Educatore Cl arrestato per violenza sessuale: “Era una relazione consenziente”

Nel riquadro Andrea Davoli, arrestato per violenza sessuale

Parla l’avvocato difensore di Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, che si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 14enne reggiana

Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Era un rapporto affettivosentimentale consenziente. È questa, in sintesi, la difesa del prof di religione ed educatore di Comunione e Liberazione Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, che si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 14enne reggiana che gli era stata affidata dai genitori durante alcuni ritiri spirituali.

“Secondo il mio assistito si tratta di una relazione affettiva consenziente che lui non smentisce, ma non carpita né con l’inganno, né abusando della sua posizione, né con costrizione”, precisa il suo avvocato difensore Liborio Cataliotti.

In attesa che venga fissato l’interrogatorio di garanzia (l’uomo si trova nel carcere di Pordenone, dopo essere stato arrestato in una casa di famiglia a Caorle, in Veneto), il legale precisa: “La prima cosa è che contesteremo in sede di interrogatorio di garanzia è che ci fosse un pericolo di reiterazione del reato. È stata infatti l’unica occasione in cui può aver avuto ‘una sbandata’. Poi io stesso avevo consigliato al mio cliente, non appena mi aveva raccontato la vicenda, di interrompere ogni rapporto con lei, sia in presenza sia telematico. E così ha fatto. Proprio in questa prospettiva si era allontanato da Reggio andando dai suoi familiari a Caorle“.

Infine, precisa Cataliotti: “L’altro motivo che esclude il rischio di reiterazione è il fatto che Cl, con la consueta serietà, lo aveva già sospeso prima dell’ordinanza“.

Riguardo il tipo di reato, il legale spiega: “In sede di interrogatorio non porremo la questione del reato, che è sottile. Sopra i 14 anni infatti si può liberamente disporre della propria libertà sessuale. Ci sono delle eccezioni rappresentati dal rapporto che intercorre fra i due. Ad esempio se si è il professore o il precettore del minorenne: in questo caso il limite si alza a 16 anni. A mio avviso qui ci troviamo in una situazione di limbo: il precettore spirituale è a cavallo fra lecito e illecito. Ma di sicuro non ci si trova in una condizione di violenza sessuale in senso stretto, è pacifico il consenso prestato dalla ragazza a una relazione sessuale”.
in https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/educatore-cl-andrea-davoli-arrestato-violenza-sessuale-tb0tpk7r

Accusato di abusi sessuali su una 14enne, l’avvocato: “Eccessivo il carcere per Davoli”

Insegnante di religione e Memores Domini | 24Emilia

Si svolgerà nei primi giorni della settimana l’interrogatorio di garanzia dell’educatore e insegnante 51enne. Il suo legale, Liborio Cataliotti, è intenzionato a chiedere un alleggerimento della misura cautelare

REGGIO EMILIA – Non si svolgerà prima di martedì l’interrogatorio di garanzia di Andrea Davoli, l’insegnante ed educatore accusato di abusi sessuali su una 14enne. L’interrogatorio si terrà in carcere, probabilmente a Pordenone dove l’indagato è rinchiuso.

Secondo gli inquirenti, Davoli avrebbe approfittato della propria posizione di autorevolezza per instaurare una relazione con la 14enne partecipante alle attività spirituali da lui coordinate. Il 51enne accusato di violenza sessuale era uno dei responsabili provinciali di Gioventù Studentesca, realtà che fa parte di Comunione e Liberazione. Era lui l’educatore nel quale la famiglia della giovane aveva riposto fiducia. Un ruolo che è sbagliato considerare come un’aggravante, dice Liborio Cataliotti, suo avvocato.

A 16 anni viene innalzata l’età del consenso riguardante atti sessuali con persone che rivestono incarichi di responsabilità nei confronti di un minorenne. Segnalazioni di abusi verso altri minori non sono al momento emerse. Davoli è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere, motivata dal rischio di reiterazione del reato dovuto a una personalità, viene spiegato nell’ordinanza, “incapace di autocontrollo della libido”. Secondo Cataliotti la misura adottata è però eccessiva.

L’uomo è stato sospeso dalle attività educative legate a Comunione e Liberazione e gli è stata revocata l’idoneità a insegnare religione. Il preside Daniele Cottafavi del liceo Matilde di Canossa, che lo aveva tra i propri docenti, si è detto sconvolto e ferito dalla notizia.

reggioonline.it

Educatore Andrea Davoli accusato di violenza sessuale su una 14enne: la difesa dal carcere di Pordenone

Si trova nel carcere di Pordenone Andrea Davoli, 52enne docente di religione ed educatore di Comunione e Liberazione di Reggio Emilia, accusato di violenza sessuale nei confronti di una 14enne. Il presunto abuso si sarebbe verificato durante alcuni ritiri spirituali tra Reggio Emilia e Rimini, periodo durante il quale la ragazza era stata affidata a lui dai genitori.

La difesa del docente, rappresentata dall’avvocato Liborio Cataliotti, sostiene che non si tratta di un abuso ma piuttosto di un “rapporto affettivo consenziente”. L’avvocato Cataliotti ha spiegato all’Ansa che “Secondo il mio assistito si è trattato di una relazione affettiva consenziente che lui non smentisce, ma non carpita né con l’inganno, né abusando della sua posizione, né con costrizione“.

Mentre l’interrogatorio di garanzia non è ancora stato fissato, l’attenzione si sposta sulle circostanze dell’arresto. Davoli è stato arrestato a Caorle, in Veneto, e attualmente si trova nel carcere di Pordenone. La difesa dell’uomo contesta anche il pericolo di reiterazione del reato aggiungendo che il 52enne aveva interrotto ogni tipo di rapporto con la ragazza, e proprio per questo aveva deciso di trasferirsi a Caorle.

Comunione e Liberazione aveva già preso provvedimenti nei confronti dell’uomo, sospendendo Davoli prima che venisse emessa l’ordinanza di arresto. La procura di Rimini trasferito la responsabilità del caso alla procura di Reggio Emilia, visto che i primi approcci sarebbero avvenuti a Reggio.

friulioggi.it

Abusi su una 14enne “Violenza sessuale al raduno spirituale” Arrestato l’educatore

In cella un 52enne responsabile provinciale di Cl a Reggio Emilia. I genitori della ragazzina l’avevano affidata a lui per il ritiro di Pasqua. È stata la sorella di lei a scoprire messaggi espliciti sul telefonino.

Abusi su una 14enne  "Violenza sessuale  al raduno spirituale"  Arrestato l’educatore

dii Saverio Migliari e Francesco Zuppiroli

RIMINI
in Quotidiano Nazionale
https://www.quotidiano.net/cronaca/abusi-su-una-14enne-violenza-sessuale-al-raduno-spirituale-arrestato-leducatore-60422905

“Lui ha una vocazione. È un memores. Non è un prete, ma lavora per la Chiesa”. “Lui” sta per Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia e responsabile provinciale del gruppo ’Gioventù studentesca’ del movimento ’Comunione e liberazione’, arrestato ieri mattina a Caorle – nella casa dei genitori – con la lapidaria accusa di violenza sessuale su minore. Su una 14enne reggiana, la stessa che ascoltata dagli investigatori ha definito Davoli “un memores”. Esponente dell’associazione di laici che praticano la povertà, l’obbedienza e la castità. Quella stessa castità che secondo le accuse, Davoli non avrebbe rispettato tra il 6 e l’8 aprile, quando durante un ritiro spirituale in preparazione della Pasqua a Rimini l’educatore di Cl avrebbe approfittato di un momento di debolezza della 14enne – affidata alla sua tutela per il ritiro dai genitori – per avere con lei un rapporto sessuale.

Parte da qui, dal culmine di quella che dai carabinieri di Rimini e Reggio – coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani – è stata ricostruita come una relazione clandestina, l’accusa che è costata il trasferimento in carcere a Pordenone all’educatore ciellino – difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti –, in esecuzione dell’ordinanza del gip Vinicio Cantarini. Davoli, infatti, avrebbe iniziato a rivolgere le proprie attenzioni alla ragazzina già a dicembre 2022, quando sempre durante una vacanza di ’Gioventù’ per Cl l’educatore e la 14enne si sarebbero trovati sul cofano dell’auto dell’indagato quando il memores ha suggellato per la prima volta con un bacio l’inizio di una “intimità sessuale”.

Dai baci al primo rapporto, che sarebbe stato consumato a Rimini nella camera del 52enne. L’ultimo incontro sarebbe avvenuto nell’auto dell’educatore il giorno prima della denuncia che a fine maggio la madre della piccola ha sporto ai carabinieri.
Non sarebbe infatti stata più la stessa, la 14enne, dopo quel ritiro spirituale a Rimini. Tanto da insospettire la sorella che atrraverso alcune chat tra la parente adolescente e l’educatore ha così scoperto il vaso di Pandora, con tanto di screenshot di quei messaggi che l’uomo mandava alla ragazzina e per i quali – contattato dalla famiglia – il 52enne si era già scusato, arrivando a dire al padre della ragazzina di essere malato e di doversi far curare. Questo il mosaico indiziario sulla base del quale il gip del Tribunale di Rimini ha disposto la custodia cautelare in carcere, riconoscendo il pericolo di reiterazione di reato, nonché l’incapacità “di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche quando indirizzati a minorenni”.
Davoli viveva assieme ad altri Memores nella casa di comunità di Cl a Reggio, dove almeno due ore al giorno si dedicava alla preghiera e alla contemplazione. Ma era l’insegnamento il mondo di Davoli, che impartiva lezioni di religione cattolica (secondo i dettami del grande maestro Don Giussani, fondatore della Gioventù studentesca) nel liceo Canossa. Sconvolto il dirigente scolastico: “Sono ferito sia come preside sia come cattolico, avevo avuto modo di condividere la mia fede con Davoli in qualche occasione”. Grande appassionato di fotografia, sul profilo Instagram l’educatore scrive: “L’arte ha bisogno di uomini commossi, non di uomini riverenti”.

Abusa di una 14enne durante un ritiro. L’educatore di Cl finisce in carcere

La “relazione” andava avanti da mesi, poi la denuncia dei genitori

Abusa di una 14enne durante un ritiro. L'educatore di Cl finisce in carcere

Il Giornale

https://www.ilgiornale.it/news/politica/abusa-14enne-durante-ritiro-leducatore-cl-finisce-carcere-2198815.html
Avrebbe abusato di una ragazzina di 14 anni che gli era stata affidata dai genitori e che con lui si trovava in ritiro spirituale a Rimini, in preparazione della Pasqua. Il responsabile provinciale di Gioventù studentesca Don Giussani di Reggio Emilia, che fa riferimento al movimento cattolico Comunione e Liberazione, è stato arrestato ieri con l’accusa di violenza sessuale. Il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in seguito alle indagini condotte dai carabinieri della città romagnola, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. L’uomo, Andrea Davoli di 52 anni, è stato rintracciato ieri mattina a Caorle, in provincia di Venezia, a casa dei suoi genitori.

L’uomo, che nell’ambito di Cl era impegnato come educatore, viveva a Reggio Emilia in una casa messa a sua disposizione e risulta inoltre membro dei Memores Domini, un’associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento. L’uomo fino allo scorso anno aveva anche insegnato religione in una scuola di Reggio Emilia. Secondo la ricostruzione della procura di Rimini, la 14enne sarebbe l’unica ragazzina coinvolta nei presunti episodi di violenza. Per gli investigatori non ci sarebbero, infatti, altri episodi simili all’interno de gruppi di ragazzi che hanno frequentato gli incontri di preghiera e i ritiri spirituali con il 52enne. Sembra, invece, che l’episodio sia riconducibile alla nascita di una relazione esclusiva durata qualche mese fra l’educatore, poi portato in carcere, e la ragazzina. Il caso sta scuotendo il mondo di Comunione e Liberazione, che tiene a prendere le distanze da quanto accaduto in Romagna, evidenziando di aver già preso provvedimenti contro l’educatore indagato.
«Cl esprime dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento», scrive il movimento cattolico in una nota. «In ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di Cl già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi – prosegue l’organizzazione – e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente». Comunione e Liberazione evidenzia anche di seguire gli sviluppi del caso, prestando il massimo appoggio alle persone finite al centro della vicenda. «Siamo in contatto con la famiglia della minore coinvolta – prosegue la nota del movimento – per fornire ogni possibile supporto e aiuto, accompagnandoli anche nella preghiera in questa dolorosa vicenda». Segue un appello: «Per il rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte auspichiamo che venga ora mantenuto il dovuto riserbo sul caso, in attesa e confidando che il lavoro delle autorità competenti faccia al più presto chiarezza». Nel frattempo le indagini, avviate in seguito alla denuncia presentata dai genitori della ragazzina, proseguono per fare luce su altre possibili implicazioni. 

Educatore Cl Andrea Davoli arrestato, per violenza sessuale

Traditi dai messaggini: la relazione scoperta dalla sorella della ragazzina. Poi la telefonata choc con il padre della 14enne

Andrea Davoli, l'educatore di Cl arrestato per violenza sessuale

Andrea Davoli, l’educatore di Cl arrestato per violenza sessuale

Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Un vaso di Pandora fatto di rapporti sessuali iniziati a Rimini e terminati un giorno prima della denuncia presentata ai carabinieri il 24 maggio dalla famiglia della 14enne. In camera, nell’auto di Andrea Davoli, l’educatore di Cielle arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne. Le presunte violenze sarebbero state più di una nei confronti della ragazzina con cui l’indagato avrebbe intrattenuto la presunta relazione clandestina. Un rapporto scoperto dalla famiglia di lei quando una sorella ha controllato il telefono dell’adolescente, dopo essersi insospettita per i cambiamenti di umore della parente da dopo quel ritiro spirituale a Viserbella di Rimini.

Da qui e da numerosi screenshot della chat e messaggi che Davoli mandava alla ragazzina sono nati i primi contatti con l’educatore di Cielle anche da parte dei genitori della 14enne. Prima, infatti, il 52enne si sarebbe scusato per l’accaduto con la sorella, affermando di sapere di aver sbagliato anche in virtù della propria vocazione spirituale. In particolare però, proprio il giorno prima della denuncia è stato lo stesso padre della bambina a mettere al corrente Davoli che quanto fatto alla figlia fosse da considerare uno stupro a tutti gli effetti. Una telefonata choc durante la quale l’indagato si sarebbe limitato a rispondere poche parole: “Sono malato, devo farmi curare”. 
La vicenda: sesso con la 14enne al ritiro spirituale
Un’attrazione fatale . Travolgente, tanto da rivolgere le proprie attenzioni e pulsioni sessuali verso una ragazzina di appena 14 anni. E incontenibile quanto proibita, al punto da consumare con lei anche un rapporto sessuale completo e non protetto durante un ritiro spirituale a Rimini, ignorando quel principio di castità professato dai ‘memores domini’ a cui Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, appartiene. Ma c’è molto di più di un principio disatteso nelle accuse rivolte a Davoli, costate al reggiano l’arresto – eseguito ieri a Caorle a casa dei genitori – per violenza sessuale su minore e il trasferimento al carcere di Pordenone.

Il 52enne, infatti, è uno dei responsabili provinciali del gruppo di Gioventù studentesca del movimento Comunione e liberazione a Reggio e, stando a quanto raccolto dagli inquirenti, sarebbe proprio in questo ambiente che a partire dal dicembre 2022 è maturata la relazione tra l’educatore e la ragazzina di 14 anni, che apparteneva al gruppo di giovani all’uomo affidati dai genitori durante il soggiorno spirituale in Riviera. Una relazione clandestina quella tra Davoli e l’adolescente che, nonostante i quasi quarant’anni di differenza, nell’arco di pochi mesi è passata dai baci scambiati in auto dopo gli incontri di preghiera, a un rapporto sessuale completo e non protetto consumato durante il ritiro spirituale tenutosi a Viserbella di Rimini per la preparazione alla Pasqua, nei giorni tra il 6 e l’8 aprile. Un rapporto che, una volta scoperto e denunciato ai carabinieri di Reggio dai famigliari della ragazzina, è costato ieri mattina al 52enne l’arresto e il trasferimento in carcere in esecuzione – da parte dei carabinieri di Viserba e Reggio – della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini, su richiesta di Davide Ercolani, il sostituto procuratore che coordina l’indagine a carico dell’educatore di Cielle, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti.
Un vero e proprio terremoto, a poche ore dall’inizio del Meeting di Comunione e liberazione, che frana addosso all’esponente di Cielle, il cui rapporto con la piccola è iniziato secondo le ricostruzioni proprio durante una vacanza a Parma per Cielle, durata tre giorni. Qui sarebbe scattato il primo bacio tra i due, secondo la testimonianza della stessa 14enne ascoltata dopo la denuncia dei genitori in udienza protetta. L’inizio di una escalation di pulsioni continuata con palpeggiamenti e culminata nel rapporto avvenuto a Rimini, quando secondo le indagini Davoli aveva invitato la giovane in camera e, approfittando di un momento in cui lei stava piangendo per via di una discussione con un ragazzo, facendo leva sulle debolezze della 14enne l’ha indotta a consumare il rapporto sessuale. Il primo, non l’ultimo. Come sarebbe emerso dal contenuto della chat a sfondo amoroso scoperta dalla sorella della vittima della presunta violenza.

Conversazioni sempre più serrate da dopo quel soggiorno a Rimini che hanno portato la madre della 14enne a denunciare il tutto ai carabinieri, dopo che la stessa figlia il lacrime aveva spiegato quanto successo tra lei e l’educatore di Cielle. Una situazione grottesca, che Davoli, contattato dalla famiglia della giovane, avrebbe anche chiesto a più riprese di tenere segreta, cercando poi di avvicinare la giovane e ricontattare i genitori in vari modi, arrivando addirittura a nascondersi dietro ad alcuni cassonetti pur di parlarle. Un mosaico indiziario che ha così portato il gip a riscontrare il “pericolo concreto e attuale che l’indagato commetta nuovamente delitti della stessa specie” oltre alla “incapacità di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche verso minori”. Nel disporre così il carcere, il Tribunale di Rimini ha però dichiarato anche l’incompetenza territoriale, trasferendo l’inchiesta a carico di Davoli all’autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

Il Resto del Carlino
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Educatore di Cl arrestato per violenza su una 14enne

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Avrebbe avuto rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni a lui affidata dai genitori per un ritiro spirituale a Rimini in preparazione della Pasqua.

E’ la pesante accusa che ha portato all’arresto di Andrea Davoli, uno dei responsabili provinciali di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, un movimento che fa riferimento a Comunione e Liberazione. Il 52enne è stato arrestato questa mattina a casa dei genitori a Caorle, in provincia di Venezia su disposizione del Gip del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini che ha firmato l’ordinanza cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Davide Ercolani. Davoli è stato trasferito nel carcere di Pordenone. L’uomo, che sarebbe stato in aprile a Rimini con un gruppo di Gioventù studentesca, è membro dei Memores Domini, un’associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento. E fino a giugno era anche insegnante di religione in un liceo di Reggio Emilia. La Diocesi ha fatto sapere che gli è stata revocata l’idoneità all’insegnamento fin da quando è emersa la vicenda.

Davoli è anche stato sospeso da ogni attività educativa di Comunione e Liberazione. La fraternità, proprio alla vigilia della 44/a edizione del Meeting di Rimini, ha espresso “dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento”. Secondo quanto emerso dalle indagini, a Rimini il 52enne e la ragazzina avrebbero avuto il loro primo rapporto sessuale, ma l’approccio iniziale era avvenuto mesi prima a Reggio Emilia. Una sera d’inverno, l’uomo avrebbe infatti dato un bacio alla ragazzina iniziando così una relazione durata alcuni mesi, dal dicembre del 2022 fino alla primavera inoltrata di quest’anno. Sono stati i genitori dell’adolescente a capire che qualcosa non andava nella figlia, proprio al rientro dal ritiro spirituale di Rimini. La 14enne appariva ai loro occhi diversa, turbata tanto da spingere la mamma ad indagare.

Poi dal cellulare della ragazzina era emersa la verità sotto forma di chat inequivocabili. Una ferita profonda per i genitori che avevano affidato con fiducia l’adolescente ad un uomo che ne aveva approfittato. I genitori si sono quindi presentati dai carabinieri per raccontare quello che avevano scoperto. Le indagini hanno ricostruito il mondo di relazioni e legami affettivi in cui la 14enne e l’educatore si muovevano da mesi. E’ stata poi proprio la minore, sottoposta a colloquio con una psicologa, a raccontare come era iniziata la storia e di come lei fosse innamorata dell’educatore. Ha raccontato dei rapporti sessuali dopo la scuola e a Rimini. E è stata proprio la gita in Riviera ad aprile a segnare lo spartiacque tra un rapporto improprio ma ancora superficiale e la violenza sessuale.

Durante il ritiro spirituale, l’educatore, approfittando di un momento di debolezza della ragazzina in lacrime per una incomprensione con un coetaneo, l’avrebbe spinta ad avere un rapporto. La stessa cosa sarebbe avvenuta in altre circostanze a Reggio Emilia dopo gli incontri del gruppo di preghiera o dopo la scuola. I carabinieri hanno quindi notificato al 52enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre si trovava a Caorle dai genitori. L’uomo, che da tempo sospettava di essere indagato, si era infatti già rivolto all’avvocato Liborio Cataliotti per presentare un’istanza alle procure di Rimini e Reggio Emilia circa un fascicolo aperto a suo carico. Ma la risposta al difensore in entrambi i casi è stata “non vi sono informazioni suscettibili di comunicazioni”. Infine secondo quanto emerso per gli investigatori non vi sarebbero stati fatti analoghi nel gruppo di ragazzi che hanno frequentato gli incontri di preghiera e i ritiri spirituali con l’educatore arrestato.

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Meeting di Rimini, da domenica spazio a oltre cento convegni

La fiera che ospita il Meeting di Rimini

Dal 20 agosto al via la manifestazione di Comunione e Liberazione. Tra gli ospiti d’eccezione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Bernhard Scholz (Fondazione Meeting): “In un mondo segnato da individualismo, solitudine esistenziale e conflitti serve rimettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi”
Alessandro Guarasci – Città del Vaticano in vaticannews.va

Come ogni anno il Meeting di Rimini accoglie centinaia di personalità per parlare di pace, dialogo tra culture e fedi, sviluppo. Giunta alla 44ma edizione, la manifestazione di Comunione e Liberazione si terrà dal 20 al 25 agosto alla Fiera della città romagnola. Con il titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, il Meeting sarà ricco di tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha confermato la sua presenza nella giornata conclusiva. In Fiera sarà allestita una superficie di circa 140mila metri quadrati, che ospiterà un centinaio di convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, 16 saranno le mostre così come gli spettacoli.
Attenzione ai rapporti buoni e creativi
Da domenica spazio ai dibatti e agli incontri culturali. “Vogliamo mettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi, le relazioni positive e costruttive – spiega il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz – Siamo convinti che questa attenzione sia urgente in un mondo segnato da individualismo e solitudine esistenziale e con una situazione geopolitica caratterizzata da vecchi e nuovi conflitti, da guerre atroci anche al centro del nostro continente”.
La cooperazione italiana al Meeting di Rimini
Durante la presentazione a Roma, lo scorso luglio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva affermato che “il Meeting rappresenta un’occasione unica per raccontare l’impegno dell’Italia a sostegno dell’articolata strategia di diplomazia della crescita al centro dell’azione del Ministero degli Esteri. Una strategia che vede l’Italia sempre più protagonista nel mondo e attrice di pace, stabilità e sviluppo”. Al Meeting, aveva aggiunto Tajani, sarà anche illustrato, attraverso un grande spazio espositivo, “quanto realizza la Cooperazione italiana, con i suoi partner nazionali, europei ed internazionali, per affrontare le grandi sfide globali del nostro tempo, parlando in primo luogo alle nuove generazioni”.

Grandi personalità istituzionali
Ogni giornata del Meeting di Rimini sarà arricchita dal contributo di personalità di primo piano dal mondo istituzionale, culturale, accademico e imprenditoriale, nonché esponenti della Chiesa e di fedi e culture diverse. La relazione sul tema del Meeting sarà tenuta lunedì 21 da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Tra le presenze istituzionali, oltre al Presidente Mattarella, anche la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra e il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, che racconterà l’impegno di Papa Francesco e della Santa Sede per l’amicizia sociale, la pace e la fratellanza fra i popoli.

Spazio al lavoro e alla formazione
Tra i temi al centro di questa edizione del Meeting c’è il lavoro. Secondo un’indagine elaborata da Ranstad e Fondazione per la Sussidiarietà, più di tre quarti dei laureati in Italia trova lavoro entro un anno, ma le aziende oltre al diploma richiedono sempre più competenze digitali e le cosiddette “soft skills”, ovvero le competenze trasversali. “La ricerca conferma che gli studi universitari sono un volano per l’accesso al mondo del lavoro”, afferma Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.