Doppia scossa di terremoto nel Reggiano

La terra trema con epicentro a Bagnolo in Piano: la prima con magnitudo 2.3, la seconda di 3.2. Nessun ferito, niente danni, ma tornano alla memoria gli eventi sismici del 1996 e del 2000
Reggio Emilia. Non c’è pace per il triangolo fra Bagnolo in Piano, Correggio e Novellara, attraversato dalla cosiddetta dorsale ferrarese, una faglia che, partendo da Ferrara, si spinge fino all’interno della pianura modenese e reggiana e, in modo ciclico, è al centro di scosse di terremoto più o meno forti ma che, ogni volta, riaccendono paure e preoccupazioni tra gli abitanti dei tre comuni e delle rispettive frazioni.

È successo ancora, con due scosse di terremoto per fortuna lievi anche se la seconda, quella avvenuta alle 20.12 con magnitudo 3.2, quando molte persone erano a tavola per la cena e hanno visto tremare un po’ tutto, non è certo passata inosservata. Per fortuna non si sono registrati danni e non ci sono nemmeno state scene di panico, dal momento che il sisma non è stato particolarmente forte ed è durato soltanto pochi secondi.

La prima scossa si è verificata alle 19.10 e ha avuto una magnitudo di 2.3, a una profondità di circa 32 chilometri.

Una scossa che quasi nessuno ha avvertito anche se in una zona come quella di Bagnolo, da sempre al centro di episodi tellurici, la sensibilità degli abitanti al tremore della terra è molto elevata.

L’epicentro è stato vicino a San Michele della Fossa, tre chilometri a nord est rispetto al centro di Bagnolo in Piano e vicino alle frazioni correggese di Fosdondo e Canolo, già duramente colpite durante il sisma del 15 ottobre del 1996 e quello del 18 giugno 2000.

Un’ora dopo la seconda scossa, sempre nel comune di Bagnolo, questa volta decisamente più forte e avvertita in modo nitido dalla popolazione, non solo quella di Bagnolo ma anche dai paesi vicini, fino alla periferia nord di Reggio Emilia.

Alle 20.12, infatti, la terra ha tremato con una magnitudo di 3.2. Oltre a essere più forte, il sisma in questo caso si è verificato a una profondità di appena nove chilometri ed epicentro a tre chilometri a ovest rispetto al centro del paese, ovvero tra Bagnolo in Piano e Cadelbosco Sopra, a metà strada tra la frazione cadelboschese di Argine e quella reggiana di Sesso.

L’ultima scossa nel Reggiano risaliva al giorno di Ferragosto e si era verificata in Montagna, per la precisione a Baiso: una scossa lieve, avvenuta quando molti ancora dormivano, in un posto a bassa densità di popolazione. Per questo motivo, l’evento che si è verificato alle 7.51 di lunedì scorso, con magnitudo 2.0 e 23 chilometri di profondità è passato praticamente inosservato.
Gazzetta di Reggio