Soave, la Festa dell’Uva compie 91 anni Dal 13 al 15 settembre si celebra il frutto più prezioso del territorio di Soave

uva

L’autunno si avvicina e con esso la stagione della vendemmia che, nelle terre del vino italiane, è l’evento più importante dell’anno che viene spesso celebrato con grandi festeggiamenti con l’uva come protagonista. La zona delle colline soavesi non fa eccezione e, difatti, dal13 al 15 settembre la cittadina della provincia di Verona si appresta a festeggiare in grande stile i suoi pregiati frutti autunnali per propiziare la vendemmia e presentare ai suoi visitatori il prodotto più pregiato del suo territorio in un susseguirsi di iniziative interessanti, eventi e spettacoli.

La Festa dell’Uva di Soave, organizzata dalla Pro Loco, è giunta ormai alla sua 91^ edizione ed anche quest’anno si appresta ad accogliere curiosi, appassionati e turisti in un’atmosfera carica di folklore e tradizione che saprà coinvolgere ed intrattenere partecipanti di tutte le età ed interessi, grazie al programma messo a punto dai suoi organizzatori. Il calendario della manifestazione prevede esperienze di ogni genere che spaziano dalle degustazioni con porotagonisti i sapori del territorio, sino ad eventi culturali, che consentono di approfondire la storia della città e dei suoi dintorni, e musicali che creano un’atmosfera di grande festa e divertimento.

Alla grande sfilata delle ubve del Soave si affianca la premiazione dei frutti migliori, organizzata in collaborazione con Coldiretti e Consorzio di Tutela del Soave. Alle eccellenze del territorio, domenica si aggiungono gli stand del caratteristico mercatino dell’antiquariato allestiti lungo Corso Vittorio Emanuele. E se sabato sabato sra i dj e i vocalist di Radio Company animeranno l’atmosfera con le migliori hit del momento, domenica ci si diverte con la coinvolgente serata dedicata alla musica country. Ma l’evento più suggestivo, e forse il più atteso, della kermesse sarà il grande spettacolo pirotecnico che concluderà la festa in un trionfo di luci e di colori e, soprattutto, con lo scenografico incendio del castello scaligero.

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Liguria, romantica vacanza di fine estate a Framura

Frazione Costa di Framura

Incastonato in una delle scenografiche calette della Riviera di Levante, tra il mare cristallino della Liguria e il lussureggiante entroterra, Framura è un borgo che in un certo senso non esiste ma che è in grado di conquistare chiunque si trovi ad esplorarlo in ogni suo angolo. Se Framura può essere considerato una sorta di “borgo che non c’è” è perchè si tratta di un comune sparso formato da cinque differenti insediamenti distribuiti tra i monti e la costa. Conta complessivamente soltanto 600 abitanti ed i suoi scorci pittoreschi baciati dal sole incantano e conquistano chiunque scelga di scoprirli, magari passeggiando mano nella mano con una persona speciale.

Situato a metà strada tra le Cinque Terre e Portofino, tra i comuni di Deiva Marina a ovest e Bonassola a est, a 8 minuti di treno da Levanto, Framura racconta una storia lunghissima che comincia dal III secolo a.C., epoca a cui risalgono le prime testimonianze della presenza umana sul territorio. Nel IX secolo venne, poi, costruita una torre d’avvistamento della quale viene per la prima volta fatta menzione nel 1128. La sua posizione strategica, la bellezza del paesaggio a metà strada tra mare e montagna e le atmosfere intime che si respirano nei cinque villaggi che lo compongono, fanno di questo borgo, inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, una meta ideale per una fuga romantica di fine estate.

Esplorando le cinque frazioni si scoprono preziose testimonianze di epoche lontane e si può godere degli splendidi scenari della riviera di Levante. La frazione di Anzo, dominata da una torre di guardia genovese del XV secolo, sfoggia la magnifica cappella neogotica di Nostra Signora della Neve e l’incantevole porticciolo racchiuso tra due scogli che al tramonto si tinge di rosa regalando un colpo d’occhio mozzafiato. A monte di Anzo, invece, Ravecca è punteggiata di edifici di impostazione medievale tra i quali merita una sosta la bella Cappella dei SS. Bernardo e Pasquale. Un’altra torre genovese di epoca quattrocentesca svetta nella frazione di Setta, mentre in quella di Costa, tipico insediamento di crinale dal quale è possibile tenere sotto controllo sia il mare che l’entroterra, si può ammirare una torre carolingia risalente al IX secolo e la Pieve di San Martino che conserva un dipinto del pittore genovese Bernardo Strozzi. Da non perdere, infine, nella frazione di Castagnola, la parrocchiale di San Lorenzo in cui è custodito il dipinto “La Deposizione” di Luca Cambiaso, famoso pittore del XVI secolo.

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La fattoria dei nostri sogni è al cinema

Selezionato ai festival di Toronto, Telluride, Miami – solo per citarne alcuni – è arrivato nelle nostre sale un film diventato poco a poco un vero e proprio caso per il mercato statunitense. Si parla di La fattoria dei nostri sogni di John Chester (distribuito da Teodora), assurto al rango di “rivelazione” proprio grazie al passaparola. E forse anche alla “lezione gioiosa sulla convivenza ancestrale tra uomo e natura”, come ha detto il New York Times.

Il film racconta l’incredibile storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, quello di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. Tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due protagonisti impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa.
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Verbania Lago Maggiore Dalie in mostra nei Giardini di Villa Taranto

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Si dice che, nel corso della sua vita, Neil Mc. Eacharn, il capitano scozzese che nel 1935 rilevò dalla marchesa di Sant’Elia il terreno che oggi ospita Villa Taranto e i suoi bei giardini, avesse fatto ben sette volte il giro del mondo. Fu proprio durante i suoi viaggi, una delle sue più grandi passioni assieme a quella della botanica, che il capitano scelse molte piante delle provenienze più disparate da far acclimatare nel suo nuovo giardino in corso di realizzazione. Il suo obbiettivo era, infatti, quello di creare un ricco complesso botanico di interesse internazionale e per fare ciò ampliò la proprietà e, attraverso le imponenti opere di sbancamento e terrazzamento lungo Punta della Castagnola, realizzò un giardino meraviglioso sulla sponda piemontese del Lago Maggiore a Pallanza.

Per abbellire Villa Taranto e trasformarla in un luogo ricco di preziose specie botaniche perfettamente integrate con l’ambiente locale, Mc. Eacharn realizzò boschi rigogliosi, bordure e vallette di arbusti, aiuole, parterres, placidi laghetti, serre e tappeti erbosi che utilizzò per mettere a dimora piante provenienti da tutto il mondo. Il clima mite, la bellezza del contesto e le sue competenze favorirono la creazione di ricchissime collezioni di elevato valore scientifico che contribuirono a rendere il giardino un luogo di grande interesse naturalistico sia per per gli esperti del settore che per gli appassionati delle passeggiate all’aria aperta che possono contare su unacornice di estrema bellezza in cui godere del piacere del contatto con la natura e ritrovare la pace dei sensi.

Tra le meraviglie botaniche che fanno bella mostra di sè nel magnifico complesso di Villa Taranto, fino alla fine di ottobre spiccano le coloratissime fioriture che adornano di forme e sfumature sorprendenti lo splendido Labirinto delle Dahlie. Chi visita i Giardini di Villa Taranto e la mostra delle Dalie in questo periodo dell’anno, avrà l’opportunità di ammirare oltre 1.700 piante fiorite suddivise in oltre 350 varietà. Uno spettacolo davvero incantevole nel quale interpretano ruoli da protagnisite le varietà Emory Paul, dalle appariscenti infiorescenze di oltre 25 centimetri di diametro, e Pompom, tra cui merita una particolare menzione la Butter Cup che sfoggia capolini sferici a nido d’ape che talvolta non raggiungono i 5 millimetri di circonferenza.

fonte: turismo.it

MATTARELLA, RUOLO PER L’ITALIA IN UE, NUOVO PATTO STABILITÀ

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LE MAIRE OTTIMISTA MA ‘PER GENTILONI DECIDE VON DER LEYEN’ ‘L’Italia è chiamata a svolgere’ nella Ue un ‘ruolo di primo piano, partecipando con convinzione e responsabilità a un progetto europeo lungimirante, sostenibile ed equilibrato’. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al Forum Ambrosetti a Cernobbio. Per Mattarella sono ‘necessari’ un ‘riesame’ del patto di stabilità’ e ‘passi avanti per una fiscalità europea che elimini forme di distorsione concorrenziale’. Paolo Gentiloni sottolinea ‘il diritto e il dovere dell’Italia’ di svolgere il ruolo ‘decisivo’ che le spetta. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, si dice ottimista sulle nuove opportunità di dialogo ma su Gentiloni, dice, la decisione spetta a von der Leyen’. Conte prepara il discorso di lunedì: al centro una manovra più equa.

TROVATO il CORPO DI ELISA IN UN FOSSATO, ARRESTATO SEBASTIANI

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È ACCUSATO DI FEMMINICIDIO. ERA IN FUGA DA DUE SETTIMANE E’ stato trovato nella zona di Sariano di Gropparello, nel Piacentino il corpo senza vita di Elisa Pomarelli, la giovane piacentina scomparsa due settimane fa con Massimo Sebastiani, fermato in giornata. Il corpo non era nella casa dove l’uomo ha accompagnato i carabinieri, ma in un fossato, in una zona particolarmente impervia. Per il recupero del cadavere sono stati allertati vigili del fuoco e soccorso alpino. Sebastiani, l’operaio 45enne, scomparso dal 25 agosto scorso, è accusato di aver ucciso l’amica Pomarelli, 28 anni.

ALITALIA, PRESTO INCONTRO FS-GOVERNO POI NUOVA SCADENZA

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LA COMPAGNIA DÀ L’ADDIO A OLBIA, FUTURO INCERTO AIR ITALY Un confronto con il governo ‘che si è appena insediato’ è un passaggio obbligato per chiudere l’operazione Alitalia-Ferrovie dello Stato. Potrà esserci già la prossima settimana e in quella sede saranno valutati eventuali ulteriori tempi supplementari rispetto alla scadenza, oramai prossima, del 15 settembre. Ne ha parlato l’ad di Fs Gianfranco Battisti a margine del Forum Ambrosetti. Alitalia lascia lo scalo di Olbia. Resta Air Italy.

CALCIO A BIMBO IMMIGRATO, È STATO IL FRATELLO DI UN PENTITO

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DENUNCIATO, È STATO RICONOSCIUTO PROPRIO DAI RAGAZZINI Il fratello di un pentito di camorra è l’uomo che a Cosenza ha dato un calcio ad un bambino di tre anni, di origini marocchine, perché si era avvicinato alla figlia neonata in carrozzina. L’uomo e la moglie, sono stati entrambi denunciati per lesioni personali aggravate. A riconoscere l’autore del gesto razzista i fratellini del bimbo. La madre, che ha affrontato l’uomo l’ha segnalato ai poliziotti. E ora ringrazia ‘chi ha soccorso mio figlio e chi ha fermato quell’uomo’.