Quando il Capodanno è da record

RAS AL KHAIMAH CITY – L’Emirato di Ras Al Khaimah si sta preparando a festeggiare l’inizio del 2023 con uno straordinario spettacolo pirotecnico musicale e l’obiettivo di battere nuovi record mondiali da Guinness dei primati.

Già l’anno scorso gli Emirati Arabi Uniti con Dubai e lo stesso Ras Al Khaimah avevano stabilito record assoluti in termini di volume, durata e forma dei fuochi d’artificio: per dare il benvenuto al 2022 Dubai aveva stabilito tre Guinness World Records, con uno spettacolo pirotecnico durato 40 minuti; e Ras Al Khaimah con fuochi d’artificio e 452 droni pirotecnici durati 12 minuti su un’area di oltre 4,7 chilometri, conquistando due primati. E’ sempre Dubai ad aver salutato il 2014 con lo show di fuochi più grande mai realizzato prima, su 96 chilometri di coste, che lo fece entrare per la prima volta nei Guinness dei primati.

Prima ancora era stato Valparaíso in Cile ad aver realizzato uno spettacolo pirotecnico da record nella notte di San Silvestro del 2007, battendo il primato dell’anno precedente ottenuto dall’isola di Madeira per i festeggiamenti di fine anno. Quello di quest’anno a Ras Al Khaimah promette di essere davvero sensazionale: lo show #RAKNYE2023 sarà supportato da droni pirotecnici, nano luci, colori e coreografie a ritmi elettrici. La performance di fuochi d’artificio illuminerà il cielo su un tratto di 4,7 chilometri sul lungomare tra Al Marjan Island e Al Hamra Village per un Capodanno davvero da record. I festeggiamenti, inoltre, saranno arricchiti da un fitto calendario di attività, eventi e festival (visitrasalkhaimah.com).
In passato altri festeggiamenti di Capodanno sono entrati nei Guinness dei primati: per salutare il 2019 Torino ospitò il più grande show di magia a piazza Castello con 70 performer internazionali, mentre per il benaugurante tuffo di fine anno a piazza Mazzini Viareggio raggiunse il record di partecipanti, ben 322. Un divertente e goloso record da Guinness è stato quello di un forno di Cividale del Friuli, che per salutare il 2020 ha preparato la gubana – dolce natalizio locale – più grande del mondo, del peso di 102 chili. Bisogna tornare indietro al 1994 per ricordare il record da Guinness dei primati del cantante Rod Stewart, l’artista con maggiore pubblico a un proprio concerto nell’intera storia del rock: per festeggiare l’anno nuovo il celebre rocker britannico riunì circa 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia di Copacabana, in Brasile.
Altro tipo di record fu quello che il dj e produttore discografico David Guetta raggiunse a Parigi durante il Capodanno del lockdown: per salutare il 2021 l’artista realizzò “United at home”, un live streaming seguito da 50 milioni di telespettatori da tutto il mondo, sintonizzati per vedere il suo show in grado di battere il Guinness World Record come dj set più visto su Facebook. Infine c’è un altro fine anno da record, quello di Alessandro Bonaccorsi che ha eseguito 28 tatuaggi senza mai fermarsi in 57 ore e 25 minuti, realizzando il Capodanno artistico più lungo del mondo ed entrando così nel Guinness dei primati.
E quest’anno? Oltre al primato dell’Emirato di Ras Al Khaimah, ecco qualche suggerimento per festeggiare a suon di record.
L’Hogmanay scozzese è la festa di Capodanno più grande del mondo: dura 4 giorni, tra musica, balli, fuochi d’artificio e la suggestiva fiaccolata lungo la Princess Street, accompagnata dalla musica delle bande di suonatori di cornamusa che termina a Calton Hill, a Edimburgo. Salpare da Orlando, negli Stati Uniti, il pomeriggio del 31 dicembre e festeggiare la fine dell’anno sulla Wonder of the Seas, la nave più grande del mondo, che naviga nei Paesi caraibici. Assistere a New York all’opera “Fedora” del Metropolitan, il teatro dell’opera più grande del mondo con una platea profonda 137 metri e un palcoscenico largo 71 e profondo 44,5 metri. Volare fino a Christmas, isola dell’Oceania, e festeggiare prima di amici o parenti rimasti a casa; questa località, infatti, fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Equatoriali e sente per prima i rintocchi del Capodanno.
Nello stesso fuso orario, ma un po’ più a occidente, si possono scegliere le isole Tonga e Samoa. Si può entrare nei Guinness dei primati anche salendo a bordo di un aereo che decolla nel nuovo anno e atterra in quello vecchio, tanto per festeggiare il Capodanno due volte nel giro di poche ore. Ma l’esperienza è riservata a chi può permettersi un jet privato. Infine due locali da Guinness dei primati per veglioni da record: Botín, il ristorante più antico del mondo a Madrid, e Delirium Cafè a Bruxelles, la birreria con la maggior varietà di birre disponibili in commercio. (ANSA).

 

Rembrandt, 22 opere alla Galleria Sabauda di Torino

Rembrandt, 22 opere alla Galleria Sabauda di Torino © ANSA

TORINO – Una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. E’ la nuova mostra dossier ‘Rembrandt incontra Rembrandt.

Dialoghi in Galleria’, ai Musei Reali dal 14 dicembre al 16 aprile 2023. Centro ideale è La cena in Emmaus del Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali grazie alla policy di scambio adottata per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni culturali italiane ed europee. L’opera è posta a confronto con il Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali. Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt.
“La mostra propone un percorso sullo straordinario patrimonio legato al maestro olandese conservato ai Musei Reali e intende portare all’attenzione del pubblico le ricche raccolte di arte fiamminga e olandese, che rappresentano una peculiarità, sia per consistenza, sia per qualità, nel panorama delle collezioni pubbliche italiane” spiega la direttrice Enrica Pagella. “Al centro dell’attenzione è uno dei capolavori della Galleria Sabauda, in cui il giovane Rembrandt sperimenta la sua maestria nella resa dei bruni e che in mostra è possibile ammirare cogliendone dettagli che dapprima sfuggono alla vista”, osserva Annamaria Bava, responsabile delle collezioni d’arte e di archeologia dei Musei Reali.
L’allestimento è arricchito da un supporto multimediale, realizzato con VisivaLab, che permette di esplorare il dipinto torinese attraverso un’immagine ad altissima risoluzione per conoscerne la storia, tante curiosità e scoprire chi si potrebbe celare dietro il volto del vecchio addormentato. Sono esposti anche alcuni disegni della Biblioteca Reale assegnati a Rembrandt, tra cui uno schizzo di busto antico unanimemente riconosciuto come opera interamente autografa.
ansa

A Natale si torna a viaggiare

Fiumicino: partenze di Natale © ANSA

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, l’associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, le prenotazioni dei viaggi organizzati per le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania si avvicinano ai numeri pre-pandemici del 2019. Si registra così un -4% di fatturato globale a fronte di un calo del 12% di passeggeri (una discrepanza che va letta nel contesto di un’inflazione in aumento).
A rallentare il pareggio dei volumi, secondo le valutazioni di Astoi, il caro prezzi, la minor disponibilità di voli per alcune mete, la chiusura di alcune destinazioni come Cina e Russia e un sentiment di incertezza generale.
Il trend è comunque positivo, il turismo organizzato ritrova consensi e va incontro ai bisogni dei viaggiatori, che si mostrano più attenti alle tutele, richiedono maggior assistenza nelle fasi pre, durante e post viaggio e stipulano più assicurazioni integrative. Se per Natale il settore turistico va, diverso è l’atteggiamento verso la coda dell’inverno: mentre per il periodo delle festività di fine anno tutto è stato bloccato con anticipo, per la restante parte dell’inverno gli italiani si mostrano più prudenti ed attendono prima di confermare le prenotazioni. Il potere d’acquisto è variabile e si assiste ad una evidente polarizzazione; la fascia alto spendente non risente dell’inflazione che, all’opposto, penalizza maggiormente la fascia media e induce i consumatori a modificare alcuni comportamenti. La domanda dei clienti – rileva ancora Astoi – risulta più ponderata; vengono preferite vacanze più brevi (media 8 giorni), servizi alberghieri meno costosi e sono favorite le mete di medio raggio rispetto a quelle di lungo. La spesa media per persona per le festività di fine anno è sopra i 1.800 euro considerando l’alta incidenza del lungo raggio e il peso delle partenze in altissima stagione. Le mete preferite sono Maldive, Egitto (tra crociere sul Nilo e Mar Rosso), Stati Uniti (new York e Miami in testa) e Thailandia. Nei Caraibi la preferenza va alla Repubblica Dominicana, nell’East Africa a Kenya e Zanzibar; soffrono invece America Latina, Cuba, Messico e Australia. Si mantiene inoltre forte l’appeal degli Emirati Arabi e si afferma la Giordania. Il comparto crociere chiude il 2022 in modo più favorevole rispetto alle previsioni. I Caraibi restano una delle mete più richieste della stagione invernale e si registra una importante tendenza di crescita verso gli Emirati Arabi. Con l’early booking beneficerà sicuramente il Mediterraneo, nella programmazione 2023. L’Europa registra il rinnovato interesse dei viaggiatori culturali, con preferenze per le principali capitali e le grandi città; si segnala un’alta richiesta di soggiorni e itinerari in Turchia. In ambito nazionale, la montagna vive la sua stagione sotto i riflettori, nonostante in questo segmento il caro energia si faccia particolarmente sentire.
Ansa

Renne, Sisu e sci, a Natale si “regala” la Finlandia

Se esiste un luogo dove il Natale è, forse, “un po’ più” Natale è la Finlandia.

Per la neve, per il freddo, per la “vera” casa di Babbo Natale e per le renne che fanno capolino trai boschi. Ma se non avete ancora in programma un viaggio nel Paese dell’aurora boreale e della polvere di mirtillo, potete regalarne intanto un assaggio a chi amate.
Ansa
Renne, Sisu e sci, a Natale si
Ecco 8 idee da mettere sotto l’albero e da ordinare comodamente a casa, in attesa di prendere il volo.
Per i piccoli (ma non solo) Tutti lo sanno: l’ufficio postale di Babbo Natale si trova nel Villaggio di Santa Claus a Rovaniemi, nel nord della Finlandia, dove è possibile incontrarlo insieme ai suoi amici elfi e alle renne. Babbo Natale però è ben organizzato ed è possibile richiedere una lettera personalizzata anche sul sito https://shop.posti.fi/en/santa/santas-letter.
Per chi ama gli animali Sul sito Reindeer Journey – adopt a reindeer si può diventare mamma e papà di una renna, ricevendo aggiornamenti sulle sue attività, tracciate tramite Gps. E magari poi andare a “incontrarne” qualcuna con il Reindeer yoga alla fattoria Kujala a Ruka-Kusamoo, dove si fa lezione circondati dalle regine della foresta.
Per gli esperti della mindfulness Bicicletta per andare al lavoro, cucina nordica, tempo nella natura, immersioni nelle acque gelide: sono alcuni degli ingredienti della ricetta della felicità della scrittrice Katja Pantzar che ha sperimentato la “Sisu”, la filosofia di vita con cui i finlandesi, da generazioni, affrontano le piccole e grandi sfide dell’esistenza. Una vittoria su stress, paura, pigrizia, oggi raccontata in “Sisu. La via finlandese al coraggio, al benessere e alla felicità” (ed. Sonzogno).
Per chi vuole la Finlandia da indossare Berretti, fasce, sciarpe (e anche kit fai-da-te): sono gli accessori in lana Finnsheep, realizzati con materiali organici di provenienza locale e lavorati a mano dalle nonne di Pöytyä, azienda agricola di design a conduzione familiare (Myssyfarmi.fi). Ma ci sono anche i gioielli fatti a mano di Annele, che tanto piacciono a star come Dua Lipa, Bella e Gigi Hadid, Katy Perry. Il marchio trae ispirazione dal patrimonio naturale finlandese, in particolare dalle bacche e fiori che sbocciano dopo i freddi inverni nordici (www.annele.world ) Per la cura del corpo Luonkos è stato il primo al mondo a introdurre gli estratti di microbiomi della foresta nella cosmesi naturale. I prodotti includono ortica finlandese, oli di olivello spinoso e mirtillo rosso, avena, orzo, argilla e cera d’api. E anche la betulla: la polvere di corteccia e il carbone che sono prodotti dell’economia circolare, ovvero provengono dal flusso secondario dell’industria del legno. Il negozio Luonkos & Friends si trova a Turku, nel sud del Paese, ma anche on line (luonkos.fi/en) Per gli amanti del design Tra le archistar più importanti del XX secolo, con edifici in tutta la Finlandia (e itinerari di viaggio ad hoc), Alvar Aalto è celebre anche per il vaso che porta il suo nome, uno degli oggetti in vetro più famosi al mondo, tra design anni Trenta e linee curve che ricordano gli innumerevoli laghi del paesaggio finlandese (www.ittala.com) Per una neve veramente green Il produttore finlandese Pusu con l’azienda Spinnova hanno da poco lanciato sul mercato il Pusu Loska Spinnova©, sci all-mountain versatile, che sostituisce le fibre di carbonio e vetro con alternative innovative a base di legno e scarti di materiali (https://pusu.ski/en/product/loska-spinnova/).

Shopping d’autore, 8 meraviglie dell’artigianato italiano Arte, curiosità e tradizioni dalla Valle d’Aosta alla Sicilia

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Da nord a sud il nostro Paese è ricco di tradizioni artigianali, legate alle materie prime reperibili nei singoli territori.

In vista del Natale, il portale Campeggi.com ci fa viaggiare alla scoperta delle diverse forme artigianali italiane, dalla lavorazione del legno in Valle d’Aosta fino a quella della filigrana in Sardegna, passando per la liuteria tradizionale cremonese e le tovaglie perugine.
Protagonista dell’artigianato valdostano è il legno, le cui tecniche di lavorazione e intaglio vengono tramandate da secoli.

Queste trovano una delle loro massime espressioni nella “coppa dell’amicizia”, un recipiente con coperchio caratterizzato da diversi beccucci, nel quale viene versata una bevanda locale a base di grappa e caffè. La tradizione vuole che, durante i ritrovi tra amici, la coppa venga passata di mano in mano in senso orario, bevendo à la ronde, ognuno da un beccuccio diverso.
Iscritta tra i patrimoni culturali immateriali dell’Unesco, la liuteria tradizionale cremonese è una delle forme d’artigianato italiano più celebri del mondo. Le sue origini risalgono al 1539, quando Andrea Amati avviò la sua bottega aprendo così la strada ad altre famiglie come i Guarneri e gli Stradivari, che portarono avanti la tradizione per secoli creando violini, violoncelli, viole e contrabbassi per alcuni dei più grandi maestri della musica. Oggi la tradizione è più viva che mai grazie alla scuola internazionale di liuteria e al Museo del violino, ospitato all’interno del Palazzo dell’Arte di Cremona.
L’alabastro è una roccia che si forma grazie all’accumulo millenario di gesso o calcare, materiali facili da lavorare. I primi in Italia a maneggiare con maestria l’alabastro furono gli etruschi, la cui eredità oggi vive tra le strade di Volterra, dove è possibile trovare manufatti tra i più pregiati d’Europa.
Le realizzazioni degli artigiani locali si possono ammirare e acquistare all’interno delle botteghe del centro, mentre la storia e l’antica tradizione legata a quest’arte sono raccontate all’interno dell’Ecomuseo dell’alabastro.
Tele di lino bianco arricchite con trame e figure in cotone blu tinto a indaco, verde o rosso: sono le preziosissime tovaglie perugine, nate tra le strade della città umbra tra il Medioevo e il Rinascimento e poi apprezzate e commercializzate in tutta Europa. Queste piccole opere d’arte realizzate dalle mani delle donne di Perugia, la cui lunga e preziosa tradizione è raccontata all’interno del museo-laboratorio nell’ex chiesa di san Francesco delle Donne, vengono ancora oggi create esclusivamente grazie a telai manuali a pedali, le cui lavorazioni impiegano anche 20 giorni.
In passato, era usanza comune preparare il proprio pane tra le mura domestiche per poi portarlo al forno cittadino per cuocerlo. A Matera, dove questa consuetudine durò fino agli anni Cinquanta, per distinguere le diverse pagnotte le famiglie imprimevano sull’impasto un simbolo, con un timbro in legno, riconoscibile anche da chi non sapeva né leggere né scrivere.
Anche se ora questa tradizione è stata abbandonata, gli artigiani locali continuano a intagliare i timbri del pane come memoria storica cittadina. A questi è legata anche un’altra tradizione: pare, infatti, che i materani fossero soliti regalare un timbro alle ragazze per chiedere loro la mano.
Brognaturo è un piccolo centro non lontano da Vibo Valentia, dove gli artigiani realizzano a mano le pipe, piccole e preziosissime opere d’arte. Questi oggetti, fiore all’occhiello dell’artigianato locale, sono intagliati nella radica di erica arborea, un legno durissimo caratterizzato da venature uniche nel loro genere e uno dei migliori e più pregiati al mondo per la realizzazione delle pipe. Il segreto è nel basso contenuto di tannini che, se presenti in grandi quantità, sono responsabili delle note amare e aspre percepite dai fumatori.
La filigrana sarda è una lavorazione dell’oro e dell’argento che consiste nel modellare e nell’intrecciare filamenti di metallo estremamente sottili. Diventata uno dei maggiori esempi d’artigianato, in Sardegna quella della filigrana è un’arte che viene utilizzata per ornamenti e gioielli spesso legati alla tradizione e alle leggende dell’isola, come quella secondo la quale questa tecnica sarebbe in grado di attirare forze magiche e benigne. E’ questo anche il motivo per cui viene spesso utilizzata per la realizzazione delle fedi o per la creazione dei bottoni degli abiti degli sposi.
Le teste di moro sono una delle massime espressioni dell’artigianato siciliano e affondano le loro radici in un’antica leggenda. Si racconta che nella Palermo dell’anno Mille vivesse una fanciulla che era solita trascorrere le giornate sul balcone a occuparsi delle sue piante. Un giorno, un principe moro passò di lì e i due si innamorarono perdutamente, ma quando lui le confessò di avere moglie e figli, lei, accecata dalla gelosia, gli tagliò la testa per poi esporla sul balcone con una piantina di basilico sulla cima. I passanti, affascinati da quella che pensavano essere un’opera d’arte, chiesero agli artigiani locali di realizzare dei vasi simili in terracotta, dando così vita a una tradizione millenaria che è ancora oggi viva in tutta l’isola e, in particolare, nell’area di Caltagirone. (ANSA).

 

TURISMO. LE DESTINAZIONI SCIISTICHE PIÙ AMATE DA ITALIANI: ECCO CLASSIFICA

Turismo neve, con chiusure a rischio 8,5 miliardi. La mappa della vacanza bianca sulle Alpi - la Repubblica

(DIRE) Roma, 10 dic. – Ami le piste innevate, il clima rigido non ti spaventa e non vedi l’ora di una vacanza ad alta quota ma hai bisogno di qualche dato per decidere dove andare? Che tu sia o meno un habitué della montagna o meno, che tu sappia sciare molto bene o che tu non sappia neanche mettere gli sci ai piedi, Holidu, portale di prenotazione di case e appartamenti vacanza tra i più noti d’Europa, ha realizzato la classifica delle top 40 destinazioni sciistiche più amate dagli italiani nella stagione 2022-2023, indicando non solo il prezzo degli alloggi ma anche degli Skipass.

In Italia Livigno è in testa tra le mete preferite, seguono Roccaraso-Rivisondoli e Madonna di Campiglio. Chiudono la top 5 Bormio e Tre Cime Dolomiti. La località valdostana di Courmayeur si piazza in sesta posizione davanti alla trentina Canazei-Belvedere e a Cortina d’Ampezzo, prossima ad ospitare insieme a Milano le Olimpiadi invernali del 2026 e ottava in questa speciale classifica. Ghiacciaio dello Stubai nei pressi di Innsbruck e Breuil-Cervinia chiudono la top 10.

I nostri connazionali hanno quindi una netta predilezione verso le località dello Stivale: ben 32 destinazioni su 40 sono italiane e solo 8 estere, più precisamente 2 per ognuno dei 4 Paesi con cui l’Italia condivide il suo confine settentrionale. Due in Austria (Ghiacciaio dello Stubai nei pressi di Innsbruck al nono posto e Kitzbühel 11ma), due in Slovenia (il Vogel Ski Resort nel Parco Nazionale del Tricorno 15ma e Kranjska Gora 40ma), due in Francia (Charmonix-Mont-Blanc 21ma e Les 3 Vallées 34ma) e infine due in Svizzera (Zermatt e St. Moritz rispettivamente 28ma e 29ma).

Come da copione, la regione italiana più rappresentata è il Trentino-Alto Adige con ben 9 località cui se ne aggiungono in verità altre 3 al confine tra questa ed un’altra regione; tra di esse sono 3 quelle nella top 10: si tratta di Madonna di Campiglio medaglia di bronzo, Tre Cime Dolomiti (in parte anche nel territorio veneto in verità) al quinto posto e Canazei-Belvedere al settimo posto. Va forte anche l’Abruzzo con ben 5 località in graduatoria: oltre alla medaglia d’argento Roccaraso-Rivisondoli, anche Pescasseroli 19ma, Ovindoli Monte Magnola 24ma, Campo Felice-Rocca di Cambio 33ma fino ad arrivare a Gran Sasso-Campo Imperatore 36ma. Tre le località della Valle d’Aosta in graduatoria: Courmayeur-Mont-Blanc sesta, Breuil-Cervinia 10ma e Pila 25ma. Sono altre 9 le regioni rappresentate con una o due località ciascuna.

Il concetto di settimana bianca, si sa, è facilmente associabile al concetto di ricchezza e ben pensarci, tra la costosa attrezzatura, lo skipass e l’alloggio, il costo di questo tipo di vacanza è generalmente considerevole. Lo confermano le località elvetiche come Zermatt che come prezzo medio combinato di skipass e alloggio tra alta e bassa stagione batte tutti con i suoi 248 euro al giorno, ma anche St. Moritz che si attesta a 193 euro. Non è da meno Cortina con i suoi 234 euro giornalieri o Corvara in Badia con 210 euro.

Nonostante i prezzi da capogiro di alcuni ski resort, molta è la scelta di località e resort con un prezzo medio inferiore ai 100 euro: nella classifica di Holidu sono ben 12, tra cui spiccano La Thuile e Sestriere, Pescasseroli e Roccaraso-Rivisondoli. Ma un esempio ancora più evidente sono le due località slovene, Kranjska Gora e Vogel Ski Resort, si attestano sui 79 euro, così come la siciliana Etna Nord con 71 euro. Sono tuttavia solo 2 le località il cui prezzo medio è sotto i 50 euro: si tratta di Gran Sasso Campo Imperatore con 45, mentre la regina del risparmio è Viggiano Montagna Grande; questa località in Basilicata costa in media solo 37 euro al giorno.

La classifica >>>  https://www.holidu.it/f/chalet-baite#ski-price-index

Turismo, Enit: impennata di prenotazioni per l’Immacolata

– Italia in ripresa con prenotazioni in aumento anche fino al 100 per cento in alcune città d’arte. Per il Ponte dell’Immacolata dal 7 all’11 dicembre le offerte sulle maggiori Ota (Online Travel Agencies) fanno registrane un buon tasso di saturazione delle strutture ricettive. Le prenotazioni delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali Ota sono attualmente al 35% per la settimana dal 5 al 12 dicembre, una percentuale in crescita rispetto al 19,6% dello stesso periodo del 2021.

Con picchi nelle giornate del ponte dell’immacolata dall’8 al 10 dicembre quando il tasso di saturazione rispettivo raggiunge il 43,8%, il 50,2% e 44,9% contro il 14,6%, 16,7% e 19,7% del 2021. È il turismo montano a trainare la stagione essendo in testa alle preferenze e sempre nelle giornate del ponte supera di gran lunga la media nazionale con il 62,4%, 68,9% e 60,0% della disponibilità prenotate. Bene anche il lago (8 dicembre 47,4%; 9 dicembre 52,4%: 10 dicembre 49,8%), il turismo culturale (48,3%; 56,1%; 47,8%) e quello termale (51,6%; 53,1%; 46,4%). I viaggiatori internazionali confermano le proprie preferenze per l’Italia anche in questo anticipo di Natale.

Per la settimana dal 5 all’11 dicembre le prenotazioni aeree dall’estero verso l’Italia sono oltre 74mila e aumentano del +57,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono soprattutto viaggiatori provenienti da Usa e Penisola Iberica. Gli arrivi aeroportuali dall’estero sono trainati dalle provenienze statunitensi (10.689; +37,9% sul 2021) e spagnole per le quali si rileva anche la crescita maggiore rispetto alla stessa settimana 2021 (7.168; +78,8%). In leggera flessione il dato dalla Francia che, al momento, vede un calo del -4,1%

L’Italia non raggiunge in questa settimana i volumi dei competitor Spagna e Francia ma li supera per performance di crescita con un +57,3% nella settimana 5-11 dicembre 2022 sul 2021 rispetto a Spagna (+15,5%) e Francia (+42,7%) e Grecia (+48,1%) superate di 10 punti percentuali. Anche le città d’arte si fanno notare. Al netto dei volumi, le prenotazioni aumentano più del 100% verso Verona (+141,7%), Torino (+131,3%) e Palermo (+121,1%). Seguono Roma (+89,2%) e Trieste (+73,3%). “Si stanno raggiungendo i livelli del 2019: se nel complesso per la settimana che copre il ponte dell’Immacolata il risultato complessivo delle prenotazioni aeree verso l’Italia è indietro del -31,7%. Fa ben sperare invece il dato positivo secondo cu si assottiglia il gap per le prenotazioni dagli USA del -4,8%” dichiara Ivana Jelinic Ceo Enit.

finanza.repubblica.it

A Napoli mostra del giocattolo antico, ce ne sono anche del 1800. In esposizione pezzi rarissimi realizzati da mani artigiane

A Napoli la mostra del giocattolo antico © ANSA

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NAPOLI – ‘La Fiera dei Balocchi – Mostra del giocattolo antico’: oltre mille giocattoli antichi in sei aree tematiche, con la scenografia di Donatella Dentice d’Accadia, nell’Archivio di Stato di Napoli (piazzetta del Grande Archivio, 5), diretto da Candida Carrino.
Nell’ambiente del Monastero dei Santi Severino e Sossio con i suoi affreschi fra il ‘400 e il ‘600, le vestigia a partire dall’VIII secolo, i Chiostri oasi di pace, la mostra attinge alla collezione di giocattoli di Vincenzo Capuano (oltre 8mila).


Il suo percorso espositivo conferma l’assunto: non c’è nulla di più serio del gioco, punto focale della fantasia e della creatività di bambini e adulti. Gli esemplari esposti sono riferibili agli anni tra il 1860 e il 1940, un’età dell’oro per il giocattolo; non mancano i più antichi, a partire dalla prima metà del XVIII secolo. Si tratta di pezzi rarissimi, talvolta unici, che evidenziano l’ingegno e le sbalorditive capacità creative degli artigiani.

Una meta ideale per il flusso turistico atteso a Napoli nei giorni fra dicembre e gennaio anche alla scoperta del fascino dell’Archivio di Stato e dei suoi tesori e rarità, nei pressi di San Gregorio Armeno.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 7 dicembre, alle 11.