La politica del buon cristiano

«Ogni cristiano ha il dovere di contribuire con le proprie energie alla costruzione di un’azione politica buona. I cristiani direttamente impegnati in politica, a maggior ragione». È quanto afferma il vicario episcopale di Milano per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale, Luca Bressan, in un intervento pubblicato, domenica 21 ottobre, sull’inserto diocesano «Milano Sette» del quotidiano «Avvenire». Nella stessa pagina, viene ricordata anche l’iniziativa promossa dal Decanato di Legnano «Vedo, sento… parlo?», un serie di incontri nelle scuole orientati a promuovere legalità e contrasto alla mafia.
I doveri del cristiano in politica – scrive monsignor Bressan – sono stati di recente ricordati dall’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola quando, nella lezione inaugurale della Scuola diocesana di Formazione sociale e politica, ha parlato della «necessità di una nuova cultura della politica, in cui possano formarsi soggetti sociali capaci di vita buona e di amicizia civica, necessarie nell’odierna società plurale». Soprattutto in questo momento – scrive monsignor Bressan – «la Chiesa ambrosiana intende intensificare il suo sforzo educativo. Ogni cristiano, in un momento così delicato, deve essere educato a sentire in un modo ancora più forte la responsabilità che porta verso tutti gli uomini, suoi fratelli, nella costruzione con loro del tessuto sociale, e nella custodia del bene comune».

(©L’Osservatore Romano 21 ottobre 2012)