A Imola arriva il vescovo-rock: grande festa per l’ordinazione di Giovanni Mosciatti 

Corriere tv

Il neo-vescovo ha una grande passione per la musica e dopo le celebrazioni in chiesa, si è scatenato sul palco allestito vicino al Castello Sforzesco.Giovanni Mosciatti è stato ordinato vescovo di Imola e vista la sua passione per il rock ha voluto festeggiare regalando ai fedeli un concerto vero e proprio sul palco allestito accanto al Castello Sforzesco. Il prete 61enne è originario di Matelica. Don Giovanni ha anche fondato una band che si chiama «turno di guardia». (

Italia Otto per mille, il crollo della Chiesa cattolica


Il Messaggero 

(Luca Cifoni) In sette anni, il numero di italiani che hanno deciso di destinare l’otto per mille dell’Irpef alla Chiesa cattolica è diminuito di circa due milioni. È calata però complessivamente anche la quota di contribuenti che hanno espresso una scelta in dichiarazione dei redditi e questo fatto, insieme all’aumento dell’importo assoluto dell’otto per mille, ha permesso alla Cei di non risentire dal punto di vista finanziario – almeno per quest’anno – del calo delle preferenze. 

Anche il Vaticano diventa plastic free: stop alla vendita della monouso


TGCom24 

Lo Stato papale ha raggiunto un alto grado di riciclo: il 55% dei rifiuti viene infatti differenziato, con lʼobiettivo di arrivare al 70-75% in tre anni — Pur essendo uno degli Stati più piccoli del mondo, anche il Vaticano procede sulla strada della diminuzione del consumo di plastica e si appresta, entro fine anno, a diventare completamente plastic free. La città leonina ha infatti disposto lo stop alla vendita della plastica monouso

Vaticano Celebrate le esequie del cardinale Paolo Sardi. Consacrato nella verità

L’Osservatore Romano
All’altare della Cattedra della basilica Vaticana si sono svolte nella mattina di lunedì 15 luglio le esequie del cardinale Paolo Sardi, diacono di Santa Maria Ausiliatrice. Al termine Papa Francesco ha presieduto il rito dell’«ultima commendatio» e della «valedictio». La messa è stata celebrata dal cardinale Tarcisio Bertone, dell’ordine dei vescovi (pubblichiamo in questa pagina ampi stralci della sua omelia). Hanno concelebrato tredici porporati, sette presuli — tra i quali gli arcivescovi Jan Romeo Pawlowski, delegato per le Rappresentanze pontificie, e Giampiero Gloder, presidente della Pontificia accademia ecclesiastica — e una quindicina di prelati e sacerdoti, tra cui monsignor Paolo Luca Braida, capo ufficio della Segreteria di Stato.

Malgrado gli annunci del presidente Donald Trump. Limitati negli Usa i raid contro i migranti irregolari

L’Osservatore Romano

Sono state limitate nel fine settimana le operazioni contro i migranti irregolari negli Stati Uniti, rispetto agli annunci di raid massicci indicati dal presidente, Donald Trump. Secondo quanto riferito da alcune associazioni per la difesa dei diritti civili, le operazioni sarebbero stati contenute, simili a operazioni di routine.
Diversi media nordamericani hanno reso noto che gli agenti federali dell’Immigrations and Customs Enforcement (Ice, l’Agenzia che si occupa della lotta all’immigrazione irregolare) hanno il compito di ricercare circa duemila persone che non hanno lasciato gli Stati Uniti, malgrado l’ordine di espulsione. 

Venezuela Mentre i sostenitori di Maduro scendono in piazza contro Bachelet. Campagna di vaccinazione per i bambini


L’Osservatore Romano 

L’Unicef ha dato inizio ieri a una massiccia campagna di vaccinazione in Venezuela contro la poliomielite a favore di più di 1,3 milioni di bambini, minori di 5 anni. Oltre all’agenzia Onu, la campagna è coordinata dal ministero della Salute, con il sostegno della Pan American Health Organization (Paho).

Sala stampa: slittano le nuove nomine. Servono ulteriori approfondimenti …

Da giorni in ambienti vaticani si diceva che le nuove nomine per la Sala stampa della Santa Sede, dopo la fine del periodo “ad interim” dell’attuale Direttore Alessandro Gisotti, sarebbero state pubblicate oggi lunedì 15 e Il Sismografo ne ha dato ieri alcuni anticipazioni, in particolare sui nomi scelti. Nelle ultime ore però in Vaticano sono sorti alcuni dubbi e quindi si è scelto la via del rinvio momentaneo, anche perché non sembra esistere nessuna fretta. Occorrono ulteriori approfondimenti – per i quali tra l’altro i tempi previsti sono piuttosto brevi – proprio perché alla fine si tratta di nomine che dovrebbero portare il sigillo del Santo Padre Francesco.
Per ora non resta che attendere le decisioni vaticane che arriveranno quando tutto sarà chiarito.
80 anni fa il primo Ufficio Informazioni della Santa Sede. La Sala stampa vaticana oggi, il profilo del “portavoce papale”, la comunicazione di Jorge Mario Bergoglio
Il 20 febbraio 1939, 80 anni fa, fu costituito l’Ufficio Informazioni della Santa Sede, il primo in assoluto di natura giornalistica nella storia della Chiesa, 107 anni dopo l’Enciclica di Papa Gregorio XVI (Mirari Vos, 15 agosto 1832) in cui si condannava la libertà di stampa. L’Ufficio Informazioni operava vicino al Cortile di San Damaso e il suo scopo preciso era quello di fornire notizie ai giornalisti in occasione della morte e dei funerali di Papa Pio XI, avvenuta 10 giorni prima (10 febbraio 1939) e del Conclave del 1° e 2 marzo in cui oltre 60 cardinali elessero nuovo Vescovo di Roma Eugenio Pacelli, Pio XII. 
Una nota storica ufficiale del Vaticano così racconta questa nascita: “Il 20 febbraio 1939 fu istituito l’«Ufficio Informazioni» de «L’Osservatore Romano», e gli fu affidato il compito di trasmettere informazioni ai giornalisti ammessi (cfr. O.R. 23 febbraio 1939). Nel 1966 la Sala Stampa, che era stata istituita come organismo informativo del Concilio Vaticano II, assorbì il precedente ufficio e cominciò a funzionare come Sala Stampa della Santa Sede a cura della Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali. (…) La Costituzione ApostolicaPastor Bonus sulla Curia Romana del 28 giugno 1988 al n. 43 assegna la Sala Stampa come «speciale ufficio» dipendente dalla Prima Sezione della Segreteria di Stato che pubblica e divulga le «comunicazioni ufficiali riguardanti sia gli atti del Sommo Pontefice sia l’attività della Santa Sede». (…) Infine, con il Motu Proprio di Papa FrancescoL’attuale contesto comunicativo del 27 giugno 2015, la Sala Stampa della Santa Sede è stata integrata nella Segreteria (ndr. ora Dicastero) per la Comunicazione il 1° gennaio 2016.”
Veronica Giacometti, autrice del libro “Anche i papi comunicano. La comunicazione nella storia della Sala Stampa Vaticana” (Tau Editrice) osserva: “Nel corso degli anni il Servizio Stampa è stato spostato nei luoghi del Palazzo Apostolico fino a trovare ubicazione in Via del Pellegrino. Ma la vera svolta arriva nel 1963 per opera di Paolo VI che crea il “Comitato per la Stampa” per il Concilio Vaticano II. I giornalisti vengono ubicati fuori dalle Mura Leonine e La Sala Stampa della Santa Sede ebbe un nome e un regolamento. Era il 6 Ottobre 1966.”
D’allora la Sala stampa, ed è così tuttora, è andata avanti su un doppio binario che non sempre ha facilitato il suo compito. Da una lato dipende direttamente dalla Segreteria di Stato (dal Segretario di Stato e, in particolare, dal Sostituto) poiché in molte questioni e momenti è il vettore ufficiale della Sede Apostolica. Al tempo stesso però dipende, in materia organizzativa e logistica, di altri enti vaticani. Per diversi anni la Sala stampa ha avuto come referente la scomparsa Pontificia commissione per le comunicazioni sociali. Ora invece, da quando lo ha deciso Papa Francesco, la Sala stampa dipende dal Dicastero per la comunicazione nato nel giugno 2015.
Un’altra questione non ancora codificata, soprattutto nell’attuale pontificato di Francesco, riguarda la figura del “portavoce del Santo Padre” che fino allo spagnolo Joaquín Navarro-Valls appariva chiarissima. Navarro-Valls “era” il portavoce del Pontefice. Con Papa Benedetto XVI e padre Federico Lombardi questo profilo sfumò notevolmente seppure, in numerose e rilevanti circostanze, il gesuita è apparso chiaramente come “portavoce papale”. Con il papato di Jorge Mario Bergoglio, il Direttore della Sala stampa, prima p. Lombardi, poi Greg Burke e infine Alessandro Gisotti, non ha avuto più, in modo continuo, il profilo di “portavoce del Papa”.
P. Lombardi più di una volto osservò: “Il Papa non ha bisogno di un portavoce”.
Ed è così. I fatti di questi oltre sei anni di pontificato lo dimostrano.
In questi anni abbiamo visto una modifica sostanziale del profilo “portavoce”. E’ palese e pacifico che Papa Francesco non desidera un “portavoce” e che preferisce parlare in prima persona. Non sente il bisogno di questa figura anche perché è lui a gestire le comunicazioni pontificie, proprio come ha fatto alla guida dell’arcivescovado di Buenos Aires.
Direttori
-Angelo Fausto Vallainc (19 ottobre 1966 – 4 luglio 1970 nominato vescovo ausiliare di Siena)
-Federico Alessandrini (11 luglio 1970 – 3 giugno 1976 ritirato)
-Romeo Panciroli (3 giugno 1976 – 5 settembre 1977 nominato direttore) (ad interim)
-Romeo Panciroli (5 settembre 1977 – 6 novembre 1984 nominato pro-nunzio apostolico in Liberia e in Gambia e delegato apostolico in Sierra Leone e Guinea)
-Joaquín Navarro-Valls (4 dicembre 1984 – 11 luglio 2006 ritirato)
-Federico Lombardi, S.J. (11 luglio 2006 – 31 luglio 2016 dimesso)
-Greg Burke (1º agosto 2016 – 31 dicembre 2018 dimesso)
-Alessandro Gisotti, dal 31 dicembre 2018 al 15 luglio 2019 (ad interim)
Vicedirettori
-Pierfranco Pastore † (3 giugno 1976 – 4 dicembre 1984 nominato segretario della Pontificia commissione delle comunicazioni sociali)
-Giulio Nicolini † (4 dicembre 1984 – 16 luglio 1987 nominato vescovo di Alba)
-Giovanni D’Ercole, F.D.P. (1987 – 1990)
-Piero Pennacchini (1990 – 1995)
-Ciro Benedettini, C.P. (1995 – 2016)
-Greg Burke (1º febbraio 2016 – 31 luglio 2016 nominato direttore)
-Paloma García Ovejero (1º agosto 2016 – 31 dicembre 2018)

Lettera del cardinale vicario De Donatis ai parroci della diocesi di Roma. Nelle équipe pastorali «esploratori coraggiosi»


L’Osservatore Romano 

Dodici, come gli apostoli, ma anche di meno o di più (il numero è significativo ma non vincolante), purché «fuori dalle righe», «appassionati dello squilibrio», «esploratori coraggiosi», in grado di porsi all’«ascolto creativo della realtà e delle storie di vita»: dovrebbero avere queste caratteristiche le persone componenti l’équipe pastorale che collabora stabilmente con il parroco.