L’Amerigo Vespucci sarà l’ambasciatrice del Made in ItalyAmerigo Vespucci sarà l’ambasciatrice del Made in Italy

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AGI – Ha 92 anni e se li porta benissimo, tanto da essere stata definita più volte la nave più bella del mondo. L’Amerigo Vespucci, senza dubbio l’unità più longeva in servizio nella Marina Militare, costruita presso il Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, lascia il porto di Genova per portare il meglio dell’Italia in 5 continenti, salutata dalle Frecce tricolori che la stanno sorvolando.

Poi è stata la volta dell’aviazione della Marina. Con la nave parte l’Italia. La sua nuova missione è compiere un giro del mondo che durerà circa 20 mesi, diventando ambasciatrice del made in Italy. Come spiega il Capo di Stato maggiore della Marina militare, l’ammiraglio Enrico Credendino, oggi il Vespucci “si appresta a compiere un’impresa storica, arriverà in 5 continenti attraversando 3 oceani, 31 porti, 28 paesi per oltre 20 mesi”. E nelle tappe più significative, saranno allestiti dei ‘villaggi Italia’ per presentare i nostri prodotti. 
C’è da dire che il “Vespucci da oggi si aggiungerà alle 11 navi della marina che stanno già operando fuori dal Mediterraneo, un record per la Marina – ricorda Credendino -. Questo a tutela degli interessi nazionali. Vespucci e i mezzi più performanti della Marina rappresentano uno strumento di diplomazia navale, che riveste un’importanza primaria a sostegno dell’Italia”.
A far funzionare questo complesso gioiello, lungo oltre 100 metri, c’è un corposo equipaggio, che è il “vero motore” dell’Amerigo Vespucci, composto da 264 militari. Integrato dagli Allievi (circa 130 ogni anno) e dal personale di supporto dell’Accademia Navale, arrivando anche a superare le 400 unità.

Lo storico veliero navigherà per “raccontare l’Italia, l’arte, la cultura, la storia, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia, l’industria” sottolinea il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Questo insieme fa di questa nazione quello che è, e fa del nome Italia uno dei nomi più evocativi”.

“Made in italy ha un significato nel mondo, ma non per noi, per questo governo o per i dieci che lo hanno preceduto – dice Crosetto -, ma perché il nome Italia evoca il Colosseo, Raffaello, Leonardo, ma anche Armani e la Ferrari. Un insieme di cose che hanno attaccato a quel nome il senso della bellezza, la cultura e la storia, la capacità di guardare al futuro. Noi custodiamo questo patrimonio, che ci è dato senza che ce lo meritiamo, costruito negli anni”. Per tutti questi motivi, la nave “sarà accolta in modo straordinario – conclude -: perché non arriverà solo la nave più bella del mondo, ma arriverà l’Italia”.
Al progetto, voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, partecipano la Presidenza del Consiglio dei Ministri e 11 ministeri. L’iniziativa toccherà nei circa due anni di circumnavigazione del globo diversi porti dove, nelle tappe più significative, saranno allestiti dei ‘villaggi Italia’ per presentare i nostri prodotti. Luigi Romagnoli comandante della nave ha accolto il ministro Crosetto, e le altre autorità.

Il primo a prendere la parola è il sindaco di Genova Marco Bucci che si è detto “molto orgoglioso per questa cerimonia”, il progetto “è una cosa che tocca il cuore”, attorno al viaggio c’e’ il nostro modo di vivere, c’e’ l’Italia che gira il mondo”. A Genova “abbiamo tutti il sangue salato e ne siamo molto orgogliosi, grazie per aver scelto la città di Genova. Buon vento Vespucci”.

Turismo, Enit: impennata di prenotazioni per l’Immacolata

– Italia in ripresa con prenotazioni in aumento anche fino al 100 per cento in alcune città d’arte. Per il Ponte dell’Immacolata dal 7 all’11 dicembre le offerte sulle maggiori Ota (Online Travel Agencies) fanno registrane un buon tasso di saturazione delle strutture ricettive. Le prenotazioni delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali Ota sono attualmente al 35% per la settimana dal 5 al 12 dicembre, una percentuale in crescita rispetto al 19,6% dello stesso periodo del 2021.

Con picchi nelle giornate del ponte dell’immacolata dall’8 al 10 dicembre quando il tasso di saturazione rispettivo raggiunge il 43,8%, il 50,2% e 44,9% contro il 14,6%, 16,7% e 19,7% del 2021. È il turismo montano a trainare la stagione essendo in testa alle preferenze e sempre nelle giornate del ponte supera di gran lunga la media nazionale con il 62,4%, 68,9% e 60,0% della disponibilità prenotate. Bene anche il lago (8 dicembre 47,4%; 9 dicembre 52,4%: 10 dicembre 49,8%), il turismo culturale (48,3%; 56,1%; 47,8%) e quello termale (51,6%; 53,1%; 46,4%). I viaggiatori internazionali confermano le proprie preferenze per l’Italia anche in questo anticipo di Natale.

Per la settimana dal 5 all’11 dicembre le prenotazioni aeree dall’estero verso l’Italia sono oltre 74mila e aumentano del +57,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. Sono soprattutto viaggiatori provenienti da Usa e Penisola Iberica. Gli arrivi aeroportuali dall’estero sono trainati dalle provenienze statunitensi (10.689; +37,9% sul 2021) e spagnole per le quali si rileva anche la crescita maggiore rispetto alla stessa settimana 2021 (7.168; +78,8%). In leggera flessione il dato dalla Francia che, al momento, vede un calo del -4,1%

L’Italia non raggiunge in questa settimana i volumi dei competitor Spagna e Francia ma li supera per performance di crescita con un +57,3% nella settimana 5-11 dicembre 2022 sul 2021 rispetto a Spagna (+15,5%) e Francia (+42,7%) e Grecia (+48,1%) superate di 10 punti percentuali. Anche le città d’arte si fanno notare. Al netto dei volumi, le prenotazioni aumentano più del 100% verso Verona (+141,7%), Torino (+131,3%) e Palermo (+121,1%). Seguono Roma (+89,2%) e Trieste (+73,3%). “Si stanno raggiungendo i livelli del 2019: se nel complesso per la settimana che copre il ponte dell’Immacolata il risultato complessivo delle prenotazioni aeree verso l’Italia è indietro del -31,7%. Fa ben sperare invece il dato positivo secondo cu si assottiglia il gap per le prenotazioni dagli USA del -4,8%” dichiara Ivana Jelinic Ceo Enit.

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La voglia di Italia è sempre più in crescita. Nel 2021 l’Italia resta la destinazione più gettonata e lo sarà anche nel 2022

Così il Bel Paese con Enit-Agenzia Nazionale del Turismo italiana punta sul turismo del lusso e ha preso parte alla Iltm di Cannes fino al 9 dicembre con gli operatori del settore e le Regioni per promuovere le magnificenze del Paese. Coinvolti da Enit oltre 1700 buyers internazionali, 92 operatori, 28 t.o. privati e gli enti locali italiani per un’esposizione di 520 mq. Lo Stand Italia (il più grande stand tra gli enti del turismo presenti) ha fatto da cabina di regia per networking di alto profilo che orientano l’offerta del turismo del lusso.  Iltm è l’unico evento globale dedicato all’industria dei viaggi di lusso e offre ai buyer di viaggi una collezione senza pari di esperienze turistiche internazionali. La fiera è una piazza di broker, relazioni e affari e nella ritrovata edizione in presenza 2021 ha messo in contatto tour operator / Dmc, Mice, hotel di lusso, meeting planner per offrire agli acquirenti internazionali un’ampia selezione di prodotti e servizi, tra cui boutique Hotel, resort sulla spiaggia, attrazioni culturali e uniche, ecoturismo per famiglie, esperienze di viaggio enogastronomico, glamping, golf resort, sedi per riunioni e conferenze, meraviglie naturali, sport all’aria aperta, ville private, appartamenti serviti, esperienze di shopping, stazioni sciistiche, spa e benessere, enti per il turismo, matrimoni e lune di miele, noleggio yacht e vacanze in barca a vela e molto altro ancora. L’Italia come destinazione di lusso è stata svelata a Cannes in tutta la sua magnificenza, mettendo in mostra l’eccellenza, la competenza, la diversità, la creatività, il calore e la sicurezza del Paese, una delle massime priorità in questi tempi. Con la riapertura del mondo degli affari, il lusso e il turismo saranno un vero trampolino di lancio per la crescita dell’economia italiana. Il turismo è un’industria italiana in forte crescita: si ricorda che l’80% degli acquisti pre-Covid nel settore del lusso in Italia sono stati effettuati da turisti stranieri. Questo mercato di nicchia rappresenta il 3% del PIL del Paese (in termini di mercato turistico corrispondente al 13% del Pil) e funge da volano per l’economia italiana. Il turismo di lusso genera il 15% del fatturato totale del settore alberghiero e il 25% della spesa turistica totale (diretta e indiretta). I turisti internazionali di fascia alta spendono in Italia circa 25 miliardi di euro (7 miliardi di euro per l’alloggio, 2 miliardi di euro per la ristorazione e 14 miliardi di euro per le visite/tour/shopping). Se confrontiamo il comportamento dei turisti, possiamo vedere che pranzi, visite, tour, shopping per i turisti di fascia alta rappresentano il 72% della loro spesa, rispetto al 58% per i turisti di altro target (una differenza del 14%). Questo rende il turismo di lusso un ingrediente essenziale per qualsiasi strategia di ripresa per l’Italia e la sua economia, con un impatto significativo su una serie di imprese e industrie nazionali italiane. Il turismo di fascia alta tende anche a elevare il resto dell’industria turistica italiana, contribuendo a promuovere il patrimonio regionale e culturale del Paese. “L’Italia è una destinazione in grado di rispondere anche alle esigenze del turismo luxury che non ha perso nulla del suo fascino – ha commentato il Presidente Enit Giorgio Palmucci – Circa il 45% dei viaggiatori di fascia alta è venuto in Italia almeno una volta negli ultimi cinque anni e circa il 13% è venuto almeno quattro volte negli ultimi cinque anni (principalmente europei e russi). In termini di esperienza di viaggio, l’Italia è la prima destinazione per i viaggiatori di fascia alta, che vengono principalmente per arte, cultura, cibo e bevande stando alle indagini elaborate da Altagamma con la collaborazione di Enit, Bain & Company, Boston Consulting Group e Global Blue”. Tradizionalmente, il turismo di lusso richiede un’esperienza unica, autentica e di alta qualità, fornita da servizi personalizzati ed esclusivi. Nel post pandemia sono emerse nuove esigenze di appagamento interiore da parte dei viaggiatori che ora sono alla ricerca di esperienze più spirituali ed emotive (fonte: CNR-IRISS). Il turismo di lusso quindi è fondamentale per un ritorno alla crescita e sarà probabilmente il primo settore dell’industria del turismo a tornare ai suoi picchi passati in Italia. I viaggiatori di fascia alta vogliono tornare a viaggiare e approfittare delle bellezze del mondo, soprattutto in Italia. Saranno i primi a farlo, proprio perché possono permettersi standard più elevati di comfort e sicurezza. Entro il 2025 la clientela del lusso in Italia raggiungerà i 450 milioni rispetto ai 390 milioni del 2019, principalmente per la crescita della classe media, soprattutto in Asia (fonte: Ufficio studi Enit su rapporto sul turismo italiano – CNR – IRSS). L’Italia resta il Paese più attrattivo per le vacanze di lusso. È tradizionalmente considerata la meta ideale per i clienti a reddito più elevato, per le famiglie, per le lune di miele, e sta attirando un numero crescente di millennial e Generazione Z. Rappresentando il 20% dei turisti internazionali, sono questi la nuova clientela in questa fase di ripresa, con nuovi desideri e aspettative. Le vacanze di lusso sono diventate un modo per farsi notare, confermare il proprio status e identificarsi come parte di un gruppo sociale d’élite. I viaggiatori contemporanei condividono le proprie esperienze sui social network e si fanno promotori del proprio viaggio (fonte: CNR-IRSS). Stando all’Ufficio studi Enit su dati Istat I soggiorni negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso. Le notti complessive negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, sono circa 11,7 milioni nel 2019 (+3,2% sul 2018). La componente internazionale aumenta del +2,7% nel 2019 sul 2018 e rappresenta quasi il 76,0% del totale presenze in queste strutture ricettive. Permanenza media negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso. Gli arrivi dei turisti dall’estero presso gli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso sono oltre 2,9 milioni nel 2019 e sono in crescita del +4,0% rispetto al 2018. La permanenza media in questa tipologia di esercizi ricettivi è di 3 notti. Oltre 4.058.174 presenze totali nel 2020 negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso di cui 2.227.632 estere e 1.830.542 italiane. Per soddisfare le esigenze del settore e le richieste di questa clientela nuova, l’Italia è attiva anche sulla digitalizzazione del settore. e  per adattarsi all’attuale pressante situazione ambientale e ai nuovi valori e aspirazioni dei viaggiatori di fascia alta, Enit orienta anche il settore del lusso ad un approccio sostenibile.

Fonte: Enit

Enit Turismo. L’Italia non si lascia abbattere dal Covid e anzi con il turismo reagisce meglio di altri Paesi

Il settore infatti – nonostante il contesto complesso – sta godendo di un periodo di tenuta soprattutto in alcune località. Promette bene la settimana di Ferragosto dal 10 al 16 agosto 2020: la Penisola risulta quasi sold out. L’Italia fa meglio della Spagna: già “vendute” il 79% delle disponibilità di offerte online (fonte Booking.com) mentre il Paese iberico è al 72 per cento di prenotazioni online. In Italia spiccano le maggiori destinazioni balneari: non più disponibili l’80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino-Treporti, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento. Anche la montagna italiana vede le destinazioni delle Alpi non più disponibili all’84%, correndo la competizione con quelle francesi (87%). Alla data del 30 luglio, l’analisi delle prenotazioni aeroportuali da agosto a ottobre in confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, indicano ancora un calo delle prenotazioni sia in Italia che negli altri Paesi analizzati, nonostante l’Italia nel correre dei mesi estivi recuperi spazio di mercato. Nel complesso tra agosto e ottobre sono 191 mila 533 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per l’Italia, 204 mila 641 per la Spagna e 150 mila 672 per la Francia. Certo si tratta di un momento in continua evoluzione in cui le performance del settore sono evidentemente connesse all’andamento dell’epidemia in Italia e nel resto del mondo. In termini economici, tenendo costante il Pil totale dell’Italia 2019, il confronto indica che il contributo diretto del turismo all’economia italiana diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 rispetto al 2019 quando rappresentava il 5,7 del prodotto interno lordo. Si prevede, quindi, che il contributo totale (che comprende gli effetti indiretti e indotti, nonché l’impatto diretto) del settore diminuirà di -5,8 punti percentuali, rispetto al 13% del Pil nel 2019. Come per gli impatti diretti, la riduzione prevista per l’Italia è inferiore rispetto agli altri Paesi selezionati (-7,4% la Spagna sul valore 2019). Inoltre l’Italia continua a campeggiare sugli altri Paesi con 882,7mila mention totali sul travel Italia di cui 83,3 mila provenienti dal web e 799,4 mila dai social. Le mention hanno prodotto 233,7 milioni di interazioni totali. Il tema “bonus vacanza” produce un miliardo e 100 milioni di visualizzazioni seguito dal tema turismo con 362,2 milioni di visualizzazioni.