Reggio Emilia, in Sant’Agostino il saluto a Don Gionatan Giordani

Nominato dal Vescovo parroco a Correggio, Don Gionatan ha presieduto la Santa Messa vespertina di saluto in una chiesa gremita di fedeli di tutte le età intervenuti per ringraziarlo di una permanenza capace di incidere e di creare forti relazioni con le comunità, in particolare con i ragazzi e i giovani

REGGIO EMILIA – 18 ottobre 2019 – 17 settembre 2022: neppure tre anni è durata la presenza di don Gionatan Giordani come vicario parrocchiale nella parrocchia dei Santi Agostino, Stefano e Teresa; una permanenza breve, ma capace di incidere e di creare forti relazioni con le comunità, in particolare con i ragazzi e i giovani.

Lo ha testimoniato la chiesa parrocchiale di Sant’Agostino gremita di fedeli di tutte le età, dove sabato 17 settembre don Gionatan – che il vescovo ha nominato parroco in solidum a Correggio – ha presieduto la Santa Messa vespertina di saluto.

Un don Giordani particolarmente emozionato – al suo fianco il parroco don Luca Grassi con cui ha condiviso questo triennio che ha portato alla nascita di un’unica parrocchia: più volte durante l’omelia e il saluto finale la sua voce si è incrinata; il sacerdote non ha nascosto la sua commozione e gli applausi ripetuti dei fedeli lo ha incoraggiato a proseguire.

Amministrare con responsabilità le ricchezze che Dio affida ad ognuno, in particolare al sacerdote; fedeltà, responsabilità, umiltà: queste le note che devono caratterizzare chi serve il Signore nei fratelli. Don Gionatan ha sottolineato la bellezza di donarsi per il Regno di Dio e ha ricordato che non si possono servire nel contempo due padroni: Gesù e il denaro. Servire Dio è la grande ricchezza. Il Signore non fa sconti sul Vangelo; mette sempre davanti delle sfide. Il servire Dio insegna a vivere la Chiesa come relazione, a superare i confini: ci fa vivere la Chiesa come casa.

Nel saluto finale don Giordani ha ripercorso il triennio trascorso nella parrocchia dei Santi Agostino, Stefano, Teresa, focalizzando in particolare alcuni ambiti di apostolato: gli adolescenti, i giovani, i poveri attraverso la Caritas, gli ammalati, gli anziani.

E’ stato un fiume di ricordi: campeggi, incontri formativi, pellegrinaggi come il recentissimo in Albania. Ma soprattutto di relazioni intessute con pazienza, rafforzate e che certamente resteranno salde e continueranno. Nella parrocchia cittadina dei Santi Agostino, Stefano e Teresa don Gionatan ha veramente “trovato casa” ed è per questo che il distacco non è facile.

Ha evidenziato poi la bellezza e la ricchezza di fede che contraddistingue questa parrocchia che per tre anni ha generosamente servito con passione; ha posto l’accento sulla carità diffusa e l’attenzione preziosa alla liturgia, alle missioni, ai bimbi attraverso il grest, alla famiglie, a chi è in situazione di disagio che la connotano.

Ai ragazzi ha raccomandato: siate esigente nel desiderare di vivere cose belle e grandi; e ai giovani: siete di Cristo, cercate di costruire con passione la vostra vita. Sono stati il centro del suo ministero, causa di preoccupazioni, pensieri, “incavolature”, ma soprattutto di bellissime esperienze. E soprattutto la forte raccomandazione ai tanti educatori di proseguire con tenacia e generosità nel loro servizio.

Un celebrazione eucaristica intensa quella di sabato sera, in cui le comunità parrocchiali che costituiscono la parrocchia – nella sue varie componenti – erano presenti, attraverso anche testimonianze e doni significativi.

Al termine della celebrazione il chiostro ha ospitato un vivace e partecipato momento di condivisione concluso, come da tradizione, dal taglio della torta benaugurante.

fonte: Stampa Reggiana