Il rosario perduto

Di tanto in tanto mi capita di perdere un rosario. E mi dispiace un sacco: sono affezionato ai miei rosari, uno ad uno li conosco, ricordo chi me li ha dati o dove li ho presi, che storia hanno. E poi i miei rosari mi aiutano, notte e giorno: ne ho sempre uno tra le mani ed è come stare per mano alla Madonna, attraversare la vita con lei.

Ho perso di nuovo un rosario. Proprio alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria. Lì per lì mi sono dispiaciuto come sempre. Ma poi ho pensato: chissà, magari a chi lo trova verrà voglia di pregare. Magari sentirà quel rosario come una benedizione che gli metterà dentro dei buoni pensieri. Magari gli farà addirittura cambiare vita.

Ad ogni modo, il rosario perduto continuerà a fare il suo mestiere: a far sentire qualcuno meno solo, a suggerirgli di pregare. E poi, solo apparentemente avrà cambiato mano: è sempre la mano della Madonna che stringerà con tenerezza una nuova mano.

Ernesto Olivero

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Novena di preghiera alla Madonna del Carmelo

La Novena alla Madonna del Carmelo deve essere recitata per nove giorni consecutivi

Ecco il testo:
1. O Maria, ai piedi di quel trono d’immensa luce su cui risplendi coronata di gloria, ecco che umilmente prostrati ti supplichiamo di volgere su di noi uno sguardo pietoso e di accendere nel nostro cuore una scintilla del tuo amore per cominciare bene questa novena che intendiamo fare in tuo onore, affinché riesca a Te cara e per noi vantaggiosa.

Ave Maria…

2. O Madre di grazia, quale straordinaria finezza d’amore manifestò il nostro Dio quando ti chiese di scendere dal Cielo e renderti visibile qui sulla terra, al solo fine di donarci il Sacro Scapolare, con cui segnasti fra tutti, come tuo, l’Ordine carmelitano! O Maria, se ognuno di noi riflettesse sulla grandezza di questo dono, con quale maggiore stima porterebbe il tuo Santo Abito e con quanta maggiore devozione lo onorerebbe.

Ave Maria…

3. O Maria, come potremmo esaltare questo tuo dono così grande con il quale hai voluto contraddistinguerci? Se questo fu un effetto del tuo grande amore, fa’, o Vergine, che sia anche un forte stimolo per tutti noi per non essere ingrati ai tuoi doni e al tuo affetto.

Ave Maria…

Preghiera:
Vergine Benedetta, piena di grazia. Regina dei Santi, quanto mi è dolce venerarti con questo titolo di Madonna del Monte Carmelo! Esso mi richiama ai tempi profetici di Elia, quando tu fosti raffigurata sul Carmelo in quella piccola nube che poi, allargandosi, si aprì in una pioggia benefica, simbolo delle grazie santificatrici che ci provengono da Te.

Sin dai tempi apostolici Tu fosti onorata con questo misterioso titolo e ora mi rallegra il pensiero di unirmi ai tuoi primi devoti e con essi ti saluto, dicendoti: O Splendore del Carmelo, o Vergine delle vergini, ricordati di me miserabile, e mostra di essermi Madre.

Diffondi in me sempre la luce di quella fede che ti fece Beata: infiammami di quell’amore celestiale onde Tu amasti tuo Figlio Gesù Cristo.

Molti dolori dell’anima e del corpo mi stringono da ogni parte e io mi rifugio come figlio all’ombra della tua protezione materna. Tu, Madre di Dio, che tanto puoi e tanto vali, ottienimi da Gesù benedetto i doni celesti dell’umiltà, della castità, della mansuetudine; concedimi di essere forte nelle tentazioni e nelle amarezze che spesso mi travagliano.

Veglia con amore su di me che sono tuo figlio rivestito del tuo Santo Scapolare e risplendi sul mio cammino perché giunga alla vetta del monte che è Cristo Gesù, tuo Figlio e mio Signore. E quando si compirà, secondo il volere di Dio, la giornata del mio pellegrinaggio terreno, fa’ che all’anima mia sia donata, per i meriti di Cristo e per la tua intercessione, la gloria del Paradiso. Amen.

Salve, o Regina…

Novena di preghiera alla Madonna del Carmelo

Comece e Kek. I leader delle Chiese europee invocano pace al confine polacco-ucraino

Messaggio pasquale congiunto del cardinale Hollerich (Comece) e del reverendo Krieger (Cec) in visita ad alcune delle strutture che accolgono e sostengono i profughi della guerra in Ucraina
Profughi ucraini nella biglietteria della stazione di Przemysl, nella Polonia orientale

Profughi ucraini nella biglietteria della stazione di Przemysl, nella Polonia orientale – Ansa

Avvenire

Il cardinale Jean Claude Hollerich e il reverendo Christian Krieger, rispettivamente presidenti della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese Europee (Kek), hanno rilasciato un messaggio pasquale congiunto dal confine tra Polonia e Ucraina, dove fino a oggi sono in visita ad alcune delle strutture che accolgono e sostengono i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina.

 

“Il mistero pasquale di Cristo ci porta al cuore dell’ingiustizia, della violenza e della sofferenza – si legge nel messaggio, riportato da Vatican News -, la storia della passione e della morte di Cristo riecheggia la sofferenza umana e le tragedie vissute in molte parti del nostro mondo, non da ultimo dagli ucraini, nel loro Paese e ovunque le strade dell’esilio li abbiano portati”. “In Cristo, Dio si unisce alla nostra umanità, prendendo su di sé i nostri limiti e il nostro odio, trasformando – proseguono Hollerich e Krieger – le nostre impasse, la nostra indignazione, i nostri sentimenti di fatalità e disperazione in speranza attraverso la fiducia in lui. Questa trasformazione – concludono – avviene nell’essere umano e nel mondo che Dio ama”.

I due presidenti, profondamente colpiti dall’immane tragedia umana riflessa negli occhi dei rifugiati che stanno incontrando, hanno espresso una sincera gratitudine a tutti i professionisti e volontari, alle autorità nazionali e religiose per la solidarietà concreta messa in atto per accogliere e sostenere le persone che hanno perso tutto a causa della guerra.

Oltre due milioni di persone, in gran parte donne e bambini, hanno attraversato la frontiera polacco-ucraina dall’inizio della guerra. È da qui, dal valico di frontiera Dorohusk-Yahodyn tra Polonia e Ucraina, che, in vista delle festività pasquali, Hollerich e Krieger hanno invocato la preghiera e l’azione per la pace in Ucraina e negli altri Paesi vittime di conflitti. In vista della Santa Pasqua, i presidenti di Comece e Cec invitano tutti a “continuare a credere nell’orizzonte che la grazia di Dio, manifestata in Cristo, apre davanti ai nostri occhi”.

Durante la visita in Polonia, i due presidenti visitano anche chiese locali di diverse confessioni, apprezzando così i molteplici progetti umanitari e gli sforzi per accogliere i rifugiati ucraini nel Paese. Il porporato e il reverendo sono ospitati dal Consiglio ecumenico polacco e dal vescovo di Lodz, Grzegorz Rys.

25 Marzo 2022 podcast audio preghiera per la pace dalla web radio Parrocchie Online

(preghiera a cura di Giuseppe Serronee, teologo di Reggio Emilia)

 © ANSA

“A Maria, Madre del Redentore, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione”.

Lo dice il Papa in un tweet nel giorno in cui la Chiesa celebra l’Annunciazione e a poche ore dalla celebrazione nella quale consacrerà la Russia e l’Ucraina a Maria pregando per la pace nel mondo.

Anche Parrocchie Online attraverso la web radio in diretta web si unirà alla preghiera per la Pace dalle ore 17

(ANSA).

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