Festival Biblico: ecco i 200 appuntamenti per festeggiare i 20 anni

È “Agape” il filo conduttore della rassegna 2024 presentata a Vicenza, dove ha avuto origine prima di espandersi a tutta Italia: quest’anno entrano anche Alba, Catania e Genova

La presentazione del Festival biblico 2023 nella sala Stucchi del comune di Vicenza

La presentazione del Festival biblico 2023 nella sala Stucchi del comune di Vicenza – Romina Gobbo

avvenire.it

Il Festival Biblico, iniziativa della diocesi di Vicenza e Società San Paolo, compie vent’anni. E festeggia con oltre 200 appuntamenti, in programma tra Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto (TV), Treviso, Chioggia (Ve), Alba (Cn), ma anche nelle new entry Alba Catania e Genova, dal 18 aprile al 26 maggio, e con un’iniziativa speciale conclusiva, il Festival Biblico tech, il 9 e 10 novembre. Inaugurata oggi, nella sala Stucchi del comune di Vicenza, la ventesima edizione – il cui filo conduttore è “Agape” – si è aperta con i saluti del sindaco Giacomo Possamai e del vescovo Giuliano Brugnotto, che ha sottolineato come «il Festival biblico sia un modo per la Chiesa di stare nel mondo, nonché un appuntamento per creare coscienza».

«Agape è il nucleo sintetico e generativo di tutta la Sacra Scrittura. E, nello stesso tempo, è anche la grande risorsa che il cristianesimo di oggi può mettere in campo nella società; è il grande contributo che i cristiani possono offrire. Agape è l’amore generativo di Dio, che Egli espande su tutte le creature come anima del loro esistere», ha spiegato don Roberto Tommasi (presidente del Festival, in rappresentanza della diocesi).

«Si tratta di un tema trasversale a tutte le Sacre Scritture – ha aggiunto la direttrice generale, Roberta Rocelli -, potente nella sua essenzialità e radicale per questi tempi, perché suggerisce un modo di abitare il mondo, a livello sociale e civile, rivelandosi nella concretezza delle relazioni della vita di ogni giorno. La prima lettera di Giovanni, in particolare il capitolo 4, versetto 7 “Carissimi, amiamoci gli uni e gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama, è nato da Dio e conosce Dio”, sarà il nostro punto di partenza».

Don Ampelio Crema (presidente del Festival, in rappresentanza della Società San Paolo), nel ripercorrere i vent’anni, ha affermato che la motivazione da cui scaturì l’iniziativa, ovvero «far sì che la Bibbia uscisse dalle sacrestie ed entrasse il più possibile in contatto con le città, è più che mai valida. La Bibbia parla ancora all’oggi, e ha anche la capacità di provocare, come si può vedere dai vari temi affrontati negli anni». Un successo confermato anche dai numeri dell’edizione 2023: circa 25mila presenze nelle sette diocesi; 169 eventi realizzati; 316 ospiti.

Nel delineare le caratteristiche che rendono longeva una manifestazione di questo tipo, il sociologo Maurizio Busacca, ricercatore all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha detto: «È importante che i festival siano inclusivi, che siano aperti a dialogare con chi è al di fuori della stretta cerchia di addetti ai lavori, che pongano attenzione a chi partecipa all’organizzazione – lavoratori e volontari – nonché agli impatti locali, ovvero il valore sociale, culturale ed economico generati».

La stagione culturale si apre giovedì 18 aprile al Teatro Olimpico di Vicenza, con un dialogo fra il filosofo francese François Jullien e il teologo Alberto Cozzi. Lunedì 20 maggio, invece, a dialogare saranno il prefetto per il dicastero della Cultura, José Tolentino de Mendonça, e il filosofo Massimo Cacciari. Altri tre eventi speciali – tutti ospitati nel Parco della Pace saranno all’insegna di arte e musica: Jesus’ blood never failed me yet, suggestiva performance che coinvolgerà il pubblico in un’esperienza immersiva e innovativa (giovedì 23 maggio), il concerto della band piemontese dei Perturbazione con Nada, che riporteranno al Biblico La Buona Novella di Fabrizio De André (venerdì 24 maggio), e il concerto di piano solo del celebre pianista, compositore e produttore Daino Faini, in arte Dardust (sabato 25 maggio).

Dal 2 al 5 maggio, il festival sarà a Verona. Il clou sarà il dialogo tra il teologo Paolo Curtaz, il cardinale Jean Marc Aveline, arcivescovo metropolita di Marsiglia, la giornalista Francesca Mannocchi e fratel Giulio Michelini, direttore dell’Istituto Teologico di Assisi.

Dal 19 al 21 aprile, appuntamento nelle nuove sedi di Catania e Genova e, dal 29 al 30 aprile, ad Alba, con dialoghi, meditazioni e incontri biblici “giorno e notte”. Tra gli ospiti: Maurizio Gronchi, professore ordinario di Cristologia Pontificia Università Urbaniana, (Catania 19 aprile), il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, Ambrogio Spreafico e don Antonio Raspanti, vice-presidente Cei (Genova, 20 aprile ), la biblista Silvia Zanconato e il sociologo Franco Garelli (Alba, 29 e 30 aprile).

Si arriverà poi dal 9 al 12 maggio nelle città di Padova e Rovigo (attive anche con alcune città in provincia dal 6 al 9 maggio), che ospiteranno entrambe un atteso incontro con i domenicani padre Timothy Radcliffe e padre Łukasz Popko, a partire da loro ultimo libro Domande di Dio, domande a Dio. In dialogo con la Bibbia. A Padova interverranno anche il monaco di Bose, Luciano Manicardi, la teologa Simona Segoloni e la giornalista Ritanna Armeni; mentre a Rovigo dialogheranno lo scrittore e drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt e Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e tornerà anche Luciano Manicardi per un doppio appuntamento: un incontro biblico giorno e notte e un dialogo con la scrittrice Antonia Chiara Scardicchio.

Il fine settimana successivo sarà la volta delle sedi di Vittorio Veneto e Chioggia da 17 al 19 maggio. A Vittorio Veneto dialogheranno tra gli altri, Luigi Perissinotto, filosofo del linguaggio, e Beatrice Cristalli, linguista, la sociologa Sara Nanetti e il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio, i giornalisti Nello Scavo, Riccardo Maccioni Pier Maria Mazzola con Mariagrazia Salmaso, direttrice del Centro Missionario Diocesi di Vittorio Veneto. Il programma di Chioggia vedrà, invece, tra gli ospiti il presidente del Tribunale di Venezia, Salvatore Laganà, padre Guido Bertagna, esperto di giustizia riparativa, il professor Giovanni Bachelet, figlio di vittima del terrorismo, e don Antonio Pitta, presidente dell’Associazione Biblica Italiana, nonché prorettore dell’Università Lateranense.

Si arriverà così alla fine della primavera dal vivo del Festival Biblico 2024, con Treviso e Vicenza, entrambe dal 23 al 26 maggio. Tra gli ospiti di Treviso: lo scrittore e regista Manlio Castagna, il poeta Paolo Ruffilli, la filosofa Catherine Chalier e la suora orsolina Grazia Papola.

A Vicenza, infine, dopo i primi due appuntamenti speciali del 18 aprile e del 20 maggio, il Festival prenderà ufficialmente il via giovedì 23 maggio e fino a domenica 26 proporrà un calendario di oltre trenta appuntamenti che vedranno, tra gli ospiti, la poetessa Mariangela Gualtieri, l’economista Luigino Bruni, il giornalista Fausto Gasparroni, lo scrittore Matteo Bussola, Cecilia Strada di ResQ People Saving People, Chiara Albanese, corrispondente di Bloomberg News, fra Adrien Candiard padre domenicano di base in Egitto, la teologa Elizabeth Green.

La provincia di Vicenza sarà quest’anno attiva da giovedì 16 a martedì 21 maggio con 11 città e circa 30 appuntamenti. Programma completo del Festival al sito: https://www.festivalbiblico.it/edizione/festival-biblico/2024/.

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