E nelle case italiane si accende l’albero

Piccolo o grande, naturale o finto, addobbato classicamente oppure in maniera originale: l’albero di Natale è presente in nove case su dieci, tradizionalmente decorato e acceso il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre. I dati sono frutto della consueta indagine di Coldiretti, l’associazione che riunisce coltivatori e allevatori: la gran parte degli alberi – il 63% – è di plastica, recuperato in cantina e riciclato, raramente acquistato nuovo. Quasi tre milioni di italiani, invece, preferisco l’albero naturale, che concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente. In genere è coltivato nelle zone montane e collinari, sui terreni altrimenti destinati all’abbandono: contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline, a combattere l’erosione e gli incendi. Il 90% degli abeti utilizzati a Natale deriva da apposite coltivazioni, il restante 10% (che sono cime o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede sfoltimenti e potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco. La coltivazione degli alberi di Natale si concentra in Toscana, nelle province di Arezzo e Pistoia, e in Veneto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA