In cammino verso Assisi

Sono partiti venerdì 3 agosto, nel primissimo pomeriggio, centellinando fino all’ultima ora di lavoro (per alcuni). Lasceranno le auto a La Verna e si immergeranno nel verde delle colline umbre fino ad Assisi dove arriveranno dopo otto giorni, venerdì 11.
Sono i giovani di Corticella, uno dei tanti gruppi giovanili che questa estate, invece di granite e ombrelloni, hanno scelto sentieri impervi e vesciche ai piedi. Il percorso è molto interessante e segue un antico itinerario francescano che molte volte avrà percorso il santo stesso. Dal Santuario de La Verna, uno sperone roccioso – dove Francesco faceva lunghi periodi di solitudine e dove ha ricevuto il dono delle stigmate – si inoltreranno nei sentieri che portano a Sansepolcro, Città di Castello, Gubbio e, infine, Assisi. Un territorio ricco di arte e di storia, di ambienti incontaminati e di tracce di spiritualità.
 
Perché rinunciare alle solite vacanze riposanti sotto l’ombrellone per ritrovarsi a faticare lungo sentieri di montagna e a dormire in sacco a pelo? Per la speranza di vedere posti memorabili? Per l’illusione di buttare giù qualche chilo e riprendere forma? Per la gioia di stare con gli amici? Credo che ci siano un po’ di tutte queste e tante altre motivazioni nel desiderio di partire. Ma ce n’è una che prevale su tutte: il desiderio di avere una meta. La vita dei nostri giovani somiglia sempre di più a un circuito chiuso, dove ogni giorno vale per se stesso e per quello che riuscono a spremerne. Abbiamo rinchiuso le nuove generazioni in un percorso senza orizzonti e loro si riprendono la libertà di alzare lo sguardo e sognare una meta. Certo, Assisi è un traguardo tutto sommato vicino e raggiungibile. Da La Verna bastano otto giorni di buona lena. Per altre mète che diano un sapore all’esistenza ci vorrà molto di più. Però è un buon inizio.
 
Don Giordano Goccini 
diocesi.re.it