“Mi chiamo Alina” – Il 21 febbraio un incontro pubblico a Reggio sulle giovani rumene vittime della ‘tratta’

Al tavolo due esperte dell’argomento. L’iniziativa è promossa dal Progetto “Maria di Magdala” della Caritas diocesana

Caritas diocesana e Progetto “Maria di Magdala” invitano all’incontro pubblico di venerdì 21 febbraio, alle ore 21, nell’Aula Mater dell’Oratorio Don Bosco di Reggio Emilia (in via Adua 79). «“Mi chiamo Alina”. Romania: donna – cultura – migrazione» è il titolo della serata.
Al tavolo, coordinate dal direttore de La Libertà Edoardo Tincani, due le voci che si alterneranno nell’aiutare a conoscere la donna rumena e il dramma dello sfruttamento del corpo femminile attraverso la riduzione in schiavitù esercitata dalle reti malavitose. Carmen Salemi affronterà l’argomento “La donna in Romania ieri e oggi”, mentre Gina Stoian parlerà di “La tratta di esseri umani dalla Romania all’Italia e strategie educative nel Paese di origine per far conoscere il fenomeno”. La prima – che ha vissuto alcuni periodi in Romania – ha conseguito nel 2012 la laurea in Scienze dell’Educazione e Scienze Umane, discutendo la tesi “La donna nella cultura rumena”. La seconda, insegnante associata all’Università di Sociologia e Servizio sociale a Bucarest, è presidente dell’associazione rumena “Adpare”, che si occupa di attuare programmi integrativi di assistenza per il reinserimento delle vittime della tratta e dei giovani appartenenti a categorie a rischio; da quattordici anni segue anche percorsi di reinserimento di donne finite nella rete della ‘tratta’.
Per maggiori informazioni: tel. 333.9412113.

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