Signore ed è in cammino verso di lui: questa immagine ha proposto nell’omelia della solenne concelebrazione l’arcivescovo Giacomo Morandi ai tantissimi fedeli che oggi, giorno di Ferragosto, hanno gremito la Chiesa Cattedrale.

Come è noto, il Duomo è intitolato a Maria Assunta e dalle letture è venuto un messaggio rassicurante di fiducia: Dio è vicino ad ognuno, lo difende e lo sottrae dagli artigli del drago come recita l’Apocalisse.

 

 

Prima Settimana Santa reggiana per il nuovo vescovo mons. Giacomo Morandi

monsignor Giacomo Morandi vescovo Reggio Guastalla

Per la diocesi di Reggio e Guastalla quella del 2022 sarà la prima Pasqua insieme al nuovo pastore, l’arcivescovo Giacomo Morandi, che presiederà le celebrazioni principali della Settimana Santa. Domenica 10 aprile, nella Domenica delle palme, il vescovo guiderà – a partire dalle 11 – la processione dal sagrato della basilica di San Prospero alla cattedrale, dove alle 11.30 presiederà la celebrazione eucaristica.

Nella giornata del Giovedì Santo (giovedì 14 aprile), sempre in cattedrale, mons. Morandi presiederà la messa crismale alle 9.30, con la benedizione degli olii santi, e la messa “in coena Domini” alle 18: con quest’ultima eucarestia, che dà inizio al cosiddetto “triduo pasquale”, si entrerà nel silenzio che sarà interrotto solo nella notte del Sabato santo.

Il Venerdì santo (venerdì 15 aprile) sarà caratterizzato da altri due momenti significativi presieduti dal vescovo: la celebrazione della Passione del Signore, in programma alle 18 in cattedrale, e la Via Crucis cittadina, che ritornerà a essere itinerante, con ritrovo alle 21 e partenza dal sagrato della basilica della Ghiara. Da lì la Via Crucis raggiungerà la cattedrale percorrendo corso Garibaldi e via Farini. Durante le liturgie ci sarà una speciale intenzione di preghiera per la pace nel mondo, in particolare per i paesi tuttora sconvolti dalle atrocità della guerra.

Sabato santo (sabato 16 aprile), invece, alle 21 monsignor Morandi presiederà in cattedrale la solenne liturgia della veglia pasquale, durante la quale amministrerà i sacramenti dell’iniziazione cristiana a un gruppo di catecumeni.

Nella Domenica di Pasqua (domenica 17 aprile), infine, il vescovo presiederà la solenne celebrazione eucaristica nella concattedrale di Guastalla alle 10.30, mentre nella cattedrale di Reggio la stessa liturgia sarà guidata alle 11.30 dal vicario generale e alle 18 dall’arcivescovo Morandi.

24emilia.com

 

Domenica 20 marzo l’Arcivescovo a Guastalla

L’Arcivescovo il giorno dell’ingresso a Reggio Emilia (13 marzo 2022)

Nel pomeriggio di domenica 20 marzo 2022 il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, l’Arcivescovo Giacomo Morandi, fa il suo ingresso a Guastalla.

laliberta.info

Bellezza, luogo teologico di evangelizzazione

Il profondo mutamento culturale avvenuto in questi anni ha messo in crisi le tradizionali modalità di annuncio della fede determinando uno scollamento tra contenuto e linguaggio. Come colmare tale distanza? Il testo, che si avvale dell’autorevole presentazione del cardinale T. Špidlík, prende in considerazione il rapporto tra i contenuti della fede e le sue modalità di annuncio e trasmissione.

In particolare, l’arte è veicolo privilegiato di comunicazione per la Chiesa. Ne è fulgido esempio la cappella Redemptoris Mater, realizzata da padre Marko Ivan Rupnik in Vaticano, in occasione del Giubileo del 2000, per volontà di Giovanni Paolo II. Le immagini della cappella vengono commentate quasi scena per scena, secondo un itinerario che “scaturisce dalla visione per giungere a udire la Parola”. Tutto il volume è percorso dalla consapevolezza che il linguaggio dell’arte è luogo di una rinnovata esperienza di annuncio e di evangelizzazione.

Giacomo Morandi, Bellezza. Luogo teologico di evangelizzazione, Edizioni paoline (2009), 280 pagine, 17 euro.

Giacomo Morandi è nato a Modena il 24 agosto 1965. Ha conosciuto don Divo Barsotti, decidendo di essere membro della Comunità dei Figli di Dio. Entrato nel Seminario diocesano, ha seguito i corsi di preparazione al Sacerdozio ministeriale allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia; è stato poi inviato a Roma dove ha conseguito la licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico e, successivamente, il dottorato in Missiologia ottenuto all’Università Gregoriana. È stato ordinato sacerdote l’11 aprile 1990 per l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, dove è incardinato. Ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 30 settembre 2017 nella Basilica Metropolitana di Modena. Dal 13 marzo 2022 l’Arcivescovo Morandi è vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.

laliberta.info

Domenica 13 marzo a Reggio Emilia inizia il ministero pastorale del nuovo vescovo Giacomo Morandi

arcivescovo monsignor Giacomo Morandi

La diocesi di Reggio Emilia e Guastalla si prepara ad accogliere il nuovo vescovo, l’arcivescovo Giacomo Morandi, che prenderà il posto di mons. Massimo Camisasca, che ha lasciato l’incarico dopo nove anni di servizio pastorale. Il vicario generale della diocesi, monsignor Alberto Nicelli, ha convocato la comunità diocesana per domenica 13 marzo alle 16.30 nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Reggio per la solenne concelebrazione eucaristica, che costituirà il momento di inizio del ministero pastorale del nuovo vescovo.

La giornata sarà scandita da vari momenti: in mattinata, arrivando da Modena, monsignor Morandi incontrerà la comunità di Rubiera, poi visiterà la casa circondariale e la Casa della carità di San Giuseppe a Reggio, per poi recarsi al monastero delle Serve di Maria a Montecchio Emilia; sempre a Montecchio pranzerà con i sacerdoti ospiti della Casa del clero. Nel pomeriggio, invece, l’arcivescovo raggiungerà la basilica della Ghiara a Reggio, dove incontrerà i giovani della diocesi. Dopo la preghiera di affidamento alla Beata Vergine Maria, il nuovo vescovo raggiungerà piazza Prampolini, dove riceverà il saluto delle autorità civili e militari prima di entrare nella cattedrale per la concelebrazione eucaristica.

Per assistere alla liturgia non è necessaria alcuna prenotazione. L’accesso dei fedeli a piazza Prampolini e alla cattedrale sarà consentito a partire dalle ore 15. Per favorire la partecipazione saranno disponibili anche numerosi posti a sedere collocati in piazza, dove sarà installato un maxischermo; in caso di maltempo, invece, il maxischermo sarà posizionato nella basilica di San Prospero. Il Centro diocesano per le comunicazione sociali, inoltre, trasmetterà la celebrazione in diretta streaming sul canale YouTube La Libertà Tv.

24emilia.com