Giornata del Seminario. Statistiche diocesane al 24 Novembre 2015

Andamento delle ordinazioni e dei decessi negli ultimi 16  anni

Dal 20 settembre 1998  ad oggi sono stati ordinati

44 presbiteri  – in media 2 / 3 all’anno e 50 diaconi permanenti.

Nello stesso  periodo sono  deceduti:  154  presbiteri  (la media  è di 9 / 10 preti  all’anno) e 14 diaconi permanenti.

Attualmente i preti diocesani sono 24289 i preti dai 75 anni in su; 26 hanno dai 25 ai 40 anni. L’età media oggi è 64,37

I diaconi permanenti sono  in tutto 105; di questi 5 sono praticamente inabili al ministero. L’età media dei diaconi è 64,39.

Preti con ministero in Diocesi

Nelle missioni diocesane ci sono ora 9 preti2 preti sono studenti a Roma e 1 a Padova (continuando a svolgere un servizio in diocesi); 1 prete insegna stabilmente alla Lateranense e saltuariamente collabora a Reggio; 5 sono incardinati a Reggio ma svolgono un ministero fuori Diocesi;  Intorno ai 26 non svolgono ministero attivo. Questo significa che i preti diocesani che svolgono un ministero attivo in Diocesi  sono, dì fatto,  poco  meno  di  219. Nella  cura delle parrocchie  ci  aiutano  12  preti  extra diocesani (di  cui 4 dalla Polonia e 4 italiani di altre diocesi);

Risiedono a Reggio due cappellani etnici:

  • un prete ghanese per gli immigrati anglofoni dall’Africa
  • un parroco in San  Giorgio  per  i numerosi ucraini di rito greco-cattolico.

Parroci, Unità pastorali, Comunità ministeriali

I parroci (tra essi consideriamo anche gli amministratori parrocchiali e i delegati alla cura pastorale) sono in tutto 107 (di cui 4 co-parroci non moderatori):

Parroci

Dagli 81 ai 90 =  9; dai 71 agli  80 = 28; dai 61 ai 70 = 25; dai 51 ai 60 = 26; dai 40 ai 50 = 17.

Le parrocchie sono 317 (con le 2 parrocchie ospedaliere). Ciò significa che i parroci hanno in media a carico 2,96 parrocchie.

Tra i 26 giovani sacerdoti (cioè che non superano i 10 anni di Ordinazione), i parroci sono 3; 19 sono i vicari e i collaboratori parrocchiali, 1 è Missionario Fidei Donum in Madagascar, 2 studenti.

Ci sono stati ulteriori accorpamenti di parrocchie per cui le Unità  pastorali (UP),  di due o più parrocchie  (con un unico parroco o con co-parroci), sono aumentate  di numero  (attualmente poco più di 72). Restano non accorpate 24 parrocchie (4  nel Vicariato urbano, 5  nel Vicariato sassolese).

Le comunità ministeriali sono poco più 25  le “comunità ministeriali” sono caratterizzate dalla presenza  da due a quattro (o cinque) preti, con un minimo di vita comune  regolare, al  servizio di una UP con due o più parrocchie.

Previdenza e clero: assegni ai sacerdoti tra conferme e rettifiche

Milioni di pensionati Inps hanno ricevuto dal 2 gennaio scorso il periodico au-mento dell’assegno collegato al costo della vita. Una corposa circolare dell’istituto, pubblicata solo il successivo 17 gennaio, chiarisce le operazioni di adeguamento effettuate per le diverse categorie di pensionati.
In merito alle pensioni del clero, vengono confermati i nuovi importi 2014, come anticipati da Avvenire a dicembre: a) importo minimo mensile di 501,38 euro; b) tredicesima mensilità di 501,38 euro; c) maggiorazione (o supplemento) di 5,79 euro per ogni anno di contributi oltre il trattamento mi-nimo.
Maggiorazioni. L’Inps riporta in un’apposita tabella (allegato 4 alla circola-re 7/2014) la sequenza storica degli importi delle maggiorazioni in pagamento. Da diversi anni è stata inserita nella tabella una nota non in linea con il vero requisito minimo richiesto per la pensione (20 anni), indicando cioè un minimo solo di 10 anni e provocando false convinzioni e incertezze nei sacerdoti interessati. Con la nuova circolare, l’Inps corregge finalmente la lunga disattenzione ed indica correttamente che le maggiorazioni spettano «per ogni anno di contribuzione eccedente il ventesimo»
Inossidabili. Malgrado ripetute segnalazioni in merito, l’istituto insiste nel rivalutare ogni anno vecchie pensioni di importo ridotto (104,59 euro), riservate a sacerdoti che, secondo le regole del Fondo clero, dovevano avere un’età di “almeno” 70 anni nel 1959. A conti fatti, gli interessati avrebbero oggi un’età eccezionale: almeno 125 anni.
Imposte 2014. Da quest’anno aumenta di 40 euro (da 1.840 a 1.880 euro) la detrazione di imposta sui redditi fino a 8mila euro. L’aumento è proporzionale sui redditi superiori entro la fascia di 28mila euro. Per una corretta dichiarazione relativa ai redditi del 2013, i sacerdoti possono ricorrere ai servizi forniti dai numerosi centri di assistenza fiscale. Possono scegliere anche di avvalersi dell’assistenza diretta da parte dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero (Icsc). Quanti vi aderiscono per la prima volta devono farne richiesta scritta entro il prossimo 16 febbraio con l’apposito modulo 730-6, distribuito dall’istituto diocesano che gestisce la loro posizione nell’ambito del sistema di sostentamento o in quello di previdenza integrativa della Cei. Il modulo va restituito allo stesso Istituto diocesano. Per l’assistenza ai sacerdoti che lo scorso anno si sono già avvalsi del servizio, l’istituto centrale non richiede prenotazioni.
Dal primo gennaio è in corso anche una convenzione Icsc-Acli per l’assistenza fiscale gratuita (modello 730) ai sacerdoti che vorranno rivolgersi al Patronato.

avvenire.it

Durante le celebrazioni Liturgiche di domenica 4 agosto sono state comunicate nelle parrocchie interessate le nuove nomine di Sacerdoti e Parroci

Don Paolo Bizzocchi, attualmente collaboratore presso l’unità pastorale di Baragalla-Preziosissimo- Coviolo, è nominato parroco dell’unità pastorale di Praticello – Gattatico – Olmo – Taneto – Nocetolo. Manterrà l’incarico di padre spirituale del Seminario.
Don Bruno Cavalca, attualmente parroco moderatore dell’unità pastorale di Praticello – Gattatico – Olmo – Taneto – Nocetolo, è nominato confessore e collaboratore pastorale presso la chiesa di S. Giorgio in Sassuolo.
Don Roberto Garsi, attualmente co-parroco dell’unità pastorale di Praticello – Gattatico – Olmo – Taneto – Nocetolo, è nominato collaboratore pastorale di don Franco Messori nell’unità pastorale delle parrocchie di Viano.
 
Don Sergio Billi, attualmente aiuto festivo presso l’unità pastorale delle parrocchie di Viano, è nominato vicario parrocchiale dell’unità pastorale Giovanni Paolo II (Ospizio – S. Alberto- S. Maurizio) in Reggio città.
Don Umberto Iotti, attualmente parroco di S. Giuseppe in città, è nominato parroco di Baiso, nella zona che comprende anche l’unità pastorale di Cerredolo – Levizzano – Debbia – S. Cassiano.
 
Don Augusto Corradini, parroco emerito di Baiso, rimarrà presso la Casa di riposo parrocchiale.
Don Angelo Orlandini, attualmente parroco dell’Immacolata, è nominato amministratore parrocchiale di S. Giuseppe, in unità pastorale.
Don Matteo Bondavalli, recentemente nominato vice rettore del Seminario, è nominato collaboratore per la pastorale giovanile dell’unità pastorale S. Giuseppe – Immacolata.
diocesi.re.it

Sostenere i sacerdoti: cresce la comunità

Domenica la Giornata. Lo slogan scelto per questi tempi di crisi è “Donare poco e in tanti”…

Sostenere i sacerdoti fa crescere la comunità

Fedeli in festa per il dono dei sacerdoti in mezzo a noi. Domenica 25 novembre, 24ª Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei preti diocesani, sono state le parrocchie italiane a veicolare tra i fedeli – soprattutto con un messaggio a fine celebrazione – l’appello alla partecipazione. Basterà un contributo, anche piccolo, come dev’essere in tempi di crisi economica.

«Donare poco e in tanti», verrà proposto alle famiglie. Perché, con il bollettino di conto corrente postale, da domenica a disposizione in fondo alle nostre chiese, o attraverso le altre tre modalità di Offerta (descritte nel box, ndr), ogni credente accompagni nella missione i sacerdoti. Dal più lontano a quello della propria parrocchia. Perché, come avveniva nelle comunità cristiane delle origini, i fedeli sostengano chi si fa pane spezzato per tutti.

Un’istantanea, quella della Chiesa italiana vista dalla prospettiva delle Offerte, che ricalca da vicino la Chiesa-comunione delineata dal Concilio Vaticano II. Oggi il nostro Paese può contare su circa 37mila sacerdoti diocesani. Ministri dei Sacramenti, ma anche punto di riferimento per le fasce più deboli della popolazione o che sperimentano improvvise difficoltà. Famiglie, anziani, talvolta anche interi quartieri o paesi, in tempi di smobilitazione del welfare e di crisi economica rampante, che anche in Italia sta moltiplicando i «nuovi poveri». Attraverso l’Offerta per il sostentamento, i sacerdoti sono affidati ai fedeli. Che li accompagnano concretamente nella missione.

Dall’Offerta passa una remunerazione decorosa per i preti diocesani. Compresa tra 883 euro al mese per un sacerdote appena ordinato fino a 1.380 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Il contributo raggiunge anche i «don» ormai anziani o malati e circa 500 missionari nei Paesi del Terzo mondo.
Certo non è facile chiedere in tempi di severa crisi economica. Ma – come è evidenziato nell’appello che oggi i collaboratori laici della parrocchia leggeranno dall’ambone – anche nel piccolo importo è grande il valore ecclesiale. Nel 2011 la recessione ha comprensibilmente ridimensionato la raccolta, per almeno un milione di euro rispetto all’anno precedente, fermandola a 12,8 milioni.

Significativamente però, ha evidenziato un osservatorio indipendente come l’Istituto italiano della donazione, il contributo medio è rimasto pressoché stabile (66 euro rispetto ai 69 di dodici mesi fa). Un caso unico nel panorama del non profit italiano, dove la cifra è in calo ovunque del 20%. Segno di forti motivazioni da parte degli offerenti.

Inoltre, pur guardando con realismo alle possibilità della raccolta 2012, vale la pena evidenziare un altro dato di rilievo. Un sondaggio Doxa indica che resta alta nel Paese la propensione a sostenere l’opera dei sacerdoti: «il 21% del campione nazionale dichiara di aver donato per quest’obiettivo negli ultimi dodici mesi – spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa –. Ma, ed è questo il punto da rilevare nella prospettiva delle Offerte, quasi sempre i fedeli prediligono ancora un aiuto affidato direttamente al parroco o al sacerdote di cui apprezzano l’attività. Il ricorso al conto corrente nazionale, che unifica i contributi e li distribuisce con equità sul territorio, è scelto ancora da pochi. Quindi si tratta di una questione culturale. Il nostro compito è sviluppare quest’opera di sensibilizzazione a vasto raggio. Sia con l’attività di formazione nelle diocesi e nelle parrocchie, da parte dei nostri incaricati, sia con la deducibilità fiscale». Tanto più che – aggiunge Calabresi – se aumentassero le Offerte dirette per il sostentamento del clero, «si libererebbe una quota equivalente di fondi 8xmille, oggi destinata a quest’obiettivo, che potrebbe essere utilizzata per finalità caritative».

Dunque un’occasione per alzare lo sguardo, all’azione di una Chiesa più grande. La Giornata nazionale di ieri sarà per questo anche un invito alla comunione.

Laura Delsere

Il vescovo cambia parroci e curati. Le nomine nella diocesi Volti vecchi e nuovi

Ecco le nomine di parroci e sacerdoti per le Unità pastorali.

Vicariato-1 della Città

Per la nuova unità pastorale tra le parrocchie della Cattedrale, San Prospero e Santa Teresa è stato nominato parroco moderatore Don Daniele Casini, con Mons. Gianfranco Gazzotti nominato collaboratore per l’Unità pastorale e amministratore parrocchiale a S. Prospero.

Viene costituita la nuova unità pastorale tra le parrocchie del Buon Pastore e San Pellegrino: i sacerdoti di quest’ultima, Don Giuseppe Dossetti e Don Davide Fiori, sono nominati rispettivamente parroco e collaboratore anche al Buon Pastore.

Don Antonio Marini, ordinato sacerdote il 19 maggio scorso, è nominato vicario parrocchiale a Sant’Anselmo.

Vicariato-2 di Rubiera Scandiano

Per l’Unità pastorale di Viano, San Giovanni di Querciola, Castello e S. Pietro Querciola, Rondinara di Scandiano, San Romano e Visignolo di Baiso, viene nominato collaboratore Don Sergio Billi.
Vicariato 3 di Correggio

Le parrocchie di San Quirino e San Prospero di Correggio continueranno il cammino già avviato di unità pastorale anche con Fazzano-San Pietro: parroco moderatore è nominato mons. Giancarlo Gozzi, con Don Franco Gallingani, amministratore parrocchiale a Fazzano, Don Rino Bortolotti e Don Carlo Pagliari, collaboratori.

Don Luca Fornaciari, ordinato sacerdote il 19 maggio scorso, è nominato vicario parrocchiale a San Martino in Rio, che fa unità pastorale con Trignano e Gazzata e con Lemizzone e Prato di Correggio.
Vicariato 4 di Guastalla

Don Carlo Menozzi, ordinato sacerdote il 19 maggio scorso, è nominato vicario parrocchiale nella Concattedrale-B. V. della Porta a Guastalla, in unità pastorale con Tagliata.

Don Evandro Gherardi, è nominato parroco dell’Unità pastorale di Brescello con Lentigione e Sorbolo Levante, con collaboratori Don Giuliano Cugini e il diacono seminarista Andrea Cristalli.
Vicariato 5 di Castelnovo Sotto – S. Ilario d’Enza

Don Fernando Borciani, è nominato parroco a Sant’Ilario d’Enza, dove rimane come collaboratore il parroco emerito, mons. Franco Ruffini.

Vicariato 6 della Val d’Enza

Viene costituita la nuova unità pastorale tra le parrocchie di Bibbiano e Barco: viene nominato nuovo parroco Don Romano Vescovi; rimangono come collaboratori i parroci emeriti, Don Erio Cilloni e Don Paolo Ghini.

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Don Giovanni Davoli, finora parroco a Brescello-Lentigione, partirà come prete fidei donum per il Madagascar, il prossimo 21 agosto.

Don Lorenzo Zamboni, ordinato sacerdote il 19 maggio scorso, è inviato a Roma per conseguire la Licenza in Storia ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana.

Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Alla scoperta di una chiamata

di NICOLA GORI
Segnali di ripresa per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata si registrano complessivamente a livello mondiale. Anche se nel continente europeo continua a calare il numero dei preti e dei candidati al sacerdozio. Parte da questo dato monsignor Francis Bonnici, direttore della Pontificia Opera delle Vocazioni sacerdotali, per ricordare che la vitalità delle vocazioni dipende dalla capacità di mettersi in ascolto della chiamata di Dio. E per sottolineare la particolare responsabilità che spetta ai vescovi, ai sacerdoti, ai consacrati e alle famiglie nell’aiutare i giovani a rispondere con gioia a questa chiamata. In questa intervista al nostro giornale monsignor Bonnici ripropone i punti essenziali del messaggio papale per la quarantanovesima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che Benedetto XVI celebra domani nella basilica di San Pietro conferendo l’ordinazione sacerdotale a nove diaconi.

Quali sono i punti essenziali del messaggio del Papa per la giornata di quest’anno?

Il messaggio per la Giornata mondiale, che si celebra la quarta domenica di Pasqua e quest’anno cade il 29 aprile, è dedicato al tema: “Le vocazioni dono della carità di Dio”. Benedetto XVI ci vuole così ricordare che “ogni persona è il frutto di un pensiero e di un atto di amore di Dio”. Egli insiste con particolare chiarezza che “occorre annunciare alle nuove generazioni la bellezza invitante dell’amore di Dio” e che il frutto più singolare di un tale annuncio è costituito dalla scelta del sacerdozio ministeriale e della vita consacrata. Queste vocazioni, infatti, nascono nella Chiesa dall’apertura all’amore di Dio e dalla vitalità della fede cristiana. È attraverso i sacerdoti che il Signore fa sentire anche oggi la sua Parola, mette a disposizione dei fedeli i sacramenti della salvezza e riunisce nella comunione il popolo di Dio, che è la Chiesa, in tutte le parti della terra. Benedetto XVI si rivolge in particolare ai vescovi, ai sacerdoti, ai consacrati e alle consacrate. Essi, infatti, hanno in maniera speciale la responsabilità di creare le condizioni favorevoli e il sostegno morale a quanti nelle comunità ecclesiali manifestano i segni della chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata.

In quale direzione Benedetto XVI sviluppa la pastorale vocazionale?

I dati statistici della Chiesa cattolica dell’anno 2010 indicano un aumento del numero dei sacerdoti nel mondo: dai 410.593 (275.542 diocesani e 135.051 religiosi) del 2009 si è passati ai 412.236 (277.009 diocesani e 135.227 religiosi) dell’anno successivo. E segnalano un aumento dei candidati al sacerdozio: dai 117.978 (71.219 diocesani e 46.759 religiosi) del 2009 ai 118.990 (71.974 diocesani e 47.016 religiosi) del 2010. La pastorale vocazionale promossa da Benedetto XVI guarda verso l’alto, è un invito alla preghiera costante per chiedere gli operai del Vangelo che solo Dio può mandare. Nei discorsi rivolti ai vescovi in occasione delle visite ad limina Apostolorum, ai partecipanti alle udienze generali e alle folle che lo seguono durante le sue visite apostoliche nel mondo, Benedetto XVI spesso ricorda l’importanza delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Il Papa invita a considerare la pastorale vocazionale soprattutto come un impegno educativo a favore delle giovani generazioni. Rammenta il compito della formazione spirituale dei giovani principalmente ai vescovi, ai sacerdoti e agli incaricati della pastorale vocazionale nelle diocesi e nelle parrocchie. È convinto che non si tratta semplicemente di assicurare alla Chiesa le forze sufficienti per il funzionamento organizzativo, ma di condurre i giovani ad ascoltare la proposta di fede del Signore e a rispondere con coraggio alle sue chiamate più impegnative.

Il Papa attribuisce grande importanza alla testimonianza. In che modo questa si può riferire ai sacerdoti?

Nella recente ricorrenza del sessantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, Benedetto XVI ha testimoniato la sua gratitudine a Cristo per il dono della chiamata al ministero presbiterale e ha condiviso la sua gioia con tutto il popolo di Dio. Egli invita sovente tutti i sacerdoti a trasmettere la gioia di aver incontrato Gesù e l’entusiasmo di servire la Chiesa. Il loro personale rapporto di fede con Cristo, la scelta del celibato, la collaborazione obbediente al vescovo e la dedizione al ministero pastorale costituiscono un esempio forte per i fedeli e un richiamo a seguire Cristo e il suo messaggio.

Quale legame esiste tra famiglia e vocazioni?

In passato le famiglie cattoliche trasmettevano la fede ai loro figli anche in circostanze molto difficili. Oggi, il ruolo fondamentale dei genitori nella nascita e nell’accoglienza della eventuale vocazione al ministero sacerdotale e alla consacrazione religiosa dei figli è di mostrare con l’amore coniugale, vissuto con fede autentica e gioiosa, che è possibile costruire la vita sull’amore di Dio. C’è da dire, comunque, che appare sempre più necessaria una rinnovata evangelizzazione delle famiglie cristiane. In varie occasioni, rivolgendosi ai giovani, Benedetto XVI ha più volte parlato loro di vocazione.

In che modo ha affrontato l’argomento?

Il Pontefice ricorda spesso che stabilire il primato di Dio nella propria vita favorisce nei giovani l’ascolto e l’accoglienza di ogni vocazione. Ovunque, nella Chiesa i giovani rispondono con passione alle iniziative pastorali centrate sulla fede in Dio e sul rapporto personale con Cristo. È indispensabile, comunque, per i giovani chiamati al ministero sacerdotale e alla vita consacrata, l’accompagnamento di educatori, felici della loro vocazione e capaci di trasmettere la gioia di abbracciare la volontà di Dio per la diffusione del suo Regno. Non c’è dubbio che le vocazioni si rafforzano, quando si nutrono della Parola di Dio, si sostengono con la partecipazione all’Eucaristia e con la preghiera personale, si radicano in una convinta e solida appartenenza alla Chiesa. Le Giornate mondiali della gioventù indubbiamente hanno fatto crescere la fede nei giovani partecipanti e molti di loro vi hanno trovato l’ambiente e i momenti per maturare la scelta della vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa. Il Papa si è congedato dai volontari della Giornata mondiale della gioventù di Madrid, celebrata nell’agosto dello scorso anno, con l’augurio che, ritornando nei Paesi d’origine, possano prolungare il servizio alla Chiesa per tutta la loro vita in una delle chiamate speciali di consacrazione al Signore.

Perché secondo lei nel mondo occidentale scarseggiano i candidati al sacerdozio e alla vita consacrata?

Manca l’ascolto di Dio. È un problema di fede. Costituisce la causa principale della grave mancanza di vocazioni nella Chiesa d’oggi in Occidente. Anche se il Signore chiama sempre.

(©L’Osservatore Romano 29 aprile 2012)

In Primo Piano La Diocesi in Preghiera per i prossimi Sacerdoti Novelli

ordinazioni sacerdoti novelli a reggio emilia in cattedrale dalle mani di Mons. Caprioli 11 Giugno 2011

Ringraziando il Signore per il dono in questo Anno del Giubileo della Cattedrale dei tre nuovi presbiteri, Don Stefano Borghi di S. Ilario, Don Stefano Manfredini di S. Teresa città, Don Giovanni Valentini di Codemondo, siamo invitati tutti a prepararci nella preghiera, a invocare il dono dello Spirito con abbondanza per gli ordinandi e per la nostra Diocesi.

Si può utilizzare come traccia — a conclusione della preghiera dei fedeli nella Messa o come intercessione nei Vespri o intenzione nella preghiera del Rosario — la seguente orazione tratta dal Messale:
 
O Padre, che provvedi alla tua Chiesa gli operai del Vangelo,
effondi in una rinnovata Pentecoste,
lo Spirito di pietà e di fortezza,
e concedi ai nostri fratelli Stefano Borghi, Stefano Manfredini, Giovanni Valentini,
eletti al ministero presbiterale,
di perseverare nel servizio della tua volontà,
perché nella vita e nella missione pastorale
cerchino unicamente la tua gloria.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

diocesi.re.it

In Primo Piano La Diocesi in Preghiera per i prossimi Sacerdoti Novelli

ordinazioni sacerdoti novelli a reggio emilia in cattedrale dalle mani di Mons. Caprioli 11 Giugno 2011

Ringraziando il Signore per il dono in questo Anno del Giubileo della Cattedrale dei tre nuovi presbiteri, Don Stefano Borghi di S. Ilario, Don Stefano Manfredini di S. Teresa città, Don Giovanni Valentini di Codemondo, siamo invitati tutti a prepararci nella preghiera, a invocare il dono dello Spirito con abbondanza per gli ordinandi e per la nostra Diocesi.

Si può utilizzare come traccia — a conclusione della preghiera dei fedeli nella Messa o come intercessione nei Vespri o intenzione nella preghiera del Rosario — la seguente orazione tratta dal Messale:
 
O Padre, che provvedi alla tua Chiesa gli operai del Vangelo,
effondi in una rinnovata Pentecoste,
lo Spirito di pietà e di fortezza,
e concedi ai nostri fratelli Stefano Borghi, Stefano Manfredini, Giovanni Valentini,
eletti al ministero presbiterale,
di perseverare nel servizio della tua volontà,
perché nella vita e nella missione pastorale
cerchino unicamente la tua gloria.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

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