Tra pagine e reti con voli di avvoltoi

Calunnie, chiacchiere falsificanti e spazzatura: in rete di tutto, e talora anche in pagina. Ieri per esempio sul “Foglio” (p. 4: «…sul fantaracconto della trattativa mafia-Chiesa») saggia sferzata di Emanuele Macaluso a un articolo del “Fatto” (26/7) a firma Marco Lillo che con questo titolo voleva essere un sasso d’accusa tirato contro la Chiesa da una mano che poi si nascondeva: «Chiedete a Ruini delle bombe a Roma». Si trattava di implicare uomini di Chiesa nel suddetto «fantaracconto» delle trattative per la liberazione dei boss e degli attentati della primavera 1993 usati come argomenti persuasivi all’impresa. All’autore del pezzo Macaluso contesta giustamente molte cose, in particolare il «fatto» – già: un fatto contro “Il Fatto”! – che «tutti i veri boss (della mafia) sono ancora in carcere col 41 bis, compreso il malatissimo Provenzano», e quindi quell’accusa allo Stato, da Lillo estesa alla Chiesa è soltanto una calunnia. Un particolare va aggiunto: nell’articolo del “Fatto” Lillo parla anche di monsignor Cesare Curioni, già cappellano amatissimo per 30 anni a San Vittore, e al tempo dei fatti ispettore capo dei cappellani carcerari presso il Ministero di Grazia e Giustizia, e lo fa mettendogli in bocca, tra virgolette, espressioni del tutto incredibili per chi lo ha conosciuto. Chiacchiere falsificanti, dunque, e vere calunnie. Malpelo coglie l’occasione per segnalare che in rete circolano foto presentate con «Bergoglio che stringe la mano al dittatore Videla», fonti squalificate da tempo, in cui è chiarissimo che il prelato rappresentato non è Bergoglio. Spazzatura varia in forme diverse: tra pagine e blog, rotative e rete telematica. Come una discarica, ma al posto dei gabbiani qui svolazzano gli avvoltoi…
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