Celebrazioni di Natale: indicazioni dell’Ufficio Liturgico

L’Ufficio liturgico rende note alcune indicazioni sulle celebrazioni del Natale

All’attenzione dei Parroci e degli Istituti Religiosi maschili

 

Get.mi

negli scorsi giorni la Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato le indicazioni inerenti le celebrazioni del Natale, con particolare attenzione alla Santa Messa della “Notte”. Nel comunicato finale a seguito del consiglio permanente del 1 Dicembre si legge:

«Il Consiglio Permanente si è confrontato circa le prossime celebrazioni natalizie, in modo particolare sull’orario della Messa nella notte di Natale. I Vescovi ricordano quanto scritto nel recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”: “Le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza. Questo, però, non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme”. Da qui la certezza che sarà così anche per le celebrazioni del Natale, come peraltro avvenuto finora. Tenuto conto delle diverse situazioni, è stato detto, sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di “orientare” i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte – hanno condiviso i Vescovi – sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto “coprifuoco”».

 

Alla luce di queste indicazioni, quindi, si suggerisce di proporre le celebrazioni del 24 Dicembre in un orario che vada dalle ore 18.00 alle ore 20.00. In questo modo le liturgie si potranno svolgere compatibilmente con l’orario del cosiddetto “coprifuoco”.

Per quanto riguarda il Centro Storico di Reggio Emilia, è bene che i parroci, i Rev. Padri dei Servi di Maria e i Rev. Padri Cappuccini coordinino insieme, quanto prima, gli orari di tali celebrazioni per favorire la partecipazione. A questo scopo l’Ufficio Liturgico si rende disponibile ad organizzare un incontro specifico con loro.

Il Consiglio Permanente della CEI ha inoltre sollecitato le Diocesi alla preghiera del S. Rosario in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Come già avvenuto durante il lockdown, questo sarà un momento di preghiera comunitaria, da vivere insieme in preparazione al Natale. In Cattedrale la preghiera Mariana sarà l’8 dicembre alle ore 17.30 seguita dalla S.Messa presieduta dal Vescovo Massimo. Alle ore 21.00, in diretta da una Chiesa di Roma, sarà possibile pregare insieme il S.Rosario (da Tv2000 e in Blu Radio).

Un’ultima indicazione riportata dai Vescovi in merito alla preghiera del Padre Nostro: «Fra le novità vi è la formulazione del Padre Nostro, preghiera che ritma e norma il respiro orante dell’intero popolo di Dio e tanto cara e familiare nell’esperienza di fede di tutti i credenti di ogni età, regione, appartenenza ecclesiale. Anche se non sono ancora state approntate le nuove edizioni dei libri liturgici o corrette quelle recentemente pubblicate, per una vitale esigenza di piena comunione e di omogeneità nella preghiera del Padre Nostro, i Vescovi auspicano che con l’inizio dell’uso del Messale si cominci ad avvalersi da subito della nuova versione in tutte le altre celebrazioni liturgiche sacramentali e non sacramentali (ad esempio, la Liturgia delle Ore) come pure nelle pratiche della pietà popolare (ad esempio, il Santo Rosario)».

Con l’augurio di un buon cammino di Avvento

Don Matteo B Ufficio Liturgico Diocesano

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Online i sussidi per l’Avvento

È online, all’indirizzo https://liturgico.chiesacattolica.it/camminiamo-nella-speranza-fratelli-tutti-55-2/, il sussidio liturgico–pastorale dedicato al tempo di Avvento– Natale. Il sussidio è suddiviso in tre parti per agevolarne l’uso. L’intento è offrire un’occasione di riflessione e, con discrezione e sobrietà, accompagnare la preghiera della comunità ecclesiale, nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì accompagnare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una vita alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Le proposte di preghiera per le famiglie rimandano ad un link con indicazioni, letture e attività per favorire la preghiera con bambini piccoli o ragazzi con disabilità intellettiva, a cura dell’Ufficio per la pastorale delle persone con disabilità. Nel sito dell’Ufficio liturgico nazionale è disponibile un file pdf per la stampa e uno con i file audio dei canti consigliati, per favorire, mediante l’ascolto, la preghiera e la meditazione

Giovedì 11 giugno, Corpus Domini alle 19 in Cattedrale (prenotarsi). Diretta Tv e web

Pubblichiamo il messaggio inviato dall’Ufficio Liturgico per la celebrazione del Corpus Domini dell’11 giugno. Diretta a cura del Centro diocesano Comunicazioni sociali/La Libertà visibile su Teletricolore (canale 10) e online sul canale YouTube La Libertà Tv e sulla pagina Facebook de La Libertà.

 

Gent.mi Sacerdoti e Diaconi della Città,

in occasione della Solennità del “Corpus Domini”, il Vescovo Massimo presiederà la celebrazione Eucaristica in Cattedrale il prossimo Giovedì 11 Giugno alle ore 19.00. Al termine della celebrazione il vescovo si recherà presso il balcone della Madonna dorata al fine di impartire la sua benedizione su tutta la Città e Diocesi. Come da tradizione, nei limiti del possibile, siamo invitati ad essere presenti in questa celebrazione. Tenendo conto delle attuali normative in ambito di sicurezza da epidemia Covid – 19, occupando gli appositi posti individuati c/o il coro della Cattedrale, possono essere disponibili 30 sedute. Coloro che fossero intenzionati a partecipare possono comunicare la loro presenza al seguente indirizzo mail: liturgia@diocesi.re.it. I fedeli che volessero partecipare a tale celebrazione possono prenotarsi sul consueto sito www.iovadoamessa.it, o telefonando ai numeri  3477806746 – 3473795237, o scrivendo a reggioemilia@iovadoamessa.it.

Si ricorda inoltre che: il colore liturgico è Bianco; occorre avere con sé e indossare la mascherina; sarà possibile accedere alla Cattedrale dal cortile del Vescovado (all’ingresso troverete un addetto alla sicurezza per igienizzazione delle mani e rilevamento della temperatura).

 

Cordiali saluti

Don Matteo B

Ufficio Liturgico Diocesano

laliberta.info

Il Gloria e la colletta: dal canto al sacro silenzio

Adorazione dei magi

Don Ubaldo è perplesso: lui conosce il Gloria della Missa de Angelis, ma don Asdrubale gli ha detto che non lo canta nessuno: ha trovato un canto carino che tutti possono cantare, con un bel ritornello che richiama il Gloria. I bambini possono scandire il tempo battendo le mani e tutto diventa più festoso e gioioso. «Mah!» borbotta don Ubaldo e lascia fare un po’ sconsolato.

In effetti, i riti di introduzione terminano con il canto del Gloria e l’orazione colletta.

«Il Gloria è un inno antichissimo e venerabile con il quale la Chiesa, radunata nello Spirito Santo, glorifica e supplica Dio Padre e l’Agnello. Il testo di questo inno non può essere sostituito con un altro» precisano le norme del Messale Romano (PNMR 53).

Don Ubaldo ha ragione ad essere perplesso. Lo si canta nelle domeniche fuori del tempo di Avvento e di Quaresima; e, inoltre, nelle solennità e nelle feste, e in celebrazioni di particolare solennità. Questo è un canto fra i più antichi di tutta la liturgia e nasce come inno per la liturgia delle ore. Entra nella liturgia eucaristica perché riecheggia il canto degli angeli narrato dal Vangelo di Luca per la nascita del Salvatore (cf. Lc 2,14).

È un canto di lode, non una riflessione teologica. È un inno trinitario che loda il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Non ha altri grandi valori se non quello di rendere più solenne, festosa, gioiosa la liturgia. Proprio perché nasce come inno, la sua natura richiede il canto: al canto degli angeli si unisce il canto della Chiesa. Privato della musica e del canto, il Gloria perde il suo significato. Infatti, questo canto non accompagna un rito, ma è rito a se stante: è un momento di lode. Quindi anche don Asdrubale ha ragione a voler far cantare tutti. Ma bisogna trovare una musica che mantenga la solennità e non svilisca o intacchi il testo in un vocio stralunato pieno di confusione.

La colletta conclude i riti introduttivi che, abbiamo visto, servono per condurci da una situazione ad un’altra, per generarci come Chiesa che celebra il suo Signore.

La conclusione è affidata ad un momento di sacro silenzio. Ricordiamo che solo alla parola silenzio viene dato questo aggettivo: è solo il silenzio che è sacro. In un’epoca verbosa come la nostra, è importante sottolineare questo aspetto.

Il Messale prescrive: «Il sacerdote invita il popolo a pregare e tutti insieme con lui stanno per qualche momento in silenzio, per prendere coscienza di essere alla presenza di Dio e poter formulare nel cuore le proprie intenzioni di preghiera» (PNMR 54).

È questo il momento vero della colletta: non soltanto quando il sacerdote pronuncia le parole presidenziali per cui: «Il popolo, unendosi alla preghiera, fa propria l’orazione con l’acclamazione Amen», ma quando tutti insieme veniamo raccolti dal silenzio della preghiera. Infatti, il termine “colletta” deriva dal verbo colligere, che vuol dire raccogliere, quindi raccogliere la preghiera. In quel momento di silenzio avviene la raccolta della preghiera. Quindi la colletta si realizza in quel silenzio dell’assemblea. Paolo dice che: «Non sappiamo che cosa sia conveniente domandare» (Rm 8,26). In quel silenzio non chiediamo nulla, non diciamo nulla: sappiamo soltanto che il nostro spirito geme e grida: «Abbà-Padre!».

Questo deve avvenire realmente e ritualmente. La Chiesa ci dona il silenzio nella liturgia perché questo avvenga. Il presbitero dice: «Preghiamo», e deve esserci silenzio, un vero e palpabile silenzio, che scuota i presenti; dove anche i bambini, che sono sempre agitati, si placano perché percepiscono qualcosa di importante, di grande e sconvolgente. Tutto tace.

La partecipazione attiva dei bambini avviene facendo loro percepire in modo pre-razionale l’esperienza della preghiera della Chiesa.

San Giovanni Crisostomo, commentando la colletta, dice: «… e si fece un grande silenzio». Mi viene in mente quello che succede all’apertura del settimo sigillo nell’Apocalisse: «Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz’ora» (Ap 8,1).

Quel raccogliersi degli spiriti celesti nell’adorazione e nell’attesa, in uno dei momenti più decisivi della storia del regno di Dio, deve insegnare a noi, creature così agitate, così facilmente distratte, il raccoglimento in presenza delle rivelazioni di Dio per meditarle; il raccoglimento in presenza delle opere di Dio nella natura e nella storia per adorare il loro Autore; il raccoglimento in presenza delle vie di Dio riguardo a noi stessi. Non per nulla Dio ci dà la calma della sera e il silenzio delle notti, il riposo santo della domenica e i tempi della prova in cui ci chiama a rientrare in noi stessi e ci parla, nel raccoglimento dell’anima, a tu per tu.

È un silenzio che riusciamo ad avere qualche volta al racconto dell’istituzione, ma che raramente troviamo in questo punto così importante dell’inizio generante della liturgia.

Dopo il movimento, il passaggio, il canto della lode, veniamo generati dal sacro silenzio: l’orazione di colletta raccoglie, nel mistero che celebriamo, tutti i sussulti della nostra anima e della nostra vita.

da Settimana News

Epifania, Festa dei Popoli in Cattedrale Domenica 6 gennaio, alle 11.15

Domenica 6 gennaio, alle 11.15 in Cattedrale, Messa della Solennità dell’Epifania e Festa dei Popoli presieduta dal Vicario generale monsignor Alberto Nicelli, concelebrata dai cappellani etnici e con i diaconi del servizio diocesano Migrantes: annuncio del Giorno di Pasqua, canti e letture nelle lingue delle diverse comunità cattoliche immigrate a Reggio, processione dei Magi animata dai giovani dello Sri Lanka.

laliberta.info

Festa dell’Assunta: celebrazioni del 15 agosto

L’Ufficio Liturgico Diocesano rende noto il programma delle celebrazione per la festa di Maria Assunta in Cielo, mercoledì 15 agosto.

Mercoledì 15 agosto 2018

  1. Maria Assunta – Titolare della Cattedrale

– ore 8.00 Lodi Mattutine davanti alla Pala dell’Assunta

– ore 11.00 Solenne celebrazione presieduta da Mons. Caprioli Anima il canto la Cappella Musicale della Cattedrale

ore 17.00 Santo Rosario davanti alla Pala dell’Assunta

– ore 18.00 Solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vicario episcopale Mons. Francesco Marmiroli

– ore 19.15 Vespri solenni davanti alla Pala dell’Assunta

* In S. Prospero: S. Messa alle 9; è sospesa quella delle 18.30

* In S. Teresa e in S. Stefano: sospesa la Messa delle ore 10.00

 

Indulgenza plenaria in Cattedrale il giorno 15 agosto

 laliberta.info

In file word da scaricare i testi delle feste del 9 agosto 2018 SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE, vergine e martire Patrona d’Europa, e del 10 Agosto 2018 SAN LORENZO, diacono e martire

In file word da scaricare i testi delle feste del 9 agosto 2018 SANTA TERESA BENEDETTA DELLA CROCE, vergine e martire Patrona d’Europa, e del 10 Agosto 2018 SAN LORENZO, diacono e martire,
per i presbiteri, diaconi, consacrati, per tutte le comunità della Diocesi preparati dall’Ufficio Liturgico, con gli adattamenti della cripta della Cattedrale (per scaricare i testi clicca sui link in basso sopra le relative immagini>>>)

Ufficio Liturgico di Reggio Emilia-Guastalla Calendario liturgico dall’8 al 16 settembre 2017

 

Venerdì 8 settembre – Festa della Natività della Beata Vergine Maria e Apertura dell’Anno Pastorale

In Diocesi sono intitolati alla Natività di Maria [o a Santa Maria Nascente] il Santuario diocesano della Ghiara, i Santuari della Madonna della Pietra a Bismantova, della Madonna dell’Olmo a Montecchio e ben 9 parrocchie: Albinea Alta (titolare con San Prospero V.), Borzano d’Albinea, Brescello (titolare con San Genesio V.), Gazzata di S. Martino in Rio, Madonna di Sotto a Sassuolo, Pianzano di Carpineti, Pratofontana (Reggio Emilia), Scandiano centro e Taneto.

* Nel Santuario della Ghiara, alle 11 il tradizionale Pontificale presieduto dal Vescovo, animato dal Coro diocesano, presenti le Autorità cittadine e provinciali. Tutta la Diocesi — presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, seminaristi, laici impegnati — è convocata alla solenne concelebrazione per l’apertura del nuovo Anno pastorale dal titolo «Cristo ieri oggi e sempre», affidandolo all’intercessione della nostra Patrona, la Madonna della Ghiara; in particolare, il Vescovo Massimo, come i tre anni precedenti, vuole avere al suo fianco i sacerdoti che si sono resi disponibili al servizio delle nuove Unità pastorali.

Santi dell’8 settembre. In genere, coloro che portano i nomi Adriano e Sergio, festeggiano oggi i loro onomastici (non il nostro vescovo emerito, la cui madre, mettendogli quel nome, aveva scelto il santo Adriano festeggiato l’8 luglio!), in memoria rispettivamente di sant’Adriano martire (insieme alla moglie santa Natalia, in Bitinia, attuale Turchia, nel IV secolo) e di san Sergio I Papa (di famiglia siriana, ma nato a Palermo e morto nel 701, fu grande uomo di pace e di riconciliazione; ed è morto l’8 settembre, il giorno proprio che lui aveva scelto come data introducendo nel calendario la celebrazione odierna della Natività di Maria!). Soprattutto in Germania, si ricorda oggi la nascita al cielo di San Corbiniano (+ 8 settembre 725 o 730), missionario (francese? irlandese?) inviato dal Papa in Baviera e considerato dalla tradizione primo Vescovo di Frisinga. Lo citiamo perché 40 anni fa, sulla cattedra di San Corbiniano, come arcivescovo di Monaco-Frisinga, fu eletto dal beato Paolo VI e consacrato Vescovo, Joseph Ratzinger. Divenuto Papa col nome di Benedetto XVI, ha mantenuto nello stemma il simbolo della diocesi tedesca, l’orso di San Corbiniano, con questa spiegazione: nello stemma «compare un orso, di colore bruno (al naturale), che porta un fardello sul dorso. Un’antica tradizione racconta come il primo Vescovo di Frisinga, san Corbiniano, messosi in viaggio per recarsi a Roma a cavallo, mentre attraversava una foresta fu assalito da un orso, che gli sbranò il cavallo. Egli però riuscì non solo ad ammansire l’orso, ma a caricarlo dei suoi bagagli facendosi accompagnare da lui fino a Roma. Per cui l’orso è rappresentato con un fardello sul dorso. La facile interpretazione della simbologia vuole vedere nell’orso addomesticato dalla grazia di Dio lo stesso Vescovo di Frisinga, e suole vedere nel fardello il peso dell’episcopato da lui portato».  L’8 settembre è il giorno della nascita al cielo del beato francese Federico Ozanam, padre di famiglia (Milano, 23 aprile 1813 – Marsiglia, Francia, 8 settembre 1853), fondatore della Società di San Vincenzo, esempio di santità laicale e di carità per questo Giubileo della misericordia. È stato proclamato beato da Giovanni Paolo II a Parigi il 27 agosto 1997, durante le indimenticabili Giornate Mondiale della Gioventù, vent’anni fa.

* L’8 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione (istituita dall’ONU-UNESCO nel 1972).

Sabato 9 settembre – Riapertura del Santuario della Madonna di Bismantova

Nel nuovo calendario liturgico, il 9 settembre è memoria facoltativa di San Pietro Claver (1580-8 settembre 1657). Quest’anno si può però celebrare solo al mattino, in quanto sabato. Pedro, spagnolo nato vicino a Barcellona, entrato nei gesuiti, è stato inviato a studiare sull’isola di Palma di Maiorca, ed è stato ordinato sacerdote nel 1616 a Cartagena (Colombia), dove sbarcavano migliaia di schiavi neri provenienti dall’Africa e deportati in America Latina; quasi tutti giovani, venivano impiegati in lavori durissimi e trattati in modo disumano. Lì divenne l’apostolo dei neri, abbracciando la loro causa. Nel viaggio che Papa Francesco sta compiendo in Colombia, domani mattina, domenica 10 settembre, si recherà a Cartagena, dove c‘è ancora la “porta degli schiavi”, e davanti alla casa santuario di San Pietro Claver reciterà l’Angelus.

Si segnala che il 9 settembre è ricordata anche la Beata Maria Toribia (Maria de la Cabeza) moglie di sant’Isidoro l’agricoltore (Castiglia – Spagna, XII secolo), il compatrono popolare della nostra parrocchia di Rivalta.

In Diocesi, due appuntamenti di questo sabato 9 settembre segnano la ripresa dell’anno pastorale: al mattino, la prima riunione del Consiglio Pastorale Diocesano (l’incontro doveva essere presieduto dal Vescovo, ma Mons. Camisasca, con tutti i Vescovi dell’Emilia Romagna, parteciperà alla celebrazione delle esequie del Card. Carlo Caffarra, alle ore 11, nella Cattedrale di Bologna). Al pomeriggio, la riapertura tanto attesa del Santuario della Pietra di Bismantova, con questo programma: alle 18, Messa solenne presieduta dal Vescovo Massimo per la riapertura del Santuario e la ricollocazione dell’icona della Madonna di Bismantova, portata in pellegrinaggio a piedi dalla Pieve di Castelnovo Monti prima della celebrazione (partenza della processione alle ore 16).

Domenica 10 settembre – XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Nelle preghiere dei fedeli, in comunione con tutta la Chiesa, si ricordi oggi il Papa e il suo ultimo giorno di viaggio per la riconciliazione e la pace in Colombia. Come Diocesi, è bene annunciare e pregare che giovedì 14 nella nostra Diocesi sorella di Sapa sarà ordinato Vescovo il giovane sacerdote Don Simon Kulli, che conosciamo dai tempi in cui era in Seminario, quando iniziò l’aiuto della nostra Caritas all’Albania con l’allora direttore Don Gigi Guglielmi.

* A Reggio in Vescovado, alle 18, il Vescovo Massimo presiede la Santa Messa per l’avvio del cammino di orientamento vocazionale “Il Pozzo di Giacobbe”.

* Nella Basilica della Ghiara, alle 18.30, il Vescovo emerito Adriano è stato invitato a presiedere l’Eucaristia conclusiva della 38ª edizione della Giareda. Nella Messa, i familiari e gli amici lettori, ricorderanno il carissimo Natale Guerra, il primo lettore istituito nella nostra Diocesi nel 1978, coordinatore per oltre tre decenni dei lettori nella proclamazione della Parola nelle celebrazioni diocesane e cittadine, nonché collaboratore del Centro Missionario, scomparso il 21 aprile scorso, venerdì dell’Ottava di Pasqua, giorno tradizionale della stazione cittadina pasquale in Ghiara.

Si segnala al 10 settembre la memoria dei Martiri Sebastiano Kimura, gesuita giapponese, Carlo Spinola, gesuita italiano, Francesco Morales, domenicano, ed altri 50 compagni martiri (sacerdoti, religiosi, sposi, catechisti, vedove, giovani), uccisi a Nagasaki (+ 1622). Il giorno seguente, sullo stesso posto furono uccisi tre ragazzi (Gaspare, Francesco e Pietro), figli di genitori martirizzati il giorno prima. In date vicine e in posti diversi, ci furono altri martiri.

Lunedì 11 settembre

L’11 settembre, giorno libero da memorie liturgiche, è possibile anticipare la memoria — obbligatoria per la nostra Diocesi — di San Venerio Abate, compatrono di Reggio. Così domani, 12 settembre (giorno previsto per San Venerio nel calendario reggiano-guastallese approvato nel 1979), è possibile celebrare la memoria, ripristinata nel calendario liturgico del 2000, del Nome di Maria. Tuttavia, questo è solo un suggerimento: seguendo il Direttorio regionale, infatti, nulla è cambiato e il ricordo di San Venerio rimane fissato al giorno 12.

In ogni caso, nella preghiera dei fedeli si ricordino oggi le vittime degli attentati alle Torri gemelle di New York (11 settembre 2001), e si preghi per la pace nel mondo in questo 16° anniversario della strage che ha segnato in maniera drammatica questi nostri anni di inizio del Terzo millennio.

Martedì 12 settembre

Come accennato sopra, secondo il nuovo calendario liturgico, è possibile celebrare la memoria (facoltativa) del Santissimo Nome di Maria. Pertanto oggi è l’onomastico di coloro che portano il nome di Maria.

Si ricorda nella preghiera il Vescovo emerito Mons. Adriano Caprioli, nel XIX della sua Ordinazione episcopale ricevuta in Duomo a Milano.

Mercoledì 13 settembre – Memoria di S. Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa

S. Giovanni Crisostomo (ca. 349-407), vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa; scrisse e soffrì molto, morì in esilio a Comana, sul Mar Nero. La memoria è obbligatoria.

* Alla sera, nei Santuari mariani della Diocesi: Marce penitenziali del 13 del mese, quest’anno caratterizzate dal ricordo del centenario delle apparizioni mariane a Fatima.

Giovedì 14 settembre – Festa della Esaltazione della Santa Croce

La festa dell’Esaltazione della Croce, che in Oriente è paragonata a quella della Pasqua, si collega con la dedicazione delle basiliche costantiniane costruite sul Golgota e sul sepolcro di Cristo (ricordata al 13 settembre).

* In Diocesi, solo la parrocchia del quartiere periferico di Reggio intorno a Via Adua è intitolata alla Santa Croce. E quest’anno si celebra il centenario della fondazione della chiesa parrocchiale della Santa Croce con un programma di quattro giorni di Sagra speciale, da oggi fino a domenica 17 settembre.

* Oggi ricordiamo nella preghiera la Ordinazione episcopale nella Cattedrale di Santa Teresa di Calcutta a Sapa in Albania, di Don Simon Kulli. Alla celebrazione parteciperà una numerosa delegazione regginao-guastallese con sacerdoti, diaconi, consacrati e fedeli laici, guidata dal Vescovo Massimo, con Don Romano Zanni, vicario episcopale per le missioni, Don Filippo Capotorto, superiore della Congregazione mariana delle Case della Carità, Don Stefano Torelli, responsabile generale dei Servi della Chiesa (che conclude il suo mandato in Albania), Don Carlo Fantini, il primo nostro sacerdote fidei donum in Albania (2002-2011), anni in cui è stato vicario generale del defunto Vescovo Lucjan Avgustini, deceduto prematuramente per malattia il maggio 2016. Don Simon, dopo che è stato amministratore diocesano per oltre un anno, è stato chiamato dunque da Papa Francesco a guidare la Diocesi di Sapa, a 44 anni. Don Simon sarà il secondo sacerdote nato in Albania a diventare Vescovo di una Diocesi albanese, come sappiamo rifondate da San Giovanni Paolo II, dopo la caduta del regime. L’altro sacerdote, che a 41 anni è anche il più giovane Vescovo del mondo a capo di una Diocesi, mons. Gjergj Meta, è stato ordinato vescovo di Rrehshen, il sabato 2 settembre scorso. Queste Ordinazioni sono due piccoli grandi segni, da accompagnare con la nostra preghiera e vicinanza, della speranza che Papa Francesco ripone nella rinata Chiesa in Albania, fecondata dal sangue di numerosi martiri nell’epoca del regime ateo, di cui una quarantina sono stati beatificati il 5 novembre scorso.

* Si ricorda nella preghiera il Vescovo di Crema, Daniele Gianotti, che oggi compie 60 anni; con lui compiono gli anni del nostro clero anche Mons. Giancarlo Gozzi e il Fratello della Carità, Don Giuliano Marzucchi. E, ancora, in questo giorno ricordiamo nella preghiera l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni,nel 38° anniversario dell’ordinazione sacerdotale ricevuta nella sua parrocchia di Cognento.

Venerdì 15 settembre – Memoria della B. V. M. Addolorata

La memoria della Vergine Addolorata ci chiama a rivivere il momento decisivo della storia della salvezza e a venerare la Madre associata alla passione del figlio e vicina a lui innalzato sulla croce. La sua maternità assume sul calvario dimensioni universali.

In Diocesi, l’Addolorata è titolare, con San Celestino I Papa, della parrocchia di Cadelbosco Sopra. È la patrona principale dell’Ordine dei Servi di Maria e delle Monache Serve di Maria (Mantellate), e dunque sarà solennità nella Basilica della Ghiara e nel Monastero di Montecchio.

Si segnala oggi anche la memoria, a 65 anni dalla morte, del Beato Paolo Manna (1872-1952), sacerdote italiano del PIME, missionario in Birmania (oggi Myanmar), fondatore della Pontificia Unione Missionaria, per la diffusione dello spirito missionario nelle comunità cristiane; fu grande promotore della Settimana per l’Unità dei Cristiani. Alla sua intercessione cominciamo ad affidare il viaggio apostolico che Papa Francesco compirà in Myanmar e in Bangladesh a fine novembre.

* Alle 20.30 a San Giacomo città: il Vescovo Massimo presiede la celebrazione eucaristica per l’ingresso del nuovo parroco Don Maurizio Pirola e inizio del ministero in Centro storico di Don Juan Luis Barges, sacerdoti della Fraternità missionaria di San Carlo Borromeo. Verrà ricordato l’ultimo parroco di San Giacomo, il compianto Don Alcide Pecorari, a cinque mesi esatti dalla morte (era il 15 aprile scorso, Sabato Santo).

Sabato 16 settembre – Memoria dei Santi Martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo

La memoria obbligatoria dei Santi Martiri Cornelio, papa, e Cipriano, vescovo, si celebra solo al mattino, in quanto sabato.

Oggi è il 15° anniversario della nascita al cielo del Servo di Dio Card. Francesco Saverio Nguyen Van Thuan (Hué, Vietnam 1928 – Roma 2002), vescovo coadiutore di Ho Chi Minh City (Saigon), imprigionato per tredici anni (1975-1988); visse gli ultimi anni a Roma come Presidente del Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace. È stato ospite in una serata indimenticabile del nostro Festincontro di Azione Cattolica a Reggio.

* Nella Basilica di San Prospero, a Reggio, nella Messa festiva delle 18.30, presieduta dal Vescovo emerito Adriano, si ricorda il X anniversario della morte dell’indimenticabile prevosto, mons. Ennio Anceschi (+ 14 settembre 2007).

* Oggi è il giorno proprio del decimo anniversario del carissimo sacerdote e amico, insegnante di Sacra Scrittura, prof. don Pietro Lombardini. Don Pietro sarà ricordato domani nelle Messe domenicali di San Pellegrino, parrocchia dove ha svolto gli ultimi anni di ministero, prima della prematura morte per malattia. Verrà ricordato anche nella parrocchia di origine, Novellara, dove ha ricevuto l’ultimo saluto nella fede; lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio dedicherà al biblista Don Pietro Lombardini due giornate di studio nel prossimo ottobre.