Il Vaticano, Pechino e il rebus di Hong Kong. Ma papa Francesco non resterà in silenzio


Corriere della Sera

(Massimo Franco) Durante il viaggio in Giappone forse le prime risposte. C’è il timore di essere schiacciata su posizioni anti-cinesi. E il rischio di apparire subalterna. In Vaticano stanno analizzando da mesi la causa e le implicazioni delle proteste a Hong Kong. Ma non hanno ancora assunto una posizione ufficiale. Sanno che si tratta di un tema al quale la Cina è ipersensibile: ancora di più dopo gli ultimi scontri sanguinosi. Qualunque presa di posizione può incrinare l’accordo temporaneo e segreto di due anni con il regime di Pechino sulla nomina dei vescovi: un’intesa da confermare e rinnovare nel settembre del 2020, e tuttora circondata da un alone di mistero e diffidenze.