Natale del Signore Messa del giorno


Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco

Il Verbo, la seconda persona della Trinità, si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”.
C’è forse comunione più completa, più perfetta del lasciare all’uomo la possibilità di dividere la vita stessa di Dio? Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello.
“Come l’uomo potrebbe andare a Dio, se Dio non fosse venuto all’uomo? Come l’uomo si libererebbe della sua nascita mortale, se non fosse ricreato, secondo la fede, da una nuova nascita donata generosamente da Dio, grazie a quella che avvenne nel grembo della Vergine?” (Ireneo di Lione).
È per la deificazione dell’uomo che il Verbo si è fatto carne, affinché l’uomo, essendo “adottato”, diventasse figlio di Dio: “Affinché l’essere mortale fosse assorbito e noi fossimo così adottati e diventassimo figli di Dio” (Ireneo di Lione).
L’uomo assume allora la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. E c’è forse una presenza in Dio più forte della figliazione divina?
Proprio ora, il re in esilio rimette piede sulla terra preparata per lui e, nello stesso tempo, l’uomo ritrova il suo “posto”, la sua vera casa, la sua vera terra: Dio.
“Anch’io proclamerò le grandezze di questa presenza: il Verbo si fa carne… È Gesù Cristo, sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli che verranno… Miracolo, non della creazione, ma della ri-creazione… Perché questa festa è il mio compimento, il mio ritorno allo stato originario… Venera questa grotta: grazie ad essa, tu, privo di sensi, sei nutrito dal senso divino, il Verbo divino stesso” (Gregorio di Nazianzo).

Antifona d’ingresso
Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile. (Is 9,5)

Colletta
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile
ci hai rinnovati e redenti,
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Is 52,7-10
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Dal libro del profeta Isaìa

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Sal 97

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Seconda lettura

Eb 1,1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dalla lettera agli Ebrei

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».

Parola di Dio

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

Vangelo

Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Forma breve (Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall’Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo giorno santo, nel quale esultiamo per la nascita del Figlio di Dio, irradiazione della gloria del Padre e luce vera, rivolgiamo a lui la preghiera che scaturisce dalla fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.

1. Per la Chiesa, perché sia fedele alla missione di annunciare con gioia a ogni creatura che tu, Verbo fatto carne, sei il volto misericordioso del Dio invisibile. Noi ti preghiamo.
2. Per le famiglie, perché il cordiale ritrovarsi di questi giorni rinsaldi i legami tra le generazioni e, in te che sei la Pace, vengano superate incomprensioni e sofferenze. Noi ti preghiamo.
3. Per quanti cercano la verità, perché nelle tenebre splenda la tua luce, nel dubbio risuoni la tua parola, e nella fatica trovino in te la forza. Noi ti preghiamo.
4. Per i disoccupati, i detenuti, i profughi, perché nessuno si senta solo e abbandonato, ma tutti siano raggiunti dal tuo amore. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti nel tuo nome, perché dallo scambio gratuito dei doni nasca la volontà di una rinnovata attenzione alle necessità dei poveri. Noi ti preghiamo.

Signore Gesù, Verbo del Padre, sei venuto in mezzo a noi per condividere la condizione umana e darci il potere di diventare figli di Dio: dalla tua pienezza donaci grazia e verità, perché le nostre azioni siano feconde di bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Nel Natale del tuo Figlio ti sia gradito,
o Padre, questo sacrificio,
dal quale venne il perfetto compimento
della nostra riconciliazione
e prese origine la pienezza del culto divino.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, …

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

Antifona alla comunione
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. (Cf. Sal 97,3)

Oppure:
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)

Preghiera dopo la comunione
Dio misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato
e nel quale siamo stati generati come tuoi figli,
ci comunichi il dono della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questo giorno santissimo,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.