Orari S. Messe in Parrocchia S. Stefano. S. Agostino e S. Teresa a Reggio Emilia

S. Messe feriali
Lunedì ore 18:30 S. Agostino – Martedì ore 19 S. Agostino
Mercoledì ore 18:30 S. Teresa
Giovedì ore 18:30 S. Agostino
Venerdì ore 19 S. Stefano
Dal lunedì al sabato ore 18 S. Prospero

S. Messa prefestiva

ore 18:30 S. Agostino

S. Messe domenicali
Ore 8:45 S. Agostino
Ore 9 San Prospero
Ore 10 S. Stefano
Ore 11 S. Teresa
Ore 11:30 S. Agostino

Rosario tutti i giorni da lunedì a venerdì, mezz’ora prima della S. Messa

Adorazione Eucaristica
Tutti i giovedì ore 17:30 -18:30 – Sant’Agostino
Tutti i venerdì ore 17:30 – 19 – Santo Stefano

In Sant’Agostino, ogni domenica dalle 15 alle 17
Tombolata per tutti gli anziani

VIA CRUCIS tutti i venerdì di Quaresima
Nella Chiesa di San Girolamo – alle ore 15
Nella Chiesa di Santo Stefano – alle ore 18:30

CALENDARIO SETTIMANA SANTA in Parrocchia S. Agostino, S. Stefano e S. Teresa a Reggio Emilia (centro)

CALENDARIO SETTIMANA SANTA
Sabato 23 marzo
DOMENICA DELLE PALME
ore 18.30 S. Agostino
Domenica 24 marzo
DOMENICA DELLE PALME
ore 08.45 S. Agostino
ore 09.45 S. Stefano
ore 11.00 S. Teresa
ore 11.15 S. Agostino
Giovedì 28 marzo
GIOVEDÌ SANTO
ore 09.30 Cattedrale Messa Crismale
ore 18.30 Cattedrale MESSA IN COENA DOMINI
ore 21.00-07.00 S. Stefano adorazione notturna
Venerdì 29 marzo
VENERDÌ SANTO
ore 15.00 S. Agostino Liturgia della Croce
ore 18.30 Cattedrale Liturgia della Croce
ore 21.00 VIA CRUCIS CITTADINA
Sabato 30 marzo SABATO SANTO
ore 21.30 S. Agostino VEGLIA PASQUALE
Domenica 31 marzo DOMENICA DI RESURREZIONE
ore 08.45 S. Agostino
ore 10.00 S. Stefano
ore 11.00 S.Teresa
ore 11.30 S. Agostino
Lunedì 1 aprile
LUNEDÌ DELL’ANGELO
ore 08.45 S. Agostino
ore 10.00 S. Stefano
ore 11.00 S. Teresa

Festa della Madonna di Lourdes in Sant’Agostino a Reggio Emilia

É ultrasecolare nella chiesa cittadina di Sant’Agostino la devozione alla Madonna di Lourdes: è documentato che sin dal 1892 il prevosto mons. Prospero Scurani solennizzasse la ricorrenza dell’11 febbraio, apparizione della Vergine nella grotta di Massabielle.

E fu lo stesso mons. Scurani ad erigere nella sua chiesa parrocchiale la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes.

Il prevosto volle in quella che era stata fino ad allora la cappella di San Giobbe – alla destra dell’altare maggiore – una riproduzione della Grotta di Massabielle, in cui la Vergine apparve nel 1858 a Santa Bernadette Soubirous.

Realizzata dall’artista Raffaelli e inaugurata dal vescovo Edoardo Brettoni il 10 agosto 1912, è sempre stata, per antonomasia, il centro della devozione lourdiana cittadina. La statua della Vergine fu acquistata proprio a Lourdes dal conte Gaetano Castellani Tarabini: infatti nell’aureola è in francese la scritta “Io sono l’Immacolata Concezione”.

Anche quest’anno la ricorrenza sarà celebrata con particolare solennità nella chiesa parrocchiale di Sant’Agostino la festa mariana che coincide con la XXXII Giornata Mondiale del Malato.

Domenica 11 febbraio la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta alle 11.30 dal vicario generale mons. Giovanni Rossi; nel pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00 è prevista l’adorazione eucaristica seguita dalla recita del Vespro solenne.

Il parroco don Luca Grassi ha predisposto il seguente calendario della celebrazione del sacramento della riconciliazione: sabato 10 febbario in sant’Agostino dalle ore 15.00 alle 18.00 sarà presente don Gian ni Manfredini; domenica 11 febbraio sempre in Sant’Agostino dalle 89.30 alle 11.30 e dalle 16.00 alle 18.00: don Vasco Rosselli.

La festa della Madonna di Lourdes coincide con la XXXII Giornata Mondiale del Malato; il messaggio di Papa Francesco per la Giornata è incentrato sul tema “Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni”.

Scrive Bergoglio “Fin dal principio, Dio, che è amore, ha creato l’essere umano per la comunione, inscrivendo nel suo essere la dimensione delle relazioni. Così, la nostra vita è chiamata a realizzare pienamente sé stessa nel dinamismo delle relazioni, dell’amicizia e dell’amore vicendevole. Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria”.

Papa Francesco ricorda quanto siamo stati terribilmente soli durante la pandemia da Covid 19 e aggiunge: “la prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari –, col creato, con sé stesso. È possibile? Si, è possibile e noi tutti siamo chiamati a impegnarci perché ciò accada. Guardiamo all’icona del Buon Samaritano, alla sua capacità di rallentare il passo e di farsi prossimo, alla tenerezza con cui lenisce le ferite del fratello che soffre”.

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Don Luca Grassi sacerdote da 18 anni

A sinistra don Luca Grassi in una recenta visita in Vaticano in cui ha incontrato papa Francesco

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Domenica 14 maggio, don Luca Grassi, parroco dei Santi Agostino, Stefano e Teresa, ha ricordato i 18 anni di sacerdozio.

È stato infatti ordinato presbitero dal vescovo Adriano Caprioli nel Palazzetto dello sport assieme a don Francesco Avanzi e don Giovani Ruozzi il 14 maggio 2005.

Don Luca, originario della parrocchia di Rivalta, classe 1973, dopo la laurea conseguita all’Università Bocconi, ha intrapreso gli studi teologici nel Seminario di Reggio.

È stato vicario parrocchiale sino al 2013 a Regina Pacis; l’anno dopo è partito per il Brasile come missionario “Fidei donum”.

Ha studiato all’Istituto biblico di Gerusalemme.

Nel 2019 è stato chiamato alla guida della parrocchia di Sant’Agostino, succedendo a don Guido Mortari.

11 febbraio e 12 Febbraio Festa della Madonna di Lourdes in S. Agostino a Reggio Emilia e XXXI Giornata del Malato

Nella parrocchia di Sant’Agostino

In occasione della Giornata Mondiale del Malato sono previste le celebrazioni di seguito specificate.

In Sant’Agostino:
sabato 11 febbraio alle ore 10.30, Messa celebrata da don Vasco Rosselli, poi Adorazione Eucaristica nel pomeriggio.
Alle ore 18.30 santa Messa celebrata da don Carlo Pagliari con riferimento alla figura di sant’Artemide Zatti.Le celebrazioni sono precedute dal Rosario; confessioni dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.

Domenica 12 febbraio alle ore 11.30, la santa Messa verrà presieduta dall’Arcivescovo Giacomo Morandi: sono invitati ammalati, familiari, personale sanitario, volontari.

A seguire avrà luogo un momento di festa con intrattenimento musicale e il pranzo. Sarà possibile visitare la cappella di Lourdes prima e dopo le celebrazioni.

Nella nostra chiesa di S. Agostino è venerata la Madonna di Lourdes nella cappellina.
Durante tutto la giornata sarà possibile visitare la cappella e ci sarà la possibilità di partecipare alle Celebrazioni Eucaristiche Ai Rosari, all’Adorazione e di confessarsi secondo quanto riportato nell’avviso (v. immagine).
Domenica 12 Febbraio il vescovo Giacomo sarà presente alla Messa delle 11,30 in Sant’Agostino.
Domenica sono confermate le Messe negli orari soliti in Santo Stefano e in Santa Teresa.

Di seguito la notizia da Agensir

Giornata del malato: Reggio Emilia-Guastalla, domenica 12 febbraio l’arcivescovo Morandi presiede la messa nella chiesa di Sant’Agostino

La XXXI Giornata mondiale del malato, che tradizionalmente si celebra l’11 febbraio, nella memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes, sarà celebrata solennemente nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla il giorno dopo, domenica 12 febbraio, nella chiesa di Sant’Agostino con la messa presieduta alle 11.30 dall’arcivescovo Giacomo Morandi. Alla celebrazione eucaristica sono attesi gli ammalati con i loro familiari, il personale sanitario e i volontari delle associazioni che assistono gli ammalati.
Alla chiesa farà seguito un momento di festa con trattenimento musicale e agape fraterna. Sarà possibile compiere una visita alla cappella di Lourdes nella chiesa di Sant’Agostino.

Natale del Signore Messa del giorno


Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco

Il Verbo, la seconda persona della Trinità, si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”.
C’è forse comunione più completa, più perfetta del lasciare all’uomo la possibilità di dividere la vita stessa di Dio? Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello.
“Come l’uomo potrebbe andare a Dio, se Dio non fosse venuto all’uomo? Come l’uomo si libererebbe della sua nascita mortale, se non fosse ricreato, secondo la fede, da una nuova nascita donata generosamente da Dio, grazie a quella che avvenne nel grembo della Vergine?” (Ireneo di Lione).
È per la deificazione dell’uomo che il Verbo si è fatto carne, affinché l’uomo, essendo “adottato”, diventasse figlio di Dio: “Affinché l’essere mortale fosse assorbito e noi fossimo così adottati e diventassimo figli di Dio” (Ireneo di Lione).
L’uomo assume allora la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. E c’è forse una presenza in Dio più forte della figliazione divina?
Proprio ora, il re in esilio rimette piede sulla terra preparata per lui e, nello stesso tempo, l’uomo ritrova il suo “posto”, la sua vera casa, la sua vera terra: Dio.
“Anch’io proclamerò le grandezze di questa presenza: il Verbo si fa carne… È Gesù Cristo, sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli che verranno… Miracolo, non della creazione, ma della ri-creazione… Perché questa festa è il mio compimento, il mio ritorno allo stato originario… Venera questa grotta: grazie ad essa, tu, privo di sensi, sei nutrito dal senso divino, il Verbo divino stesso” (Gregorio di Nazianzo).

Antifona d’ingresso
Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile. (Is 9,5)

Colletta
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile
ci hai rinnovati e redenti,
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Is 52,7-10
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Dal libro del profeta Isaìa

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Sal 97

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Seconda lettura

Eb 1,1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dalla lettera agli Ebrei

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».

Parola di Dio

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

Vangelo

Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Forma breve (Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall’Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo giorno santo, nel quale esultiamo per la nascita del Figlio di Dio, irradiazione della gloria del Padre e luce vera, rivolgiamo a lui la preghiera che scaturisce dalla fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.

1. Per la Chiesa, perché sia fedele alla missione di annunciare con gioia a ogni creatura che tu, Verbo fatto carne, sei il volto misericordioso del Dio invisibile. Noi ti preghiamo.
2. Per le famiglie, perché il cordiale ritrovarsi di questi giorni rinsaldi i legami tra le generazioni e, in te che sei la Pace, vengano superate incomprensioni e sofferenze. Noi ti preghiamo.
3. Per quanti cercano la verità, perché nelle tenebre splenda la tua luce, nel dubbio risuoni la tua parola, e nella fatica trovino in te la forza. Noi ti preghiamo.
4. Per i disoccupati, i detenuti, i profughi, perché nessuno si senta solo e abbandonato, ma tutti siano raggiunti dal tuo amore. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti nel tuo nome, perché dallo scambio gratuito dei doni nasca la volontà di una rinnovata attenzione alle necessità dei poveri. Noi ti preghiamo.

Signore Gesù, Verbo del Padre, sei venuto in mezzo a noi per condividere la condizione umana e darci il potere di diventare figli di Dio: dalla tua pienezza donaci grazia e verità, perché le nostre azioni siano feconde di bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Nel Natale del tuo Figlio ti sia gradito,
o Padre, questo sacrificio,
dal quale venne il perfetto compimento
della nostra riconciliazione
e prese origine la pienezza del culto divino.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, …

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

Antifona alla comunione
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. (Cf. Sal 97,3)

Oppure:
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)

Preghiera dopo la comunione
Dio misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato
e nel quale siamo stati generati come tuoi figli,
ci comunichi il dono della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questo giorno santissimo,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

MERCOLEDÌ 21 Dicembre 2022 ORE 20,45 – Sant’Agostino PREGHIERA DI ATTESA (NOVENA) Animata dalle famiglie

Scegliamo uno di questi brani suggeriti, leggiamo e meditiamo in famiglia, tutti insieme.

Pregare in famiglia
Poi scriviamo una preghiera o un pensiero o una meditazione o una richiesta e portiamoli in Sant’Agostino Mercoledì 21 dicembre alle 20,45 per la Novena.
Tutto sarà presentato all’altare e pregheremo insieme, facendoci carico gli uni degli altri.
QUANDO NASCE UN BAMBINO In una famiglia, gli ultimi
giorni prima del parto sono i più intensi, pieni di attesa, di speranza, di gioia mista a timore. Nulla cambia quando a venire al
mondo è Gesù, tutti Lo aspettiamo, ognuno con un cuore diverso
e tutti noi gridiamo o sussurriamo o semplicemente pensiamo:
-VIENI SIGNORE GESU’. Cristo è venuto: eppure noi l’attendiamo ancora … (2 Cor 5,6)
-GIOISCE IL NOSTRO CUORE. Esulterà di gioia per te. Ti
rinnoverà con il suo amore (Sof 3,16-18) Sofonia
-PREPARIAMO LE VIE DEL SIGNORE. Sali su un alto
monte, tu che rechi liete notizie in Sion. (Is 40,9-11).
-RENDIAMO TESTIMONIANZA. “E io ho visto e ho reso
testimonianza che questi è il Figlio di Dio”. (Gv 1,32-34).
-UNA MISSIONE ALTISSIMA. Tutto questo avvenne perché
si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del
profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio (Mt. 1,22)
-L’ANCELLA DEL SIGNORE. Com’è possibile? Non conosco
uomo… Allora Maria disse: “Eccomi…”. (Lc 1,26-38).
-SI E’ FATTO CARNE. Pertanto il Signore stesso vi darà un
segno. Ecco: la Vergine concepirà e partorirà un figlio (Is 7,14).
-L’AMORE CHE SALVA. Egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia (Tt 3,3-7)
lettera di S. Paolo a Tito
-CAMMINAVAMO NELLE TENEBRE. Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce;….
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. (Is 9,1-6).