Liturgia, nessuno resti passivo

«Opera di Cristo, la liturgia è anche un’azione della sua Chiesa. Essa realizza e manifesta la Chiesa come segno visibile della comunione di Dio e degli uomini per mezzo di Cristo. Impegna i fedeli nella vita nuova della comunità» (Catechismo, 1071).
Per i cristiani il sì della fede non è solo esperienza gioiosa dell’anticipo di amore da parte di Dio Amore, ma è anche scoprirsi chiamati a diventare segno fattivo di questo stesso amore per gli altri. Il battesimo li rende «cooperatori per il Vangelo», come scriveva Paolo ai Filippesi: «Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù» (Fil 1,3-6).
Il Vaticano II può perciò parlare di analogia tra l’umanità assunta dal Verbo e la Chiesa nei riguardi dello Spirito: «Per una analogia che non è senza valore, quindi, è paragonata al mistero del Verbo incarnato. Infatti, come la natura assunta serve al Verbo divino da vivo organo di salvezza, a lui indissolubilmente unito, così in modo non dissimile l’organismo sociale della Chiesa serve allo Spirito di Cristo che la vivifica, per la crescita del corpo» (Lumen gentium, 8).
Nella liturgia la Chiesa esprime in maniera privilegiata questa sua fondamentale dimensione sacramentale. Convocati per la celebrazione, nessuno deve restare passivo: ognuno, secondo le proprie specifiche competenze e ruolo, deve parteciparvi «consapevolmente, attivamente e fruttuosamente» (Sacrosanctum Concilium, 7). Sarà così possibile esprimere il reciproco diventare per l’altro possibilità dell’incontro con Dio.
Per questo è però necessario che la liturgia non venga separata dalla vita, ma venga vissuta come suo culmine e fonte: preceduta «dalla evangelizzazione, dalla fede e dalla conversione», porterà «i suoi frutti nella vita dei fedeli: la vita nuova secondo lo Spirito, l’impegno nella missione della Chiesa ed il servizio della sua unità» (Catechismo, 1072).

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