Madonne e gladiatori, 100 opere tornano a casa nei musei

A Nemi, la stupefacente nave di Caligola ritroverà una delle meraviglie dei suoi arredi, la Testata di trave bronzea, rimasta per decenni nei depositi del Museo Nazionale Romano; a Bassano Romano, in provincia di Viterbo, la superba villa di Vincenzo Giustiniani recupererà una delle sue statue più preziose, il Gladiatore che uccide un leone che per secoli ha decorato la sua peschiera; a Trieste il Castello di Miramare riavrà indietro dai Musei Reali di Torino una delle sue tele più iconiche, l’Allegoria di Trieste e dell’Istria di Annibale Strata.

Parte con la simbolica restituzione di 100 opere custodite nei depositi di 14 tra i musei più importanti d’Italia, dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini agli Uffizi, da Capodimonte a Brera, il nuovo progetto lanciato dal ministero della Cultura “100 opere tornano a casa”, voluto dal ministro Franceschini per promuovere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e archeologico italiano conservato nei depositi e nei luoghi d’arte statali.

“Un progetto che restituisce nuova vita a opere d’arte di fatto poco visibili, di artisti più o meno conosciuti, e promuove i musei più piccoli, periferici e meno frequentati”, sottolinea il ministro. “Solo una parte delle opere dei musei statali è attualmente esposta: il resto è custodito nei depositi, da cui proviene la totalità dei dipinti e dei reperti coinvolti in questa iniziativa”. Cento opere, spiega Franceschini, che sono solo l’inizio di “un progetto a lungo termine che mira a valorizzare l’immenso patrimonio culturale di proprietà dello Stato”. Obiettivo che sarà raggiunto “anche attraverso un forte investimento nella digitalizzazione e nella definizione di nuove modalità di fruizione, prevedendo nuove collaborazioni come la realizzazione di una serie di documentari insieme alla Rai, che ha anche il merito di rafforzare il legame tra il territorio e l’opera d’arte”. (ANSA).