Papa e le vittime del triplice disastro: l’ indifferenza si vince con la compassione

Vatican News

(Alessandro Di Bussolo) A Tokyo, nel suo terzo giorno in Giappone, Papa Francesco incontra le vittime del terremoto, lo tsunami e l’incidente nucleare dell’11 marzo 2011, chiede di non dimenticare i 50mila ancora senza casa e di ripensare l’uso dell’energia nucleare, scegliendo “uno stile di vita umile e austero”. Per ricordare un disastro che è stato ribattezzato “triplice”, terremoto, tsunami e incidente nucleare, e le oltre 18mila persone che l’11 marzo 2011 e nei giorni e negli anni successivi hanno perso la vita, la prima parola di Papa Francesco è pregare in silenzio. “Una preghiera che ci unisca e ci dia il coraggio di guardare avanti con speranza”. E il silenzio scende nell’auditorium del Bellesalle Hanzomon, il centro convegni di Tokyo, dove il Papa incontra, nel suo penultimo giorno in Giappone, più di 800 vittime di quel disastro che ha cambiato la storia del Paese.