Kiev è sotto assedio, ma le truppe russe non sono entrate in città Il nostro destino si decide stanotte aveva detto il presidente Zelensky. Spari ed esplosioni udite in tutta la città. Voci di trattative in corso

Kiev è sotto assedio, ma le truppe russe non sono entrate in città

Questa sarà la notte più difficile. Il nemico andrà dappertutto. Dobbiamo resistere. La notte sarà molto dura, ma arriverà l’alba”, ha detto ieri sera Zelensky in un discorso alla nazione. I russi ”attaccheranno Kiev” e ”il nemico userà tutta la sua potenza su tutti i fronti per rompere la nostra difesa”, ha proseguito, sottolineando però che ”non possiamo perdere la capitale”. ”Il nostro destino si decide stanotte”, ha dichiarato.

Ha avuto ragione solo in parte il presidente ucraino. Nella notte Kiev è stata teatro di esplosioni e colpi di mitragliatrice, l’impressione tuttavia è che si sia trattato di una forma di pressione sul governo ucraino e non di un affondo in grado di distruggerlo. Le unità di paracadutisti si trovano già alla periferia della capitale, ma i tank di Putin non sono ancora apparsi in piazza Maidan.

Oltre 50 esplosioni e pesanti colpi di mitragliatrice sono stati segnalati nelle aree di Shulyavka e vicino allo zoo di Kiev. Sono stati anche segnalati forti spari vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska, non lontana da una struttura militare ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent.

Le forze russe stanno incontrando più resistenza del previsto: le forze ucraine hanno annunciato di aver respinto un “attacco” notturno di soldati russi a una delle loro posizioni su Victory Avenue, una delle arterie principali di Kiev. “L’attacco è stato respinto”, ha detto l’esercito ucraino in un messaggio sul suo account Facebook, senza fornire ulteriori dettagli sul luogo esatto dello scontro.

L’Ucraina sostiene anche di aver abbattuto un aereo russo Ilyushin Il-76 con paracadutisti a bordo nell’area di Vasilkov dove sono in corso pesanti combattimenti. Il comandante in capo delle forze armate ucraine che ha definito l’accaduto “una vendetta” per l’abbattimento di un aereo con paracadutisti ucraini all’aeroporto di Luhansk

Ieri sera Zelensky aveva aperto all’ipotesi di cessate il fuoco. Il suo portavoce, Serhiy Nykyforov, riferisce Skynews, ha scritto su Facebook: “L’Ucraina era e resta pronta a parlare di cessate il fuoco e di pace. Questa è la nostra immutata posizione. Accettiamo l’offerta del presidente russo. In questo momento, le parti stanno discutendo il luogo e la data pertenere questo processo negoziale. Prima i negoziati cominciano, più chance ci saranno di tornare alla vita normale”.

Mosca, in un primo momento si era detta pronta “a inviare a Minsk una delegazione russa per negoziati con una delegazione ucraina”ma Vladimir Putin aveva anche esortato l’esercito ucraino a prendere il potere e a rovesciare il governo in carica, accusando inoltre le autorità ucraine di essere “una banda di drogati e neonazisti”. Eventuali negoziati tra Mosca e Kiev, aveva poi precisato la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, non bloccheranno l’operazione militare lanciata dal presidente russo contro l’Ucraina.

Rai News