La sfida di una Chiesa aperta alla novità

cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg

«Non bisogna fare un’altra Chiesa, bisogna fare una Chiesa diversa»: raccogliendo idealmente il testimone da Yves Congar, Papa Francesco ha rilanciato «la sfida» per una “Chiesa diversa” «aperta alla novità che Dio le vuole suggerire». Presiedendo stamane, nell’Aula nuova del Sinodo, un momento di riflessione per l’inizio del processo sinodale, alla vigilia della messa di apertura, Papa Bergoglio ha fatto propria l’intuizione del cardinale domenicano francese (1904-1995) protagonista del concilio Vaticano II .

Indicando tre parole-chiave — comunione, partecipazione, missione — il vescovo di Roma ha individuato anche altrettanti rischi — formalismo, intellettualismo e immobilismo — auspicando «un tempo di grazia che, nella gioia del Vangelo, permetta di cogliere» altrettante opportunità: la prima, incamminarsi «non occasionalmente ma strutturalmente verso una Chiesa sinodale»; la seconda, «diventare Chiesa dell’ascolto»; la terza, essere «Chiesa della vicinanza».

Il discorso del Papa