La differenza che fa crescere la Chiesa

Con il nuovo anno anche il nostro inserto presenta delle novità: uscirà il 2 di ogni mese, in modo che sia possibile abbonarsi al solo mensile, e comunque trovarlo in edicola con sicurezza.
Speriamo così che faccia parte della vita di un numero di lettrici/lettori sempre più ampio.
Diciamo lettori, oltre che lettrici, perché non solo su queste pagine – come avrete visto – scrivono anche uomini, ma pure perché noi ci rivolgiamo anche ai lettori di genere maschile.
Sia per informarli della varietà e della ricchezza della presenza femminile nella vita della comunità cattolica in particolare, ma in sostanza cristiana,
del presente e del passato, sia perché, di fronte a questo punto di vista, si rendano conto con maggiore consapevolezza della loro identità.
Il riconoscimento e la conoscenza del ruolo femminile presuppongono, infatti, una analoga presa di coscienza della diversità maschile che agisce nella Chiesa, delle sue modalità di vivere l’esperienza religiosa e di trasmetterla, del suo rapporto con le donne.
Perché il rapporto fra donne e uomini non è riconducibile semplicemente alla constatazione dei diversi gradi di visibilità e di potere, ma deve portare a un interrogarsi sulla necessità di una vitale presenza, nella comunità cattolica, di entrambe le parti che la compongono.
La vitalità della Chiesa può riaccendersi solo rispettando quella differenza costitutiva dell’umanità voluta da Dio, e operando per un suo riequilibrio.
Non solo la procreazione umana, infatti, ma anche quella simbolica e spirituale richiede un apporto di diversa natura, una collaborazione sempre più viva e riconosciuta fra donne e uomini, fra approccio maschile e approccio femminile ai problemi e alle realtà che la Chiesa deve affrontare.
Perché questo miracolo avvenga, perché la Chiesa sviluppi sempre più profondamente questo intreccio di collaborazione fra donne e uomini, che è stato il suo carisma fin dalle origini evangeliche, svolgiamo il nostro modesto lavoro di informazione e riflessione, ma soprattutto siamo consapevoli che è indispensabile la preghiera, a cui facciamo ricorso, come spiega la nostra immagine di copertina, per ispirare un impegno per tutto l’anno. (l.s.)

(©L’Osservatore Romano 2-3 gennaio 2013)