Con un’offerta di 3 euro potrai donare anche un pasto nelle nostra mensa di Santo Stefano

𝐑𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐨


Con un’offerta di 3 euro potrai donare un pasto nelle nostre mense diffuse di Santo Stefano, San Maurizio, San Paolo e Preziosissimo Sangue.
Sostieni le Mense diffuse
Le Mense diffuse sono luoghi in cui avviene la distribuzione dei pasti, preparati dal centro di cottura della Mensa di Via Adua. Sono 5, ad oggi: a fianco della sede della Locanda don Gigi di Via Aeronautica e nelle strutture parrocchiali di San Maurizio, Santo Stefano, San Paolo e del Preziosissimo Sangue a Reggio Emilia.

Fonte: Caritas Reggio Emilia

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Parrocchie del centro storico Corsi per fidanzati 2022 in preparazione al Matrimonio

PROGRAMMAZIONE

SANTO STEFANO 2022 (Reggio Emilia città)

22 MARZO “Il sacramento del matrimonio” – rel. diacono Enrico Grassi
29 MARZO “La parola di Dio fondamento del matrimonio” – rel. coniugi Gozzi
5 APRILE “La relazione e le sue difficoltà”- rel. dott. Soliani
12 APRILE “Il dialogo nella coppia” – rel. dott. Soliani
19 APRILE “I corrosivi del matrimonio, ovvero essere buoni osservatori”- rel. coniugi Cavalca
26 APRILE “La conoscenza della fertilità” – rel. Maria Chiesi
3 MAGGIO“I figli dono di Dio” – rel. diacono Enrico Grassi

– Tutti i corsi si terranno alle ore 21 presso la Parrocchia di Santo Stefano. Al termine di ogni corso verrà anche rilasciato l’attestato di partecipazione. I corsi potrebbero subire variazioni per le date e/o modalità di fruizione, ONLINE O IN PRESENZA, secondo la normativa anti-covid.
– Le prenotazioni si POSSONO EFFETTUARE  presso la parrocchia di Santo Stefano o CON il responsabile degli stessi CORSI diacono Enrico Grassi cell. 3389805145
– il corso è gratuito ma si può collaborare “volontariamente” con offerta al fine dello stesso!

Chiesa di S. Stefano in Reggio Emilia città: orari, preghiere e celebrazioni

Orari apertura chiesa

La chiesa di S. Stefano in Via Emilia S. Stefano 30 è aperta dal lunedì al Sabato dalle ore 7,30 alle ore 19 (nei giorni con S. Messa la chiesa chiude dopo la Celebrazione delle ore 19).

La Domenica la chiesa apre dalle ore 9.30 e rimane aperta fino al termine della Celebrazione del mattino delle ore 10 (Chiusa al pomeriggio)

Preghiera e liturgia nella chiesa di S. Stefano

Lunedì  ore 19 S. Messa

Martedì dalle 18 alle 19 laboratorio di clownerie.

Venerdì
Dalle ore 15 alle ore 19 Adorazione Eucaristica
ore 18,30 S. Rosario Ore 19 S. Messa

Sabato ore 19 S. Messa festiva anticipata
Domenica ore 10 S. Messa

Contatti

Parroco: Don Luca Grassi cell. + 39 333 5939665
E-mail: luky.73re@gmail.com

Vicario: Don Gionatan Giordani cell. 339 1341321
E-mail: gionagion@gmail.com

Webmaster: cell. + 39 3207505116
webmastersantostefano@simail.it

Santo Stefano, Coldiretti: avanzi a tavola per 8 italiani su 10

Quasi otto italiani su dieci (78%) trovano a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina, con una nuova sensibilità verso la riduzione degli sprechi spinta dalla crisi economica legata alla pandemia. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè sul Natale dalla quale si evidenzia che c’è un altro 10% che ha messo tutto in freezer per utilizzarlo nelle prossime settimane.

Solo nell’11% delle famiglie non avanza niente mentre l’1% dona in beneficenza; nessuno invece dichiara di buttare i resti del pranzo o del cenone, con il Natale 2020 che si classifica come il primo con sprechi azzerati. Una tendenza favorita dal clima di sobrietà che ha caratterizzato la festa anche a tavola, con in media 4 persone che – continua la Coldiretti – hanno mangiato insieme per le Feste, più che dimezzate rispetto allo scorso anno, quando in media si contavano 9 commensali.

La cucina del giorno dopo – Secondo la Coldiretti, ammonta comunque a quasi 400 milioni il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole a Natale e gli italiani costretti a casa dal lockdown si sono sbizzarriti in cucina trasformando gli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo della tradizione contadina.

“Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce secondo gli agricoltori di Campagna Amica sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare – sottolinea la Coldiretti – un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente ‘torrone’, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che – conclude la Coldiretti – fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti”.

Preparazione dei pasti ai tempi del Covid – L’addio alle tradizionali tavolate imposto dalle limitazioni legate all’emergenza coronavirus ha avuto effetto anche sulla preparazione dei pasti, con una media di 2,5 ore trascorse in cucina per realizzare i vari piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, in netto calo rispetto alle 3,8 ore dello scorso anno, con il taglio di una portata su tre rispetto ai lunghi pranzi del passato.

Quanto hanno speso gli italiani per mangiare a Natale? – Per il tradizionale appuntamento del Natale con la tavola sono stati spesi quest’anno 1,8 miliardi di euro, con un calo del 31% rispetto allo scorso anno a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti Covid e della crisi economica legata alla pandemia. Se nel menu della vigilia – conclude la Coldiretti – è stato servito soprattutto il pesce, presente in 8 tavole su 10 (78%), a Natale ha prevalso la carne e hanno vinto bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo, pizze rustiche e i dolci fatti in casa.

Santo Stefano e zona rossa: cosa resta aperto il 26 dicembre

Anche durante la giornata di Santo Stefano vigono in Italia le regole della zona rossa e del decreto del 18 dicembre 2020. Quando viene proclamata la zona rossa possono rimanere aperti solo i negozi e i supermercati che vendono generi alimentari o di prima necessità, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Ma il 26 dicembre è anche anche un giorno festivo, quindi anche la gran parte di questi esercizi rimane chiusa.

Le regole della zona rossa impediscono movimenti fuori dal proprio comune ma si può uscire per ragioni di lavoro, salute o estrema necessità. In tutti i casi bisogna giustificare i movimenti attraverso l’autocertificazione che si trova sul sito del ministero dell’Interno. I ristoranti e i bar sono chiusi, ma è consentito l’asporto e la consegna a domicilio. Potete quindi ordinare pranzo o cena a casa (sempre prima delle 18). I supermercati aperti il 26 dicembre invece sono pochi: alzeranno le saracinesche punti vendita della catena Pam, di Todis e di Carrefour. In zona rossa, però, conviene controllare l’apertura del negozio più vicino a casa prima di uscire. Per le farmacie di turno è sempre bene verificare allo stesso modo l’apertura il 26 dicembre

Cosa resta aperto nel dettaglio
Restano aperti i negozi di commercio al dettaglio in esercizi non specializzati, con prevalenza di prodotti alimentari e bevende (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari), quelli di commercio al dettaglio non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video ed elettrodomestici. Ancora aperti i negozi specializzati per la vendita di tabacco, inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. Aperti gli esercizi di commercio al dettaglio di carburante per auto, commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche, commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione, incluse ceramiche e piastrelle. Aperti anche esercizi che vendono articoli igienico-sanitari, commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per agricoltura e per il giardinaggio.

Restano aperti i negozi di commercio al dettaglio di libri, di giornali, riviste e periodici. Anche le cartolerie possono alzare la saracinesca, così come gli esercizi per le calzature per bambini e neonati. Sarebbe possibile recarsi anche in negozi per articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero oltre che per autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori. Aperti anche i negozi di giocattoli, le farmacie, i negozi votati alla vendita di articoli ortopedici, quelli per il commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati. Aperti anche fiorai, i negozi di animali o per animali, l’ottica e la fotografia. Per la cura personale restano aperte lavanderie, le tintorie, i servizi di pompe funebri e le attività connesse. Aperti eventualmente anche saloni di barbieri e parrucchieri.

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