Santa Messa ore 10 Santo Stefano Patrono della chiesa a Reggio Emilia (foglietto): 26 Dicembre 2023

(Quadro di S. Stefano nella Cappella della Chiesa di Santo Stefano a Reggio Emilia)

Colore Liturgico Rosso

Antifona

Si aprirono le porte del cielo per santo Stefano;
egli è il primo della schiera dei martiri:
ha ricevuto in cielo la corona di gloria.

Si dice il Gloria.

Colletta

Donaci, o Padre, di esprimere con la vita
il mistero che celebriamo
nel giorno natalizio di santo Stefano primo martire
e insegnaci ad amare anche i nostri nemici
sull’esempio di lui,
che morendo pregò per i suoi persecutori.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Ecco, contemplo i cieli aperti.

Dagli Atti degli Apostoli
At 6,8-10.12; 7,54-60
 
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio.
Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio».
Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 30 (31)

R. Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.  R.
 
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Esulterò e gioirò per la tua grazia,
perché hai guardato alla mia miseria. R.
 
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori:
sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia. R.

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore;
il Signore è Dio, egli ci illumina.  (Sal 117 (118),26a.27a)

Alleluia.

Vangelo

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,17-22
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Parola del Signore.

Sulle offerte

Ti siano graditi, o Signore,
i doni del servizio sacerdotale
che oggi ti presentiamo nella gloriosa memoria del santo martire Stefano.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Lapidavano Stefano, che pregava e diceva:
«Signore Gesù, accogli il mio spirito». (At 7,59)

Dopo la comunione

Ti rendiamo grazie
per i molteplici doni della tua misericordia, o Padre,
che ci salvi con la nascita del tuo Figlio
e ci allieti con la celebrazione del santo martire Stefano.
Per Cristo nostro Signore.

Stefano, il primo martire cristiano, era uno dei primi sette diaconi, il cui dovere era quello di porsi al servizio della Chiesa e degli apostoli. Come servo di Cristo, Stefano era contento di essere come il suo Signore, e, nel momento della sua morte, fu molto simile a lui. Potrebbe sembrare che il Vangelo di oggi sia stato scritto a proposito di santo Stefano. Quando si trovò di fronte al sinedrio, lo Spirito Santo lo ispirò ed egli parlò con audacia; non solo respinse le accuse che gli erano state mosse, ma accusò a sua volta i suoi accusatori. Il suo sguardo era sempre rivolto al Signore, tanto che il suo volto splendeva come quello di un angelo e rifletteva la gloria di Cristo, che era in lui. La somiglianza tra santo Stefano e il suo Signore non è solo esteriore: nel momento della sua morte, Stefano rivelò le intime disposizioni del suo cuore, pregando perché i suoi assassini fossero perdonati, una preghiera che diede frutti più tardi, con la conversione di san Paolo. Santo Stefano, il cui nome significa “corona”, si procurò la corona del martirio dopo esservisi preparato con una vita di fedeltà al servizio di Cristo.

Lettera pastorale del Vescovo dedicata alla Liturgia

Si intitola “La Liturgia. Dialogo salvifico tra Dio e l’uomo nell’eterno e nel tempo” la terza Lettera pastorale del vescovo Massimo Camisasca.

Il documento è datato 25 dicembre e la versione digitale del testo si può scaricare da qui.
Copie in formato cartaceo saranno disponibili dopo Natale presso la Segreteria della Curia.

“La Libertà” dedicherà alla Lettera un approfondimento su una delle prossime uscite.

Il testo, dedicato alla Liturgia, è composto da cinque parti:

  1. Radici e significato dell’evento liturgico
  2. Le dimensioni della liturgia e il cammino dell’uomo
  3. La celebrazione dell’Eucarestia
  4. Il canto
  5. Partecipazione attiva.

Ricordiamo che monsignor Camisasca ha pubblicato altre due Lettere pastorali: Il dono del diaconato permanente (2014) e Vieni e vedrai (2016), quest’ultima sul tema della vocazione.

Scarica il testo integrale della lettera (.pdf 500 kb) 


laliberta.info

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

Martedì 1° agosto – Memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

La memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (Napoli, 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno, 1 agosto 1787), vescovo e dottore della Chiesa, patrono di Napoli, dei Teologi, dei Moralisti e dei Confessori, è obbligatoria. Sant’Alfonso ha fondato la Congregazione del SS. Salvatore (i religiosi detti Redentoristi), per l’evangelizzazione dei semplici, promuovendo le missioni popolari.

Le comunità di San Pellegrino citttà e di Ceredolo de’ Coppi, che festeggiano in questo giorno il proprio titolare, San Pellegrino — figura leggendaria di pellegrino nei Santuari d’Europa che avrebbe finito i suoi giorni in un romitorio nell’Appennino tosco-emiliano, e la cui opera di accoglienza sarebbe stata continuata dal suo discepolo San Bianco —, possono anticipare la solennità alla domenica precedente, ma non trasferirla alla seguente, perché quest’anno coincide con la Trasfigurazione.

Tra i Santi di oggi si segnala inoltre San Pietro Favre, il primo sacerdote della Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola (ricordato ieri): la sua canonizzazione e la (ri)scoperta della sua straordinaria figura sono state volute da Papa Francesco nel dicembre del 2013, pochi mesi dopo la sua elezione.

Il 1° agosto è pure il giorno della commemorazione della passione dell’anziano scriba Eleazaro e dei Sette giovani fratelli Maccabei, martirizzati durante la terribile persecuzione (avvenuta nel II sec. a. Cristo) per mano di Antioco Epifane IV, come narrato nel secondo libro dei Maccabei.

Infine, ricordiamo oggi Mons. Pierre Claverie, domenicano, vescovo di Orano (Algeria), ucciso, assieme al suo autista, in un attentato da terroristi islamici (+ 1996).

* Per prepararsi a ricevere il “Perdono di Assisi”, nella mattinata (dalle 10 alle 12) in Cattedrale sarà disponibile un sacerdote per le Confessioni.

Mercoledì 2 agosto: Giorno del Perdono di Assisi

Secondo una pratica diffusa in tutta la cristianità dai seguaci di san Francesco, si può ricevere a partire dal mezzogiorno del 1° agosto e in questo giorno l’indulgenza della «Porziuncola» (il cosiddetto Perdono di Assisi). La riforma del beato Paolo VI ha confermato che il 2 agosto è l’unico giorno (insieme alla festa del patrono parrocchiale) in cui si può ricevere l’indulgenza plenaria, semplicemente visitando la propria chiesa parrocchiale, osservando le solite condizioni (pentimento per i propri peccati e sacramento della Confessione, partecipazione piena all’Eucaristia con la Comunione, Credo, Padre nostro, preghiera secondo le intenzioni del Papa).

Ad Assisi, oggi si chiude l’anno giubilare per l’ottavo centenario dall’istituzione dell’Indulgenza per la Porziuncola (1216-2016), richiesta da san Francesco a Papa Onorio III. Iniziato il 2 agosto 2016, in pieno Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, il Santo Padre stesso si è recato in pellegrinaggio alla Porziuncola, due giorni dopo l’inaugurazione, il 4 agosto.

In questo giorno sono possibili due memorie (facoltative): quella di Sant’Eusebio di Vercelli, primo vescovo e patrono del Piemonte, insigne padre della Chiesa nel IV secolo o quella di San Pier Giuliano Eymard (Francia, 1811-1868), apostolo dell’Eucaristia.

Grazie ai Servi della Chiesa impegnati nella pastorale dei Sinti e dei Rom, in questo giorno ci è diventata cara la memoria del Beato Zefirino (Ceferino) Giménez Malla (1860-1936), laico spagnolo di etnia rom, promotore di buoni rapporti fra la sua gente e i vicini, martire nella persecuzione durante la sanguinosa guerra civile spagnola dell’estate 1936. È il primo “zingaro” beato nella storia della Chiesa, proclamato il 4 maggio di vent’anni fa da san Giovanni Paolo II a Roma (il nostro servo di Dio Don Dino Torreggiani e i Servi della Chiesa seguirono con particolare attenzione la causa di beatificazione).

* Ricordiamo, nella preghiera il Convegno nazionale dei diaconi permanenti (il cui numero in Italia ha superato i 4000!), che inizia oggi e si terrà fino a sabato 5 agosto, a Cefalù in Sicilia, per interrogarsi sul loro servizio diocesano e parrocchiale nell’accoglienza e nel servizio dei malati; il Convegno è organizzato dalla Comunità del Diaconato in Italia (fondata da Don Alberto Altana a Reggio Emilia!) insieme all’Ufficio CEI della Pastorale della Salute.

* Il nostro Paese oggi ravviva, nel 37° anniversario, la dolorosa memoria della più grave strage terroristica compiuta dopo la II Guerra mondiale, quella alla Stazione ferroviaria di Bologna, dove persero la vita 85 persone e ne rimasero ferite 200.

Venerdì 4 agosto – Memoria di San Giovanni Maria Vianney

Memoria obbligatoria di San Giovanni Maria Vianney (Francia, 1786-1859), il Santo Curato d’Ars, evangelizzatore, confessore e catechista, promotore di missioni popolari; canonizzato da Pio XI nel 1925, tre anni dopo dallo stesso pontefice è stato proclamato patrono del clero parrocchiale, in particolare dei parroci. Nell’anno giubilare per il 150° della morte, l’Annoi sacerdotale 2009-2010, Benedetto XVI lo ha proclamato “Patrono di tutti i sacerdoti del mondo”.

Oggi è il giorno della nascita al cielo anche del beato Federico Janssoone [Ghyvelde (Francia), 19 novembre 1838 – Montreal (Canada), 4 agosto 1916], sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che per il progresso della fede diffuse notevolmente i pellegrinaggi in Terra Santa, ricordato indistintamente da cristiani e musulmani come protettore per tutta la sua vita dei poveri di Palestina.

* Preghiamo per i Servi e le Serve della Chiesa, con il loro nuovo responsabile generale Don Stefano Torelli (che per questo è rientrato da poco dalla missione diocesana in Albania), che oggi a Marola concludono gli Esercizi spirituali con il rinnovo del proposito di consacrazione nella celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Marmiroli, vicario episcopale per la vita consacrata.

* Preghiamo anche per i giovani e le ragazze che oggi concludono il Cammino vocazionale a Molfetta, sulle orme di Don Tonino Bello. Il cammino, promosso dalla Congregazione Mariana delle Case della Carità era iniziato lunedì 31 luglio con la Veglia di preghiera a Barletta, nella parrocchia di origine di Sr. Maria Angelica, che il prossimo 15 ottobre emetterà la professione solenne nelle Carmelitane Minori della Carità.

Sabato 5 agosto – Beata Vergine della Neve

La memoria della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, è divenuta popolarmente per tutta la Chiesa la festa della Beata Vergine della Neve. Con questo titolo, Maria è patrona di Gualtieri, Tagliata di Guastalla e Castellazzo, ed è venerata in altre parrocchie (Caprile di Ligonchio, Sant’Antonino, Vezzano…) come in diverse borgate della nostra montagna: Braglia di Carù, Cà Ferrari, Castagneto, Cavola, Cerreto Lago, Crògnolo, Temporia, Terrasanta, Valbona…

Tre Santuari festeggiano come titolare la Madonna della Neve: Fellegara (Scandiano), Madonna di Campiano (Castellarano) e Pietravolta (nella parrocchia di Fontanaluccia e sede della Casa di preghiera delle Carmelitane minori della Carità, dove alle 11 si celebra la Messa con la tradizionale processione).

Nonostante la popolarità, la memoria non è obbligatoria ma solo facoltativa, ed essendo sabato quest’anno si può celebrare limitatamente alle Messe e alla Liturgia delle Ore del mattino. Inoltre, essendo domani festa della Trasfigurazione del Signore, anche le parrocchie e i santuari suddetti non possono fare celebrazioni della Madonna della Neve il sabato sera o la domenica 6 agosto. È bene dunque che le celebrazioni della Madonna della Neve siano anticipate al venerdì sera, mentre le manifestazioni della sagra (cene, concerti…) si possono fare sia di sabato che di domenica. Eventuali processioni mariane tradizionalmente collocate alla prima domenica di agosto, si possono fare sabato sera o di domenica, ma i Vespri o la Messa devono essere comunque della Trasfigurazione.

Alla Madonna della Neve, è intitolata anche la prima unità pastorale nella nostra Diocesi, formatasi negli anni Novanta, che con le sei parrocchie — Castellazzo, Masone, Marmirolo, Roncadella, Gavasseto e Sabbione, nel comune di Reggio — e con un solo parroco, ha anticipato di vent’anni gli orientamenti pastorali che si stanno attuando su tutto il territorio. Nelle ultime nomine di giugno, l’Unità Pastorale è stata ulteriormente allargata ad altre due parrocchie del Comune capoluogo — Bagno e Corticella — e alla piccola comunità di San Donnino nel comune di Casalgrande. Unico parroco delle nove parrocchie è Don Roberto Bertoldi, e collaborano con lui due sacerdoti Servi della Chiesa, che a Masone, dove è nato e sepolto il loro fondatore don Dino Torreggiani, hanno la loro “casa madre”.

Alla Casa di Preghiera di Pietravolta, dopo i Vespri, cominceranno gli Esercizi spirituali i Secolari, ramo dei consacrati nel mondo, appartenenti alla Congregazione mariana delle Case della Carità. Gli Esercizi, che si concluderanno venerdì 11 agosto, sono guidati da Don Luigi Gibellini, fratello di Carità, fino allo scorso anno missionario “fidei donum” in Brasile.

Domenica 6 agosto Solennità della Trasfigurazione

Quest’anno, cadendo di domenica, la festa della Trasfigurazione del Signore diventa solennità (colore bianco o oro dei paramenti) e si omette la celebrazione della XVIII domenica del Tempo Ordinario. Il sabato sera si celebrano i Primi Vespri (omessi quando il 6 agosto cade in giorno feriale) e le Messe vespertine sono già della Solennità.  La Trasfigurazione, mistero di luce, insieme alla successiva e più popolare solennità dell’Assunta, il 15 agosto, è un richiamo fortissimo alla Pasqua e al nostro destino glorioso, cui siamo chiamati in Cristo. Nelle Chiese orientali e ortodosse, dove la festa è equiparata proprio alla Pasqua, tutta la liturgia è intesa come trasfigurazione che Dio opera in noi.

* Due tra le parrocchie più piccole, Vedriano (Canossa), esistente dal 1230, e Vaglie (Ligonchio), divisa da Caprile nel 1635, intitolate al Santissimo Salvatore, sono le uniche comunità della nostra Diocesi dove si festeggia la sagra nel giorno della Trasfigurazione.

* Il 6 agosto sarà il 39° anniversario del beato Paolo VI, morto al tramonto della festa della Trasfigurazione del 1978 (era domenica, come quest’anno!). Beatificato a Roma il 19 ottobre 2014, la sua memoria, non potendosi celebrare in questa festa del Signore, è stata fissata per il 26 settembre, giorno della nascita, nell’anno 1897 a Concesio (BS), di Giovanni Battista Montini (la diocesi di Milano, di rito ambrosiano, ha ottenuto di poterla celebrare il 30 maggio, giorno in cui nel 1920 Don Montini celebrò la sua “prima Messa” a Brescia).

* Si ricorda in questo giorno anche la nascita al cielo della Beata Anna M. Rubatto (1844-1904), suora italiana, missionaria in America Latina e fondatrice, deceduta a Montevideo. È la prima beata dell’Uruguay.

* Il 6 agosto sarà il 72° anniversario della terribile esplosione della bomba atomica su Hiroshima; il 9 agosto successivo, venne sganciata anche su Nagasaki, sempre dall’esercito nordamericano. È uno degli eventi più luttuosi e tragici della storia umana, di cui non si può e non si deve perdere la memoria, se si vuole costruire un futuro senza più guerre.

Lunedì 7 agosto

È possibile fare memoria di San Sisto II, papa martirizzato assieme a quattro diaconi della Chiesa di Roma il 6 agosto 258 mentre stava celebrando l’Eucaristia. Altri tre diaconi, tra cui Lorenzo, furono martirizzati il successivo 10 agosto.

Nello stesso giorno ricorre la memoria di San Gaetano (1480-1547), sacerdote fondatore dei Teatini, religiosi che egli volle vivessero sul modello della prima comunità cristiana, descritta negli Atti degli Apostoli. Nella nostra Diocesi, ricordiamo che i sacerdoti più anziani si sono formati nel glorioso Seminario di Albinea, intitolato a San Gaetano.

In questo giorno sono in festa le comunità di San Sisto (Poviglio) e di Albinea (San Gaetano è il titolare della “chiesa nuova”). San Gaetano è compatrono a San Giovanni di Querciola, dove quest’anno si celebra il 70° dell’apertura della Casa della Carità, la seconda dopo l’Ospizio di Fontanaluccia.

* L’Ordine Carmelitano festeggia in questo giorno Sant’Alberto di Trapani (+ 1307), che si distinse per la dedizione alla predicazione mendicante e per la fama dei miracoli. È il primo santo ad avere culto nell’Ordine, e pertanto ne fu considerato patrono e protettore o “padre”, titolo condiviso con l’altro santo del suo tempo, Angelo di Sicilia. Nel sec. XVI fu stabilito che ogni chiesa carmelitana avesse un altare a lui dedicato. Furono anche molto devote di questo santo Teresa d’Avila e Maria Maddalena de’ Pazzi.

Il senso e il motivo della giornata del seminario

SEMINARIO VESCOVILE DI REGGIO EMILIA

viale Timavo, 93 – 42100 Reggio Emilia

telefono Portineria 0522-406811 – Fax 0522-452113

Cari amici,   quale è l’origine delle vocazioni sacerdotali?Il volto e la vita affascinante dei sacerdoti, una comunità cristiana viva, ma soprattutto la grazia del Signore Dio che non smette mai di chiamare.Preghiamo per tutte queste ragioni e doniamo, se ci è possibile, anche il nostro aiuto, la nostra offerta per il Seminario.Il vostro vescovo vi ringrazia e chiede con voi a Dio di aiutare il suo ministero con vocazioni autentiche e coraggiose. + Massimo

Reggio Emilia, giovedì 14 Gennaio 2016

Carissimi confratelli Sacerdoti,

                                               l’ OTTAVA GIORNATA DIOCESANA DEL SEMINARIO sarà il 24 Gennaio 2016. Ad essa verranno collegate alcune iniziative vocazionali del Seminario; iniziative che durante l’anno potrete proporre ai giovani delle vostre parrocchie. Troverete tutto nelle buste che vi verranno consegnate. personalmente dal seminario o attraverso un confratello durante il mese di Dicembre 2015);

Condividiamo nuovamente con voi e con le vostre comunità il senso e il motivo della giornata del seminario:

1) Vi chiediamo in questa giornata di sensibilizzare le comunità sul tema del ministero presbiterale, affidando la giornata del seminario alla comunità stessa. La comunità sta in piedi o cade nella misura in cui c’è una sana preoccupazione per la cura delle vocazioni, in particolare di quella sacerdotale. Con l’aiuto della preghiera, dell’ascolto della Parola, della celebrazione dell’Eucaristia, della testimonianza cristiana, la parrocchia è chiamata a mostrarsi ai giovani quale comunità in-vocante. Siamo tutti chiamati ad avere a cuore la preghiera per le vocazioni affinché il Signore continui a mandare anche oggi operai nella sua messe. La comunità ha in se stessa i doni e le capacità per offrire e suscitare nella Chiesa nuove vocazioni, in particolare al ministero sacerdotale.

2) La giornata diocesana del Seminario pertanto si caratterizza come giornata di preghiera innanzitutto. Vi invitiamo a proporre in questa giornata e durante la settimana una particolare intenzione di preghiera o momenti di preghiera per le vocazioni sacerdotali. Vuole sensibilizzare la comunità (famiglie, giovani, adulti, malati, consacrati, ecc…) a riflettere sulla importanza della vocazione sacerdotale, facendo delle preghiera per le vocazioni una invocazione quotidiana, per tutti.

3) Un altro motivo è il disavanzo economico del Seminario (in virù delle opere di ristrutturazione eseguite quest’anno speriamo possano diminuire negli anni a venire) che ha nelle offerte delle parrocchie una delle poche entrate necessarie per il sostentamento della struttura e dei seminaristi, tra i quali alcuni che — per provenienza (Sierra Leone – Ghana) o per condizioni familiari disagiate economicamente e/o contrarie alla vocazione dei figli — non possono mantenersi autonomamente. Vi ringraziamo anche per la grande risposta e la sensibilità mostrata dalle comunità parrocchiali nell’anno passato, in periodo di crisi economica, nel quale sono stati raccolti circa 92 mila euro. Ci siamo davvero sentiti sostenuti dai nostri confratelli parroci e dalla parrocchie. Un’altra modalità che vogliamo istituire per le parrocchie e i fedeli benestanti e generosi che hanno a cuore i seminaristi, è quella di contribuire alle spese sostenute per l’alloggio di un seminarista. Qualcuno nel silenzio lo ha iniziato a fare. Vi invitiamo a far conoscere anche questa possibilità. Le spese vive mensili, sostenute dal seminario per ogni seminarista, comprensivo di tutto (vitto, alloggio, esercizi spirituali, ritiri, spese per l’istituto teologico, pellegrinaggi, ecc…) è di circa 400 euro al mese. La borsa di studio denominata “adotta un seminarista” e con la quale chiunque potrà sostenere un mese di vita comunitaria di un seminarista  è di 400 euro (per chi riesce) o un contributo di 100 euro al mese.

4) Le buste per la raccolta delle offerte possono essere richieste gratuitamente dalle parrocchie all’economato del Seminario (tel.0522/406851)

5) Infine alla base della GIORNATA del SEMINARIO vi è l’idea che al fine di rilanciare la cultura vocazionale e sacerdotale, i sacerdoti stessi della Diocesi in questa giornata parlino ai giovani del Seminario, della loro vocazione sacerdotale. Anche per il futuro, le vocazioni al ministero saranno suscitate e incoraggiate, rafforzate e guidate in maniera decisiva da modelli di vita concreti, da preti testimoni di vita. Anche questo fa parte del compito del prete. Siamo certi che la riscoperta della vocazione sacerdotale da parte dei giovani è strettamente legata alla pastorale vocazionale parrocchiale e alla riscoperta continua della dimensione vocazionale della propria vita da parte del sacerdote e dei parrocchiani.

Con tanta speranza, certi dell’aiuto del Signore, e della dedizione di tutti al proprio sacerdozio, affidiamo questa giornata alla preghiera di Maria, Madre della Chiesa, ai Patroni san Prospero e San Francesco.

Cordialmente Salutiamo

Il rettore                                             Il Vice Rettore

don Alessandro Ravazzini                      don Matteo Bondavalli

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Per il versamento delle offerte al Seminario sono possibili due soluzioni: 1) consegnarli direttamente agli Economi del Seminario, 2) fare un bonifico bancario con le seguenti specifiche:

SEMINARIO VESCOVILE DI REGGIO EMILIA

Bonifico a / Banco Popolare Soc.Coop.

Agenzia 2 – Reggio Emilia

Coordinate bancarie: IT92 W 05034 12802   000 000 00 2387

Causale:Giornata Diocesana del Seminario

Oppure per le borse di studio occorre cambiare solo la causale :

Causale: Borsa di studio “Adotta un seminarista”

teologia1

Mons. Francesco Marmiroli nominato pro-vicario generale

Mons. Francesco Marmiroli
                                 Mons. Francesco Marmiroli

In data 15 gennaio 2013 il Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, ha nominato pro-vicario generale monsignor Francesco Marmiroli. Monsignor Marmiroli sostituisce così monsignor Lorenzo Ghizzoni, che in pari data ha concluso il mandato di vicario generale e che domenica prossima, 20 gennaio, farà l’ingresso nella Chiesa di Ravenna-Cervia come Arcivescovo metropolita.

Mons. Marmiroli è nato a Casalgrande il 21 aprile 1939 e ordinato sacerdote dal Vescovo Beniamino Socche. E’ sato vicerettore del Seminario urbano (1961-1970), parroco a Montecchio (1970-1988), direttore del Centro di Spiritualità di Marola (1988-1991), delegato diocesano FIES (Federazione Italiana Esercizi Spirituali) (1989-1995) e Vicario generale (1991-2006). Negli ultimi anni ha ricoperto, fra gli altri, gli incarichi di vicario episcopale per la Vita Consacrata (2006-2009), vicario episcopale per il diaconato e la ministerialità e delegato vescovile per la Cattedrale. Mons. Marmiroli è priore del capitolo della Cattedrale dal 2007.

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