L’Arcivescovo Morandi nel giorno dell’Assunta: “La Chiesa in cammino canti le grandi opere del Signore”

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Per la solenne celebrazione in Duomo, il vescovo sull’altare aveva al suo fianco don Luca Grassi e don Alessandro Ravazzini, parroci del Centro storico: “Di ciascuno, dopo la morte, resta solo ciò che è stato vissuto nell’amore; il resto viene travolto”

Nella vita non mancano certo problemi, difficoltà, chi mette i bastoni fra le ruote, ma il Signore è presente, non abbandona chi gli è fedele.

La vita cristiana – ha sottolineato il vescovo che sull’altare aveva al suo fianco don Luca Grassi e don Alessandro Ravazzini, parroci del Centro storico – , genera in ognuno il Cristo e il cristiano deve portarlo a sua volta a chi è in attesa del Salvatore.

Mons. Morandi ha altresì osservato che in un tempo di riposo – quale è il mese agostano – la Chiesa provvidamente con la festa dell’Assunta propone una meditazione sulle realtà ultime: la vita eterna. La Santa Messa dell’Assunta celebrata in Cattedrale è partecipazione alla liturgia eterna celebrata dei cieli; è uno squarcio di Paradiso.

E’ difficile parlare – ha continuato il presule – di questa realtà: spesso si è Chiesa depressa, incapace di contemplare la meta ultima e non è fuori posto riflettere sulla Resurrezione durante la festività ferragostana. Infatti di ciascuno, dopo la morte, resta solo ciò che è stato vissuto nell’amore; il resto viene travolto. Ecco perché è affascinante la vita cristiana; chi prima chi dopo, ognuno sarà “ al piano superiore”, come ha definito il cielo il vescovo, e lì incontreremo chi abbiamo amato.

L’arcivescovo Giacomo ha riservato un’ultima riflessione alla fretta, che contraddistingue l’uomo d’oggi e può essere definita un peccato, mentre l’urgenza con cui Maria si reca dalla cugina Elisabetta per aiutarla è un atteggiamento necessario.

Sant’Agostino diceva ai suoi fedeli: canta e cammina. Questo l’atteggiamento che deve contrassegnare anche oggi la Chiesa.

REGGIO EMILIA – Una Chiesa che canta le meraviglie del Signore ed è in cammino verso di lui: questa immagine ha proposto nell’omelia della solenne concelebrazione l’arcivescovo Giacomo Morandi ai tantissimi fedeli che oggi, giorno di Ferragosto, hanno gremito la Chiesa Cattedrale.

Come è noto, il Duomo è intitolato a Maria Assunta e dalle letture è venuto un messaggio rassicurante di fiducia: Dio è vicino ad ognuno, lo difende e lo sottrae dagli artigli del drago come recita l’Apocalisse.