Papa Francesco: la riforma liturgica è irreversibile

A quasi mezzo secolo dalla chiusura del Concilio Vaticano II uno dei suoi frutti più noti, quello della riforma liturgica, fa ancora discutere. Ecco allora l’invito che papa Francesco fa nell’udienza concessa ai partecipanti allaSettimana liturgica promossa dal Centro di azione liturgica (Cal), affinchè si superino “letture infondate e superficiali, ricezioni parziali e pressi che sfigurano” la riforma della liturgica, che, tra le altre cose, introdusse la lingua nazionale nella celebrazione della Messa, al posto del latino in uso fino al Concilio convocato da san Giovanni XXIII. Al contrario, invita il Papa, si tratta di “conoscerne meglio le ragioni sottese, anche tramite la documentazione storica, come di interiorizzarne i principi ispiratori e di osservare la disciplina che la regola”.

IL TESTO DEL DISCORSO

Un lungo processo riformatore

Un discorso lungo e articolato quello che papa Francesco ha voluto rivolgere ai partecipanti al convegno del Cal, ricordando che il processo riformatore della liturgia pone le proprie radici ben prima dell’evento conciliare, e citando il riordino della musica sacra e il ripristino celebrativo della domenica da parte di san Pio X – noto come il Papa del catechismo – con il motu proprio “Tra le sollecitudini” del 22 novembre 1903, e il progetto riformatore di Pio XII espresso nell’enciclica “Mediator Dei” del 20 novembre 1947. E proprio nel 1947 nacque il Cal, che festeggia i suoi 70 anni di vita, che “in questo ambito formativo si è distinto con le sue iniziative” ha ricordato Francesco.

Una liturgia viva

Ma non è stato solo un discorso basato sulla memoria del passato, ma il Papa ha voluto anche sottolineare alcuni aspetti legati al tema della Settimana liturgica: “Una liturgia viva per una Chiesa viva”. Ebbene per papa Bergoglio la “liturgia è viva in ragione della presenza viva di Colui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato la vita a tutti noi”. Dunque “senza la presenza reale del mistero di Cristo, non è alcuna vitalità liturgica“, ricordando che l’altare diventa il “segno visibile dell’invisibile Mistero”. Non meno importante, secondo Francesco, anche il fatto che la liturgia “è vita per l’intero popolo della Chiesa“. Non una liturgia clericale, ma popolare, “un’azione per il popolo, ma anche del popolo”. Un invito a vivere la liturgia da protagonisti e non da spettatori, anche perchè, ed è il terzo punto toccato dal Pontefice nel suo discorso, “la liturgia è vita e non un’idea da capire. I riti e le preghiere per quello che sono e non per le spiegazioni che ne diamo, diventano una scuola di vita cristiana, aperta a quanti hanno orecchi, occhi e cuore dischiusi ad apprendere la vocazione e la missione dei discepoli di Gesù”.

L’armonia delle tradizioni rituali

“La Chiesa è davvero viva se, formando un solo essere vivente con Cristo, è portatrice di vita, è materna, è missionaria, esce incontro al prossimo, sollecita di servire senza inseguire poteri mondani che la rendono sterile”. Una Chiesa viva, in preghiera, e con la sua connotazione “cattolica” che va oltre il Rito Romano, che pur essendo il più esteso non è il solo. “L’armonia delle tradizioni rituali, d’Oriente e d’Occidente, per il soffio del medesimo Spirito dà voce all’unica Chiesa orante per Cristo, con Cristo e in Cristo”.

In un passaggio del discorso papa Francesco afferma che «dopo questo magistero, dopo questo lungo cammino possiamo affermare con sicurezza e con autorità magisteriale che la riforma liturgica è irreversibile».

Avvenire

A Roma la Settimana Liturgica: al centro la “Chiesa in uscita”

Si apre  a Roma, la 68.ma Settimana Liturgica Nazionale sul tema “Una Liturgia viva per una Chiesa viva”. L’evento è promosso dal CAL, Centro di Azione Liturgica. Federico Piana ha intervistato mons. Giovanni Di Napoli, segretario del CAL:

R. – La settimana liturgica di quest’anno ha sede a Roma proprio perché vogliamo ricordare i 70 anni del CAL che è questa associazione ecclesiale sorta 70 anni fa a Parma nel mese di ottobre del 1947 proprio con lo scopo di portare e diffondere in Italia le istanze del movimento liturgico.

D. – In questa settimana ci saranno anche dei gruppi di lavoro? Com’è articolata?

R. – Anzitutto noi ricordiamo i 70 anni, ma non è un’autocelebrazione. Ci sarà una relazione di apertura di un vescovo emerito mons. Felice di Molfetta che è stato presidente del CAL negli anni trascorsi, il quale farà un po’ una panoramica della vita del Cal e del suo apporto alla vita della Chiesa italiana, soprattutto in merito alla promozione della liturgia e alla “receptio” della riforma liturgica ma con una chiara prospettiva verso il futuro di questo impegno che deve continuare. Quindi non solo uno sguardo al passato che deve compiacersi ma piuttosto per trovare le ragioni per continuare con più generosità e con più entusiasmo questo impegno a servizio della liturgia nelle chiese italiane. Poi, naturalmente, il discorso si snoda su quello che è il tema, “Una liturgia viva per una chiesa viva”. Un tema, per la verità, che non è la prima volta che viene affrontato dalle settimane liturgiche. Penso alla settimana di Bergamo del 1987, “Pastore e comunità per una liturgia viva”, quindi nel passato. E altre ancora nel passato hanno affrontato questo tema. Oggi noi lo affrontiamo alla luce di questo stimolo che ci viene da Papa Francesco di una “Chiesa in uscita”, soprattutto alla luce di quel meraviglioso numero 24 di Evangelii gaudium dove dice che la Chiesa evangelizza e si evangelizza attraverso la bellezza della liturgia. E allora vogliamo proprio vedere questa liturgia nella vita della Chiesa. La prima relazione è affidata a don Roberto Repole che è anche docente alla facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Torino ma è anche presidente dell’associazione teologica italiana: “La liturgia al centro della vita della Chiesa”, quindi il rapporto con la liturgia nella vita della Chiesa. Poi, l’altra relazione importante nel giorno 23 è affidata a mons. Bruno Forte: “Celebrare i sacramenti per vivere la fede”. C’è sempre questo rapporto tra la liturgia viva per una testimonianza cristiana vissuta nella vita della Chiesa di ogni giorno. In questa luce ci sono anche le due comunicazioni, quella di don Paolo Tomatis di Torino: “Celebrare il linguaggio per comunicare il mistero”, la ritualità a cui accennavo prima, il senso e il valore della ritualità che non è qualcosa di morto, ma è qualcosa vivo e che deve essere ravvivato. L’altra comunicazione importante: “Sulla liturgia e pietà popolare, vie per l’evangelizzazione”. Noi vediamo che anche qui c’è uno stimolo molto grande dal Santo Padre per la valorizzazione di questa realtà viva nella vita della Chiesa che è la pietà popolare.

D.  – E’ anche un po’ la purificazione di alcuni atti che hanno un po’ degenerato nel tempo…

R. – Sì, esatto, perché già il Concilio aveva dato delle indicazioni – al numero 13 del Sacrosanctum Concilium – di come rapportare la liturgia e la pietà popolare, di questo bisogno di purificare la pietà popolare però purificandola con intelletto di amore, non con distacco o disprezzo. Questa è la cosa bella che molto ci può dire nel recuperare questa dimensione della ritualità, della corporeità.

da Radio Vaticana

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 17 al 24 agosto 2017

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA
Calendario liturgico
dal 17 al 24 agosto 2017

Giovedì 17 agosto
Il calendario dei Santi oggi si apre con il ricordo di santa Chiara della Croce di Montefalco (PG) (1268 – 1308), monaca agostiniana, ardente di amore per la passione di Cristo. E si chiude con il ricordo della beata Maria Elisabetta Turgeon, religiosa fondatrice canadese del XIX secolo (anche per lei come per santa Chiara della Croce, la parabola della vita è stata di soli 40 anni!), che ha testimoniato una fiducia incrollabile nel Signore e in particolare nella Divina Misericordia; è stata beatificata nell’aprile 2015.
Le Chiese d’Africa oggi ricordano i servi di Dio, i martiri di Mombasa, Kenya (quasi centocinquanta), fra i quali tre missionari agostiniani portoghesi, uomini, donne e bambini, nativi e portoghesi (+ 1631).

Venerdì 18 agosto
Oggi è il giorno di sant’Elena (+ 330), madre dell’imperatore Costantino: non è prevista alcuna memoria liturgica, ma solo… dell’onomastico!
Il nuovo Martirologio Romano ha mantenuto in questo giorno la celebre memoria dei Martiri detti della ‘Massa Candida’ (secolo III-IV), anche se non ne precisa il numero (secondo la tradizione sarebbero trecento!): «A Utica in Africa, nell’odierna Tunisia, santi martiri della Massa Candida, che, più numerosi dei pesci tratti nella rete dagli Apostoli, fedeli al loro vescovo Quadrato, andarono gloriosamente incontro alla morte, professando tutti insieme Cristo Figlio di Dio».
Si ricorda anche nel 65° della nascita al cielo sant’Alberto Hurtado Cruchaga (1901-1952), gesuita del Cile, fondatore del Hogar de Cristo per accogliervi i senza tetto. È stato il primo santo canonizzato da Benedetto XVI nella Giornata Missionaria Mondiale dell’ottobre 2005.
In questi giorni preoccupanti di minacce nucleari (proprio mentre abbiamo ricordato le tragedie di Hiroshima e Nagasaki!), può essere luminoso il ricordo, da noi poco conosciuto, di Kim Dae-Jung (1924-2009), presidente della Corea del Sud (1998-2003), cattolico, premio Nobel per la Pace (2000), che lottò per affermare i valori democratici e i diritti civili, e operò attivamente per la riconciliazione con la Corea del Nord.

Sabato 19 agosto
È possibile celebrare (solo al mattino, perché sabato) la memoria di san Giovanni Eudes (1601-1680), sacerdote francese, dedito alle missioni parrocchiali, alla formazione dei sacerdoti e alla diffusione del culto ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, fondando due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, con questa specifica missione.
È anche il giorno di santa Sara, moglie di Abramo: come per sant’Elena, non è prevista memoria liturgica, ma solo… dell’onomastico!

* Il calendario missionario redatto dai Comboniani, oggi evidenzia la memoria dei beati Ludovico Flores e 14 compagni martiri, missionari stranieri e navigatori giapponesi, uccisi a Nagasaki (Giappone, +1622). Ricorda inoltre Sant’Ezechiele Moreno Díaz (+1906), sacerdote spagnolo degli Agostiniani Recolletti, missionario nelle Filippine e in Sudamerica; fu vescovo di Pasto (Colombia).
* Oggi è il 63° anniversario della morte dello statista e servo di Dio, Alcide De Gasperi. A Reggio, per iniziativa del Circolo culturale “G. Toniolo” e con il coinvolgimento delle aggregazioni laicali, delle altre realtà culturali e socio-politiche ispirate cristianamente, si terrà la X commemorazione di De Gasperi e dei leader cattolici che hanno segnato la storia della Patria e hanno sognato la “casa comune” dell’Europa (tra essi, anche l’altro servo di Dio, Don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare, il cui 58° anniversario ricorreva l’8 agosto scorso). Il cuore di questa memoria, come nelle altre edizioni, non sarà un convegno ma la celebrazione eucaristica festiva delle 18.30 nella Basilica di San Prospero. L’Eucaristia sarà presieduta dal neo-vescovo di Crema, Mons. Daniele Gianotti. Nelle precedenti nove edizioni, l’Eucaristia è stata presieduta da S. E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, Mons. Francesco Marmiroli, Mons. Emilio Landini, Mons. Eleuterio Agostini, Mons. Franco Ruffini, S. E. Mons. Ariano Caprioli, Mons. Giovanni Costi, Don Giordano Goccini e Don Giuseppe Dossetti.

* Nei viaggi apostolici di Papa Francesco, fino a quello dell’aprile scorso in Egitto, non sono mai mancati incontri con i leader e i rappresentanti musulmani, nella convinzione che l’incontro fraterno e il dialogo siano l’antidoto più efficace alle violenze e alle paure di questi tempi, in varie parti del mondo. Già Benedetto XVI aveva più volte richiamato la necessità del dialogo islamo-cristiano e proprio in questo giorno è bene ricordare l’evento finora unico di amicizia, di fraternità, di speranza — avvenuto il 19 agosto 1985 — quando san Giovanni Paolo II incontrò 80mila giovani musulmani nello stadio di Casablanca (Marocco). Già tre anni prima, in Nigeria aveva detto: «Tutti noi, cristiani e musulmani, viviamo sotto il sole di un unico Dio misericordioso. E difendiamo la dignità dell’uomo. Adoriamo Dio e professiamo una sottomissione totale a lui. Il cristianesimo e l’islam hanno molte cose in comune: il privilegio della preghiera, il dovere della giustizia accompagnato dalla compassione e dall’elemosina, e soprattutto un sacro rispetto per la dignità dell’uomo che sta alla base dei diritti fondamentali di ogni essere umano, incluso il diritto alla vita del nascituro».

Domenica 20 agosto: XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In quanto domenica, quest’anno si omette la memoria di san Bernardo di Chiaravalle, il santo Abate del XII secolo (1090-1153), uno dei padri del monachesimo cistercense, che seminò l’Europa di monasteri: alla sua morte, l’Ordine Cistercense, che stava per scomparire, era presente e operativo con 343 abbazie in tutto il Continente. Maestro di vita spirituale, educatore di generazioni di Santi, ha lasciato un’opera notevole di commento alla Bibbia e alla liturgia. Memorabile l’Angelus che il 20 agosto 2006 — domenica, come quest’anno —, Benedetto XVI dedicò tutto alla figura di san Bernardo (il testo si trova subito su internet). Come era solito fare coi Santi, ne ha fatto una presentazione molto bella, ma quella volta c’era di più: nella figura di san Bernardo, vi era “in filigrana” quella di Benedetto XVI stesso; si poteva e si può ancora cogliere il “segreto” della spiritualità del Papa emerito.
Oggi è anche il giorno di due personaggi biblici, venerati Santi: il giudice e profeta Samuele (e quindi oggi, anche se domenica, è l’onomastico di chi porta questo nome) e del simpatico personaggio del Vangelo di Luca, Zaccheo.

Lunedì 21 agosto – MEMORIA DI SAN PIO X, PAPA
È obbligatoria la memoria di Papa Giuseppe Sarto, pontefice dal 4 agosto 1903 al 20 agosto 1914, col nome di Pio X. Appena eletto, pubblicò il Motu proprio “Tra le sollecitudini”, dove si afferma che la partecipazione ai santi misteri (la liturgia) è la fonte prima e indispensabile della vita cristiana. Canonizzato nel 1954, alcune realtà nella nostra Diocesi, sorte negli anni successivi, sono intitolate a san Pio X: la parrocchia cittadina, fondata nel 1963, e l’annessa scuola materna; la chiesa a Sorbolo Levante (sorta cinquant’anni fa) nella parrocchia di Lentigione (Brescello) e la scuola materna de La Vecchia di Vezzano. Nelle due parrocchie suddette di San Pio X e Lentigione, il ricordo festoso di San Pio X, può essere anticipato alla domenica precedente.
* Il calendario liturgico ricorda anche la beata Victoire Rasoamanarivo, laica, sposata e poi vedova, principessa del Madagascar. Ha difeso con tenacia la fede e la Chiesa cattolica in un grave momento di persecuzione, in cui furono espulsi dall’Isola tutti i missionari. Morta a 46 anni il 21 agosto 1894, la sua tomba è posta nel sagrato della cattedrale di Antananarivo, capitale del Madagascar. È così patrona non solo della Chiesa ma anche del popolo malgascio. In tutte le Case della Carità sparse per il mondo è invocata ogni giorno nelle giaculatorie volute da Don Mario ad ogni mistero del Rosario.

Martedì 22 agosto – MEMORIA DELLA BEATA VERGINE MARIA COL TITOLO DI REGINA
Pio XII, che aveva proclamato il dogma dell’Assunta nell’Anno Santo del 1950, cinque anni dopo, istituì questa memoria assegnandola appunto all’ottava della Solennità dell’Assunzione. Come recita il Martirologio Romano, Colei «che generò il Figlio di Dio, principe della pace, il cui regno non avrà fine», è salutata oggi «dal popolo cristiano come Regina del cielo e Madre di misericordia».
* Il 22 agosto è il giorno della nascita al cielo del sacerdote san Filippo Benizi (1233-1285), figura di spicco alle origini dell’Ordine dei Servi di Maria. La sua memoria viene trasferita dall’Ordine Servita al giorno successivo.
* Oggi in Cattedrale verrà ricordato, nel 60° della sua morte, l’illustre Cardinale reggiano Giovanni Mercati (1866-1957), Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa, considerato una delle figure più erudite della storia della Chiesa. La Messa delle 8 sarà presieduta dal Vescovo emerito Mons. Caprioli; la Messa delle 10.30 sarà presieduta dal Prof. Mons. Giovanni Costi, direttore del Centro Diocesano di Studi Storici con sede a Marola, nell’ex-Seminario, dove i fratelli Mercati, Don Giovanni e Don Angelo, iniziarono il loro insegnamento, prima di essere inviati a Roma a mettere a frutto le loro competenze.

Mercoledì 23 agosto
È possibile celebrare la memoria di santa Rosa da Lima (Lima, Perù, 1586 – 24 agosto 1617), laica terziaria domenicana, dedita alla preghiera e alla penitenza per la conversione dei peccatori e la salvezza degli indigeni e dei popoli dell’Oriente; patrona principale delle Americhe e delle Filippine.
– Dal 1998, su iniziativa dell’UNESCO, si celebra oggi la Giornata Internazionale del Ricordo della Tratta negriera (che nel Seicento vide un doloroso traffico di schiavi dall’Africa all’America del Sud) e della sua Abolizione.

* Saremo particolarmente in comunione con la Congregazione Mariana delle Case della Carità, che questa sera, presso la Casa di Preghiera di Albinea, con la Messa alle 19 e con l’Incontro di testimonianze dalle Missioni, alle 21, inizierà la cosiddetta Assemblea di “metà mandato”, a distanza di tre anni dall’ultimo Capitolo e, appunto, a tre anni dal prossimo. Le giornate di questa assemblea speciale si concluderanno sabato 2 agosto, con incontri di Rami, Assemblee generali, incontri aperti a tutti, come quelli con il prof. Luigino Bruni — esperto di dinamiche comunitarie, che scrive settimanalmente su Avvenire —, il giovedì 31 agosto alle 21 presso la Casa della Carità “B. V. della Ghiara” a Reggio.

Giovedì 24 agosto – FESTA DI SAN BARTOLOMEO APOSTOLO
Nella nostra Diocesi, sono nove le parrocchie intitolate a san Bartolomeo apostolo: Borzano d’Enza, Camporella di Ramiseto, Casalgrande Alto, Casina, Collagna, Enzola di Poviglio, Paullo di Casina, San Bartolomeo in Sassoforte (Reggio Emilia), Secchio di Villa Minozzo. Per queste parrocchie, la solennità può essere anticipata a domenica 20 o posticipata a domenica 27 agosto.
Oggi è il giorno della nascita al cielo di santa Giovanna Antida di Thouret (Besancon, Francia, 27 novembre 1765 – 24 agosto 1826), fondatrice delle Suore della Carità. La Congregazione — a Reggio rimasta con una comunità solo nell’Istituto scolastico di San Vincenzo —, festeggia però la memoria il giorno 23 maggio.
Il 24 agosto si ricordano anche due notevoli figure missionarie: beata Maria dell’Incarnazione [Maria Vincenza Rosal] (1820-1886), nata in Guatemala, fondatrice e itinerante in varie nazioni americane, morta durante una fondazione a Tulcán, Ecuador. È la prima beata guatemalteca (beatificata da san Giovanni Paolo II il 4 maggio 1997 a Roma); beato Miroslav Bulesic, sacerdote e martire della Croazia (1920-1947), ucciso appena dopo aver amministrato il sacramento della Cresima. Ai propri nemici e persecutori mandò questo messaggio: “La mia vendetta è il perdono” (beatificato a Pola il sabato 28 settembre 2013).

Ufficio Liturgico di Reggio Emilia-Guastalla Calendario liturgico dall’8 all’11 agosto 2017

Ufficio Liturgico di Reggio Emilia-Guastalla

Calendario liturgico

dall’8 all’11 agosto 2017

Martedì 8 agosto – Memoria di San Domenico

È obbligatoria la memoria di San Domenico di Guzmán (Castiglia 1170 – Bologna, 6 agosto 1221), sacerdote spagnolo, fondatore dell’Ordine dei Predicatori (i Domenicani). Solo nella Chiesa di Bologna, città in cui San Domenico fondò le comunità più grandi e in cui morì, è già stato festeggiato il 4 agosto, secondo il Martirologio tradizionale (e oggi fa memoria del Santo Curato d’Ars). Nel programma annunciato della visita a Bologna, la prossima domenica 1° ottobre, Papa Francesco si recherà in preghiera sulla tomba di san Domenico, nella Basilica a lui intitolata.

Oggi si ricorda anche Santa Maria Elena MacKillop (Sidney +1909), religiosa e fondatrice. È la prima Santa australiana, canonizzata nel 2010 da Benedetto XVI, ed è la Santa scelta dai giovani di Oceania e Australia nella loro presentazione a Papa Francesco, durante la cerimonia di accoglienza a Cracovia, nella Giornata Mondiale della Gioventù, lo scorso anno.

Mercoledì 9 agosto – Festa di Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), vergine carmelitana, nel 75° del martirio e nel 30° della beatificazione, patrona d’Europa

Nata da famiglia ebrea, Edith Stein fu battezzata a Bratislava (allora città tedesca, ora in Polonia) il 1° gennaio 1922, a trent’anni. Nel 1933 entrò nel Carmelo di Colonia, assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Il 31 dicembre 1938 fu trasferita al Carmelo di Echt (Olanda), a causa delle violenze naziste contro gli ebrei. Nel 1940 la situazione divenne critica anche nei Paesi Bassi. Il 7 agosto 1942, insieme alla sorella Rosa, pure lei divenuta cattolica, e ad altri deportati, rinchiusa in un vagone ferroviario, Suor Teresa fu avviata al campo di sterminio di Auschwitz, con un viaggio di due giorni. Fu uccisa in una camera a gas lo stesso giorno dell’arrivo al campo di Auschwitz II (o Birkenau), ossia domenica 9 agosto di settantacinque anni fa, e poi bruciata in uno dei forni crematori. È stata beatificata il 1° maggio 1987 e canonizzata l’11 ottobre 1998 da San Giovanni Paolo II, il quale, l’anno successivo, l’ha proclamata “Patrona d’Europa” insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Brigida di Svezia.

Oggi è anche il giorno glorioso del martirio del Beato Franz (Francesco) Jägerstätter, laico. Era nato nel maggio 1907 a St. Radegund, cittadina austriaca dove trascorse una giovinezza piuttosto dissipata. Poi, un giorno, una malattia lo indusse a ricordarsi delle sue radici cattoliche. Ne seguì una conversione religiosa intensa che lo portò a darsi una severa regolata e, nel 1936, a sposarsi con Franziska Schwaninger. Dal matrimonio nacquero tre bambine. Nel frattempo lo Jägerstätter si era fatto terziario francescano e aveva anche prestato servizio militare. Quando la Germania nazista mise le mani sull’Austria, Jägerstätter fu l’unico a St. Radegund a votare «no» nel referendum con cui il popolo austriaco doveva approvare l’unione con la Germania. Egli, profondamente cattolico, detestava il nazismo pagano e riteneva del tutto ingiustificata la guerra che esso aveva scatenato. Ma nel febbraio del 1943 arrivò la chiamata alle armi. Lo Jägerstätter, coerentemente, rifiutò di presentarsi. Venne arrestato ai primi di marzo e portato nel carcere di Linz. Su di lui fu esercitato ogni tipo di pressione, dalle lusinghe alle minacce. Gli permisero persino di consultarsi con un paio di sacerdoti cattolici, i quali gli consigliarono di cedere, almeno per amore delle figliolette. Ma Franz Jägerstätter si sarebbe fatto tagliare la testa piuttosto che giurare fedeltà al Reich. Venne preso in parola il 9 agosto 1943, a Berlino. Franz Jagerstatter, vittima del nazismo in odio alla sua fede, è stato beatificato da Benedetto XVI il 26 ottobre 2007.

Oggi inoltre ricorre il martirio dei Beati Michael Tomaszek (31 anni) e Zbigniew Strzalkowski (33 anni), francescani conventuali polacchi, uccisi il 9 agosto 1991 da terroristi di Sendero Luminoso a Pariacoto (Chimbote, Perù). Questi due giovani frati sono molto amati in Polonia, come abbiamo potuto constatare nella cerimonia di accoglienza di Papa Francesco a Cracovia nella GMG 2016.

* L’ONU dal 1995 ci invita a celebrare oggi la Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni.

 

Giovedì 10 agosto – Festa di San Lorenzo

Nella nostra Diocesi, sono nove le parrocchie intitolate a San Lorenzo, diacono e martire (+ 258), servitore dei poveri della Chiesa di Roma: Baiso, Cerredolo di Toano, Febbio e Morsiano di Villa Minozzo, Gavasseto, Montalto di Vezzano, Prignano sulla Secchia, Rosano di Vetto, Vetto. A queste se ne aggiunge una decima, la parrocchia di Sant’Agostino in città, costituita in una parrocchia precedentemente intitolata a S. Lorenzo.

Inoltre, a Reggio, è intitolata a San Lorenzo la chiesa presso il villaggio educativo-assistenziale OSEA. La cappellina dell’adorazione è stata per tanti anni, per volere del vescovo Gilberto Baroni, centro vivo di fermento e spiritualità diaconale, affidata alla fraternità dei primi diaconi permanenti ordinati in Diocesi, appartenenti alla parrocchia del Preziosissimo Sangue (nel cui territorio si trova l’OSEA) e a quella di Baragalla. Mentre nell’ampia chiesa di San Lorenzo, da oltre dieci anni, ogni domenica vi celebra la Messa la comunità dei cattolici ghanesi, con il loro cappellano, Don Felix Baffour Gyawu.

* Si ricorda nella preghiera l’onomastico del “nostro” mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia; come pure ricordiamo i nostri centoquattordici diaconi permanenti, di cui San Lorenzo è il principale patrono. Come anche cominciamo già a pregare per i candidati che saranno ordinati diaconi il prossimo sabato 14 ottobre in Cattedrale.

 

Venerdì 11 agosto – Memoria di Santa Chiara d’Assisi, proclamata 60 anni fa patrona della TV

Memoria obbligatoria di Santa Chiara di Assisi (+ 1253), fondatrice, insieme a Francesco, dell’Ordine femminile delle «povere recluse» (chiamate in seguito Clarisse). Si festeggia solennemente nella chiesa del monastero delle Clarisse a Correggio e nelle comunità francescane.

Ricordiamo che Santa Chiara è stata proclamata nel 1957, dal Venerabile pontefice Pio XII, quale patrona della televisione.

L’11 agosto è il 127° anniversario della nascita al cielo del Beato John Henry Newman (1801-1890), teologo e filosofo inglese, professore e pastore anglicano, che, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre 1845, si confessò dal passionista Domenico Barberi — l’Apostolo dell’Inghilterra, beatificato da Paolo VI nel 1963 — e chiese di essere accolto tra le braccia della Chiesa; trovò la sua giusta dimensione religiosa nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. Eletto cardinale nel 1879, scelse come motto «Cor ad cor loquitur, il cuore parla al cuore», tratto da un altro santo amabile come Francesco di Sales. È stato beatificato dal Papa teologo Benedetto XVI nel suo viaggio apostolico in Inghilterra nel 2010. La sua memoria, però, è stata fissata al 9 ottobre, nel ricordo della sua accoglienza nella Chiesa cattolica.

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

UFFICIO LITURGICO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA Calendario liturgico dal 1° al 7 agosto 2017

Martedì 1° agosto – Memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

La memoria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (Napoli, 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno, 1 agosto 1787), vescovo e dottore della Chiesa, patrono di Napoli, dei Teologi, dei Moralisti e dei Confessori, è obbligatoria. Sant’Alfonso ha fondato la Congregazione del SS. Salvatore (i religiosi detti Redentoristi), per l’evangelizzazione dei semplici, promuovendo le missioni popolari.

Le comunità di San Pellegrino citttà e di Ceredolo de’ Coppi, che festeggiano in questo giorno il proprio titolare, San Pellegrino — figura leggendaria di pellegrino nei Santuari d’Europa che avrebbe finito i suoi giorni in un romitorio nell’Appennino tosco-emiliano, e la cui opera di accoglienza sarebbe stata continuata dal suo discepolo San Bianco —, possono anticipare la solennità alla domenica precedente, ma non trasferirla alla seguente, perché quest’anno coincide con la Trasfigurazione.

Tra i Santi di oggi si segnala inoltre San Pietro Favre, il primo sacerdote della Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola (ricordato ieri): la sua canonizzazione e la (ri)scoperta della sua straordinaria figura sono state volute da Papa Francesco nel dicembre del 2013, pochi mesi dopo la sua elezione.

Il 1° agosto è pure il giorno della commemorazione della passione dell’anziano scriba Eleazaro e dei Sette giovani fratelli Maccabei, martirizzati durante la terribile persecuzione (avvenuta nel II sec. a. Cristo) per mano di Antioco Epifane IV, come narrato nel secondo libro dei Maccabei.

Infine, ricordiamo oggi Mons. Pierre Claverie, domenicano, vescovo di Orano (Algeria), ucciso, assieme al suo autista, in un attentato da terroristi islamici (+ 1996).

* Per prepararsi a ricevere il “Perdono di Assisi”, nella mattinata (dalle 10 alle 12) in Cattedrale sarà disponibile un sacerdote per le Confessioni.

Mercoledì 2 agosto: Giorno del Perdono di Assisi

Secondo una pratica diffusa in tutta la cristianità dai seguaci di san Francesco, si può ricevere a partire dal mezzogiorno del 1° agosto e in questo giorno l’indulgenza della «Porziuncola» (il cosiddetto Perdono di Assisi). La riforma del beato Paolo VI ha confermato che il 2 agosto è l’unico giorno (insieme alla festa del patrono parrocchiale) in cui si può ricevere l’indulgenza plenaria, semplicemente visitando la propria chiesa parrocchiale, osservando le solite condizioni (pentimento per i propri peccati e sacramento della Confessione, partecipazione piena all’Eucaristia con la Comunione, Credo, Padre nostro, preghiera secondo le intenzioni del Papa).

Ad Assisi, oggi si chiude l’anno giubilare per l’ottavo centenario dall’istituzione dell’Indulgenza per la Porziuncola (1216-2016), richiesta da san Francesco a Papa Onorio III. Iniziato il 2 agosto 2016, in pieno Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, il Santo Padre stesso si è recato in pellegrinaggio alla Porziuncola, due giorni dopo l’inaugurazione, il 4 agosto.

In questo giorno sono possibili due memorie (facoltative): quella di Sant’Eusebio di Vercelli, primo vescovo e patrono del Piemonte, insigne padre della Chiesa nel IV secolo o quella di San Pier Giuliano Eymard (Francia, 1811-1868), apostolo dell’Eucaristia.

Grazie ai Servi della Chiesa impegnati nella pastorale dei Sinti e dei Rom, in questo giorno ci è diventata cara la memoria del Beato Zefirino (Ceferino) Giménez Malla (1860-1936), laico spagnolo di etnia rom, promotore di buoni rapporti fra la sua gente e i vicini, martire nella persecuzione durante la sanguinosa guerra civile spagnola dell’estate 1936. È il primo “zingaro” beato nella storia della Chiesa, proclamato il 4 maggio di vent’anni fa da san Giovanni Paolo II a Roma (il nostro servo di Dio Don Dino Torreggiani e i Servi della Chiesa seguirono con particolare attenzione la causa di beatificazione).

* Ricordiamo, nella preghiera il Convegno nazionale dei diaconi permanenti (il cui numero in Italia ha superato i 4000!), che inizia oggi e si terrà fino a sabato 5 agosto, a Cefalù in Sicilia, per interrogarsi sul loro servizio diocesano e parrocchiale nell’accoglienza e nel servizio dei malati; il Convegno è organizzato dalla Comunità del Diaconato in Italia (fondata da Don Alberto Altana a Reggio Emilia!) insieme all’Ufficio CEI della Pastorale della Salute.

* Il nostro Paese oggi ravviva, nel 37° anniversario, la dolorosa memoria della più grave strage terroristica compiuta dopo la II Guerra mondiale, quella alla Stazione ferroviaria di Bologna, dove persero la vita 85 persone e ne rimasero ferite 200.

Venerdì 4 agosto – Memoria di San Giovanni Maria Vianney

Memoria obbligatoria di San Giovanni Maria Vianney (Francia, 1786-1859), il Santo Curato d’Ars, evangelizzatore, confessore e catechista, promotore di missioni popolari; canonizzato da Pio XI nel 1925, tre anni dopo dallo stesso pontefice è stato proclamato patrono del clero parrocchiale, in particolare dei parroci. Nell’anno giubilare per il 150° della morte, l’Annoi sacerdotale 2009-2010, Benedetto XVI lo ha proclamato “Patrono di tutti i sacerdoti del mondo”.

Oggi è il giorno della nascita al cielo anche del beato Federico Janssoone [Ghyvelde (Francia), 19 novembre 1838 – Montreal (Canada), 4 agosto 1916], sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori, che per il progresso della fede diffuse notevolmente i pellegrinaggi in Terra Santa, ricordato indistintamente da cristiani e musulmani come protettore per tutta la sua vita dei poveri di Palestina.

* Preghiamo per i Servi e le Serve della Chiesa, con il loro nuovo responsabile generale Don Stefano Torelli (che per questo è rientrato da poco dalla missione diocesana in Albania), che oggi a Marola concludono gli Esercizi spirituali con il rinnovo del proposito di consacrazione nella celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Francesco Marmiroli, vicario episcopale per la vita consacrata.

* Preghiamo anche per i giovani e le ragazze che oggi concludono il Cammino vocazionale a Molfetta, sulle orme di Don Tonino Bello. Il cammino, promosso dalla Congregazione Mariana delle Case della Carità era iniziato lunedì 31 luglio con la Veglia di preghiera a Barletta, nella parrocchia di origine di Sr. Maria Angelica, che il prossimo 15 ottobre emetterà la professione solenne nelle Carmelitane Minori della Carità.

Sabato 5 agosto – Beata Vergine della Neve

La memoria della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, è divenuta popolarmente per tutta la Chiesa la festa della Beata Vergine della Neve. Con questo titolo, Maria è patrona di Gualtieri, Tagliata di Guastalla e Castellazzo, ed è venerata in altre parrocchie (Caprile di Ligonchio, Sant’Antonino, Vezzano…) come in diverse borgate della nostra montagna: Braglia di Carù, Cà Ferrari, Castagneto, Cavola, Cerreto Lago, Crògnolo, Temporia, Terrasanta, Valbona…

Tre Santuari festeggiano come titolare la Madonna della Neve: Fellegara (Scandiano), Madonna di Campiano (Castellarano) e Pietravolta (nella parrocchia di Fontanaluccia e sede della Casa di preghiera delle Carmelitane minori della Carità, dove alle 11 si celebra la Messa con la tradizionale processione).

Nonostante la popolarità, la memoria non è obbligatoria ma solo facoltativa, ed essendo sabato quest’anno si può celebrare limitatamente alle Messe e alla Liturgia delle Ore del mattino. Inoltre, essendo domani festa della Trasfigurazione del Signore, anche le parrocchie e i santuari suddetti non possono fare celebrazioni della Madonna della Neve il sabato sera o la domenica 6 agosto. È bene dunque che le celebrazioni della Madonna della Neve siano anticipate al venerdì sera, mentre le manifestazioni della sagra (cene, concerti…) si possono fare sia di sabato che di domenica. Eventuali processioni mariane tradizionalmente collocate alla prima domenica di agosto, si possono fare sabato sera o di domenica, ma i Vespri o la Messa devono essere comunque della Trasfigurazione.

Alla Madonna della Neve, è intitolata anche la prima unità pastorale nella nostra Diocesi, formatasi negli anni Novanta, che con le sei parrocchie — Castellazzo, Masone, Marmirolo, Roncadella, Gavasseto e Sabbione, nel comune di Reggio — e con un solo parroco, ha anticipato di vent’anni gli orientamenti pastorali che si stanno attuando su tutto il territorio. Nelle ultime nomine di giugno, l’Unità Pastorale è stata ulteriormente allargata ad altre due parrocchie del Comune capoluogo — Bagno e Corticella — e alla piccola comunità di San Donnino nel comune di Casalgrande. Unico parroco delle nove parrocchie è Don Roberto Bertoldi, e collaborano con lui due sacerdoti Servi della Chiesa, che a Masone, dove è nato e sepolto il loro fondatore don Dino Torreggiani, hanno la loro “casa madre”.

Alla Casa di Preghiera di Pietravolta, dopo i Vespri, cominceranno gli Esercizi spirituali i Secolari, ramo dei consacrati nel mondo, appartenenti alla Congregazione mariana delle Case della Carità. Gli Esercizi, che si concluderanno venerdì 11 agosto, sono guidati da Don Luigi Gibellini, fratello di Carità, fino allo scorso anno missionario “fidei donum” in Brasile.

Domenica 6 agosto Solennità della Trasfigurazione

Quest’anno, cadendo di domenica, la festa della Trasfigurazione del Signore diventa solennità (colore bianco o oro dei paramenti) e si omette la celebrazione della XVIII domenica del Tempo Ordinario. Il sabato sera si celebrano i Primi Vespri (omessi quando il 6 agosto cade in giorno feriale) e le Messe vespertine sono già della Solennità.  La Trasfigurazione, mistero di luce, insieme alla successiva e più popolare solennità dell’Assunta, il 15 agosto, è un richiamo fortissimo alla Pasqua e al nostro destino glorioso, cui siamo chiamati in Cristo. Nelle Chiese orientali e ortodosse, dove la festa è equiparata proprio alla Pasqua, tutta la liturgia è intesa come trasfigurazione che Dio opera in noi.

* Due tra le parrocchie più piccole, Vedriano (Canossa), esistente dal 1230, e Vaglie (Ligonchio), divisa da Caprile nel 1635, intitolate al Santissimo Salvatore, sono le uniche comunità della nostra Diocesi dove si festeggia la sagra nel giorno della Trasfigurazione.

* Il 6 agosto sarà il 39° anniversario del beato Paolo VI, morto al tramonto della festa della Trasfigurazione del 1978 (era domenica, come quest’anno!). Beatificato a Roma il 19 ottobre 2014, la sua memoria, non potendosi celebrare in questa festa del Signore, è stata fissata per il 26 settembre, giorno della nascita, nell’anno 1897 a Concesio (BS), di Giovanni Battista Montini (la diocesi di Milano, di rito ambrosiano, ha ottenuto di poterla celebrare il 30 maggio, giorno in cui nel 1920 Don Montini celebrò la sua “prima Messa” a Brescia).

* Si ricorda in questo giorno anche la nascita al cielo della Beata Anna M. Rubatto (1844-1904), suora italiana, missionaria in America Latina e fondatrice, deceduta a Montevideo. È la prima beata dell’Uruguay.

* Il 6 agosto sarà il 72° anniversario della terribile esplosione della bomba atomica su Hiroshima; il 9 agosto successivo, venne sganciata anche su Nagasaki, sempre dall’esercito nordamericano. È uno degli eventi più luttuosi e tragici della storia umana, di cui non si può e non si deve perdere la memoria, se si vuole costruire un futuro senza più guerre.

Lunedì 7 agosto

È possibile fare memoria di San Sisto II, papa martirizzato assieme a quattro diaconi della Chiesa di Roma il 6 agosto 258 mentre stava celebrando l’Eucaristia. Altri tre diaconi, tra cui Lorenzo, furono martirizzati il successivo 10 agosto.

Nello stesso giorno ricorre la memoria di San Gaetano (1480-1547), sacerdote fondatore dei Teatini, religiosi che egli volle vivessero sul modello della prima comunità cristiana, descritta negli Atti degli Apostoli. Nella nostra Diocesi, ricordiamo che i sacerdoti più anziani si sono formati nel glorioso Seminario di Albinea, intitolato a San Gaetano.

In questo giorno sono in festa le comunità di San Sisto (Poviglio) e di Albinea (San Gaetano è il titolare della “chiesa nuova”). San Gaetano è compatrono a San Giovanni di Querciola, dove quest’anno si celebra il 70° dell’apertura della Casa della Carità, la seconda dopo l’Ospizio di Fontanaluccia.

* L’Ordine Carmelitano festeggia in questo giorno Sant’Alberto di Trapani (+ 1307), che si distinse per la dedizione alla predicazione mendicante e per la fama dei miracoli. È il primo santo ad avere culto nell’Ordine, e pertanto ne fu considerato patrono e protettore o “padre”, titolo condiviso con l’altro santo del suo tempo, Angelo di Sicilia. Nel sec. XVI fu stabilito che ogni chiesa carmelitana avesse un altare a lui dedicato. Furono anche molto devote di questo santo Teresa d’Avila e Maria Maddalena de’ Pazzi.

UFFICIO LITURGICO DIOCESANO Calendario liturgico dal 20 al 23 luglio 2017

Ufficio Liturgico Diocesano

Calendario liturgico dal 20 al 23 luglio 2017

Giovedì 20 luglio – Festa (anticipata) di S. Brigida, compatrona d’Europa

Nel calendario proprio delle Chiese dell’Emilia – Romagna, dopo gli aggiornamenti al Messale Romano del 2003, alla data del 20 luglio si anticipa in tutte le parrocchie la festa di Santa Brigida di Svezia (vissuta nel XIV sec.), proclamata nel 1999 da san Giovanni Paolo II patrona d’Europa insieme a Santa Caterina da Siena e a Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein). Di questa straordinaria donna — diventata religiosa dopo aver vissuto santamente per oltre 25 anni il matrimonio e rimasta vedova —, la Chiesa universale celebra la festa alla data del 23 luglio, giorno della sua nascita al cielo (1373, a Roma). Quest’anno il 23 luglio cade di domenica, e le Chiese in Europa (tranne le nostre dell’Emilia Romagna) omettono la festa di Santa Brigida.

L’Ufficio Liturgico mette a disposizione sul sito diocesano i testi e le letture bibliche della festa.

* Il 20 luglio è anche il giorno di Sant’Elia, il grande profeta della storia ebraica. Le comunità religiose che seguono il calendario Carmelitano, lo celebrano col grado di festa (o di solennità). Per loro, la festa di Santa Brigida slitta al giorno successivo, il 21 luglio.

* Fanno eccezione anche le comunità di Calerno, Costa de’ Grassi, Gova, Montecagno, che oggi celebrano la solennità della loro titolare, Santa Margherita, vergine e martire. Se la patrona, però, viene festeggiata la domenica precedente o successiva, il 20 celebrano la festa di Santa Brigida, come le altre comunità della Diocesi.

Oggi dunque si festeggiano gli onomastici di Elia e di Margherita.

Nel calendario liturgico anche due beati sono ricordati al 20 luglio: il beato Giuseppe Barsabba il Giusto (negli Atti proposto insieme a Mattia per sostituire il posto lasciato da Giuda) e il beato Luigi Novarese (1914-1984), fondatore settant’anni fa dei Volontari della Sofferenza, e le cui stampelle utilizzate durante la sua malattia giovanile, prima di essere guarito e di diventare sacerdote dedicato ai malati, sono state portate il giugno scorso in alcuni luoghi della sofferenza della nostra Diocesi, in una sorta di “staffetta della speranza” che si è conclusa in Cattedrale, la domenica 11 giugno, con la Messa dei malati presieduta dal nostro Vescovo .

Venerdì 21 luglio

Si può fare memoria di San Lorenzo da Brindisi (Brindisi, 22 luglio 1559 – Lisbona, 22 luglio 1619), sacerdote francescano dei Minori Cappuccini, che percorse molte regioni d’Europa predicando il Vangelo e realizzando missioni di riconciliazione. È dottore della Chiesa.

* Nel calendario, si fa memoria di uno dei quattro profeti scrittori maggiori della Bibbia ebraica, San Daniele [l’onomastico però è solitamente festeggiato il 10 ottobre].

Sabato 22 luglio: Festa di Santa Maria Maddalena

Come noto, nell’estate 2016, su indicazione del Santo Padre Francesco, la memoria di Santa Maria Maddalena (22 luglio) è stata elevata al grado di festa.

Le orazioni sono rimaste quelle del Messale al 22 luglio; mentre sono diventati obbligatori l’Inno di Lode (il Gloria) e il Prefazio proprio della Preghiera Eucaristica dal titolo suggestivo “Apostola degli apostoli”.

L’Ufficio Liturgico mette a disposizione sul sito diocesano la traduzione approvata per la lingua italiana del nuovo prefazio della festa e le modifiche da inserire nella Liturgia delle Ore. Infine, vengono messi a disposizione i testi completi per la Messa, le Lodi. Essendo sabato, i Vespri sono omessi.

In Diocesi a Reggio, sono due i centri della tradizionale devozione: l’oratorio sul Monte Ventasso, da cui la protezione di Santa Maria Maddalena si estende a tutto il Vicariato 10 di Cervarezza. L’altro oratorio a lei intitolato, è quello a Cerezzola, nel comune di Canossa, dove alla sera, alle 20.30, prima della Santa Messa, si fa una suggestiva processione con la benedizione al fiume Enza.

A Santa Maria Maddalena è stata intitolata la Unità Pastorale cittadina formata dalle parrocchie di San Pellegrino e del Buon Pastore. Ricordiamo oggi nella preghiera anche la Caritas con il progetto “Maria di Magdala” per l’accoglienza al femminile, per la liberazione dalle nuove schiavitù…

Naturalmente si festeggia l’onomastico di chi porta il nome Maddalena.

* Il 22 luglio si ricorda anche la Beata Maria Inés Teresa Arias Espinosa (1904-1981), messicana, fondatrice delle Missionarie Clarisse del SS.mo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa universale, istituti per l’evangelizzazione ad gentes. Una comunità di Missionarie Clarisse messicane è accolta da diversi anni a Poviglio, dove si dedicano alla pastorale parrocchiale e missionaria; da quest’anno sono presenti anche nella parrocchia cittadina di Sant’Anselmo.

Domenica 23 luglio: XVI Domenica del Tempo Ordinario

Quest’anno le Chiese dell’Emilia – Romagna, eccetto quella di Ravenna-Cervia, omettono domenica 23 luglio la festa di Sant’Apollinare, nonostante sia venerato quale patrono massimo della nostra Regione, in quanto primo vescovo di Ravenna, evangelizzatore nelle terre di Flaminia (attuale Romagna) verso la fine del secondo secolo, e avendo sigillato il suo episcopato con il martirio, da sempre ricordato appunto al 23 luglio.

Tuttavia, l’occasione della ricorrenza in domenica, va colta per far conoscere (ad es. nell’omelia o nella introduzione alla preghiera dei fedeli) questa peculiarità della nostra Regione di avere la grazia di invocare un Patrono comune come Sant’Apollinare (molti non sanno neanche chi sia e, tantomeno, che sia nostro protettore e maestro nella fede). Si consiglia pertanto, nella preghiera dei fedeli della domenica, di pregare per le nostre Chiese, per i nostri Pastori, in particolare per il nostro Lorenzo Ghizzoni, che dal 2013 siede sulla cattedra di sant’Apollinare, quale arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia. Si consiglia poi di concludere con l’orazione propria di Sant’Apollinare.

È sempre possibile, ad es. già il giorno successivo, il lunedì 24 luglio, giorno libero da memorie obbligatorie o feste, celebrare la Messa votiva di Sant’Apollinare, con le letture della feria o con le letture proprie, a scelta di chi presiede l’Eucaristia.

* Tre sono le comunità della nostra Diocesi intitolate a Sant’Apollinare e che lo celebrano dunque come solennità domenica 23 luglio: Cadiroggio, Casteldaldo e Ginepreto. Per curiosità: una bellissima e imponente pala raffigurante Sant’Apollinare si trova nella chiesa cittadina di Sant’Agostino, nel transetto di sinistra guardando l’altare.

Corso di formazione omiletica permanente per presbiteri e diaconi

Promosso dagli Uffici Liturgico, Catechistico e per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, nasce il Primo Corso di Formazione Omiletica Permanente per presbiteri e diaconi.

ProgettOmelia si offre come occasione propizia per approfondire gli aspetti comunicativi della predicazione omiletica.

Lo stesso papa Francesco ricorda come «la preoccupazione per la modalità della predicazione è anch’essa un atteggiamento profondamente spirituale. Significa rispondere all’amore di Dio, dedicandoci con tutte le nostre capacità e la nostra creatività alla missione che Egli ci affida; ma è anche un esercizio squisito di amore al prossimo, perché non vogliamo offrire agli altri qualcosa di scarsa qualità» (EG n.156).

  • Il primo incontro (I° step), dedicato esclusivamente ai Coordinatori diocesani del progetto
    si terrà a Roma, dalle ore 15:30 di giovedì 21 aprile alle ore 13:00 di venerdì 22.
Per questa prima fase sono già chiuse le iscrizioni (28 febbraio 2016).
Sarà compito dei Coordinatori diocesani offrirvi localmente maggiori dettagli sullo sviluppo del progetto.
  • Un secondo incontro formativo (II° step), rivolto ai componenti delle Équipe diocesane,
    si terrà sempre a Roma, dalle ore 10:30 alle 17:00 di sabato 18 giugno 2016, presso la Pontificia Università Gregoriana.

Ulteriori aggiornamenti verranno pubblicati in seguito.

fonte: chiesacattolica.it

“Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”

…in attesa della pubblicazione del Sussidio di Quaresima 2016

Nella tua misericordia, a tutti sei venuto incontro è il titolo del prossimo Sussidio liturgico-pastorale del Tempo di Quaresima-Triduo 2016. E già ci orienta alla celebrazione del XXVI Congresso Eucaristico nazionale che si terrà a Genova dal 15 al 18 settembre prossimo sul tema l’Eucaristia sorgente della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”.
Questa espressione, tratta dalla Preghiera eucaristica IV, esprime l’ampiezza della misericordia divina e la sua azione preveniente, che precede ogni altra iniziativa umana. Celebrare la Quaresima, tempo di conversione, significa accogliere prima di tutto in noi la forza della misericordia divina; mentre celebrare la Pasqua significa rendersi disponibili a prolungare nel tempo l’azione del Risorto che ci manda come suoi discepoli.
Il Sussidio, prossimo alla pubblicazione, offre:

– Commento biblico-liturgico (una proposta di riflessione biblica, a partire dalle letture domenicali)
– Indicazioni celebrative (per ogni domenica e festività si danno alcune sobrie e puntuali indicazioni celebrative)
– Proposta liturgico-musicale (adeguata proposta di animazione liturgico-musicale)
– Percorso di formazione catechetica (schede di catechesi)
– Sezione patrimonio artistico (con relativi commenti teologici)

Ufficio Liturgico Nazinale