Il tema della prossima Giornata mondiale. La fraternità via per la pace

“Fraternità, fondamento e via per la pace”: è il tema scelto da Papa Francesco per prossima Giornata mondiale per la pace, giunta alla quarantasettesima edizione, la prima del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Nel primo giorno del nuovo anno il messaggio scritto dal Santo Padre per la circostanza – voluta da Paolo VI – viene inviato alle Chiese particolari e alle cancellerie di tutto il mondo, per richiamare il valore essenziale della pace e la necessità di operare instancabilmente per conseguirla. Papa Francesco ha scelto come tema del suo primo messaggio la “fraternità”. Sin dall’inizio del suo ministero di vescovo di Roma, del resto, ne ha sottolineato l’importanza, al fine di superare una “cultura dello scarto” e di promuovere la “cultura dell’incontro”, per camminare verso la realizzazione di un mondo più giusto e pacifico. La fraternità è una “dote” che ogni uomo e donna reca con sé in quanto essere umano, figlio di uno stesso Padre. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono la famiglia dei popoli – povertà, fame, sottosviluppo, conflitti, migrazioni, inquinamento, disuguaglianza, ingiustizia, criminalità organizzata e fondamentalismi – la fraternità è “fondamento” e via per la pace.
La cultura del benessere fa perdere il senso della “responsabilità e della relazione fraterna”. Gli altri, anziché nostri “simili”, appaiono antagonisti o nemici e sono spesso “cosificati”. Non è raro che i poveri e i bisognosi vengano considerati un “fardello”, un impedimento allo sviluppo. Tutt’al più sono oggetto di aiuto assistenzialistico o compassionevole. Non sono visti cioè come “fratelli”, chiamati a condividere i doni del creato, i beni del progresso e della cultura, a partecipare alla stessa “mensa” della vita in pienezza, a essere protagonisti dello sviluppo integrale ed inclusivo.
La fraternità, dono e impegno che viene da Dio Padre, sollecita all’impegno di essere solidali contro le diseguaglianze e la povertà che indeboliscono il vivere sociale, a prendersi cura di ogni persona, specie del più piccolo ed indifeso, ad amarla come se stessi, con il cuore stesso di Gesù Cristo.
In un mondo che accresce costantemente la propria interdipendenza, non può mancare il “bene” della fraternità, che vince il diffondersi di quella “globalizzazione dell’indifferenza”, alla quale il Santo Padre ha più volte accennato. La “globalizzazione dell’indifferenza” deve lasciare posto a una “globalizzazione della fraternità”, affinché quest’ultima impronti tutti gli aspetti della vita, compresi l’economia, la finanza, la società civile, la politica, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni pubbliche e culturali.
Papa Francesco, all’inizio del suo ministero, con un messaggio che si pone in continuità con quello dei predecessori, propone dunque la via della fraternità, per dare un volto più umano al mondo.

(©L’Osservatore Romano 1° agosto 2013)